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Autore: Veri_995    17/10/2010    4 recensioni
Un'orfana....quattro ragazzi....la musica....e......
eccomi con la mia nuova ff.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Forever We'
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Lei.

 

Entro nel primo bar che trovo, e compro un giornale locale a caso. Pago ed esco. Durante la strada di ritorno scorgo, dall'altro lato della strada, quattro persone completamente vestite di nero, totalmente incappucciate di cui si vedono solo gli occhi. Mi alzo il cappuccio della felpa extra large e mi stringo nella giacca, chiudendomela fino al collo. Accelero il passo, la paura che non siano persone raccomandabili si fa sentire, come il fatto che non riesca a fidarmi di loro. Uno di loro si gira, vedo i suoi occhi entrare nei miei. Mi volto di scatto e aumentando il passo ma sento comunque i suoi occhi che mi perforano la schiena fino a quando non entro nel portone di casa. Salgo le scale che mi portano al primo piano del monolocale, mi accendo una sigaretta e mi siedo sul tavolo della cucina, mi accendo una sigaretta e inizio a leggere il giornale. Salto tutti gli articoli di cronaca, anche perchè non sapevo che tra quelle pagine c'era qualcosa che mi interessava, e passo direttamente alla parte dedicata agli annunci, i due terzi cerca persone che abbiano un titolo di studio pari ad una laurea o per lo meno un diploma superiore ed io non ho ne uno ne l'altro. Continuo a scrutare le altre offerte di lavoro: di sicuro no dogssitter , io odio i cani. Poi, quasi in fondo alla lista “cercasi barista per turno 10-16 e 20-23” mi segno il numero e l'indirizzo su un post-it trovato per caso in un cassetto e mi dirigo nella camera vuota, con solo un letto e un armadio praticamente vuoto per due motivi:

  1. non ho molti vestiti dato che malgrado i miei zii non vogliano tenermi mi danno ogni mese una piccola paghetta di 50€, perchè pensano che possa uscire liberamente, quando invece ci concedono un'oretta ogni due mesi per comprare solo lo stretto necessario, cioè i vestiti che sono diventati piccoli o troppo rovinati per indossarli;

  2. se portavo tutti i miei vestiti, anche se pochi, si sarebbero accorti troppo presto che me n'ero andata, ormai erano passati gia due giorni e nessuno aveva dichiaratola mia scomparsa, solo le donne delle pulizie potevano accorgersi, ma non avevo dato traccia di essermene andata, le inservienti facevano il controllo solo il lunedì ed io ero scappata di martedì, perciò non se n'è accorgeranno ancora per tre giorni.

Quello che non sapevo e che forse avrei dovuto leggere meglio il giornale è che se n'erano accorti la sera stessa, le telecamere di sicurezza erano accese, e il nastro era stato osservato solo un'ora dopo e mi stavano già cercando dei poliziotti in borghese.

 

Lui.

 

Sono per strada con i ragazzi, esattamente sotto il mostro appartamento di periferia che utilizziamo mentre lavoriamo. Per fortuna nessuno sa che siamo qui. Sto fumando la mia terza sigaretta, quando lavoro sono sempre talmente stressato che fumo sempre di più di quanto sono in vacanza. Mio fratello ha cercato per quattro anni di farmi smettere, pio alla fine ha iniziato anche lui. Mi volto per espirare la nicotina che mi ha appena inebriato i polmoni. La strada è deserta, quando vedo arrivare dalla strada una persona, non so distinguere se è un ragazzo o una ragazza, credo che sia quest'ultima ma non riesco a capirlo, porta una felpa extra large e una giacca chiusa fino al collo, si sta sistemando il cappuccio sulla testa, proprio mentre si gira e i nostri occhi si incontrano, ha degli occhi spettacolari, azzurri quasi trasparenti con le pagliuzze di un blu acceso. Si gira velocemente, come se la cosa la turbasse, la continuo ad osservare fino a che non la vedo a entrare in un portone. Deve essere lì che abita. Sul volto mi spunta un leggero sorriso e non mi accorgo che gli altri hanno smesso di parlare e mi stanno osservando.

B: -sapete chi è?-

T: -no non l'ho mai vista, altrimenti me ne ricorderei-

B: -non è che ti sei preso una bella cotta?-

T: -io, ma va. Intendevo dire che se l'avessi vista ancora me la sarei già portata a letto-

Gu: -va bhè, che ne dite di entrare? Si sta facendo freddo.

T: -ok-

spengo la sigaretta e seguo gli altri dentro l'appartamento, voltando però prima uno sguardo verso la direzione da dove è sparita la ragazza, notando che al primio piano c'è una luce accesa. 


RINGRAZIO: Jiada95 e Nika695 per aver commentato la storia e per averla inserito tra le preferite e le seguite
   
 
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