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Autore: Isyde    17/10/2010    5 recensioni
-Non c'è nulla di male nell'amare, Severus.- rispose, con voce rotta.
-Io so cosa voglio dalla vita.-
-E cosa sentiamo?- ora si stava decisamente divertendo.
-Voglio poter scegliere. L'idea di dipendere dalle decisioni altrui, mi fa rabbrividire. Sarò io a stabilire cosa fare o meno.
"Quinta Classificata al Contest Severus'Love di Ranerottola"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Epilogo





La migliore medimaga, Sophia Derwent, del reparto Lesioni da Maledizione uscì sorridendo. 

Quasi non poteva crederci. Quella che doveva essere un caso disperato, si era trasformato in un esempio di tenacia e guarigione. Quella gentile paziente dagli occhi castani e il sorriso sulle labbra, le riservava sempre qualche racconto simpatico. 

Analizzando aveva scoperto diverse vecchie fratture alle costole, un polmone quasi distrutto, qualche buco qua e là. 

Insomma non le dava l'idea di essere stata una tranquilla ragazza di compagna. 

Anzi, da quello che aveva letto in quei mesi alla Gazzetta del Profeta, Emmeline Vance, la paziente numero 3229, era un'eroina più per i Babbani francesi che per i maghi inglesi. Ma grazie al suo aiuto e alle sue conoscenze, gli Auror erano riusciti a catturare un gruppo di mangiamorte europei, pronti a mettere scompiglio in Asia ed Africa.

Le ferite riportate ormai si stavano riemarginando e la signorina Vance si stava riprendendo in fretta. 

Nel giro di una settimana, la medimaga Derwent avrebbe firmato le carte per farla dimettere.

Per il corridoio incontrò la figura nera e taciturna del suo Professore di Pozioni. Magro e con il viso scavato, quasi irriconoscibile. Girava per il San Mungo da quando aveva preso le rendini dello staff di pozionisti dell'Ospedale, riuscendo a risolvere la maggior parte dei casi critici.

Lo salutò con un cenno sperando di ricevere un saluto, ma come sempre, l'uomo non rispose e la superò.

La medimaga proseguì il giro e non si accorse che questa volta il Professore entrò nella stanza 3229.

Severus aprì la porta e la richiuse lentamente.

Emmeline non si era accorta del suo arrivo, gli dava le spalle e sembrava intenta a leggere qualcosa.

I capelli erano stati lasciati sciolti, lungo la schiena. Dalla vestaglia poteva intravedere i numerosi bendaggi allo stomaco.

Si schiarì la voce per avvertirla.

Emmeline si voltò di scatto e rimase immbile a lungo.

Non lo vedeva da quella notte al Castello. Sentì le sue membra tremare e un lungo singhiozzo rimase incastrato nel suo petto.

-Ciao.- disse solamente Emmeline, ritornando a fissare una foto.

Severus era indeciso se rimanere lì o avvicinarsi, ci impiegò molto a decidere e fu un gesto di lei a convincerlo.

Si sedette sulla piccola poltrona.

-Chi è?- domandò sommessamente l'uomo.

Emmeline alzò il viso verso di lui, non riuscendo a smettere di accarezzare il viso della foto.

-E'...mio figlio.- confessò con voce flebile. -Si chiama...Ezra.-

Un gelo siberiano ghiacciò gli occhi e il cuore di Piton. Quello che temeva si stava avverando. 

Proprio nel momento in cui stava per riuscire a ricominciare, a provare a vivere veramente quello che gli rimaneva, qualcosa glielo impediva.

Di nuovo.

Ma questa volta non era una guerra, ma bensì un terzo incomodo. 

Non seppe come, trovò la forza per sorridere e stava per complimentarsi per la “bellezza” di quello che bambino non era più, quando notò le lacrime che scendevano copiose.

Emmeline si era sciolta in un silenzioso pianto. Piccole gocce salate colpivano la foto che teneva in mano come una scarica di proiettili.

-Fra tre giorni terrà il suo primo concerto.- disse, interrompendo quel tedioso silenzio. -Vorrei che i suoi genitori fossero lì a vederlo.- Severus aggrottò le sopracciglia ed Emmeline si accorse di quella espressione perplessa.

-Credevi che io fossi la madre di Ezra?- chiese, al quanto stupita.

-Non c'era nulla che potesse eliminare questa opzione.- rispose lui.

-Certo che sei bizzarro! Una madre non rischia così la sua vita, prima per i Babbani e poi per i Maghi! Una sconsiderata!- esclamò Emmeline, ridacchiando. -Ezra...ha perso i genitori quando aveva cinque anni. Suo padre era uno dei miei migliori amici e un stimato tenente maggiore. Poco prima di morire, mi confessò che intorno al figlio vi erano strani fenomeni “paranormali”. Ho deciso di prendermi cura di lui, di educarlo alla magia e non solo. E' un bravo ragazzo sai? A Hogwarts lo avrebbero fatto Prefetto di Tassorosso, come minimo.-

-Avrà sicuramente preso dalla madre.- aggiunse Severus. Emmeline lo guardò e non potè non sorridere notando il calore dei suoi occhi scuri. Era da tempo che non lo vedeva così vitale, animato dalle emozioni che scuotevano la sua anima.

Ci erano voluti ben due Guerre per riportarli al punto di partenza.

A farli riprendere da quel punto che avevano lasciato in sospeso, da quella sera del ballo.

-Avevi ragione Emmeline.- cominciò Severus, chinandosi verso il suo volto. -Io ho sbagliato.-

Lei scosse le spalle. -Tutti sbagliano. Eravamo giovani e stupidi. Credevamo di poter fare tutto. Se tu hai preso quella strada, almeno hai avuto il coraggio di impegnarti per pagare i tuoi errori. Io ne ho preso un'altra e devo ancora pagarne le conseguenze.-

Severus scosse la testa e quasi rise. Emmeline era troppo gentile con lui e con il suo passato.

-Perchè non te ne sei andata in Angola?- domandò improvvisamente l'ex mangiamorte.

La donna scoppiò a ridere, scuotendo i capelli e lasciando che la tensione scivolasse via dal suo corpo.

-Perchè ho potuto scegliere di non farlo. Di non ubbidire a quello che la ragione mi suggeriva e di provare a seguire il cuore.- rispose Emmeline.

-E' ora sei felice?- un silenzio carico d'attesa calò sulla stanza. Severus non potè non osservare i molti fiori che le erano stati regalati. Sì, probabilmente lo era.

Lei ruotò gli occhi al soffitto.-Nell'esercito Babbano ho imparato che chiedersi queste è solo una perdita di tempo. Bisogna vivere senza rimpianti e al massimo delle proprie possibilità.- Emmeline si avvicinò verso il suo viso. -E tu Severus sei felice?-

-Non so cosa sia la felicità. Ma potrei cercare di scoprirlo.-

-Se vuoi, posso darti una mano. Non che sia un genio in questo campo, ma possiamo provarci.-

Severus trattenò il respiro, quasi non si accorse di essere così vicino alle sue labbra.

Tanto sottili quanto sensuali e uno strano calore riempì la sua anima.

-Insieme?- domandò Severus.

La donna sorrise ed annuì. Si accostò di più alle labbre dell'uomo che vent'anni fa la segnò profondamente.

Ma lo scatto della maniglia della porta li fece sobbalzare entrambi.

Un ragazzo dai disordinatissimi capelli neri che gli ricadevano sulla testa in modo buffo.

Indossava una mantellina azzurra, con ricami d'oro e d'argento e teneva in mano il tradizionale cappello del scuola di magia di Beauxbatons.

-Maman!-

Emmeline sorrise. Un sorriso che, Severus, mai aveva visto increspare quelle labbra e rimase incantato da quello spettacolo. Vide una gioia rara esplodere nella donna, mentre abbracciava il ragazzino. Severus si alzò e decise di andarsene. Ancora una volta sentì il bisogno di fuggire, di andarsene, di non farsi toccare da quella sensazione di felicità, di non darsi un'occasione per cambiare. 

Per provarci almeno e così s'incamminò verso la porta.

Emmeline baciò la testa di suo figlio e dopo averlo stretto a sé, si accorse della scomparsa di Piton.

Lo trovò davanti alla porta.

-Ezra, je te présente un héro.- disse rivolgendosi al figlio. -Severus...per favore rimani.- disse voltandosi verso l'uomo.

Emmeline vide un nuovo sorriso spuntare sul viso di quell'uomo che da ragazzina aveva amato.

E quando lui accettò la sua mano tesa e la strinse, i suoi occhi castani si inumidirono.

Questa volta, entrambi avrebbero potuto scegliere.


Fine








>_____________________<



E' finita.

Sono tristissima.

Ma per consolarmi una mia carissima amica mi sta disegnando Emmeline e Severus nella scena in ospedale. Inoltre ha preso come spunto uno dei vostri suggerimenti, ispirandosi ad Anna Hathaway, che tra l'altro è una delle attrici più belle e promettenti di Hollywood.

Allora, devo iniziare con i ringraziamenti.

Grazie a tutti coloro che hanno letto/seguito.

Grazie a Mizar.

Grazie a ladylala.

Grazie a Elly93, fiori, JuliaWeasley,JuliaSnape ,lady of the sea, jessy93, Ladyhawke25, lucre, MokaAkashiya, Panty, Piccola Vero, Vodia.


Rispondo alle ultime recensioni.


-Julia Snape: Ti perdono! D'altrone quella che postava dopo mesi, sono io.XD. Sono contenta di aver letto le tue recensioni bellissime e che ti sia piaciuta tanto questa ff. Ecco il finale, non troppo romantico, non sarebbe Piton.

Spero di risentirti ancora, grazie, grazie, grazie.


JuliaWeasley: Grazie per aver lasciato il mio Ronnie/Wonny. Proprio perché è una What If? ho dovuto cambiare molte cose, per poter scrivere su loro due. Quella era la battaglia finale, Come avrai letto il capitolo finisce bene. Non ho voluto matrimoni o feste, non li vedevo adatti a loro. Grazie per ogni tuo commento e per aver seguito, mi ha fatto un grande piacere.


Panty!: Hola! Ho avuto paura per la tua feroce minaccia! ^^Eccoti il capitolo, va bene o devo abituarmi all'idea che mi strapazzerai un po'? Cote de Pablo è una grande, è un tipo di donna, Ziva, che assomiglia molto ad Emmeline. Grazie mille per la tua partecipazione, per aver recensito. Appena finirò di scrivere un capitolo di un'altra ff, farò visita alla tua pagina. XD Preparati!


Biancolupin: Ciao, non ho capito, dovevo alzare il raiting? L'ho tenuto Verde, perchè non vi sono scene o descrizioni dettagliate di cose impressionabili. O forse lo sono per alcuni? Se è per questo, mi dispiace e vedrò di alzarlo.

Grazie comunque, per aver recensito. Hai notato, il bambino, alla fine non è di Severus!

Ancora Grazie anche se siamo all'ultimo capitolo.





Allura, fra qualche tempo, penso che riscriverò qualcosa su questa coppia, ma non so se sarà legata a questa ff, oppure no.

Non posso non condividere con voi, l'inizio di una ff a cui tengo tantissimo e ci ho lavorato moltissimo.

E' nel fandom Orignale e se avete voglia mi farebbe piacere vedervi e sentire le vostre critiche e commenti, anche lì.

E' una storia a cui tengo tanto, riprende tematiche a cui sono legata. Si chiama "Notti Senza Stelle".

Dopo quasta pubblicità occulta, rinnovo i saluti e i ringraziamenti che coinvolgono anche Ranerottola, per aver indetto questo Contest.

Un bacio a tutti.

Iside91.


   
 
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