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Autore: Ossequi_Monet    17/10/2010    2 recensioni
Questa è la storia di Ossequi Monet , una vampira dell’epoca della rivoluzione francese che arriva a Forks.
Naturalmente incontrerà i Cullen e si innamorerà di qualcuno…
Spero di avervi incuriosito, mi raccomando i commentini sono gradiiti e anche le critiche. Besitos!!
Genere: Avventura, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hola! Mi dispiace di non essere stata abbastanza chiara. Ossequi è stata trasformata all’epoca della rivoluzione francese ma la storia è ambientata ai nostri tempi.
Sono contenta delle vostre recensioni, è vero l’altra storia era lo schifo più completo xD
E la trama era scritta male perché il traduttore si era messo a tradurre da solo la pagina ma ha tradotto l’italiano… in italiano xD
In questo capitolo ci sarà l’arrivo alla scuola.. Besitos !!

 
Ps: Dedicotutta la storia alla mia adorata graceling <3
Pss:  ayumi_L Ti stai proponendo per farmi da beta?? *-* Ne sarei contentissima!! Fammi sapere.
 

 
 

Ossequi Monet
Capitolo 2
Incontro a scuola

 
* Quelli il viola sono i pensieri che ossequi “mette” nella mente delle persone come mezzo di comunicazione.
 
 

 

 
Lunedì, giorno di scuola. Nessun problema con la sete.
Clare era arrivata in tarda serata con la mia diavoletta e è ripartita poco dopo con Etienne.
Andai a farmi una bella doccia e poi mi misi i vestiti che avevo scelto la sera prima.
Un bell’abitino corto che lasciava intravedere il mio tatuaggio il petto, scarpe chiuse con tacco alto e una bella mantella nera sopra, tutto rigorosamente nero.
 
 
L’abbigliamento di una vampira, almeno io potevo vestirmi in quel modo.
Se qualcuno avesse insinuato qualcosa ci avrei messo poco a fargli cambiare idea con il mio dono.
 Presi la mia Audi, di certo non potevo andare a scuola con nessuna delle altre due auto avrebbero attirato troppo l’attenzione.
Appena arrivai a scuola una scia non umana mi arrivò subito alle narici.
Vampiri. In questa scuola c’erano altri vampiri.
Andai dritta in segreteria e la segretaria mi diede i fogli da fari firmare.
La gioventù d’oggi, guarda questa come va vestita scosciata e anche con i trampoli. (segretaria)
Non badai molto ai pensieri della donna ero troppo interessata a sapere di chi fossero le scie.
In prima ora avevo spagnolo. Sicurissima di conoscerlo meglio io che la professoressa.
Due delle scie portavano proprio nella mia aula, bene.
Appena entrata un’ondata di pensieri di adolescenti in piena d’ormoni mi assalì.
Ma che bel bocconcino.
E questa da dove arriva??!!
Le chiederò di uscire e poi la faccio giocare un pochino in sala giochi.
Ragazzini. Ma due pensieri mi colpirono maggiormente.
Deve essere parente ai Cullen, bianca come un lenzuolo, bella e occhi ambrati.
I Cullen, forse erano i nuovi vampiri, e infatti..
Vampira! Fratellino cosa ne pensi? Anzi cosa pensa??
I pensieri appartenevano a un vampiro bruno che assomigliava au orso e vicino a lui c’era… un lettore.
Ripresi i fogli che avevo fatto firmare alla professoressa e mi sedetti nel posto dietro i vampirelli.
 Non riesco a sentire nulla che venga da lei, come è possibile?
Deve avere un qualche scudo.
Il vampiro cui appartenevano questi pensieri si chiamava Edward e quello a lui vicino era suo fratello Emmett.
Facciamo amicizia. Userò il mio potere, voglio parlare con lui.
Ciao.
Ma cosa…  Bhè dovevo spiegarmi.
Dico a te..
Me ??  Aveva capito finalmente.
Gli feci vedere l’immagine di me che scuoto la testa in sogno di assenso e lui ne rimase stupito.
Aspetta un momento.. nome, potere e… anzi, no parliamo a mensa. Siederai al nostro tavolo così potremo presentarci
A mensa. Da qui in poi chiusi la mia mente e ascoltai la lezione. Dover sopportare tutti questi bambocci che pensano cose oscene su di me è veramente ributtante.
Ma da quel che posso sentire anche Edward è preso di mira dalle ragazzine.
Finalmente è arrivata la pausa pranzo.
Nessuno si è azzardato a chiedermi nome e altre informazioni, poco male, ecco a cosa è utile la manipolazione mentale.
Entrata in mensa ho notato subito il tavolo dei vampiri. Erano cinque.
Presi un vassoio con una coca e una mela e dopo aver pagati mi sedetti al tavolo dei miei simili.
- Piacere, sono Ossequi Monet e vengo dalla Francia – Mi ascoltavano interessati.
Piacere Ossequi io sono Edward Cullen e questi sono i miei fratelli.
- Ossequi è una lettrice come me da quel che ho capito ma con alcune diversità suppongo.. – Edward spiegava agli altri ma ad un certo punto la mia mente fu inondata di immagini.
 
C’ero io e la vampira dai capelli corti, Alice si chiamava. Una veggente. Nella visione io lei stavamo provando alcuni abiti in un’enorme camerino. Eravamo amiche si capiva.
 
Quando la visione finì io e lei ci guardammo e due grandi sorrisi comparvero sui nostri volti.
 
- Finalmente Alice avrà qualcun’atro da ossessionare con la moda – Alice fece una linguaccia al fratello.
- Ok volete metterci al corrente della vostra conversazione ??- Emmett voleva spiegazioni ma nel momento preciso in cui stavo per aprire bocca, Alice mi chiamò col pensiero.
Vuoi venire a casa nostra questo pomeriggio??
- Se non disturbo – Alla mia risposta vidi Emmett sgranare gli occhi e fare un’espressione buffissima.
- Penso che per rispondere dovrei sapere la domanda io non ho nessun dono purtroppo- Dopo una risata collettiva, Alice mise al correnti tutti della nostra “conversazione”.
- Sono ancora incuriosito dal tuo potere, non sei una lettrice giusto? (Edward)
. No, io ho la manipolazione della mente per esempio posso far cambiare idea a qualcuno…- detto questo guardai fissa Jasper che da quel che avevo capito era il compagno di Alice.
Dal mio arrivo aveva insinuato che sarei stata un ostacolo.
Misi in lui la convinzione che di me si poteva fidare.
- Capito – Mi disse il biondo con un sorriso sulle labbra.
- Bhè io no – Rosalie Hale, che stava pensando che il mio vestito fosse fuori moda.
- Oh capito, capito – Edward rideva a crepa pelle al sentire i pensieri di Rosalie che sono passati dal Quel vestito è orrendo al Voglio assolutamente quel vestito.
 
- E poi posso leggere nella mente ma posso anche bloccare la mia –
- Ti presenteremo a Carlisle sarà felice di fare la tua conoscenza- Carlisle era come un padre per loro.
 
- Dovremo andare si è fatto tardi- Rosalie ci riportò alla realtà infatti nella mensa non era rimasto più nessuno, solo noi.
 
Ritornai in classe e passai quasi tutto il tempo ad usare il mio dono per togliere le attenzioni su di me.
 
 
Continua…
 
 
 Spero vi sia piaciuto.
Nel prossimo capitolo scriverò del pomeriggio di Ossequi passato a casa Cullen.


Besitos!
  

 

   
 
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