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Autore: Unsub    17/10/2010    1 recensioni
Lui la abbraccia e lei sposta lo sguardo verso i cespugli vicini. Rimane un attimo interdetta… non può essere.
Un urlo le esce dalla bocca e gli uccelli volano via dai rami degli alberi.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sarah Collins '
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Capitolo 6 Capitolo VI. Through your eyes

Camera di Hotch, Biloxi
E’ appena rientrato in camera, dopo la sua conversazione con Sarah. La reazione di lei nell’ascensore lo turba più di quanto sia disposto ad ammettere con lei. Si è reso conto che non verrà mai perdonato per quello scatto. Sospira e si leva la giacca poggiandola sulla sedia, facendo attenzione che non si sgualcisca. Gli piace essere ordinato, sempre e comunque. Comincia ad allentarsi la cravatta quando qualcuno bussa alla sua porta.
Guarda l’orologio che tiene al polso. Le 10,30 chiunque sai è un orario piuttosto strano per una visita. Una parte della sua mente fantastica che sia Collins che lo cerca. Scuote la testa, sa che non succederà mai (o almeno non nell’immediato futuro). Apre la porta e si trova davanti Morgan con uno sguardo torvo.
-    Ti devo parlare. Posso entrare? – gli chiede con un tono deciso.
-    Di cosa mi devi parlare a quest’ora? – domanda lui restio a farlo entrare.
-    Non credo che tu ne voglia parlare qui in mezzo al corridoio dove ci possono sentire tutti – dice lui inarcando il sopracciglio.
-    D’accordo entra – concede alla fine – ma vedi di sbrigarti. E’ tardi e io sono stanco.
Derek entra e si piazza al centro della stanza mentre l’altro chiude la porta.  Come Hotch si gira verso il suo ospite si trova schiacciato contro la porta. Derek lo tiene per la collottola e il suo viso è a pochi centimetri da quello del suo antagonista.
-    Ora ti sturi le orecchie e mi ascolti bene. In questo momento non sei il capo che ammiro e rispetto. Sei solo uno stronzo che sta infastidendo la mia migliore amica!
-    Morgan, non ti permetto – dice Hotch afferrando l’altro a sua volta.
-    IO non permetto! Non permetto a nessuno di trattare Sarah in quel modo, non se lo merita. Tieni i tuoi ormoni sotto controllo e lasciala stare!
Hotch è titubante. Non ha mai visto quello sguardo di odio negli occhi di Morgan, almeno non rivolto a lui. Se anche non è il fidanzato di Collins, sicuramente i due sono molto legati. Morgan non si azzarderebbe mai a mettergli le mani a dosso per nessuno.
Allenta la presa sulla maglietta del ragazzo e sorride.
-    Non occorre che ci pensi tu a queste cose. Lei sa difendersi benissimo da sola… mi ha già rimesso al mio posto non preoccuparti.
Derek molla la presa e lo guarda in cagnesco ancora un attimo.
-    Sia chiaro che non sto affrontando il mio capo in questo momento…
-    Sei stato chiaro su chi stai affrontando, non temere… Ora il TUO capo di ordina di andare in camera a dormire. Domani vi voglio riposati – dicendo cosi apre la porta e fa uscire Morgan.
Una volta richiusa la porta si massaggia la gola. Morgan ci è andato giù pesante. Sorride. In fin dei conti se l’è merito quel trattamento.

Stazione di polizia di Biloxi
Sarah beve il suo caffè mentre osserva i genitori e i compagni di scuola delle vittime che pian piano si stano accalcando nella sala d’attesa allestita da JJ. Le due sale interrogatori sono pronte. Ha richiesto esplicitamente che i colloqui siano videoregistrati. Vuole analizzarli con calma. Fa un cenno a Morgan che si avvicina ai genitori della prima vittima e li scorta nella sala dove Prentiss attende il loro ingresso.
Si avvicina lentamente a Spencer e volta le spalle al resto della sala. La sua voce è un sussurro appena udibile.
-    Non credo che la tecnica poliziotto buono e cattivo sia l’ideale con questi ragazzi.
-    Io proporrei di essere noi stessi e cercare di metterli a loro agio. Voglio che si trovino a parlare con delle persone che possano capire cosa stanno passando. Niente profiler dell’F.B.I. in quella sala. D’accordo? - risponde Spencer.
-    La penso come te.
I due si sorridono. La loro intesa sul lavoro è inferiore solo alla loro intesa nel privato.

Il ragazzo occhialuto si siede tremante. Non sarebbe neanche brutto ma gli occhiali, l’apparecchio e i brufoli certo non l’aiutano nella vita sociale di un liceo. Sembra spaventato di trovarsi li con due agenti federali. Lei gli sorride dolce e si accomoda con il block-notes abbandonato sul tavolo.
-    Jerry Whitehouse, giusto?
-    Si, signora – il ragazzo distoglie lo sguardo.
-    Vedo che sei uno studente con ottimi voti e non hai note di demerito. Uno studente modello – dice lei tornando a sorridergli.
-    Certo non quanto Tommy – risponde lui con l’aria di chi avrebbe molto da dire al riguardo.
-    I tuoi voti sono migliori dei suoi, perché ti svilisci?
-    Certo non sono il capitano della squadra di football – dice lui aggiustandosi gli occhiali sul naso – e non vengo preso come esempio per gli altri studenti.
-    Il preside preferisce gli atleti?
-    Danno più prestigio alla scuola, specialmente se hanno una media alta… - ancora lui evita il contatto visivo.
-    Hai da dirmi qualcosa sulla media di Tommy – improvvisamente diventa seria, ha captato qualcosa.
-    Cosa dovrei dirle?
-    Per esempio che qualcuno faceva i compiti al suo posto. Tu Jerry?
-    Non so di cosa stia parlando – alza impercettibilmente la spalla sinistra.
-    So cosa vuol dire cercare di integrarsi in un liceo quando tutti di prendono in giro e nessuno ti vuole intorno – riprende lei spiazzando completamente il ragazzo.
-    Lei? Andiamo, come minimo era la reginetta dell’ultimo anno.
Lei sorride e scuote energicamente la testa in segno di diniego.
-    Assolutamente! Avevo tredici anni, l’apparecchio ai denti e i brufoli mi davano il tormento. Ero un vero disastro! – le scappa una risata al ricordo di quanto si sentisse impacciata.
-    Tredici anni?
-    Ragazza prodigio… come il dr Reid qui accanto a me. Anche lui si è diplomato molto prima degli altri.
-    Quindi voi eravate… diciamo…
-    Nerd! Si Jerry, noi due eravamo nerd. Vuoi sapere qual è il bello?
Il ragazzo la guarda e annuisce vigorosamente.
-    Ho indagato sulla reginetta del ballo del diploma… lei adesso fa la donna ad ore in un motel di infimo ordine e io che ero la secchiona sono un’agente dell’F.B.I…. buffa a volte la vita, non trovi?
Il ragazzo sorride.
-    A Tommy sarebbe andata meglio…
-    Dici? Vuoi sapere che fine avrebbe fatto Tommy? La sua carriera di atleta non sarebbe mai decollata e si sarebbe ritrovato a fare l’inserviente in una pompa di benzina… il liceo non è il mondo intero, anche se le sue star sono convinte del contrario.
-    Io… facevo io i compiti di Tommy…  - ammette in fine il ragazzo.
-    Perché? – chiede Spencer.
-    Lui… aveva promesso di non picchiarmi più e di proteggermi dagli altri ragazzi della squadra di football se io l’avessi aiutato ad ottenere buoni voti.
-    Quindi Tommy era un bullo? – chiede Sarah con un sorriso incoraggiante.
-    Si… decisamente… il più cattivo di tutti.
-    Grazie Jerry puoi andare – dice Spencer accompagnandolo alla porta.

La ragazza è impacciata e sfugge i loro sguardi. A differenza degli altri, qualsiasi cosa dicano o facciano, Sarah e Spencer non riescono a metterla a proprio agio.
-    Spencer puoi andarmi a prendere un altro caffè? – chiede Sarah con uno sguardo eloquente.
-    Certo – risponde lui alzandosi – Per te Mary? Ti porto una bibita?
-    Ehm… si… grazie… dr Reid – si ostina a tenere gli occhi incollati alle proprie mani intrecciate sul tavolo.
Spencer esce e Sarah fa di tutto per far notare a Mary il suo sguardo indagatore sul corpo del ragazzo.
La ragazzina segue il suo sguardo e diventa tutta rossa.
-    Carino, vero? – dice Sarah facendole l’occhiolino.
La ragazza arrossisce ancora di più se possibile. Alza leggermente la testa e un sorriso timido le curva le labbra.
-    Non è decisamente come i ragazzi del liceo…
-    No – ammette lei infine – decisamente no.
-    Allora Mary? Ti senti più rilassato ora che il nostro bel dottor ci ha lasciate sole?
La ragazza annuisce. Sarah sorride. Chissà se Spencer si è reso conto che la tensione di Mary Oldbride è dovuta alla sua presenza?
-    Allora, che tipo era Jenny?
-    La ragazza più carina e popolare della scuola… dopo Susan Billings, ovviamente.
-    La capitana delle cheerleader... ovviamente è lei la più popolare della scuola…
-    Già…
-    Erano amiche quelle due?
-    Inseparabili… anche se io ho un altro concetto di amicizia…
-    Tipo?
-    Io non mi porterei mai al letto il ragazzo della mia migliore amica… - Mary si morde le labbra timorosa di aver detto troppo.
-    Chi delle due a fatto questo? Puoi rispondermi tranquillamente, non lo verrà a sapere nessuno.
-    Aveva fatto sesso con Tommy che era il ragazzo di Susan… - Mary diventa di nuovo rossa in volto.
-    Tu come fai a saperlo?
-    Li ho sorpresi io nello spogliatoio dopo una partita…
-    Chi altri lo sapeva?
-    Tutta la scuola. Io…
-    Capisco perché tu l’abbia fatto, Mary. Jenny era cattiva con te, giusto?
-    Perfida… lei… era bella fuori per quanto era cattiva dentro…
In quel momento Spencer rientra e Sarah nota subito lo sguardo adorante di Mary al suo ingresso. Sorride e prende il caffè. Decide che la ragazza merita di vivere ancora un attimo quella sua cottarella.
-    Abbiamo finito, Mary. Spencer, ti dispiace riaccompagnare la signorina Oldbride di là?
-    Certo – risponde lui un po’ perplesso.
-    Ah Mary? Un’ultima cosa – Sarah li ferma appena lei si alza – Qual è la tua materia preferita?
-    Letteratura inglese, signora.
-    Buffo! La madre del dr Reid è un ex insegnante proprio di quella materia!
-    Davvero? – chiede Mary osando finalmente guardare Spencer in volto.
-    Davvero. Qual è il tuo scrittore preferito?
Sarah sorride mentre i due escono chiacchierando dalla sala interrogatori.
 
Continua…

Per Benny: mia adorata recensitrice numero 1° ^^ Sono contenta che ti piaccia come ho rivisitato i protagonisti del mitico CM cercando di aggiungere qualcosa di mio^^ Spero di trovare presto una tua nuova recensione (sai che sono sempre gradite)

Per Lady Nionu: 1) anche se le mie storie sono finite mi piacerebbe comunque leggere le tue recensioni in merito (per una scrittrice dilettante è importante avere vari punti di vista per potersi migliorare); 2) effettivamente in origine avevo immaginato Sarah come la nemisi di Reid, intelligente come lui ma caratterialmente del tutto diversa. Poi, che dire, il mio lato romantico (molto poco sviluppato) per una volta a preso il sopravvento e da semplici amici... beh, la storia la conosci già XD; 3) il "profilo preliminare" di Sarah è molto accurato... sicura di non essere una profiler ^^ 4) grazie per i complimenti e spero di trovare ancora tue recensioni ^^ Baci baci
   
 
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