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Autore: HachiXHikaru    17/10/2010    1 recensioni
Cosa potrebbe mai succedere se un giorno, un ragazzo e una ragazza, si presentassero dai nostri cari Host dicendo di essere fratelli di Haruhi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Haruhi Fujioka, Hikaru Hitachiin, Kaoru Hitachiin, Nuovo personaggio, Tamaki Suoh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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nota: Otosan vuol dire padre, papà

7. “Otosan”

Era una calda domenica di maggio e Konata e Yu si stavano dirigendo verso casa Fujioka. Avevano deciso che quel giorno avrebbero fatto visita al padre e alla sorella, così, dopo pranzo, si erano incamminati verso la loro vecchia casa portando con sé qualche dolcetto. Quel giorno la bionda indossava un vestito rosa con dei fiorellini bianchi che le arrivava fino al ginocchio, delle ballerine bianche e, naturalmente, il suo prezioso fermaglio. Il castano, invece, indossava dei pantaloncini neri lunghi fino al ginocchio, una maglietta nera con sopra un teschio e un cappellino, anch’esso nero.

-Spero proprio che la nostra visita faccia piacere alla sorellona e a papà! Non vedo l’ora di rivederlo dopo tanto tempo! Chissà se ci riconoscerà, eh Yu?-

-Chi può dirlo…-

-Comunque fratellone, potevi metterti qualcosa di più allegro! Tutto vestito di nero sembra che tu stia andando a un funerale-

-Ah…smettila Konata…-

Lei sbuffò. La domenica il fratello era più pigro del solito! Finalmente arrivarono a destinazione, salirono le scale e suonarono al campanello.

-Quanti ricordi…-

Yu si limitò ad annuire mostrando un debole sorriso. La porta si aprì e qualcuno spuntò dall’interno. Inizialmente non riuscirono a capire se era un uomo o una donna. Aveva dei lunghi capelli rossi legati in una coda e un po’ di barba. Credendo di aver sbagliato porta, il castano sbirciò il nome sul campanello, e su quello c’era scritto proprio “Fujioka”.

-Otosan…-

L’uomo guardò i due interrogativo. Gli ricordavano qualcuno di molto familiare.

-Ko…Konata? Yu? Siete proprio voi?-

La ragazza sorrise a Ranka e lui, istintivamente, abbracciò i due ragazzi. Konata e il padre erano sul punto di piangere, mentre il castano malediceva tutti quei convenevoli. Il padrone di casa invitò i due figlioli a entrare per prendere un tè e parlare con calma. Era felicissimo di poter rivedere i figli. Li fece accomodare nella piccola sala da pranzo, dove vi era l’altare dedicato alla madre.

-Mamma, siamo tornati a casa…-

Yu osservò la foto della madre. Sorrideva, e il suo sorriso era simile a quello di Konata e Haruhi. Ranka servì il tè ai due ragazzi. Si sedettero al tavolino che era in soggiorno, il padre a capotavola, vicino a lui il castano e infine la biondina. Ognuno sorseggiò un po’ di tè prima di cominciare a parlare.

-Ti trovo bene papà, sono molto contenta, ma dimmi, Haruhi dov’è?-

L’uomo posò la tazza.

-È uscita a fare la spesa…eheh…dovete sapere che ora vostra sorella si occupa di ogni cosa, non mi fa fare quasi niente eheh!-

Detto questo guardò sorridente i due ragazzi. Com’erano cresciuti. Era così felice di poterli rivedere, aveva tanto atteso questo momento.

-Sono così felice che siate venuti a trovarmi ragazzi…-

Di risposta i due sorrisero.

-Anche noi papà…ma, come mai hai…sì…insomma…-

Yu finì la frase della sorella:

-Come mai sei vestito da donna?-

Ranka s’imbarazzo un poco a quella domanda così diretta. Dopo un breve momento di silenzio, l’uomo si decise a spiegare tutto ai figli.

-E questo è quanto, spero che non mi odiate per questo…-

La bionda lo guardò stupita.

-Perché dovremmo odiarti papà? Finalmente dopo tanto tempo ti rivediamo! Non c’importa niente cosa sei diventato, per noi rimarrai sempre il nostro papà-

Il castano annuì, come per confermare ciò che aveva detto la sorella. I tre cominciarono, poi, a raccontare tutto ciò che era successo loro in tutti questi anni.

-E così ti vedi ancora con il tuo amichetto d’infanzia Konata?-

-Sì papà, io e Kei ci troviamo quasi tutti i fine settimana…è divertente passare le giornate in sua compagnia-

-Mi ricordo che eravate inseparabili voi due e che combinavate sempre disastri-

La bionda rise.

-Sì papà, ma ora siamo cresciuti, non siamo più dei bimbetti…-

In quel momento qualcuno suonò il campanello.

-Dovrebbe essere Haruhi…-

-Vado io ad aprirle!-

Disse la bionda alzandosi e dirigendosi verso la porta. Stava sfoggiando un sorriso a trentadue denti. Chissà che reazione avrebbe avuto la sorella. Quando aprì, però, non si ritrovò davanti la ragazza castana, ma i suoi amici host. Il primo che notò fra tutti fu uno dei gemelli.

-C…che ci fai TU qui, ladro di fermagli?-

Chiese puntando il dito contro l’Hitachiin.

-Siamo venuti a trovare Haruhi…Tu piuttosto che ci fai qui?-

-Io sono venuta a trovare mia sorella e mio padre-

In quel momento Yu si stava avvicinando all’entrata.
-Konata smettila di urlare! Vuoi che ti senta tutto il quartiere?-

-Ma fratellone…-

-È da maleducati far rimanere degli ospiti sulla porta di casa-

La bionda sbuffò e fece cenno ai sei di entrare. Si avviarono verso la sala, dove vi era il padre e si accomodarono. La ragazza finì tra il fratello e Hikaru.

-Mi spiace per voi ma Haruhi non è qui al momento-

Il lord rispose sorridendo a Ranka:

-Non si preoccupi, possiamo benissimo aspettarla qui-

-Allora vado a preparare dell’altro tè….-

-Fermo papà, vado io-

Disse la ragazza alzandosi di scatto e dirigendosi verso la cucina.

-Ehi ragazzina-

Si voltò stizzita verso il rosso che le lanciò un sacchetto con dentro del tè occidentale.

-Usa questo, è un regalino per Haruhi-

Sbuffò.

-Grazie…-

Dopo che lo ebbe preparato, lo servì ai ragazzi e si sedette di nuovo.

-Allora Konata, lo hai trovato il fidanzato?-

Per poco la ragazza non si strozzò. Yu guardò male il padre.

-No…non ce l’ho papà…non sono questa gran bellezza…-

L’Hitachiin la guardò stupito. Eppure aveva ricevuto una dichiarazione l’altro giorno. La bionda si voltò verso il fratello.

-E poi QUALCUNO dice che sono troppo piccola per queste cose-

Il castano sbuffò.

-Non voglio mica permettere che qualche maniaco ti si avvicini!-

Lei sospirò e guardò male il fratello.

-Però a volte sei troppo possessivo…fortunatamente almeno Kei me lo fai vedere-

-Perché Kei è uno stupido…-

-Non parlare male di lui! È una persona meravigliosa!-

-Sese…-

-A me quel Kei pare un idiota qualunque…-

Si voltò verso il rosso che aveva parlato.

-E tu che ne sai?-

Sorseggiò il tè e non rispose. La ragazza s’infuriò.

-Non ti permetto di parlar male del mio miglior amico! Kei è una persona tanto dolce quanto gentile e simpatica…-

Si fermò. Il ragazzo non la stava ascoltando, era voltato verso il fratello.

-Ehi, Hikaru! Almeno guardami se ti parlo!-

Lui si voltò di scatto. Lei arrossì un poco alla vista di quegli occhi marroni così penetranti.

-Senti io non voglio perdermi in chiacchiere con te ragazzina, capito?-

-Non chiamarmi ragazzina! Ho un nome!-

-Ma sei pur sempre una ragazzina…-

Continuarono a litigare finché la porta dell’ingresso si aprì e Haruhi entrò in casa.

-SORELLONA!!!!!-

-HARUHI!!!!!-

La bionda saltò addosso alla sorella, mentre il lord e i gemelli le andarono in contro. La castana cercò di capire quello che le stava succedendo. Guardò interrogativa la sorellina che le si era attaccata al collo.

-Konata? Che ci fai qui?-

La ragazza sciolse quella specie di abbraccio e sorrise.

-Siamo venuti a trovare te e papà!-

Haruhi si voltò verso Tamaki e lo guardò scocciata. Dovevano romperle anche di domenica?

-E voi?-

-Anche noi siamo venuti a trovarti! Abbiamo portato anche delle torte!-

Dissero i due Hitachiin in coro e Honey mostrò alla ragazza una scatola. Sospirò. Impossibile passare una normale giornata di vacanza. Si diresse verso la cucina.

-Preparo del tè allora…-

Konata la precedette e le si parò davanti.

-Non preoccuparti sorellona, lo preparo io-

La ragazza non ebbe il tempo di ribattere. Yu la trascinò in soggiorno e la fece sedere al tavolo, intanto la bionda tagliò i dolci che avevano portato gli host e li mise in un piatto. Servì il tutto ai ragazzi e si mise a sedere tra sua sorella e Hikaru. Il rosso la guardò male.

-Spostati ragazzina-

Fece finta di niente e il ragazzo s’irritò.

-Ehi Konata, levati da qui-

Si voltò e lo guardò con aria innocente.

-Perché? Io voglio stare accanto a mia sorella e di sicuro non cederò il posto a te-

Disse facendogli la linguaccia.

-Stupida ragazzina!-

-Konata finiscila…-

-Scemo!-

-Konata…-

-Mocciosetta!-

-VOLETE FINIRLA Sì O NO?-

Si voltarono verso la castana. Si era arrabbiata.

-Non comportatevi come dei bambini!-

La bionda indicò il rosso e il rosso indicò la bionda.

-È tutta colpa sua!-

Si colpì la fronte con la mano, rassegnata, poi si voltò verso il fratello.

-Yu, dì qualcosa anche tu-

-Questa torta è buonissima-

Disse mentre mangiava il dolce con le fragole. Mitsukuni gli sorrise.

-Sono contento che questi dolci siano di vostro gradimento!-

Haruhi guardò male il castano.

-Intendevo qualcosa di utile…-

Il ragazzo sorseggiò il suo tè, poi si rivolse alla sorellina.

-Konata non dovevi dire qualcosa a Haruhi?-

La castana si volse interrogativa verso la bionda, la quale diede le spalle al rosso.

-Ah, già…Haru-chan, che ne dici di venire con me, Kei e Yu al karaoke? Ci divertiremo tantissimo!-

La ragazza guardò la sorella interrogativa e Tamaki esultò.

-Sì, che bello! Andiamo tutti al karaoke-

La bionda lo guardò interrogativa.

-Non mi sembra di aver invitato anche te…-

Il ragazzo si mise in un angolino a fare cerchietti.

-…però se vuoi venire fai pure-

Gli disse sorridendo. Yu guardò male la sorella.

-Anzi, se volete venire tutti siete liberi di farlo, in fondo siete gli amici di Haru-chan…-

La castana sospirò.

-Guarda Konata che non so se…-

-È deciso! Sabato l’Host Club andrà al karaoke!-

Guardò rassegnata il lord. Quando aveva un’idea in testa, niente poteva fargliela cambiare. E lei che voleva studiare…

-Bene, allora è deciso. Sono sicura che Kei-chan ne sarà felicissimo!-

La bionda era contentissima. Era da tanto che voleva passare una giornata con la sua sorellona. Yu era un po’ meno entusiasta. Non sopportava quei dongiovanni. Anche Hikaru non aveva gradito del tutto l’idea, al contrario degli altri. Trovava insopportabile quella ragazzina dai capelli biondi.


kya10: ti ringrazio per i complimenti^^ e sì, puoi mettere la fic sulla pagina di facebook :) ah, e se vuoi puoi parlarmi di cosa vorresti scrivere te, cercherò di aiutarti^^ ciao e grazie ancora :)
  
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