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Autore: LaCait_    18/10/2010    0 recensioni
Oky, questa sarà non solo la mia prima pubblicazione su EFP, ma anche il mio primo tentativo di creare una raccolta di One-Shot!! *happy mode ON*
La raccolta sarà composta da almeno una decina di One-Shot, alcune con dei miei OC (tipo quelle che pubblicherò qui) e altre, saranno invece delle vere e proprie fanfic.
Se le commentaste/criticaste e mi deste dei consigli, ne sarei più che felice!!!
Genere: Generale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Oky, questa sarà non solo la mia prima pubblicazione su EFP, ma anche il mio primo tentativo di creare una raccolta di One-Shot!! *happy mode ON*
Sono una scrittrice che definire in erba è un complimento; piuttosto, posso essere definita come una pseudo-scrittrice, in alto mare, con le vele a brandelli e il vento contrario, a causa dell'incocnludenza che spesso dimostro con i miei progetti personali...
La raccolta sarà composta da almeno una decina di One-Shot, alcune con dei miei OC (tipo quelle che pubblicherò qui) e altre, saranno invece delle vere e proprie fanfic.
Se le commentaste/criticaste e mi deste dei consigli,  ne sarei più che felice!!!

Dear Agony

Dear Agony

Just let go of me

Suffer Slowly

Ist this the way is got to be?
Dear Agony


Pioveva quel giorno... In genere, non ci faccio mai caso, la pioggia non mi ha mai dato fastidio, tanto che l'ho sempre ignorata e basta e ho sempre fatto finta che i giorni piovosi fossero dei giorni come altri, forse solo più umidi... 
Ma quel giorno, pioveva e la pioggia era insopportabile.
Ogni goccia pesava come piombo, era fredda come grandine e mi feriva... Vidi dei bambini rincorrersi per la stradina fangosa e deserta che dai campi portava al paese, passando per il piccolo cimitero in cui mi trovavo; li vidi giocare felici e spensierati a rincorrere le gocce di pioggia, cercando di farsene cadere il più possibile in bocca.
Mi chiesi cosa sarebbe successo se anch'io ci avessi provato... Le gocce avrebbero avuto lo stesso sapore delle lacrime?
Accoccolata contro il marmo freddo di una lapide, mi strinsi le ginocchia al petto cercando di dimenticare o quantomeno di accettare che Aleksej, il mio Aleksej fosse morto. Guardai ancora la rozza croce in legno che indicava il posto in cui le sue spoglie mortali riposavano, proprio davanti alla lapide a cui mi ero accoccolata, incapace di lasciarlo andare una volta per tutte.
Non riuscivo a pensare a nulla, o meglio, ci riuscivo ma ogni pensiero era così dannatamente doloroso che avrei preferito mille volte non riuscirci...
A ogni momento felice passato con lui che tornava alla mia mente, si sovrapponevano le immagini strazianti dell'incidente che me lo aveva strappato e dei tentativi dei paramedici sul cui volto era già dipinta la rassegnazione.
Non maledissi il ragazzo ubriaco che lo aveva investito per avermi portato via colui che mi aveva fatto rinascere, piuttosto, lo maledissi -e lo maledico tutt'ora, anche se con meno fervore-, per non aver investito pure me, obbligandomi così a soffrire per questa ferita che non sembra volersi rimarginare neanche adesso dopo tutto questo tempo.
Me ne restai lì a piangere in silenzio dopo il funerale per non so quanto tempo, forse tre giorni o forse di più; alternando brevi sguardi alle minuscole cicatrici sul mio gomito o al paesaggio circostante, con sguardi più lunghi alla foto plastificata che lo ritraeva, sorridente come era sempre stato da quando lo conobbi al Centro, ora attaccata ora alla misera croce di legno con su incise le due date più significative della sua vita.
Cara Agonia, lasciami andare... questa lenta sofferenza... è così che deve essere?

~

Ok, finita ^_^
Spero vi sia piaciuta almeno un po'! Vorrei sapere cosa ne pensate prima di andare avanti con le altre... (non saranno tutte così malinconiche, dipende dalla canzone che salta fuori con la riproduzione casuale o se mi suggerirete delle canzoni, da quella che sceglierò :3)
La citazione e l'ispirazione, sono prese dalla canzone "Dear Agony" (Breaking Benjamin) e ora, un paio d'informazioni randomiche sulla OC protagonista:

Nome: Audrey Bandelli
Nazionalità: italoamericana
Età: 18
Data di nascita: 25 settembre (bilancia)
La storia in breve: (non penso la pubblicherò mai qui su EFP però...)
All'inizio della storia, Audrey è una studentessa all'ultimo anno delle superiori con qualche problema di tossicodipendenza. Non sopporta nessuno ed è convinta di avere il mondo contro; va male a scuola, non ha una grande opinione dell'amore dal giorno in cui i suoi divorziarono ecc ecc...
Un giorno la madre esasperata la spedisce in un Centro d'Accoglienza per ragazzi tossici dove conosce Aleksej, un ragazzo si 24 anni che dopo aver avuto lui stesso problemi di droga, lavora come volontario nel Centro, per aiutare gli altri ad uscire dalla situazione dalla quale anche lui era passato.
Dopo le iniziali antipatie (dovute più che altro al carattere di Audrey che già era difficile di suo, ma che le crisi di astinenza rendevano ancora peggio), si innamorano e quando Audrey esce dal centro come paziente, decide di tornarci anche lei come volontaria per stare accanto ad Aleksej.
Una sera però, mentre uscivano da un cinema, vengono investiti da un ragazzo ubriaco, Audrey non si fa quasi nulla ma Aleksej, purtroppo muore...
  
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