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Autore: Unsub    18/10/2010    1 recensioni
Lui la abbraccia e lei sposta lo sguardo verso i cespugli vicini. Rimane un attimo interdetta… non può essere.
Un urlo le esce dalla bocca e gli uccelli volano via dai rami degli alberi.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Sarah Collins '
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Capitolo 7 Capitolo VII. The Truth

Stazione di polizia di Biloxi
JJ da le spalle al resto del team e fissa la lavagna con gli appunti che Sarah vi ha inserito. E’ sconcertata da quello che è uscito fuori dagli interrogatori ai compagni “sfigati” delle vittime.
Jenny Noland andava a letto con Tommy Larsson, fidanzato della sua migliore amica. Tommy Larsson, capitano della squadra di football, prendeva buoni voti solo perché costringeva i secchioni a fare i suoi compiti pena essere picchiati da lui e dagli altri ragazzi della squadra.
Tammy Jefferson, la ragazza più popolare della sua scuola, si divertiva a perseguitare una ragazza con un handicap motorio. John Clark aveva stuprato una ragazza con un ritardo mentale. L’ultima vittima, Melissa Bonetti, aveva una relazione sessuale con tutti i ragazzi della squadra di calcio della sua scuola.
Eppure all’apparenza erano tutti bravi ragazzi, studenti modello, invidiati ed ammirati da tutte le matricole.
-    Mi sembra impossibile! – dice voltandosi verso Sarah – Tu l’avevi detto.
-    In questo caso, mi dispiace di avere ragione.
-    Come hai fatto a capirlo? – le chiede Derek.
-    Semplice. I nostri S.I. sono fissati con gli arcangeli e con la religione. Per aver ucciso quei ragazzi, dovevano considerarli peccatori.
-    Ergo ognuno di loro aveva qualcosa da nascondere… - finisce per lei Prentiss.
-    Notizie sui due ragazzi scomparsi? – chiede Sarah cambiando argomento.
-    Nessuna. Non sono stati ancora ritrovati – Garcia continua a cercare nei computer delle vittime.
-    Sono passate più di 36 ore – dice Spencer – Le statistiche dicono…
-    Sappiamo cosa dicono le statistiche, Reid – lo interrompe Hotch – Adesso dobbiamo concentrarci sul profilo degli S.I.
-    Ragazzi dai 15 ai 18 anni – comincia Sarah – Nel gruppo c’è un dominante e due succubi. Sono fra i ragazzi meno popolari della loro scuola e sicuramente conoscevano le vittime.
-    Ma frequentavano tutti scuole diverse, con l’eccezione di Noland e Larsson – JJ sembra perplessa.
-    Vero, ma potrebbero averli conosciuti tramite un social network e in qualche locale frequentato dai liceali.
-    Oppure tramite i loro blog, o meglio, i blog dei loro denigratori – interviene Garcia.
-    Come bambolina?
-    Ho trovato il collegamento ad un blog sul computer di Bonetti. Esiste un blog che si chiama “le star di Biloxi”. I post parlano delle vittime non in modo molto carino. Raccontano tutti i pettegolezzi sui ragazzi popolari dei vari licei di Biloxi.
-    Chi lo gestisce? – chiede Sarah.
-    Non si può risalire. Chiunque ha aperto il blog sapeva il fatto suo. Essendo gratuito non ci sono piste documentali da seguire. E’ stato aperto con una e-mail abbinata ad un nome falso. Chiunque può postare e il blogger ha usato una marea di proxi per rendere irreperibile il suo IP.
-    Maledizione! – Sarah è visibilmente contrariata – Possiamo sfruttarlo a nostro vantaggio… Garcia puoi stampare tutti i post presenti? Forse possiamo individuare le possibili vittime. Io vado a rivedere gli interrogatori.
-    Perché? – chiede Hotch leggermente contrariato dall’indipendenza della sua subordinata.
-    Perché i ragazzi che abbiamo interrogato io e Spencer rientrano nel profilo… uno di loro può essere uno dei nostri S.I.
Hotch sbatte le palpebre. Sarah è sempre un passo avanti a lui, in realtà è sempre un passo avanti a tutti loro.
-    Vai. Se hai bisogno di qualcosa chiamaci.
-    Si, grazie. Mi trovate nella sala che abbiamo usato per i colloqui.

E’ lì da circa due ore a vedere e rivedere gli interrogatori. Uno di quei ragazzi era un killer, questo se lo sente. Sospira  e si massaggia le tempie. La cosa la turba molto, perché rivede se stessa in ognuno di loro. Anche lei era cosi al liceo, una sfigata maltrattata dai compagni più popolari. Prova tenerezza per quei ragazzi che non sanno che la vita non inizia e finisce al liceo.
Sente un tocco lieve sulla spalla, non ha bisogno di girarsi per sapere a chi appartiene quella mano. Chiude gli occhi e si lascia coccolare da quella sensazione di conforto che quel tocco riesce a darle.
-    Trovato qualcosa – chiede lui mentre si siede.
-    No, ancora no. Eppure…
-    Oggi ci siamo trovati faccia a faccia con uno dei nostri S.I. – finisce lui.
-    Già – si volta a guardarlo – Come va di là?
-    Abbiamo deciso di interrompere per oggi e andare a mangiare un boccone. Sei pronta?
-    Si, posso riprendere domani… rubacuori – dice lei con un sorriso malizioso.
-    Come? Che vuoi dire?
Il sorriso di lei si allarga ancora di più. Come aveva pensato, Spencer non si è accorto di che effetto ha fatto a Mary. Si meraviglia sempre dell’ingenuità di Reid. E’ successo più di una volta che una cameriera gli abbia fatto gli occhi dolci, ma lui sembra non accorgersi di quegli sguardi.
-    Oggi hai fatto breccia nel cuore di una giovane sedicenne…
-    Di che cosa stai parlando? – lui aggrotta la fronte perplesso.
-    Il motivo per cui Mary Oldbride non riusciva a rilassarsi era la tua presenza. Le piaci.
-    Io? Non credo… voglio dire… le ragazze non guardano quelli come me – lui è arrossito.
Lei gli avvicina le labbra all’orecchio.
-    Tu non ti rendi conto di che effetto hai su alcune ragazze. A volte non ti rendi conto neanche dell’effetto che hai su di me – finisce maliziosa.
Lui si scosta rosso in volto e lei sorride.
-    Credo che gli altri ci stiano aspettando. Non vorrei far morire di fame il povero Derek… - dicendo cosi si alza prendendolo per la mano e si incammina verso la porta.
-    Sarah… - lui guarda il finto specchio, non c’è nessuno nell’altra stanza.
-    Si?
Lui la strattona e la stringe a se. Gli piace sentire il calore del corpo di lei, anche senza andare oltre.
-    Vieni da me stanotte? – gli bisbiglia all’orecchio.
-    Si…

Hotch rimane basito dalla scena alla quale ha appena assistito. Il fascicolo gli cade dalle mani e lui si avvicina al finto specchio. Reid! Lei ha scelto Reid! Si sente sopraffatto da una serie di sentimenti che non riesce a classificare.
Lei lo ha rifiutato perché innamorata del piccolo genio dell’unità. Dentro di se sente il gelo. Aveva pensato che avrebbe provato rabbia verso l’uomo che era riuscito a conquistare il cuore di Sarah. Invece sente una calma glaciale scendere su di lui.

Continua…

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