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Autore: Kira Uchiha 87    19/10/2010    0 recensioni
Kira Uchiha è un Oc creato da me ed ha 2 anni meno dei nostri protagonisti, all'inizio della storia ha 15 anni mentre naruto & Co. hanno 17 anni. La storia inizialmente si divide tra pagine del diario di Kira e capitoli normali ^^
Genere: Azione, Drammatico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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CAPITOLO 7

 

Kira, non appena rientrò in casa, si precipitò nella sua stanza a frugare nei cassetti della scrivania in metallo nero, lanciando ogni cosa che non le interessasse a terra compresa una foto di cui si incrinò il vetro protettivo al contatto con il suolo ma la mora non ci fece caso, era troppo occupata a cercare ed infine trovò la busta che le aveva consegnato la Preside Shizune, poi si voltò per dirigersi verso il letto.

CRACK

Guardò in basso e vide la foto sotto il suo piede del quale sollevò la punta leggermente, si chinò per raccogliere quel pezzo del suo passato che era indecisa se dimenticare oppure no, la foto che ritraeva loro due insieme uniti n un bacio, una foto scattata all’improvviso e di nascosto dalle amiche, “come potrei mai dimenticarti..”, disse con un filo di voce mentre osservava quell’immagine nitida come lo era nella sua mente. Posò la foto sul letto e riportò la sua attenzione sulla busta bianca che aveva nell’altra mano, “Spero di non illudermi ancora.. che queste non siano solo coincidenze..”, la mora aprì lentamente la busta per poi estrarne il contenuto, un foglio bianco sul quali erano scritte poche frasi e diretta alla Preside: “Sono dispiaciuto ma lascio la scuola perché devo trasferirmi in un’altra città e quindi in un’altra scuola. Saluti, Inuzuka Kiba.”.

Questa non poteva essere una semplice coincidenza, come lui anche Sasuke aveva detto di cambiare scuola e come lui era sparito nel nulla senza avvertire nessuno, come si potevano chiamare queste coincidenze? Doveva andare a fondo in questa storia, doveva scoprire altro, era sicura di non essere molto lontana dalla soluzione. La mora era concentrata a ragionare sui dati che aveva in possesso quando qualcuno iniziò a suonare il campanello ininterrottamente, la ragazza sobbalzò per un attimo dall’improvviso suono ma poi, dopo aver realizzato la situazione, si alzò per andare ad aprire. Afferrò la maniglia della porta e rimase un perplessa e quasi annoiata nel vedere chi era, “Hey, c’è Itachi?”, Deidara aveva come sempre la sua stupida faccia, “Non è ancora rientrato da lavoro.. passa più tardi..”, la mora stava per richiudergli la porta in faccia ma lui uso il suo piede per bloccarla, “Quindi.. sei sola? Visto che devo tornare più tardi tanto vale che aspetto qui, no?”, come sempre trovava qualche modo per poter disturbare, “Fai come vuoi..”, Kira gli voltò le spalle e si diresse verso la sua stanza. Il biondo richiuse la porta ed afferrò la mano della ragazza, “Aspetta!”, Kira si voltò un po’ confusa dall’atteggiamento del ragazzo, “Cioè.. potresti anche farmi compagnia.. no?”, non le aveva mai chiesto di farle compagnia ma da quando Kiba se ne era andato aveva iniziato ad avere strani atteggiamenti nei confronti della ragazza, “Va bene, basta che non inizi a sparare cavolate..”.

Alla tv trasmettevano un programma comico e Deidara aveva le lacrime agli occhi a forza di ridere invece la mora se ne stava dalla parte opposta del divano a tre posti ad osservare la tv ma non la stava veramente guardando, poi fissò l’orologio e notò che il fratello era molto in ritardo quindi decise di chiamarlo con il cellulare, “Itachi, ma che fine hai fatto? Qui c’è quel baka di Deidara che ti sta aspettando”, Deidara si voltò di scatto verso di lei fulminandola con lo sguardo ma lei non lo considerò ed attaccò il telefono, “Ha detto che deve stare altri 10 minuti in ufficio e arriva..”. Kira poi tornò a perdersi nei suoi ragionamenti con lo sguardo perso nel vuoto, il biondo la fissò per un attimo squadrando la sua espressione, “Sai.. dovresti dimenticarlo.. una persona come lui non merita lacrime”, Kira fece una lieve risata per poi guardarlo con la coda degli occhi, “Ma se tu nemmeno lo conosci.. come puoi dire che non le merita? E soprattutto io non potrei mai dimenticarlo e anche se volessi.. non ci riuscirei mai”.

Deidara la fissò in silenzio per alcuni minuti, poi le se avvicinò per poi posarle una mano sulla spalla e l’altra sulla guancia facendola voltare, il biondo la guardava con uno sguardo intenso, “E se ci fosse qualcuno in grado di fartelo dimenticare?”, Kira tentò di indietreggiare ma lui portò la sua mano dal volto all’altra spalla tenendola saldamente e bloccata dove era, il biondo la fissava negli occhi senza distogliere lo sguardo e poi, lentamente, iniziò ad avvicinarsi sempre di più a lei. Kira non sapeva cosa fare, era come paralizzata, “D-Deidara.. fermati!”, la mora urlò queste parole ma il ragazzo non aveva intenzione di fermarsi proprio ora che era vicino alla sua meta. Alla fine le loro labbra si unirono, Kira sgranò gli occhi e con le mani cercava di respingerlo ma senza risultato, pio lui si staccò e tornò a guardarla negli occhi, “Tu mi piaci Kira, come devo dirtelo?! Vederti così mi fa stare-“, il biondo non riuscì a finire la frase perché venne colpito da uno schiaffo in pieno volto e ne restò alquanto sconvolto, non si aspettava di certo una reazione del genere, la mora aveva lo sguardo oscurato e tremava dal nervoso e cercava di trattenersi per non esplodere. Deidara tolse le mani dalle sue spalle e la ragazza si alzò per correre in camera sua sbattendo la porta e lasciando il biondo che continuava a guardare il punto dove si trovava seduta la ragazza.

Kira non uscì dalla sua camera nemmeno per mangiare, Deidara a tavola era stato silenzioso e più volte Itachi gli aveva chiesto cosa non andava visto che solitamente era alquanto rumoroso e non smetteva un secondo di parlare.

A sera tarda Deidara lasciò casa Uchiha, Kira nella sua camera pensava ancora a quello che le era successo poche ore prima, come mai non lo aveva fermato subito? Era forse perché voleva provare a vedere se sarebbe riuscita a dimenticare Kiba? Vedere se quello che provava per Kiba era solo un’infantile cotta? Ad un tratto il suo cellulare squillò, un messaggio, lesse il mittente e si trattava di Deidara in persona: “Scusami, non credevo che ciò che provi per lui fosse così forte.. ma se hai bisogno di un qualsiasi aiuto io sarò sempre a tua disposizione.. scusami ancora per il casino che ho combinato . Kira fece un flebile sorriso e rispose al messaggio: “Baka! Devi iniziare a mettere in moto quel minuscolo cervello nella tua testa e ragionare prima di fare qualcosa.. se avrò bisogno di te lo saprai e sappi che devi farti perdonare, sono davvero arrabbiata con te!”.

   
 
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