Capitolo 14 –
Eros e thanatos
“…another hero, another mindless crime, behind the curtain, in the pantomine…”---The Queen
La stanza principale del caffè mew
mew era stata ornata con mille ricami e festoni d’argento e di colore azzurro
intenso, che si stendevano placidi e lucenti tra le colonne bianche. I tavolini
erano spariti dalla circolazione, mentre la sala era stata allestita come
un’immensa sala da ballo, alla cui destra c’era un palco dove si esibiva un
trio di archi e una cantante abbastanza famosa, ingaggiata da Pam.
Sebbene fosse abbastanza presto,
la sala era piena di persone, vestite in modo elegante, accorse all’annuncio di
quella festa che si sarebbe tenuta per celebrare i cinque anni d’attività del
locale più alla moda della città. In realtà, si trattava di una scusa,
inventata per attirare Profondo Blu, che certamente non avrebbe tardato ad
arrivare nel luogo, dove erano riunite le mew mew, di cui voleva assolutamente
i poteri. Blanche aveva detto che, secondo lei, Profondo Blu era ancora abbastanza
in sé per concepire un piano del genere, ma non si poteva tardare più di tanto
perché, di lì a molto poco, avrebbe perso completamente la cognizione di sé
stesso. Le ragazze, assieme ai quattro alieni, avevano elaborato quel piano,
avendo anche premura di assicurare in caso d’arrivo del loro nemico, un’uscita
di sicurezza per la gente intervenuta alla festa, mentre Mina si era
soprattutto incaricata di rendere quella festa una delle più raffinate, che si
potessero minimamente concepire.
Ma adesso nessuno di loro si stava
realmente godendo la festa, appartati come erano in un angolo attenti ad ogni
minimo movimento.
Strawberry, che indossava un lungo
abito verde smeraldo di raso con una sola spallina, sospirò, seduta su una
sedia. Aveva paura, questo non poteva negarlo, perché tra poco, forse avrebbe
rivisto Profondo Blu e sapeva con estrema certezza che lui l’avrebbe certamente
riconosciuta, avrebbe certamente visto quanto assomigliava ad Elissa. Aveva
programmato che, al minimo segnale di disordine, si sarebbe trasformata in Mew
Berry, sperando di non farsi vedere nel suo vero aspetto da Profondo Blu.
Ma poi anche un’altra cosa la
terrorizzava. Avrebbe rivisto Ryan, stavolta in carne ed ossa. Se quello che
aveva visto fino a quel momento, era stata una semplice immagine mentale ed era
stata capace di sconvolgerla tanto, il vero Ryan le avrebbe fatto anche più
male? Intanto, si teneva stretta la sua spilla tra le mani, pregando
contemporaneamente che quel momento arrivasse quanto prima o quanto più tardi
possibile.
Anche gli altri erano decisamente
agitati. Mina, che portava un corto abito bianco, ornato di pailletes, se ne
stava seduta sull’orlo della sedia, sobbalzando ad ogni minimo rumore; Lory,
che aveva una camicia bianca piena di sbuffi e una gonna corta nera, andava
avanti ed indietro, sebbene in cuor suo, sperava che Ryan o Profondo blu, o chi
diamine fosse, arrivasse quanto prima, perché voleva disperatamente rivedere il
ragazzo biondo, che non aveva mai dimenticato; Paddy, che portava un kimono
turchese con decori argentati, stringeva convulsamente la mano di Tart, che dal
canto suo, continuava a voltarsi verso il fratello Pie, appollaiato su una
scalinata, vestito elegantemente come Ghish che stava seduto accanto a lui, il
capo appoggiato sulle mani, mentre Blanche parlava sommessamente, splendida nel
suo vestito dorato, con spalline incrociate sulla schiena, con Halinor e Pam,
entrambe vestite di abiti leggermente diversi, ma sempre di raso viola. Solo
Kyle andava avanti e indietro tra gli invitati, preoccupandosi che tutto
procedesse per il meglio.
Ad un tratto, Strawberry apparve
ai suoi amici, come spiritata; tutti le si avvicinarono preoccupati, mentre la
ragazza divenuta pallidissima, disse solo: “Sta arrivando… lo sento, sento la
sua rabbia… e sento Ryan…”.
Strawberry non aveva neanche
terminato di parlare che la vetrata che costituiva il tetto del palazzo si
infranse in mille minuscoli frammenti, che presero a cadere sugli invitati, che
urlarono terrorizzati. Gli alieni si alzarono in piedi, stendendo le braccia di
fronte a sé, che si illuminarono di quattro aure, una verde, quella di Pie, una
gialla, quella di Tart, una rossa, quella di Ghish, e una bianca, quella di
Blanche. I frammenti si fermarono a mezz’aria, mentre Kyle trascinava fuori le
persone, rimaste attonite di fronte allo spettacolo.
Le mew si disposero in fila dietro
agli alieni, mentre Halinor rimase leggermente più indietro. Certamente, se
avesse colpito lei, non avrebbe avuto molte occasioni di cavarsela, dato che i
suoi poteri praticamente non esistevano.
Un alone viola scuro scese dal
tetto, illuminando a giorno l’intera sala e i volti spaventati delle cinque
ragazze e dei loro amici. Esso scese per tutta la stanza e si fermò al centro
della sala, proprio di fronte ai ragazzi, che si erano messi in posizione di
difesa. Iniziò a diventare sempre meno luminoso e più nitido, finchè comparve
la ben nota sagoma di Profondo Blu, che sorrideva malevolo.
Per chi non ci aveva ancora voluto
credere, ogni dubbio venne infine fugato. Profondo Blu era ancora vivo, e stava
usando il corpo di Ryan Shirogane.
I quattro alieni si ritrassero
leggermente intimoriti dalla presenza del loro vecchio capo, ma fu Blanche a
porsi coraggiosamente di fronte a lui, dicendo: “Bene, allora vedo che le mie
congetture non erano affatto sbagliate… sapevo che non potevi essere morto così
facilmente… anche se l’ultima volta che ti ho visto, avevi ancora un corpo
tutto tuo…”.
Profondo Blu scoppiò a ridere e
disse, ancora sorridente, una risata che gelava il sangue nelle vene: “Brava
piccola mia! Sei sempre stata una ragazza intelligente… per questo, ti avevo
scelta tra i miei seguaci. E pensare che ti accusarono di essere solo una
raccomandata… e invece, proprio il fatto che sei mia nipote, ti rende quella che
sei… hai poteri che quelli della nostra razza, neanche si sognano…”.
“Sei sua nipote?!” urlarono tutti,
guardando la ragazza meravigliati.
Blanche sorrise e guardò
Strawberry: “Ti ricordi che ti ho detto una volta di aver fatto un viaggio
mentale? Scoprii che la mia vera madre era la sorella di Profondo Blu e di
Leon, Lenaris. Nacque da una relazione illegittima del Re e fu abbandonata…
nessuno seppe mai niente di lei, ad eccezione di Profondo Blu stesso… quando mi
presentai a lui, mi disse che avvertiva un grado di parentela tra me e lui, e
allora fece delle indagini, scoprendo che ero sua nipote, anche se io glielo
avevo già detto, ma lui ovviamente non si era fidato di me e aveva indagato per
conto suo. Io lo seppi prima di lui per via di quel viaggio e seppi anche che
mia madre era morta nel darmi alla luce. Lui decise di insegnarmi tutto quello
che sapeva e molto di più, come per esempio, la ftelogia, che però mi rifiutai
di praticare. Dopo che uccise Leon, scappai da lui, dopo aver capito che razza
di persona era… lui- lui me lo confessò candidamente, come se fosse una cosa di
cui vantarsi… adesso capisci? Come credi che potessi sapere tante cose sulla
famiglia reale? O avere dei poteri del genere? O sapere con assoluta certezza
che era stato lui ad uccidere Leon, quando non furono mai trovate prove a suo
carico?”.
“Perché non me l’hai mai detto?”
disse Ghish, colpito.
“Quando ci rivedemmo, volevo solo
che tu mi considerassi, che tu capissi quanto ero innamorata di te…” disse lei
con semplicità “Se avessi saputo che ero la nipote della persona che più odiavi
al mondo, non mi avresti nemmeno guardata in faccia…”.
Il ragazzo le si avvicinò e la
strinse, dicendo che non gli importava di chi fosse figlia, tanto niente
sarebbe mai cambiato tra loro due.
Profondo
Blu prese a battere le mani e disse, sinceramente divertito: “Che bella e
romantica scenetta! Nipotina mia, e pensare che credevo di averti insegnato
tutto quello che sapevo… e invece, hai dimenticato che cosa è veramente
importante nella vita… il potere… e anche per un tipo del genere… Ghish…
andiamo, mi aspettavo di meglio da te… forse anche tuo zio Leon non sarebbe stato
contento di questo… eppure, lo sai meglio di me quanto io e lui siamo diversi…”
L’attenzione
sopita di tutti si risvegliò bruscamente e Strawberry si fece ancora più
piccola, dietro le spalle di Pie, che era davanti a lei.
“Già,
zio… Leon…” disse Blanche, parlando come a sé stessa “Lo sai o no che lui non è
solamente lui? Che in quel corpo vive anche l’anima di un terrestre, l’anima di
Ryan Shirogane? Non credi che potremmo cercare di risvegliarlo? Non pensi che,
se lui si svegliasse del tutto, tu dovresti semplicemente lasciare il suo
corpo?”
Gli
altri non capirono a che gioco stesse giocando Blanche, ma la lasciarono fare,
fidandosi di lei, anche perché solo la sera prima, Blanche aveva detto che
quella storia non la convinceva affatto, aveva detto che non sapeva convincersi
che Profondo Blu adesso volesse solo i poteri delle mew. E aveva detto che se
lui fosse effettivamente venuto, non sapeva spiegarsi che rischiasse tanto a
venire nella tana dei migliori amici di Ryan, che potevano benissimo
risvegliarlo, solo per i poteri delle mew, che in fondo, in confronto ai suoi e
a quelli del fratello, erano ben poca cosa.
“Brava
Blanche” disse ancora Profondo Blu, sorridendo e avvicinandosi alla nipote, che
fu stretta alla vita dal fidanzato che cercava di proteggerla “Si vede che sei
mia nipote e anche di quell’incapace di mio fratello… non te la sei bevuta la
storiella dei poteri delle mew…”. Sospirò languidamente e riprese mellifluo:
“Sapevo che se ti avessero coinvolta, molto probabilmente avresti capito le mie
intenzioni, ma ho deciso di tentare ugualmente… e lo sai perché, piccola?
Perché sapevo che non avresti mai potuto capire tutto quello che mi è successo
e nemmeno quello che ho intenzione di fare… e tutto perché conosco troppo bene
una persona… e so che non avrebbe parlato…”.
Stese
la mano davanti a sé, al cui cenno tutti si ritrovarono a terra, spinti da una
forte folata di energia. Rimasero in piedi solo due persone: Blanche e…
Strawberry.
La
ragazza tremava dalla testa ai piedi, mentre Blanche la guardava senza capire.
“Perché,
lei? Perché, Strawberry?” chiese, voltandosi verso Profondo Blu.
“Lo
vedi tesoro? Lo vedi che non sai tutto?” disse lui, scoppiando a ridere e
avvicinandosi lentamente a Strawberry “La conosco bene… come l’hai chiamata? Ah
già, Strawberry… lo sapevo che non te l’avrebbe detto, ne avrebbe avuto troppa
paura…”.
Si
avvicinò ancora a lei e le sfiorò una guancia con un dito, al quale Strawberry
chiuse repentinamente gli occhi.
Blanche
si illuminò e disse: “Lei… tu volevi lei… perché?”.
Profondo
Blu rise ancora e disse: “Non ti ha mai detto di assomigliare come una goccia
d’acqua a tua zia? Non ti hai mai detto che è la copia di Elissa? Della mia
Elissa…”.
“Non
capisco…” disse Blanche, anche per prendere tempo.
Profondo
Blu si voltò verso di lei, mentre piegava sulla schiena un braccio di
Strawberry, che aveva iniziato a piangere e l’attirava a sé, ponendola di fronte
a Blanche stessa.
“Non
posso negare che all’inizio le mie intenzioni erano quelle di prendere i poteri
delle mew, tesoro…” iniziò a spiegare “Non perché ne avessi bisogno, ma solo
perché volevo rintracciarle e, dopo aver tolto loro ogni possibilità di difesa,
ucciderle, vendicarmi per quello che mi avevano fatto passare. Immagina che
bello che fu, quando scoprii che la persona, in cui si era rifugiato mio
fratello, era anche un loro amico. Tutto mi sembrava in discesa. Ma le
resistenze del terrestre erano molte, troppe. Era più forte di quello che
pensassi. E allora ebbi tempo. Molto tempo per pensare. E pensai che se mio
fratello, aveva scelto quel terrestre, ci doveva essere un motivo, doveva aver
avvertito una somiglianza tra loro. All’inizio, come certamente avrai pensato
anche tu, ho pensato che l’avesse scelto perché sapeva che, in qualità di
figlio del creatore del progetto mew, avrebbe certamente rivisto me. Ma poi mi
convinsi che non era così. Tu lo sai meglio di me che razza di persona sia tuo
zio Leon… non ha mai amato la vendetta, figuriamoci quella su un fratello. No,
Blanche, il motivo era un altro… mio fratello ha avuto a cuore nella sua vita
una sola persona, per la quale è anche morto, e quella persona era, purtroppo
per lui, la stessa che anche io volevo disperatamente e che lui mi aveva
portato via… tua zia, Elissa… se aveva scelto Ryan Shirogane, era perché sapeva
che lui l’avrebbe rincontrata sotto un’altra forma… ed eccola qui, l’altra
forma… Strawberry Momomiya…
“Io
ho ucciso Elissa, e l’ho fatto perché lei non mi amava e perché non l’avrebbe
mai fatto… ma sapevo altrettanto bene che il terrestre non era ancora riuscito
a fare sua Elissa, o meglio Strawberry, altrimenti che ci avrebbe fatto a
quell’ora su quella strada, con il cuore colmo di insopportabile tristezza? Mio
fratello è stato bene, solo quando stava con Elissa e per lei era lo stesso. Ma
da soli erano deboli. Lei era venuta dalla mia parte, lui non riusciva a
gestire il Regno. E la stessa cosa è stata con loro due. Shirogane voleva
andare a sbronzarsi, e lei perdeva tempo con una persona di cui non era
minimente innamorata. Capisci adesso? Volevo riavere finalmente quello che Leon
mi aveva tolto… la mia Elissa…”.
Strawberry
cercò di liberarsi dalla sua stretta. A Blanche si strinse il cuore nel
vederla, sembrava un cucciolo preso al lazo, si guardava attorno smarrita,
cercando disperatamente di liberarsi, ma la stretta di Profondo Blu era troppo
forte.
Profondo
Blu continuò più allegro, come se fosse divertito dalla sofferenza della
ragazza: “Poi lei, questa piccola sciocca me ne ha dato la conferma solo ieri,
quando è venuta a trovare Leon o Ryan, o come diamine si chiama… e poi mio
fratello l’ha persino baciata, e lui avrebbe baciato in quella maniera solo
lei, solo Elissa…”.
“Ma
lei non è Elissa!” urlò Blanche “Lei non è Elissa, zio! Elissa è morta!”.
All’istante,
la ragazza si ritrovò per terra, abbattuta da un potente scarica d’energia di
Profondo Blu che l’aveva colpita allo stomaco.
“Blanche!”
urlò Ghish, cercando di strisciare verso di lei, dato che una magia di Profondo
Blu teneva lui e gli altri inchiodati al terreno.
“Certo
che è lei!” riprese Profondo Blu, in tono stravolto “E’ lei e adesso sarà mia
per sempre!”.
Blanche,
purtroppo, iniziò a capire. Profondo Blu stava iniziando ad impazzire. Certo,
razionalmente, aveva desiderato per tutta la vita Elissa, ma adesso non si
accorgeva che, a parte una superficiale somiglianza, Strawberry non era Elissa.
Intanto,
lui, ridendo, l’aveva attirata a sé, voltandole violentemente il viso, bagnato
di lacrime.
“Avanti,
dimostrami piccola, che sei Elissa…” diceva, cercando le sue labbra, mentre lei
prendeva a pugni il suo petto. Mentre cercava velocemente di sottrarsi a lui,
cercò di pensare con calma a come cavarsela, ma le sue mani le sentiva addosso,
pronte a farle anche qualcosa di peggio della morte. Perché non si era
trasformata subito, dannazione?! Perché, la sera prima, si era lasciata baciare
da Ryan? Lui non avrebbe mai capito niente, se…
Un
attimo… Ryan… lui è dentro di Profondo Blu… devo risvegliarlo…
Smise
di dibattersi e guardò Profondo Blu negli occhi. Lui parve assumere
un’espressione più pacata e disse: “Va molto meglio così Elissa… non mi piace
prendere le donne, quando si muovono troppo…”.
Lei
sospirò per darsi coraggio, poi iniziò a parlare velocemente, la voce
leggermente più alta, le lacrime che le cadevano sulle labbra, mentre le
braccia di Profondo Blu la stringevano ancora più forte: “Ryan, so che sei lì
dentro… ti prego, Ryan, sono io, sono Strawberry… ti supplico, ritorna in te…
tu mi hai promesso, tu mi hai fatto una promessa… mi hai detto che saresti
tornato, che saresti tornato da me… Ryan, ti prego svegliati…”.
Mentre
ripeteva queste parole, Profondo Blu assunse un’espressione stralunata e
furente, e si illuminò di un’ ira difficilmente esprimibile a parole. Prese la
ragazza per il collo e la sollevò in aria, mentre Strawberry si sentiva
lentamente mancare l’aria, mentre cercava di ripetere ancora: “Ryan, ti prego…
sono io, Ryan…”.
“Ho
capito, che cosa vuoi fare! L’ho capito! Tu devi dimenticare mio fratello,
l’hai capito, altrimenti ti ucciderò, come ho fatto con lei, come ho fatto con
Elissa!” ripeteva in tono lamentoso. Poi, la schiaffeggiò violentemente e
Strawberry finì dall’altra parte della stanza, dopo aver battuto il braccio
contro il muro, che prese a sanguinare.
Fu
solo un istante, ma evidentemente l’avere per il momento ammesso che Strawberry
ed Elissa non erano la stessa persona, che una l’aveva uccisa e che l’altra era
di fronte a lui, fece un tragico effetto sui nervi di Profondo Blu. Iniziò ad
urlare, mentre la stanza si riempiva del crepitio di mille lampi neri e viola,
che scoppiettavano attorno al suo corpo, circondato da un’aura sempre viola. Un
enorme raggio di luce colpì l’intera stanza, che si ricoprì di uno strato di
ghiaccio nero, che andò a coprire il gioioso rosa e il lucente bianco del Caffè
mew mew; comparvero delle alte colonne di ghiaccio sempre nero, a cui erano
legati gli amici di Strawberry, ad eccezione di Blanche, che era ancora al suo
posto, ma incapace di muoversi da lì, perché i suoi piedi erano letteralmente
incollati al suolo, da una magia di Profondo Blu. Strawberry si sollevò da
terra e riprese a chiamare a gran voce Ryan, finchè i capelli di Profondo Blu
iniziarono a tingersi d’oro e i suoi occhi diventarono più sereni, mentre lui
si dibatteva, accasciato a terra, con le mani nei capelli.
“Ryan!”
urlò Strawberry, correndo verso di lui. Il ragazzo sollevò il volto, che era
diventato di nuovo quello di Ryan Shirogane, e disse in un sussurro: “Straw-
Strawberry…”.
Lei
si inginocchiò di fronte a lui e mormorò tra le lacrime: “Ryan, puoi farcela…
ti prego, lotta con lui… tu devi tornare da noi… li vedi gli altri? Sono tutti
tuoi amici e ti amano tutti… torna da noi…”.
Ryan
annuì lentamente, poi i suoi occhi si eclissarono, mentre udiva la voce di
Profondo Blu nel cervello…
Perché lei non dice che ti ama? Ha detto gli altri, ha detto che loro ti
amano, ma a te questo importa? No, che non ti importa… perché lei ha escluso volutamente
sé stessa, e sai perché? Perché non è innamorata di te, idiota! E perché non lo è mai stata, né mai lo
sarà! Capisci adesso?!
“Ryan,
che ti succede?!” disse Strawberry, passandogli un dito sulla guancia, mentre
lui chiudeva gli occhi.
“Va
via…” disse lui, gli occhi coperti dai capelli.
“Che
cosa?”.
“Vattene,
lui sta tornando… non ce la faccio, non riesco a fermarlo…”.
“Ryan,
che cosa stai dicendo?! Tu devi farcela… ti prego Ryan…”.
Lui,
l’espressione assolutamente vuota, disse solo, prima di ritornare ad essere
Profondo Blu: “Non ci riesco… non c’è la scintilla … lei può volare e mi lascerà sempre qui da solo…”.
Profondo
Blu si sollevò e guardò Strawberry con profondo disgusto, poi disse
lucidamente: “Mi hai deluso, piccola mia, molto… e purtroppo mi hai costretto a
fare una cosa che non volevo fare… nonostante tutto, non volevo arrivare a
questo, è molto e troppo rischioso per me… ma mi hai costretto, Elissa… sempre
la solita adorabile testarda… ma stavolta mio fratello non è forte come allora…
è molto debole e lo è per merito tuo, amore mio…”.
Lei
non capì, ma poi Profondo Blu si avvicinò a Blanche e le praticò un profondo
taglio sul braccio, raccogliendo poi delle gocce di sangue, che discesero dalla
ferita, commentando senza allegria: “Il sangue dell’ucciso e dell’uccisore...
capiti proprio nel momento giusto, nipote mia…”.
Strawberry
lo vide avvicinarsi nuovamente a lei, sorridendo malignamente e dicendo:
“Aspettami un secondo, tesoro… sono subito da te, devo solo eliminare un
fratello… ci vorrà poco…”.
Strawberry
si gelò su sé stessa, mentre delle parole dette da quella stessa fredda voce,
le ritornavano in mente…
E’ inutile che
chiami Leon, piccola mia… lo sai che lui non c’è più…
Ucciderà Ryan… non so
come, ma lo farà…
Si alzò velocemente in piedi, mentre lui, gli occhi
diventati due fessure, recitava delle strane formule in una lingua
incomprensibile per lei. La goccia di sangue di Blanche galleggiava a
mezz’aria, e splendeva come un pezzo di corallo. Strawberry corse verso di lui,
inciampando nel liscio pavimento di ghiaccio, per poi rialzarsi subito. Lo
afferrò per la vita, piangendo e dicendo: “Portami dove vuoi, ma ti prego
lascialo stare! Non fargli del male!”.
Ma lui, che sembrava in trance, sembrò non
ascoltarla, mentre la sua aura d’energia la scagliava lontano.
Ad un tratto, la goccia venne assorbita dal petto
di Profondo Blu, che iniziò a gridare, mentre ancora nuovi fulmini neri
splendevano attorno a lui, andando alle volte a colpire anche gli amici di
Strawberry, che, per fortuna, adesso liberi, cercavano di ripararsi, come
potevano.
La terra iniziò a tremare vistosamente, mentre
pezzi di muro e calcinacci cadevano dal soffitto, impregnando la sala in una
densa nebbia e rendendola satura di polvere giallastra, che mozzava il respiro.
Profondo blu continuava a gridare, mentre gli altri si erano messi in un
angolo, dopo che Blanche ebbe trascinato via Strawberry, che adesso piangeva
senza ritegno.
“Blanche, si può sapere perché ha preso il tuo
sangue?” chiese Ghish, che cercava di ripararsi dal crollo dei vari materiali
di costruzione.
“Il mio sangue è lo stesso di Leon… ed è anche il
suo… non so a che cosa gli servi, ma credo che… insomma, sta cercando di
distruggere l’anima di Leon…” commentò la ragazza.
Dopo qualche minuto, Profondo Blu smise di urlare e
iniziò a ridere forte, dicendo: “Hai visto Elissa? Hai visto? Ce l’ho fatta… è
stato difficile, ma ce l’ho fatta!”.
Davanti a lui splendeva una sfera, che sembrava di
cristallo di colore azzurro, che vorticava luminosa attorno a Profondo Blu.
Strawberry, Ghish e Blanche avevano già visto quella sfera d’energia, perciò
sapevano con certezza di che cosa si trattasse, e per questo, tutti e tre
rimasero immobili, mentre gli altri chiedevano di che cosa si trattasse.
“E’ l’anima di Ryan…” disse piattamente Strawberry,
mentre Profondo Blu faceva un segno alla sfera, che iniziò ad avvicinarsi a
lui. Strawberry avrebbe per sempre ricordato quel momento, come il peggiore
della sua vita, e anni ed anni dopo, lo avrebbe raccontato ai suoi figli, descrivendo
con poche parole quella orribile sensazione di quell’attimo, che era stato
minuscolo, ma che per lei era durato un’intera vita mortale. Aveva visto
Profondo Blu prendere tra le mani la sfera, premere le dita lunghe e affusolate
sulle sue estremità, e ridere di gusto a vedere la cascata di frammenti di
cristallo crollare luminosa per terra. Strawberry rimase immobile, mentre al
seguito della distruzione dell’anima di Ryan, si era levato un spostamento
d’aria. Fu un solo attimo, ma sentii nelle sue orecchie mille parole…
Sei più pesante di
quello che pensassi… la sua voce ironica e le sue braccia attorno
alla sua vita…
Non voglio che tu mi
consideri un grande eroe… la sua voce decisa e il
dolore, che avvertiva nelle pieghe delle sue parole…
Hai ragione, ti chiedo scusa… la sua voce in colpa e le sue spalle, a celare
tutto quello, che riposava placidamente fremente in lui…
Sei una persona solare e raggiante, la tristezza
non è fatta per te… la sua voce dolce, come il mare che culla la sabbia e che lascia
riposare tra le sue onde…
Non ti preoccupare… te lo giuro su mia madre e su mio padre
che ritornerò… la sua voce persuasiva, come al solito, e le sue labbra a
bruciare incandescenti sulle sue…
Non si accorse nemmeno di essersi alzata, il sudore che le
inzuppava la schiena nuda, mentre non aveva nemmeno la forza di pensare: “Ti
prego, non un’ altra volta…”. Sentiva le voci dei suoi amici nelle
orecchie, velate anche loro di pianto e di frustrazione, ma quella di Ryan era
troppo assordante e piena di echi nella sua mente. Si avvicinò a Profondo Blu,
che la guardò compiaciuto, e le disse qualcosa, che lei non si sforzò nemmeno
di capire, e si inginocchiò, raccogliendo tra le mani i frammenti dell’anima di
Ryan.
Il volto stravolto, cercò di rimetterli insieme, ma quelli si
sminuzzarono in una polvere ancora più sottile, che le andò a cadere sulle
ginocchia sanguinanti. Gli occhi asciutti, cercò di rimetterli insieme per
quanto poteva, mentre sentiva le mani di Profondo Blu afferrarla e tirarla su.
Non riusciva più a vedere bene, era tutto offuscato… stava
piangendo? Non se ne accorgeva e non si
rendeva conto di tutto quello che accadde da quel momento in avanti.
Blanche si alzò e corse a prenderla per trascinarla via, ma
anche stavolta Profondo Blu la scagliò lontana con una forte folata d’energia.
Anche gli altri alieni cercarono di riprendere Strawberry e anche le mew, gli
occhi e le guance arrossate di pianto, l’espressione stravolta, scagliarono
potenti fasci di luce, dettati dall’odio e dal dolore, contro Profondo Blu, che
li respinse, come se niente fosse.
Libero da ostacoli, disse soddisfatto:
“Hai visto Elissa? Finalmente lui non è più tra me e te… sei contenta?!”.
Strawberry né rispose, né fece segno di
volersi liberare dalla sua morsa, e si fece passivamente baciare da lui, gli
occhi vuoti. Ma fu Profondo Blu ad allontanarsi bruscamente da lei, urlando di
dolore e staccandosi da lei, che rimase ferma dove era prima.
“Che diamine succede?!” chiese sgomento,
la voce ancora rotta dal dolore. Lei… lei… il suo corpo era incandescente,
sembrava che nelle sue vene scorresse lava. Non era possibile che un essere
umano o anche un alieno raggiungesse una temperatura simile.
Ma questo era solo l’inizio. La terra
prese a tremare più forte di prima, mentre un’aura bianco rosata circondava la
ragazza, i cui capelli avevano preso ad ondeggiare sinuosamente, stranamente
molto più lunghi. Il ghiaccio nero che circondava la struttura si sciolse
all’istante, mentre i vecchi colori del caffè ritornavano vivaci e splendenti.
Gli occhi della ragazza si tingevano ogni
tanto di sfumature violacee, e adesso era veramente molto simile ad Elissa.
Profondo Blu cercò di avvicinarsi a lei, ancora, ma fu sbalzato all’indietro,
mentre Strawberry si ritrovò vestita con il lungo peplo rosa, che aveva
indossato nella visione di Ryan, i capelli legati con dei fiorellini bianchi.
C’era una sola differenza: sulla schiena, erano comparse due grandi ali rosate,
che sembrano quelle di un angelo…
“L’angelo scarlatto dell’amore…”
commentarono Blanche e Ghish, stupiti.
Finalmente la matassa si è sciolta! Avete compreso
qual’era l’intenzione di Profondo Blu? Il titolo del capitolo, per coloro che
non l’avessero capito, è in greco e significa AMORE E MORTE, e sono, secondo i
greci, le due leggi che regolano l’Universo! Mi sembrava particolarmente
azzeccato per questo capitolo, e quindi l’ho messo! Comunque, so che adesso
starete per linciarmi, ma non vi preoccupate la fic non è ancora finita! Passo
ai ringraziamenti soliti:
Hermy 6: come sempre, ti ringrazio tanto! Qualcosina l’ho fatta
succedere, ma non forse nel senso che ti aspettavi tu! Purtroppo, questo
periodo è un po’ incasinato, quindi non ho avuto tempo di aggiornare, ma adesso
hai visto com’è andata! Ci sentiamo prestissimo!
Nadia Sakura Kan: anche a me dispiace, ma siamo alla
fine, o almeno manca poco, un paio di capitoli credo! Comunque, la mia presenza
continuerà a tormentarti, stai tranquilla! Ho già in programma una nuova fic su
Tokyo mew mew; se riesco ad andare avanti, dovrei pubblicarla tra poco, e ti
voglio assolutamente come lettrice! Come sempre, la tua recensione è stata
meravigliosa, sono contenta che lo scorso capitolo ti sia piaciuto così tanto!
Per Ghish e Blanche, come hai letto, se è più o meno chiarito che cosa è successo!
Ma anche per loro ci sarà un’ultima sorpresa finale, che poi sarà la chiave del
seguito! So che ti sto tenendo sulle spine, quindi non ti dico più niente! Un
bacione!
Pfepfer: che bello, è stato uno dei tuoi capitoli preferiti? In
effetti, ero un po’ dubbiosa, credevo che Strawberry avesse capito troppo tardi
di amare Ryan, ma tu mi hai rincuorata! Grazie come sempre, spero che ti sia
piaciuto anche questo capitolo!
Mew Pam: non ti devi assolutamente preoccupare, l’avevo capito
che eri molto impegnata, e quindi non mi sono mica offesa se non ho trovato le
tue recensioni! E poi hai riparato con l’ultima! Come ho già chiarito, anche a
me Strawberry nella serie sta antipatica, ma sono contenta che ti stia piacendo
come l’ho resa io! per la filastrocca, si sta iniziando a chiarire tutto
adesso, comunque, alla fine metterò una specie di parafrasi perchè
rileggendola, mi sono resa conto che anch’io mi ero quasi scordata che cosa
volevano dire alcune cose! Comunque, mi dispiace di aver aggiornato tardi, ma sono
stata sommersa anch’io dai compiti, quindi ti capisco benissimo! Un mega
baciozzo!
Jessy: era da tempo che non ci sentivamo! Sono iper mega ultra felice
che tu voglia leggere il seguito di questa fic! spero di trovarti spesso nelle
mie recensioni!
Aya Chan: come vedi, questo capitolo ha dato risposta a molte tue
domande! Blanche non ha parlato dei suoi viaggi, perchè aver scoperto di essere
la nipote di Profondo Blu non le faceva piacere e non voleva che nessuno lo
sapesse, soprattutto Ghish! Per Strawberry, credo che invece abbia taciuto su
Elissa perchè aveva paura e soprattutto perchè voleva cercare di rimuovere
quella sensazione dalla mente; credo che, parlandone, avrebbe pensato di stare
peggio e poi alla fine non c’era una grande soluzione al problema; anche se ne
avesse parlato con Blanche, non è che lei potesse farle una plastica facciale
per renderla meno simile ad Elissa! Credo che Strawberry abbia pensato queste
cose! Per i capitoli, di solito, non ci impiego un tempo fisso, perchè ci sono alcuni
che mi prendono ed altri no, ci sono per esempio certi che mi “costruisco”
nella mente in ogni momento libero, prima di scriverli, tipo mentre sono in
macchina, o ascolto il prof di turno, e allora sono facilissimi poi da
scrivere, a ed altri che li ho solo sfiorati come raccordo tra una parte e l’altra,
ed allora mi devo inventare di sana pianta, quando sono al computer! Questi sono
i più difficili e ci impiego di più! Aggiorna presto la tua bellissima fic!
Bene, un bacione anche a coloro che leggono solamente! Ciao
ciao da Cassie chan!