Il
viaggio di ritorno verso l'albergo le sembrò infinito e troppo
silenzioso.
Dopo
l'annuncio fatto da Dj Man, Kai non aveva più pronunciato parola e
si limitava a guardare fisso davanti a se, ignorando tutto e tutti.
Quest'ultimo
punto innervosiva da morire Layla.
Gli
aveva chiesto più volte se andava bene ma lui la liquidava con un
semplice assenso di capo oppure non rispondeva affatto, facendo
cadere nel vuoto le domande ed aumenta do lo stato di nervoso della
ragazza.
Ritornati
in camera, il russo si era precipitato nel bagno come una saetta,
lasciandola come una cretina ad aspettarlo seduta sul letto a fare
zapping televisivo.
“Prima
o poi dovrai parlare!” urlò acida la francese, arrivata al culmine
della sua misera pazienza.
Nessuna
risposta.
“Imbécile
de Russie!” borbottò poi.
“Guarda
che ti capisco!” tuonò truce da dietro la porta il ragazzo prima
di uscire dal bagno.
“Strano...”
commentò sarcastica “Pensavo che il fantasma del wc ti avesse
fatto precipitare nella tazza!”
Il
ragazzo non fece caso alla battutina spiccia e mise sotto il naso di
Layla dei Cd “Tieni.”
“Cosa
sono?” chiese scettica rigirandoseli tra le mani.
“Ti
aiuteranno molto...” rispose breve, afferrando il telecomando e
spegnendo il televisore.
La
castana li osservò meglio “Prague... DOES... MELL... Tommy
Heavenly6... Facciamo qualche tipo di anniversario?!” passò le
dita sulle copertine degli album e li rigirò per leggerne il resto.
Sgranò gli occhi per la sorpresa. Le parole erano scritte con
ideogrammi giapponesi.
“Niente
anniversario, per tua fortuna...” Kai accigliò lo sguardo e Layla
si morse il labbro in segno d'imbarazzo: le date non erano mai state
il suo forte. “Servono per farti imparare meglio il giapponese... O
almeno ad abituarti alla sua pronuncia.”
Non
dette troppo peso a quelle parole e passò subito a rispondere al suo
ragazzo “Kai, parlerò a vanvera senza sapere cosa significano
veramente queste parole... Potrei confondere “Gintama” con
“Kintama” ed il che non è auspicabile!”
“Lay,
tu con le lingue vai benissimo, per te sarà un gioco da ragazzi!
Smettila di lamentarti per niente, su...”
“Lamentarmi?
Tra i Cd c'è anche un gruppo che si chiama “Porno Graffitti”...
Ora capisco da cosa derivano le tue perversioni...”
“Non
capisco di cosa tu stia parlando...” borbottò impacciato il russo
guardando altrove “E comunque, la musica aiuta! Mi ringrazierai
quando verrai in Giappone e potrai fare una sana chiacchierata con un
giapponese anche solo per chiedere una “ringo”!”
“E
chi ti ha detto che vengo in Giappone con te?” sbottò
improvvisamente Layla, beccandosi un'occhiata di puro ghiaccio da
parte di Kai. A volte era talmente impulsiva da sparlare a sproposito
nelle più disparate occasioni e di argomenti meno opportuni, come
questo ad esempio. Non ne avevano ancora parlato a tu per tu del
post-campionato e lei l'aveva sempre rimandato, non toccando
l'argomento neanche una volta con il suo ragazzo, e nemmeno lui
l'aveva mai fatto a dir la verità. Forse Yuri gli aveva messo la
pulce nell'orecchio.
Si
ritrovò ad abbassare il capo in segno di pentimento, pronta a
ricevere la sfuriata russa ma si stupì nel sentire il tono calmo di
Kai seguito da una carezza sul capo.
“Quando
ne vorrai parlare, sai dove trovarmi...”
Alzò
lo sguardo dalle lenzuola color pesca ma lui se ne era già andato.
“Brooklyn
ho in mente un piano.”
“Mi
dica, François. Sono tutt'orecchi...” Il rosso osservava la figura
di spalle del biondo, intento a guardare il panorama che affacciava
dalla finestra della sua camera. Tra poco, avrebbe dovuto cominciare
a fare le valigie per partire per il continente oceanico e non ne
aveva proprio voglia di andare incontro a tutto quel caldo, amava
l'inverno lui.
“Dobbiamo
toglierci dai piedi un po' di gente, primi fra tutti i russi! So che
hai un conto in sospeso con uno di loro molto caro a mia figlia...”
soffiò con un ghigno il francese “Bene, sarà lui il nostro
obbiettivo! Con la mia pensata, non solo sistemeremo i russi ed
alcune squadre partecipanti al campionato, ma mi riprenderò anche le
ragazze, tutte dalla prima all'ultima!”
“Non
vedo l'ora!” si entusiasmò Brooklyn.
“Ora
ti spiego il piano, ma prima chiama Ming Ming e fammi aggiornare
sulla situazione di Mystel...”
“D'accordo.
Ma... Come mai l'hai rinchiuso nella sua stanza, senza cibo, da due
giorni?” chiese il rosso mentre si avvicinava alla porta della
stanza del francese.
“Non
te ne curare. Lo sappiamo io, lui e Layla...”
“D'accordo
ma così non sarà in forze per l'incontro contro la squadra di Kai,
ed io voglio vincere!”
“Tranquillo...
Abbiamo la vittoria in tasca.”
Mucchi
di vestiti, scarpe, asciugamani e valige aperte...
Cleo buttava
sul letto ogni cosa che le capitava tra le mani dall'armadio, senza
un preciso ordine. Agguantò delle scarpe bianco panna con il tacco
12 e le buttò alle sue spalle ma udì uno strano schianto, non il
solito tonfo sordo che facevano le cose quando cadevano sul letto.
“Ahia!
Ma sei cretina?!” imprecò una voce alle sue spalle.
La
bionda si volse alle sue spalle e trovò Layla ad occhi chiusi, stesa
sul letto con le cuffie alle orecchie, che si teneva una mano in
fronte, massaggiandosela e borbottando in francese insulti.
“La
cretina sei tu! Lo dovresti sapere il mio metodo per fare le
valigie...” le rispose con un sorriso Cleo mentre toglieva
dall'armadio due paia di jeans “Tu non fai le valigie?”
“Sai
quanto ci metto... Con quelle poche cose che ho!”
“Layla!
Non ammetto che tu abbia un armadio scarso! Prendi un po' dei miei
vestiti...” le propose l'amica agitando al vento i vestiti che
aveva in mano.
“Bionda,
il tuo modo di vestire può essere paragonato a...” Layla stava per
dire una brutta parola ma si bloccò nel vedere lo sguardo rabbioso
di Cleo e vagò con gli occhi per trovare una parola adatta
“...Paragonato a... A... A una majorette!” concluse la castana
tentando di salvarsi in extremis dalla furia alla moda.
“Potevi
trovare qualcosa di migliore, Seurat!” fece la diretta interessata
affilando lo sguardo e calcando la voce sull'ultima parola.
“Va'
al diavolo, Ivanov!”
“Io,
intanto, avrò il coraggio di esserlo, ma tu? Tu sarai in grado di
diventare Madame Hiwatari?” la stuzzicò malefica Cleo,
sogghignando vittoriosa: sapeva di aver toccato un tasto dolente per
la sua amica ed i suoi occhi rabbiosi erano una prova inconfutabile.
“Senti,
ho le palle piene, chiaro? Se io voglio stare con Kai starò con Kai
altrimenti...” esitò per girarsi intorno con gli occhi
“...Altrimenti niente!” e sbatté un dito su un tasto del lettore
Cd ed alzò al massimo il volume.
La
bionda fece uno sbuffo e tornò alla sua occupazione, sotto lo
sguardo vigile di Layla che osservava i vestiti sparsi sul letto. Ne
prese uno con le dita e l'agitò al vento assumendo un'aria schifata:
era un top completamente ricoperto di strass rosa.
“Cleo,
a chi l'hai rubato questo top? Ad una spogliarellista?”
“Layla,
il tuo tatto è da revisionare, come il tuo gusto! E comunque no,
viene da un negozio vintage di Parigi, aveva tanta di quella roba
scontata che anche a te sarebbero uscite le pupille dalle orbite!”
squittì euforica la ragazza ricordando quel delizioso negozietto
dalle tende verde acido e l'insegna viola. Kaftani, collane di cocco,
righe e pois, jeans a vita bassa... Che meraviglia!
“Ma
andare ad un semplice ingrosso, no?” chiese sconcertata la castana.
“Lay,
fai schifo! Non hai un minimo di eleganza! Secondo te, anfibi, jeans
e canotte sono cose femminili? Mi chiedo come tu faccia ad eccitare
quel poveraccio con i capelli strani... Certo, no che lui sia il
massimo dello stile con quella sciarpa anzi, mi sa di lercio e...”
“CLEO!”
la interruppe inviperita la castana che si era alzata in piedi e
stringeva tra le mani il lettore rabbiosa “Innanzitutto, sembri un
camionista eccitato; secondo, io non costringo Kai ad indossare un
paio di jeans e chiodo di pelle; e terzo, sta bene così com'è e poi
sia lui che la sciarpa si lavano! Posso assicurartelo io che ci dormo
insieme, hanno un buono odore!” aggiunse imbarazzata guardando
tutto, tranne gli occhi vittoriosi e maliziosi della bionda.
“Cosa
ascolti?” chiese curiosa Cleo.
“Musica
giapponese... Simpatico pensierino di Kai...”
“Giapponese?
Se a mala pena sai il francese...” sbottò sorridente la bionda,
smettendo poi di ridere “Scherzavo! A cosa ti serve?”
“Ad
abituarmi alla fonetica nipponica! Ma non ci sto capendo un emerito
cazzo!” si lamentò la castana “Senti qua... “Kokoro
wo kakusenai no”...
Ti sembra che significhi “Non
posso nascondere il mio cuore”?
Non lo imparerò mai per bene!”
“Anche
se non sei sicura di trasferirti a Tokyo, ti stai impegnando molto
per imparare il giapponese...” notò la bionda, osservandola
sottecchi.
Layla
non rispose e chiuse il lettore Cd, osservandolo come se fosse un
serpente.
“Cambiamo
argomento. Ho un'idea!” esultò Cleo lanciando in aria la T-shirt
che aveva in mano.
“Eva?
Mi aiuti a chiudere la valigia?”
“Hed,
ma che cavolo ci hai messo dentro? Sta per esplodere!”. La corvina
si sedette sopra la valigia color giallo pallido, cercando di dare
più peso possibile, mentre Hedwige girava attorno con la chiusura a
lampo, chiudendo a fatica il bagaglio.
“Uff...
Ma mi spieghi che diavolo ci mettete tu e Cleo nella valigia? Sono
enormi!” si lamentò Eva agitando le mani al cielo.
“Giusto!
Dovremo fare come fai tu, ovvero fare tre valigie separate!” la
schernì divertita.
“Antipatica!
Tanto so chi me la porta....”
“Povero
Rick... M'immagino come sarà la sua vita con te...”
“Lasciamo
perdere questo tuo commentino insolente... Una volta mi ha detto che
voleva continuare l'attività di famiglia...”
“Ovvero?”
chiese curiosa.
“Il
meccanico!”
“Che??
In effetti ce lo vedo tutto coperto d'olio e grasso, puzzolente di
sudore, che impreca perché una chiave inglese gli è caduta sul
piedone... Ahahahah!”
“Io
dico seriamente, Hed! Io vorrei aiutarlo ad realizzare questo sogno
se nel beyblade fallisce...”
“Io
vorrei andare a scuola!” esultò la rossa entusiasta.
“Già,
me lo ricordo! Mi hai sempre detto che quello era il tuo sogno.”
annuì la corvina guardando dolcemente la bambina “Girare per le
classi con i libri in mano... Fare i compiti il pomeriggio... I
compiti in classe... Le interrogazioni... Sono sempre stati i tuoi
sogni proibiti!”
“Penso
che se andrò in Giappone potrò farlo! In Francia ho troppi ricordi
neri e voltare pagina è l'ideale! Vorrei tanto andare al liceo!”
rafforzò la voce Hedwige.
“Ti
assicuro che te sei strana ma è un bene che tu non abbia ripreso da
noi altre... Se avessi il mio cervello staresti le ore a strimpellare
la chitarra, se avessi quello di Cleo molti negozi avrebbero chiuso i
battenti per colpa tua e se per caso avessi il cervello di Layla non
saprei dove saresti finita ora!”
“Forse
starei studiando per laurearmi...”
“E'
una pia illusione che quella ragazza prenda uno straccio di diploma e
che vada ad un'università... Magari di medicina! Ahahahah!”
“E'
pur sempre una possibilità... Insomma, chi lo sa che lei non
s'iscrivi veramente alla facoltà di medicina? Oppure che io vada al
liceo? La vita è troppo sorprendente per fare pronostici!”
Eva
si ritrovò a sorridere: l'ottimismo di quella dolce bambina che
aveva sempre desiderato di andare a scuola come ogni bambina normale
era contagioso.
Sentirono
bussare alla porta della stanza di Hedwige e la ragazzina andò ad
aprire, trovando il sorriso felice e stupito di Hilary, che si era
appoggiata alla soglia della porta con il fiato corto.
“Ragazze,
non indovinerete mai che cosa stanno combinando le nostre coppiette
russe...”
“Ripetimi
cosa ci facciamo qui...” esclamò una sconsolata Layla affianco ad
un Kai sconcertato. Cleo li aveva condotti, insieme a Yuri, nella
palestra degli allenamenti presente nell'albergo dove alloggiavano in
Africa.
“Allora,
donna di mala fede, siccome i nostri bei maschioni dovranno affrontare
quei pazzoidi di Pel di Carota e tuo padre...” colpo di tosse da
parte della castana “E comunque io e Lay, soprattutto io
modestamente, abbiamo intenzione di allenarvi!”
Silenzio
totale.
Kai
guardava Yuri e Yuri guardava Kai. Nessuno dei due riusciva a
spiccicare parola e Cleo li guadava ansiosa di un commento.
“Cleo,
credo che loro vogliano allenarsi come hanno sempre fatto...”
“Non
m'interessa! Tu e tu...” esclamò indicando i due russi con un dito
“Vi allenerete con noi! Tutto chiaro? Non è ammessa nessuna
lamentela a proposito!”
Kai
deglutì a fatica e guardò con la coda dell'occhio la sua ragazza,
che si schiaffava una mano in faccia. Yuri cominciò a ridere nervoso
ed a grattarsi la nuca nervosamente, avvicinandosi alla bionda.
“Su,
andiamo amore...” disse il rosso poggiando una mano sulla spalla di
Cleo cercando di calmarla.
“Fortunato
Yuri...” commentò sarcastica Lay nell'orecchio di Kai.
“Poi
dicono che tu sei la dittatrice...” fece questi con un ghigno,
cingendo le spalle della sua ragazza.
“E'
per questo che stai con me, lo trovi sexy da morire!”
“Basta
con le smancerie!” comandò Cleo puntando un dito “Ora state
zitti e seguite l'incontro tra me e Yuri!”
“Va
bene!” annuirono entrambi, evitando il castigo divino della bionda.
Yuri
e Cleo s'avvicinarono al campo di gioco impugnando i loro rispettivi
bey, Wolborg e Syren, e caricandoli nel lanciatore.
“Sei
pronto, amore?” chiese sicura di sé la francese.
“Ovvio!”
rispose il rosso.
“In
posizione!” annunciò Layla “3... 2... 1... Pronti? Lancio!”
n.d.a. *striscia
nell'ombra come se niente fosse successo* Ehm Ehm... V.V Salve giovani!
^o^ Avete visto? Ho aggiornato molto moooolto in fretta!! ^^ Ho fatto
solo un mese di ritardo! XD
Ora, a parte gli scherzi, sono veramente ma veramente dispiaciuta per
questo immane ritardo! E' una vergogna immensa! In questo momento sto
facendo dei mea culpa unfiniti a tutti quanti voi! Ho avuto dei
problemi di salute, scolastici, personali, famigliari... Poi tra poco
sarò un nuovo pericolo pubblico e l'ispirazione va e viene come
gli pare e piace!
Nonostante tutto ciò, ho scritto un capito che, a parte
bruttezza, orrori vari e tutte le cose brutte che ci sono nel mondo,
è veramente poco di contenuti! Mi dispiace, ma per ora
accontentatevi! ^^ Poi devo anche recuperare un po' di fic, abbiate pazienza miei piccoli cari amici! V.V
- Piccole perle orientali:
Gioco di parole presente nel manga di Hideaki Sorachi: "Gintama" significa "Anima d'argento" mentre "Kintoki" significa "Testicoli". X°D
Tutti i gruppi citati sono i miei preferiti in assoluto che, naturalmente, consiglio! ^^
"Ringo" in giapponese significa "mela".
Poi, quella frase citata è del brano di Tommy Heavenly6, "Pray", nonché la prima opening di Gintama! XD
Ringrazio quelle povere anime pie di Soryl, LondonRiver16 e Padme86, che mi hanno atteso fin ora! Siete talmente dolci da farmi venire la carie! Grazie mie dolci amiche belle! Vi chiedo ancora scusa e vi mando un bacione fortissimo! =*