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Autore: Hime e Rolo    20/10/2010    7 recensioni
Periodo Edo, il villaggio di Coco sotto assedio...
L' unica salvezza, un prode samurai. Il costo della "liberazione"? Soldi, tanto sakè...e una moglie!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Capitolo 2

 

 

 

Stentava ancora a crederci, quell'accattone il leggendario samurai che li avrebbe salvati dalla loro triste sorte?

-Padre, è uno scherzo vero? Non può essere lui la nostra salvezza!-

-Perchè, cos'ha che non va?- Chiese perplesso Genzo, vedendo quanto sua figlia fosse scandalizzata.

-Già, cos'ho che non va?- Zoro per sicurezza, si annusò sotto l'ascella, sollevando un braccio.

-Ecco...- Nami si spiaccicò la mano sulla faccia, esterrefatta a quella vista. -Ma vi rendete conto? Questo qui, stava per rubarci un mandarino prima!- Indicò il frutto sul tavolo. -Quello!!-

Zoro prese in mano il suddetto frutto e cominciò a sbucciarlo, con calma apparente. -Veramente, me l'hai regalato tu!-

-Nami, non si dicono le bugie.- La rimproverò suo padre, massaggiandosi le tempie stancamente. Si accasciò su una sedia vicino a Zoro e cominciò a riflettere.

-Bugie?! Padre, io non dico mai- Il padre la interruppe guardandola serio, la ragazza allora prese posto anche lei e mal volentieri cercò di calmarsi.

-Comunque sia,- Cominciò a dire Genzo, guardando Zoro. -Non ci aspettavamo di certo un ragazzo. Il samurai che tutti aspettavamo, era un uomo... Stando ai racconti di tutti.- Si grattò la testa aspettando la replica di Zoro.

-Ecco si.- Ingoiò tutto d'un fiato il mandarino appena sbucciato. -Mmm...- Mugugnò dopo averlo gustato. -Complimenti, il migliore mai assaggiato.-

-E ci credo!!- Protestò Nami.

-Scusi signorina, potrebbe non interrompermi ogni cinque minuti?- Chiese il ragazzo con garbo, ma con evidente sarcasmo.

Il viso di Nami diventò rosso dalla rabbia.

-Il samurai di cui tutti parlano, era mio pare, Ryuma. Purtroppo un mese fa circa è deceduto...-

E qui Nami non resistette più e si rialzò dalla sedia, sbattendo le mani sul tavolo. -COSA?!- Urlò scandalizzata.

-Nami, contegno!- La sgridò suo padre. Genzo incrociò le braccia, socchiuse gli occhi e cominciò a riflettere... Arrivò al punto anche lui. -COSA?!- Ripetè le stesse azioni della figlia.

Zoro non fu per nulla intimorito dalla reazione dei due, con calma, si mise a spiegare.

-Già, era vecchio ormai, non era più lui il samurai di cui tutti parlano già da un po'...- Incrociò le braccia, poggiando la schiena nello schienale della sedia. -Praticamente mi ha passato il lavoro! Ecco si, è andata così. Vi aiuterò io con quell'uomo che vi tormenta. Beh a patto che io abbia la mia ricompensa.-

Genzo tornò a grattarsi la testa pensieroso. -Ecco... Se dice che può aiutarci lei, va bene. Ci sarebbe solo un piccolissimo problema...-

-Quale, piccolissimo problema?-

-Beh... Non sono rimaste donne belle da quando c'è Arlong... Le ha portate tutte via.- Guardò Nami e le diede una spintarella verso il samurai. -Però ci sarebbe mia figlia! E' giovane, carina, molto corteggiata!!-

Nami arrossì a trovarsi così vicino a lui, esposta al suo sguardo esaminatore.

Zoro difatti la stava guadando da cima a fondo, controllando che la "merce" fosse di suo gusto.

-Mh...- Storse il naso. -Nah, non mi ispira. Beh, pazienza, spero di non sapere troppo presto della vostra morte.- Raccolse veloce le sue cose ed uscì dalla casa, lasciando Nami e Genzo esterrefatti.

-Ma dove va?!-Urlò Genzo sbarrando gli occhi.

-TORNI QUI!!- Lei non si limitò ad urlare e cominciò a riconrrerlo.

Lo raggiunse di corsa e lo strattonò per il braccio facendolo fermare.

-Si?-Chiese candidamente Zoro girandosi verso la ragazza.

-Ma vi sembra il modo?! Mi avete palesemente rifiutata!-

-Non siete questo granchè... Penso sia stata solo un po' di presunzione e orgoglio da padri.-

La ragazza gli diede una manata dietro la nuca.

-Ahi!-

-Io non sarei bella?!-

-Ho visto di meglio, vi basta? E poi siete una ragazzina...Io voglio una donna vera!!-

Era il colmo, non poteva resistere oltre a quelle offese. Lei una ragazzina?

-Ah si?!- Si aprì il kimono sopra l'obi facendo mostra del suo florido seno. -E queste sarebbero da ragazzina?!-

Zoro dal canto suo, rimase imbambolato a guardare quello spettacolo che la ragazza davanti a lui gli stava offrendo.-Uhm... Son tutte vostre?-

-Ma certo che si, siete stupido o cosa?!-

-Uhm... Non lo so... Certo, son due bellissime argomentazioni. Ci devo pensare.- Girò i tacchi e continuò per la sua strada, lasciando lì Nami col petto al vento.

In preda alla rabbia più nera, la ragazza si richiuse frettolosamente il kimono e lo rincorse.

-Fermatevi! Insomma!-

-Lasciatemi riflettere, suvvia.-

Cammina cammina, arrivarono all'uscita del villaggio, inoltrandosi nel bosco.

-Ma non ha senso! Tornate a casa mia e parlate con mio padre!-

-E di cosa, delle vostre...- SI interruppe avendo sentito qualcosa.

Assottigliò lo sguardo verso i cespugli e gli alberi che li circondavano.

Nami si avvicinò a lui, vedendo com'era diventato serio. -Cosa vi è preso?-

-Shh... C'è qualcuno...- Allungò un braccio facendole cenno di nascondersi dietro di lui. -Si, abbiamo visite.-

Una freccia li passò vicinissima, andandosi a piantare nel tronco dell'albero dietro Nami. Lei si fece sfuggire un gridolino. -Aiuto, ci ammazzano!-

-Uscite fuori, vigliacchi!!- Zoro aveva sguainato una delle spade, dopo aver fatto andare Nami dietro la sua schiena.

A quel richiamo, un gruppo di brutti ceffi nascosti in viso e armati di arco e spade, uscirono allo scoperto.

-Chi siete?- Chiese Zoro sbuffando a quella vista.

-Sono uomini di Arlong.- Disse risentita Nami, riconoscendo il tatuaggio che ogni uomo aveva sulle spalle scoperte.

-Carini...- Commentò Zoro, abbassando la spada.

-E tu chi saresti?!- Uno dei brutti ceffi parlò, rivolgendosi a Zoro.-Non vogliamo forestieri e intrusi qui!-

-Siete voi gli istrusi, maledetti!!- Urlò Nami in preda alla rabbia per quel comportamento da sbruffoni.

Quelli per tutta risposta li circondarono sempre di più, uno di loro si avvicinò a Nami.

-Nessuno ha chiesto il tuo parere, donna!-

Zoro lo stese con un pugno. -Quanta scortesia.-

I compagni dell'uomo rimasto a terra, sguainarono le spade e si lanciarono su Zoro con l'intenzione di farlo fuori. Il samurai spinse Nami facendola cadere a terra si, ma fuori pericolo.

Uno ad uno li eliminò, ma ne lasciò uno solo vivo. Questo, giaceva a terra tremante e disarmato. Era quello che aveva insultato Nami.

-Non fai più tanto lo sbruffone senza compagni e senza armi eh?- Gli disse Zoro, piantado la spada nel terreno ad un centimetro dalla mano del bandito. -Adesso torni dal tuo capo e gli dici di non infastidirmi mai più con voi idioti.-

Ancora non si era alzato.

-VAI!!-Gli urlò Zoro sguainando l'altra spada come minaccia.

A quel punto, l'uomo fuggì inciampando ogni tre secondi dalla fretta che aveva di scappare via.

Nami, che era rimasta seduta a terra per tutto il tempo con le mani sugli occhi, si accorse che lo scontro era finito. -Posso guardare ora?-

-Sisi, fate pure.- Lui stava ripulendo la sua spada.

Nami si tolse le mani dagli occhi e si rialzò.

-Ecco, per questi scemi qui, voglio un extra di 4000 Berry.- Disse Zoro una volta finito, contando i cadaveri.

-Cosa?!- Nami lo afferrò per il colletto del kimono. -Come potete chiedere una cosa del genere?! Sapete bene che siamo un villaggio povero!- Piano, piano, lasciò la presa. -E per giunta... Non volete nemmeno me, quindi non possiamo proprio pagarvi...-

Il samurai sbuffò e le mise una mano sulla testa, la differenza d'altezza era evidente.

-E va bene.-

-E va bene, cosa?-

Zoro sbuffò ancora e le girò le spalle. -E va bene ti prendo.-

-Non sono un pacco!-

-Non protestate sempre...- Le afferrò un braccio, portandola sulla strada verso casa.

 

 

 

 

-Quindi è fatta?!- Chiese entusiasta, Genzo, una volta che i due tornarono a casa

-E' fatta si.- Confermò Nami, massaggiandosi le tempie. Chissà che emicranie, ad evere un marito del genere. Ed era solo l'inizio!

-E come l'hai convinto?-

-Con la mia parlantina.-

-Due gran belle parlantine!- Intervenne Zoro, ricordandosi all'improvviso delle suddette "parlantine".

Subito, una manata gli arrivò dietro la nuca da parte di Nami.

-Cretino!!-

Genzo li osservò. -Sembrate già sposati.-

 

 

 

 

 

Ola ^^ Qua è Rolo che parla! XD siamo tornare io e Hime a riscrivere fan fic insieme! Ci mancavano questi momenti^^ Ad ogni modo, ho qualcosa da spiegare…come sempre…

 

Per questa fic, vi anticipo che mi sono inspirata alle puntate ora in onda di Herosehehe! Si, la tv la mattina mi fa MOLTO male… Ad ogni modo, seguiamo la “base” per il resto, ce lo inventiamo come viene! In 2 giorni, abbiamo sfornato 9 capitoli, ma aspetteremo con la pubblicazione per il semplice fatto che hime la settimana, non è online.

La vedrò solo fine settimana causa università…

Io ho avuto la fortuna di averla il pomeriggio… ma ad ogni modo, spero che apprezziate ugualmente anche se andiamo piano…

 

Ringraziamo: Yuuki // Tsuki // Black Panter // Nami 19 per aver commentato il  primo cap e ringraziamo anche chi ha inserito la fic tra le preferite ^^

 

Speriamo che vi piaccia.

Ora vi lascio al cap scritto di Hime ^^

 

Ciao!

Hime e Rolo

  
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