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Autore: Hime e Rolo    17/10/2010    5 recensioni
Periodo Edo, il villaggio di Coco sotto assedio...
L' unica salvezza, un prode samurai. Il costo della "liberazione"? Soldi, tanto sakè...e una moglie!
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Un po' tutti | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il samurai di Wa No Kuni

Il samurai di Wa No Kuni

 

 

Capitolo 1

 

La vita era diventata davvero insostenibile…

Sette mesi prima, nel prosperoso villaggio di Coco, una banda di briganti aveva saccheggiato e ucciso molti uomini. Il capo banda, un uomo viscido di nome Arlong, come pegno per la salvezza dei superstiti, aveva chiesto cibo, bevande e donne.

Una di queste era la moglie del capo villaggio Genzo e con questa scusante, quasi ogni settimana, i banditi tornavano e richiedevano le solite condizioni.

L’ agricoltura così come la manodopera, cominciò a scarseggiare. Lo splendore del villaggio poco a poco svaniva dando vita a uomini che con le loro famiglie tentavano la fuga, chi riuscendoci, chi fallendo, intercettati dai banditi. Era diventato un villaggio ridotto allo stremo  e come ultima soluzione, il capo villaggio, si prefissò di chiamare in aiuto un samurai.

Gli era giunta voce che questo, aveva annientato un intero esercito con l’ ausilio di una sola spada e non aveva mai fallito una sola missione.

Quest’ uomo straordinario proveniva da Wa No Kuni

 

 

 

La primavera era ormai alla fine…

I fiori di ciliegio facevano cadere i loro rosei petali sulla strada principale causando così, per chi aveva cuore di fermarsi, uno spettacolo davvero meraviglioso.

A vederli, la figlia minore del capo villaggio,era a sedere sulla staccionata della propria abitazione. Aveva deciso di prendersi qualche minuto di riposo mentre finiva di raccogliere i mandarini del proprio frutteto per darli infine a quella bestia senza cuore di Arlong.

Nami, era questo il nome della ragazza, lo odiava profondamente; non solo aveva avuto la briga di uccidere gli uomini più validi favorendo così la distruzione del villaggio ma facendo in modo, che rivolte cittadine fossero impossibili… inoltre, sua madre era prigioniera…

Non sapeva se fosse viva o meno, ma suo padre, così come sua sorella Nojiko ci speravano…ancora.

Strinse gli occhi, scendendo poi dalla staccionata dove si era seduta, per poi tornare a svolgere il suo lavoro.

I mandarini erano la cosa più preziosa che possedeva. Appartenevano a sua madre e sempre, fin da quando era bambina, l’ aveva aiutata nella coltura e nel trattamento di questi. Prese tra le mani un mandarino maturo staccandolo dall’ albero e depositandolo nella cesta vicino ai piedi.

Un sospiro si affacciò alla sua bocca. Qualche mese prima, suo padre aveva contattato quel misterioso samurai chiedendogli aiuto… la sua lettera era giunta al mittente, questo era una cosa sicura dato che ricevette risposta immediatamente.

L’ unica cosa che la metteva in dubbio era … quando sarebbe arrivato!? Avrebbe veramente salvato il villaggio e sua madre!?

La sua attenzione venne a mancare quando vide un uomo percorrere la strada principale e guardarsi spaesato attorno. Aveva un enorme borsa sulle spalle dall’ aria molto pesante e al fianco, tre katane…

Sollevò un sopracciglio Nami…chi era!?

Fece cadere nella cesta gli ultimi mandarini e cominciò a fissarlo… i petali di ciliegio gli cadevano attorno e qualcuno di questi, si posava sopra la sua testa o sulle spalle che velocemente con una mano, scacciava via…

Dallo yukata nero che portava, si poteva intravedere il suo fisico…

Arrossì Nami…bhe, era passato molto tempo da quando aveva visto uomo così affascinante…

Scosse comunque il volto, dandosi al contempo dei leggeri colpetti, tornando così alla propria occupazione…

Nel giro però di pochi secondi, la sua testa si volse in automatico tornando a sbirciare per la via principale l’ uomo, nel caso fosse ancora nei paraggi…

Ah! Eccolo li! Oh si che era nei paraggi…Oh si che lo poteva vedere perfettamente… e quell’uomo le stava rubando un mandarino!!!

-HEY!-Gli urlò rossa in volto correndo alla propria staccionata.-CHE DIAVOLO STA FACENDO!?- Questo si era arrampicato sulla staccionata per prenderle un mandarino abbastanza maturo…Sollevò in alto entrambe le sopracciglia quando vide Nami contrariata e infuriata.

-Mi scusi…-Scese con i piedi tornando a posarsi sul terreno.-Sono vostri?-

-Cavolo si!-Sbraitò prendendogli di mano il mandarino che aveva preso.-Sono miei!-

-Vogliate perdonarmi…-Abbassò il volto-Credevo fossero mandarini cresciuti spontaneamente e non avente proprietario…-

-E da quando dei mandarini oltre una staccionata non sono di nessuno!?-Lo vide alzare le spalle e abbassare la testa.

-Sono desolato…-Si scusò-Non era mia intenzione derubarla…-

-Però l’ ha fatto!- Lo vide alzarsi di scatto e spalancare gli occhi.

-Ho detto mi dispiace!-Il suo tono pacato mutò diventando più ostile.-Non l’ ho fatto apposta!-

-No l’ ha fatto per davvero!-Le fini sopracciglia del volto, cominciarono a diventare dure…

-Signorina, le ho detto che mi dispiace-Volle riprovarci-e ora se vuole scusarmi…- Le voltò le spalle prendendo la borsa poggiata poco prima a terra e caricandosela sulle spalle.

-Aspetti!-Lo fermò afferrandolo per una manica dello yukata.-Lei è un viandante!?- Nuovamente si voltò verso di lei sbuffando infastidito.

-Mi lasci!-

-Risponda alla mia domanda!-Insistette decisa. L’ uomo, non potè fare altro che accontentare la sua sete di sapere…

-E allora? Anche se lo fossi?-Storse il naso Nami, lasciandogli immediatamente la manica e fissandolo negli occhi.

-La volevo solo mettere in guardia dai pericoli!-Lo avvisò cacciandosi dietro l’ orecchio una lunga ciocca di capelli.-Questo villaggio è sotto l’ assedio di banditi! Sono molto pericolosi! Le conviene tornare indietro se ha cara la vita!- Un espressione neutra dopo il suo monito, continuò a essere stabile sul volto del nuovo arrivato.

Per nulla impressionato, le si avvicinò col volto e posò entrambe le braccia sulla staccionata. Un sorriso derisorio comparve sulle sue labbra facendola andare in bestia.

-Uao, grazie della storia…-Fissò il mandarino che ancora Nami teneva in mano…-Ora posso averlo se non le dispiace? Non mangio niente da tre giorni!-

Un grugnito indistinto passò per la gola della rossa. Caricò il braccio e il mandarino lo colpì in fronte rotolando poi in modo circolare a terra…

-SOFFOCATEVICI!-

 

 

-Padre-Di corsa, dopo quell’ incontro, Nami corse nella capanna di suo padre.-Padre!-

-Non adesso Nami!-L’ uomo era a vagare nel giardino cercando di una soluzione a qualcosa che lo preoccupava…

-Che vi succede!?-Non lo aveva mai visto così preoccupato ultimamente… L’ uomo si fermò sospirando e spiegando ogni cosa infine, alla figlia.

-è arrivato il samurai di Wa No Kuni!- Sgranò gli occhi Nami per quella strabiliante notizia.

-è fantastico!-Esultò, ma quando vide la reazione negativa del padre, si convinse che qualcosa non andava per il verso giusto…-Però?-

-Però richiede un compenso…-Liberò infine la sua preoccupazione.-Inizialmente, aveva richiesto per ogni testa recisa, la bellezza di almeno 1500 berry…- Smise di respirare Nami… mille e cinquecento per una sola testa!? L’ esercito di Arlong teneva più di duecento uomini!

-è una somma troppo alta!-Sbraitò.

-Lo so…-Chiuse gli occhi-E sono riuscito a convincerlo a scendere di quota si soli 500 offrendogli cibo e sakè pregiato…-Si portò una mano in fronte massaggiandosela.-Sono sicuro di far diminuire il prezzo offrendogli…-Esitò a guardare la figlia-Una donna…-Nami fissò il padre.-Solo che…al villaggio donne bellissime ormai non ce ne sono… le ha prese Arlong…- Quella frase la preoccupò così come la offese… non c’erano donne bellissime!? E lei cosa era!? Aveva delle curve e un seno mozzafiato, capelli ramati lunghissimi e un intelligenza superlativa…

Se era per salvare il villaggio e sua madre…si! Si sarebbe concessa a quel samurai!

-Padre!-Lo chiamò-Mi offro io!-

-COSA!?- Nami si strinse nelle spalle.

l’ unica soluzione no?-Abbassò di poco il volto-Si insomma… non c’è altra scelto no!?- vide Genzo titubare…

-Nami…-

-State tranquillo!-Le sorrise incoraggiandolo-Tutto si sistemerà!-Ormai rassegnato per quella scelta, indicò alla figlia di andare dentro la capanna.

Entrambi entrarono e a Nami… per poco non venne un infarto…

-Nami-Genzo la superò-Questo è il prodigioso samurai di Wa No Kuni…-Glielo presentò mentre questo, era intento a mangiare… sul tavolo aveva una fila di scodelle e resti di ossa di qualche animale… inoltre…vicino a lui, c’era ancora intatto un mandarino…

E quel mandarino lo riconosceva bene…

-Nami ti presento, Roronoa Zoro…- Sentendosi chiamare in causa, il samurai si voltò e anche lui sgranò gli occhi a sua volta trovandosi nuovamente di fronte a quella pazza furiosa incontrata poco prima lungo la strada…

 

 

 

 

 

salve a tutti gente, siamo tornate con una nuova storia che è tutta made in rolo^^ non vi sveliamo nulla perchè sennò non sarebbe figo! xD cooooomunque, speriamo che la fic vi piaccia e vi aspettiamo in tanti con i commenti. altrimenti vi mandiamo bonkure a predicare la gay way a casa vostra!!!!

ciao hime e rolo

 

  
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