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Autore: Fe85    22/10/2010    4 recensioni
Tutto questo era molto strano, ma Yuriy era sicuro che prima o poi avrebbe chiarito questa faccenda, dopotutto uno dei suoi migliori pregi (o difetti, dipendeva dalle situazioni) era proprio la testardaggine.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Rei Kon, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quel weekend ad Okinawa era decisamente volato, e per Yuriy era giunto il momento di fare ordine tra i suoi pensieri, impresa che non si prospettava tra le più semplici. La razionalità, che da sempre rientrava tra le peculiarità del suo carattere, lo obbligava a riassumere con chiarezza ciò che era successo negli ultimi giorni. Si accorse ben presto che le questioni di vitale importanza non potevano essere  paragonate ad un monotono problema matematico, dove bastava applicare le solite formule conosciute per ottenere la soluzione; aveva appurato personalmente che la vita, con i suoi alti e bassi, sgretola facilmente le certezze che ogni persona si costruisce durante il suo percorso.

I sentimenti, in special modo, stavano sfuggendo al suo controllo. E solitamente, il freddo e scostante lupo della Siberia sapeva perfettamente come agire, come difendersi e come…cedere con facilità ai ricatti di Kei Hiwatari. Faticava ad ammetterlo a se stesso, fiero com'era, ma dal periodo in cui i loro contatti si erano interrotti bruscamente, la mente di Kei era diventata ancora più impenetrabile per lui: quando credeva di aver intuito una sua mossa, il nipponico stravolgeva le sue supposizioni e agiva in maniera del tutto inaspettata, come aveva dimostrato l'episodio del succhiotto. Perché Kei era così dannatamente imprevedibile? Perché non «giocava» completamente a volto scoperto? Si era reso amaramente conto di non conoscerlo bene come credeva, e aveva classificato quella veritiera constatazione come una  sconfitta personale, di cui stava subendo gli strascichi.

Suo malgrado, il breve soggiorno lontano da Tokyo gli aveva fatto comprendere una verità che lui non voleva accettare, accantonata  in un angolo remoto della sua psiche: l'attrazione nei confronti del Dranzerblader non si era mai sopita completamente, era come un fuoco fatuo pronto a trasformarsi in un falò ogni volta che l'altro lo toccava. D'altro canto, sarebbe occorso del tempo per assimilare il tradimento con Andrew, ma i gesti e gli sguardi di Kei gli avevano fatto comprendere quanto il presidente della Hōno lo desiderasse. Il  cruccio principale della vicenda era l'interpretazione di quel  «morboso» attaccamento nei suoi riguardi: bramava solamente il suo corpo oppure mirava ad instaurare nuovamente  il rapporto di un tempo?

Quando erano rimasti in spiaggia da soli, gli era parso di tornare alle sere in cui Kei gli parlava del suo passato al Monastero. A quei tempi, Yuriy era convinto che il coetaneo l'avesse scambiato per un padre o un fratello visto il suo modo di porsi maturo, ipotesi che venne smentita in seguito dal bacio del nipponico.  Un dettaglio da non trascurare era il fatto che Hiwatari, a dispetto delle apparenze, era intimorito dalla solitudine, e quindi Yuriy avrebbe potuto rappresentare l'ennesimo diversivo volto a estinguere il senso di vuoto che opprimeva il ragazzo. Quel lato nascosto del suo ex compagno di squadra l'aveva sempre incuriosito, benché lui fosse piuttosto abile nel mantenerlo tale.

Altro particolare non trascurabile era il fatto che il possessore di Dranzer fosse estremamente capriccioso, e si annoiava con una facilità disarmante delle persone che lo circondavano, forse era proprio quello il motivo per cui aveva preferito migrare verso il letto dell'inglese alla ricerca di una nuova fonte di piacere. Dopotutto, lui non aveva nulla da invidiare a quel cafone di Mc Gregor che si era divertito ad umiliarlo pubblicamente, anzi non aspettava altro che l'occasione buona per vendicarsi e ripagarlo con la stessa moneta. Non poté, però, evitare di porsi alcuni quesiti:

Quella tra Andrew e Kei era stata solo una scappatella oppure dietro a quell'avventura peccaminosa si nascondeva qualcos'altro?

Andrew era innamorato di Kei? E Kei come reputava Andrew?

Per un attimo, invidiò il dottor Faust che aveva ottenuto la conoscenza suprema vendendo la sua anima al diavolo, ma si accorse ben presto dell'insensatezza del suo ragionamento. Era famoso per essere un tipo schietto, e anche in questo caso, decise che avrebbe scoperto la verità a tutti i costi, seguendo l'esempio degli eroi dei telefilm polizieschi che Sachiko decantava quotidianamente.

                                                                                                                  ***

Quando mise piede in casa, venne travolto da quello che lui definiva «profumo di Boris»: l'odore del caffè che stava bollendo nella moka mischiato al fumo proveniente dalla sigaretta del suo coinquilino producevano un connubio inconfondibile.

Tutto questo gli era mancato.

Aveva riflettuto parecchio circa la natura del loro battibecco, concludendo che non valeva la pena tenere il broncio per una simile futilità.

«Ciao, Bo» lo salutò semplicemente, mantenendo il suo consueto distacco e appoggiando il trolley (con pochi vestiti, ma pieno zeppo di pensieri e riflessioni) in un angolo della cucina.

Si accorse successivamente che il suo amico storico aveva compagnia: a giudicare dai tratti, il ragazzino in piedi davanti a lui non pareva giapponese, ma europeo o al massimo americano.

«Ehi, Yu lui è Alfred, lo spietato cugino del proprietario del Taka» si affrettò l'altro a presentarglielo, dopo aver spento la sigaretta in un posacenere di avorio. Quella specie di battuta suonava parzialmente forzata, e non riusciva a spiegarsi l'improvviso imbarazzo da parte di Boris. Che avesse interrotto qualcosa?

«Piacere di conoscerti, Yuriy. Boris non fa altro che parlare di te al lavoro, ormai sei famoso» sentenziò Alfred con una punta d'ironia nella voce, stringendo la mano che il russo gli porgeva con diffidenza «sarà meglio che vada, ci vediamo più tardi»

Boris bofonchiò un saluto nella sua direzione, e tornò alla realtà solo quando l'inglese chiuse la porta dietro di sé.

«Bacialo. Bacia questo Yuriy, e paragona le sensazioni che hai provato con quelle che ti trasmette Rei. Un confronto è sicuramente la via più breve per mettere chiarezza nella tua testa bacata»

Il discorso del giorno prima affrontato con Alfred gli vorticava pericolosamente in testa, anzi, era allettante come un invito a cena e come le labbra di Yuriy a pochi centimetri da lui.

«Ma si può sapere che ti prende? Scusa se vi ho disturb…»

Imitando un robot che adempie ciecamente agli ordini del suo padrone, il russo seguì alla lettera quel consiglio, e baciò il suo capitano con veemenza.

Quel bacio tanto desiderato.

Quel bacio tanto agognato.

Quel bacio…aveva lo stesso sapore amaro di uno sciroppo che gli propinavano da piccolo tutte le volte in cui era malato.

Aveva passato notti intere a fantasticare su come sarebbe stato, e adesso che lo stava vivendo, non era per niente appagato; al contrario si sentiva più sporco di uno straccio usato per pulire un pavimento.

R-e-i

Gli bastò unire quelle tre lettere, come un bambino che impara faticosamente a leggere, per sentirsi libero dall'ossessione di Yuriy.

La «r» come radioso, quanto era radioso il sorriso del Drigerblader che gli donava il buonumore.

La «e» come etereo; il corpo del suo amante era perfetto come la statua di un'artista greco.

La «i» come insicuro; si ricordò del loro primo incontro e di quanto fosse titubante nel voler attuare la strategia da lui ideata.

Rei!

Lo chiamò mentalmente nonostante non potesse sentirlo e si diede dell'idiota per aver ferito in quel modo il cinese che gli era rimasto accanto in silenzio, trascurando i suoi sentimenti.

Rei, lui voleva Rei.

I dubbi si dissiparono dalla sua mente in un baleno, e si allontanò da Yuriy, la cui faccia non prometteva nulla di buono. Boris pareva una mongolfiera che si innalzava in cielo dopo aver gettato a terra una pesante zavorra.

«Ti giuro che ho una spiegazione, amico mio!» Boris recuperò il suo giubbetto di jeans dall'appendiabiti e corse fuori dall'appartamento alla velocità della luce, rischiando di far precipitare il vaso di porcellana situato all'ingresso.

Yuriy rimase impietrito ad osservarlo, incapace di emettere un fonema di senso compiuto.

«Ma che diavolo…quello stupido di Boris…» biascicò stizzito, passandosi le dita sulle labbra umide e lasciandosi trasportare dai ricordi.

Per festeggiare l'arrivo in Giappone di Yuriy, il suo migliore amico l'aveva trascinato nel pub in cui lavorava con l'intento di farlo ubriacare.

«Dai, assaggialo! E’ buonissimo e offro io!» asserì Boris allegramente, appoggiando sul bancone un bicchiere dove vi erano un liquido incolore e del ghiaccio.

A causa delle luci soffuse, il capitano dei Neoborg non seppe distinguere subito cosa fosse, quindi preferì sorseggiarlo cautamente; solo in un secondo momento capì che si trattava di…

«Vodka… ci vai pesante, eh Bo?» lo riprese, alzando un sopracciglio.

Il suo compagno non lo ascoltò minimamente e gli fece trangugiare un'altra sostanza che Yuriy non seppe classificare vista la sua poca esperienza in fatto di alcolici.

«Questo si chiama mojito, ti piace?»

Vodka e mojito.

Kei ed i suoi baci avevano lo stesso sapore della vodka: forte e deciso, mentre la freschezza della menta gli ricordava l'affetto e la spontaneità di Boris.

La vodka bruciava proprio come Kei, e al principio aveva il potere di lasciar senza fiato chiunque la bevesse, al contrario la menta associata al rum dava vita a un mix «frizzante», dal nome esotico (mojito, appunto) ma vagamente dolciastro; sì quelle caratteristiche calzavano piuttosto bene a Boris.

Credo proprio che dovrò ringraziarlo  iniziò a disfare il suo bagaglio e a riporre gli abiti nell'armadio in camera sua, sbuffando pesantemente.

                                                                                                                 ***

Una settimana dopo il bacio di Boris, Yuriy stava uscendo dal lavoro trafelato e per evitare il soffocamento si allentò il nodo della cravatta.

Se non mi sbrigo, rischio di fare tardi alla festa di compleanno di Rei e devo ancora comprargli il regalo

Boris era riuscito nella sua personale missione «convinci Yu a prendere parte alla festa» e gli dispiaceva deluderlo dopo che lui e Rei si erano messi ufficialmente insieme, in più gli doveva anche un favore e quindi gli sembrava giusto ricambiare come poteva.

Menomale che c'è anche Kei, almeno saremo in due ad annoiarci  pensò, mentre imboccava la scorciatoia che percorreva tutti i giorni per tagliare un pezzo di strada.

Nel momento in cui fece il suo ingresso nel vicolo, venne afferrato da uno strano individuo che aveva il volto coperto da un passamontagna nero e che premette sulla sua bocca un fazzoletto intriso di un potente narcotico.

E’ cloroformio, devo…! la vista gli si annebbiò all'istante, e simultaneamente si sentì cadere a terra, ma venne prontamente sorretto dal suo assalitore. Non appena verificò che il russo fosse realmente privo di sensi, il rapitore si liberò del fastidioso passamontagna, facendo cadere sulle spalle una cascata di rasta biondi. Digitò un numero di telefono sul cellulare e restò in attesa, frugando nel frattempo nelle tasche di Yuriy che dormiva profondamente.

«Sono io, ho quello che cercavi» esordì scrutando un'anonima chiavetta USB.

«Molto bene, porta entrambi nel luogo che abbiamo pattuito in precedenza» la persona all'altro capo del telefono stava bevendo tranquillamente del tè al bergamotto  con alcuni amici, gongolando per quella vittoria.

«Come vuoi, a presto» Alfred riattaccò, e dopo essersi caricato l'incosciente capitano dei Neoborg sulle spalle, si diresse in gran segreto verso la sua meta.

 

 

 

FE SCRIVE…

Ciao a tutti e ben ritrovati tra le pagine di «Vodka e Mojito» ^^ chiedo scusa se ci ho messo molto ad aggiornare, ma è un periodo denso di impegni e …di contest XD farò il possibile per continuare a postare i nuovi capitoli con continuità, ma se dovessi ritardare i motivi sono questi, chiedo scusa>__<  posso assicurare, comunque, che non abbandonerò mai  questa storia perché ci tengo troppo.

Bene, bene prima di passare ai ringraziamenti, facciamo quattro chiacchiere XD in questo capitolo sono successe tante cose: Yu si è accorto di non aver dimenticato Kei, Boris si è finalmente reso conto di essere innamorato cotto di Rei e, last but not least, Yu viene rapito da Alfred…ve lo aspettavate? Confesso che la frase pronunciata nel capitolo 5 da Andrew e l'incidente col sandalo sono stati creati appositamente per cercare di depistarvi e di farvi credere che sarebbe successo qualcosa a Kei, e spero di essere riuscita nel mio intento di creare un colpo di scena XD Ah, e mi auguro di non essere sfociata nell'OOC con Yuriy>__<

Viene anche svelato il mistero del titolo, Vodka e Mojito, spero vi sia piaciuta la spiegazione che ho fornito^^ tuttavia, ci sono ancora molti punti in sospeso che verranno sicuramente chiariti nei prossimi capitoli, e compariranno altri personaggi dell'universo di beyblade ;)

Ok, adesso è venuto il momento di ringraziare le persone che hanno commentato il capitolo precedente, mi avete fatto davvero felice J

-Aphrodite: mi fa piacere che apprezzi il modo in cui descrivo i posti e gli ambienti, cerco sempre di rendere il tutto il più reale possibile per trasportare il lettore nel mondo da me creato^^ e il Giappone è uno dei miei sogni, spero di poterci andare nel 2011>__< nel prossimo capitolo dedicherò un po’ di spazio a Rei e alla sua festa di compleanno ;)  grazie, e un bacio!

-lexy90: ammetto che mi piace rendere Kei particolarmente bastardo XD e fai bene ad aspettarti tanti guai, ne vedremo, anzi i nostri eroi ne vedranno, delle belle! grazie, e un bacio!

-Iria: faccio il possibile per mantenere IC i personaggi e sono contenta di sapere che ti piace come li caratterizzo^^ e come vedi, ci hai preso, è successo veramente qualcosa XD tra l'altro, oltre a quella dei segni zodiacali, mi è venuta l'ispirazione per un'altra fic…la cosa più complessa sarà trovare il tempo per scriverla XD grazie, e un bacio!

-Padme86: non scusarti per il ritardo, una recensione fa sempre piacere in ogni momento in cui arriva ;) spero che anche l'introspezione di Yuriy che ho trattato in questo capitolo possa piacerti così come quella di Rei^^ grazie per i complimenti, e un bacio!

-Saruwatari_Asuka: come ho detto a Pad, non c'è assolutamente bisogno che ti scusi per il ritardo, sono sempre contenta di sapere che trovate del tempo per leggere la mia storia ^.^  avrai notato che alla fine Boris ha fatto la sua scelta che l'ha condotto definitivamente verso Rei, inizialmente avevo in mente un epilogo ben diverso per loro, ma i personaggi hanno iniziato a muoversi da soli XD grazie, e un bacio!

Un mega grazie anche a chi ha letto soltanto e a ColdFire e marialuisa1612 per aver inserito la storia tra le preferite.

Pareri, critiche (costruttive), suggerimenti, segnalazioni di eventuali errori e quant'altro sono sempre ben accetti ^.^

Alla prossima!

 

 

 

   
 
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