Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: Laukurata    22/10/2010    4 recensioni
Dove il prato finiva iniziava un fitto bosco.
La ragazza non aveva mai fatto caso a quel posto. Anzi le sembrò di non averlo mai visto.
Ad un certo punto una strana struttura catturò la sua attenzione.
Ad un lato di quello sconfinato territorio c’era una specie di cupola fatta di cemento e mattoni. Era grigia e in parte ricoperta da edera. Sarà stata alta due metri e mezzo non di più.
Ebbe un sussulto con la visione di quella piccola costruzione e le vennero alla mente brutti pensieri.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Tomoyo Daidouji, Un po' tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 

La festa

 

Musica.

 

Luci spicadeliche, la stanza che girava e tante persone che si muovevano.

 

Corpi che ballavano, corpi mascherati.

 

C’erano mummie, zombie, streghe, vampiri, persone con solo metà faccia, mostri, zucche viventi, travestiti…(mi fermo qui perché sto degenerando…nd me)

 

Tutti ridevano e ballavano. Qualcuno bevevo o mangiava.

 

La casa era grossa e malandata ma conteneva tutte quelle persone.

 

Persone con facce conosciute o meno.

 

Una streghetta si avvicinò a una dama dai lunghi capelli neri e il volto pallido.

- Hai fatto un lavoro stupendo Tomoyo! – esclamò la strega.

- Per stasera sono Mortisia… - la corresse l’altra sorridendo.

 

Indossavano costumi cuciti da quest’ultima.

 

Era contenta che la festa che aveva organizzato stava andando per il meglio. Ovviamente la sua passione per la telecamera non era svanita e così oltre a riempire la casa di videocamere ne aveva messa una microscopica sul cappello dell’amica e una sull’abito che aveva confezionato.

Non si sarebbe persa un attimo.

 

- Esco a prendere una boccata d’aria…- sentenziò la ragazza con il cappello prima di voltarle le spalle e avviarsi verso l’uscita.

 

Il pavimento scricchiolava sotto i suoi piedi e come mise piede fuori dalla vecchia struttura un gelo pungente la colpì.

 

Dentro faceva caldo e aveva sudato. Si sarebbe ammalata…

 

Qualcosa attirò la sua attenzione…

 

quel posto…

 

non le era nuovo…

 

Un brivido le percorse la schiena e la paura entrò in lei.

 

La vide.

 

La cupola grigia e ricoperta di fili di edera.

 

Sussultò.

 

Eppure mentre andavano alla festa non si era accorta di essere proprio a due passi da quel boschetto terrificante. Qualche sera prima poi Naoko le aveva raccontato una leggenda…o meglio una storia dell’orrore.

 

Non ci volle più pensare e rientrò tra la gente.

 

Ballò tutta la sera e varie creature le si erano avvicinate nel corso della festa ma lei declinava tutti gli inviti, sempre.

 

Non erano chi lei voleva che fosse(che discorso, eh? Nd io)

 

- Sakura...- Tomoyo le toccò una spalla e la ragazza sobbalzò

- Dimmi? – chiese un po’ scocciata l’altra visto che si era spaventata

- Devo andare fuori ad accogliere Eriol che arriverà a momenti vieni con me? – domandò speranzosa

- Ok…andiamo…-

 

Le due si incamminarono verso l’uscita.

 

Misero piede fuori dalla porta e Sakura si bloccò. Un brivido ghiacciato le percosse nuovamente la schiena e sbiancò in volto.

- Sakura che hai? Stai male? – chiese preoccupata Daidouji

 

La strega scosse il capo ma rimase ferma.

 

Di nuovo quella sensazione. Alzò lo sguardo e la vide. Quella struttura…

 

- Hei andiamo? – esclamò spazientito l’amica risvegliandola da uno stato di coma

- S…si…scusa…- si riprese e insieme andarono davanti alla casa.

 

Si misero a sedere su i gradini e parlarono un po’ dell’andamento della serata.

- Posso sapere perché rifiuti tutti gli inviti? – chiese girando il capo verso l’amica

- Io…io…non me la sento…tutto qui!- risposta semplicemente ma con una leggera nota di malinconia.

 

Tomoyo sospirò, erano alle solite.

 

Sempre lui.

 

 

Il rumore di una macchina che si fermava attirò l’attenzione di entrambe.

 

Lo sportello si aprì e un giovane con capelli neri coperti da un cappello da mago e un paio di occhiali sorrise alle due.

 

- Viva la fantasia…vero Eriol?- scherzò Sakura

 

Il ragazzo rise e poi si chinò baciando lievemente la propria ragazza.

- Come stai amore? – chiese dolcemente

- Tutto bene e te? Il viaggio? – domandò a sua volta la giovane

- Tutto ok…- i due si incamminarono verso l’interno della casa malandata – è venuta fuori una bella festa no? – poi si fermò e girandosi verso la persona che era rimasta indietro domandò – Tu non entri, Sakura?

- Si si…arrivo tra po’…- rispose vagamente lei

 

I due piccioncini scomparvero tra quelle mura sgangherate e la musica a tutto volume.

 

La ragazza si guardò intorno…era sola eppure si sentiva osservata… 

  
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