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Autore: 3things    22/10/2010    4 recensioni
Laura, ragazza di sedici anni, è da sempre innamorata del suo migliore amico, Giorgio, ma non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi, arrivando anche al punto di aiutarlo a conquistare un'altra ragazza. Tutto cambia il giorno che il cugino di Giorgio si trasferisce nel loro paese. Laura incomincia a perdere le sue certezze, mentre Giorgio inizia ad avere strani atteggiamenti. Che cambiamenti porterà il nuovo arrivato? Perchè Giorgio si comporta in modo così strano? Come reagirà Laura all'arrivo del tanto atteso cugino? una storia dove il confine tra amore ed amicizia sarà sottilissimo, bisogna solo saperli distinguere bene. Spero di avervi incuriosita abbastanza... -"Laura… io ti amo. Anche tu mi ami, lo so… dammi un’oppurtunità. Dacci un’oppurtunità", mi sussurrò avicinandosi si qualche passo... "Forse non era amore…" sussurrai, osservando il suo viso farsi triste, ed i suoi occhi perdere speranza. "Mi dispiace". Mi girai, sciogliendo il contatto dei nostri occhi, ed inizia a correre.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 23-Stelle.

Capitolo 23
Cuore e testa
<<  Io davvero non vi capisco a voi ragazze! >>.
Sbuffai allungandomi quel poco per poter prendere l’ennesimo fazzoletto di quel pomeriggio dal tavolino posto al centro della sala.
<< Tu non lo capisci, lui l’ha salvata! Le ha donato il suo cuore! >>, spiegai con voce lagnosa, tra un singhiozzo e l’altro sotto lo sguardo scettico del mio ragazzo.
<< Sì certo, ma a quale prezzo? Insomma in questo modo non potranno mai più stare insieme >>, commentò convinto della sua posizione.
<< Sai, non ti facevo così egoista… >>. Lo guardai per qualche secondo asciugandomi le ultime lacrime e sciolsi l’abbraccio che ci aveva legati durante tutta la visione del film. Mi aveva pregato per più di un’ora di guardare una commedia, conscio di come sarebbe finita, ma avevo bisogno di sfogarmi un po’, e Sette Anime era uno dei film più “apri rubinetti e pulisci tuberie”che conoscessi in quel momento.
Robert alzò gli occhi al cielo attirandomi di nuovo a sé e facendomi sedere sulle sue gambe. << Lo vedi? Ti avevo detto io di guardare un altro film, finiamo sempre col litigare con questo! >>.
<< Questo perché sei un insensibile senza pari >>, ribattei io incrociando le braccia al petto e fissandolo male.
<< No, questo è perché io sono cosciente del fatto che la realtà è ben diversa da quella che i film che tanto ti piaccioni vogliono farci credere >>, mi corresse afferrando la mia vita ed immergendo il viso tra i mie capelli.
Rabbrividii quando sentii il suo respiro infrangersi contro il mio collo. << Non dovevi metterti con una grande sognatrice ,allora >>, mugugnai cominciando a scigliermi sotto le sue carezze.
<< Ma se è proprio per questo che ti amo! Sei irrimediabilmente dolce! >>, esclamò poi portando i nostri visi alla stessa altezza e poggiando delicatemente la sua bocca sulla mia.
In pochi secondi, quel bacio tanto casto si trasformò in qualcosa di decisamente infuocato e ci ritrovammo completamente stesi sul divano del mio salotto, il suo corpo sovrastava delicatamente il mio, mentre le mie gambe si erano arpionate velocemente ai suoi fianchi in una ferrea morsa. Le nostre lingue danzavano velocemente per poi lasciarsi e incotrarsi di nuovo subito dopo. Con un movimento veloce invertii le posizioni e mi ritrovai a cavalciosi sul suo bacino.
<< Ti ho mai detto quanto adoro la tua agilità? >>, sorrisi abbassandomi fino a sfiorare il suo naso con il mio.
<< Giusto un paio di volte >>, sussurrai mordedogli il labbro inferiore. Lasciando dei piccoli baci arrivai fino al lobo destro e mi dedicai a lui mordicchiandolo e succhiandolo, alternando quelle piccole torture con dei baci. Lo sentii gemere di piacere e notai immediatamente quanto le mie attenzioni gli facessero piacere quando si mosse facendo sfiorare i nostri bacini.
In quei otto mesi di relazione, non avevamo mai fatto il famoso passo, ma piano piano, con il passare dei mesi, le nostre carezze ed i nostri baci si erano fatti sempre più audaci e la mia iniziale timidezza era finita negli scatoloni in soffitta insieme alle vecchie bambole.
Ovviamente non mi sentivo per niente pronta a donarmi completamente a Robert, e questo lui lo sapevo e lo ripettava, però avevamo comunque trovato il modo di darci piacere, senza doverci spingere oltre, come una normale coppia di adolescenti.
Quando sentii la sua mano passare sotto il maglioncino che portavo quel giorno e sfiorare un seno ancora coperto dal tessuto del reggiseno, sospirai pesantemente di piacere inarcando a schiena. Alzai le braccia per aiutarlo a disfarmi di quell’ingombrante indumento, e quando lo fece finire sul pavimento, si alzò portandoci antrambi e sedere, e cominciò a lasciarmi una scia infuocata di baci dal collo fino all’ncavo dei seni. La stanza si era riempita sempre più dei nostri gemiti e sospiri, tanto che mentre sentivo le esperte mani di Robert armeggiare con i gancetti del reggiseno ed io mi occupavo del suo collo, non mi accorsi del rumore della serratura che scattava.
<< Ehi Laura! Guarda cosa ti ho… >>.
Sobbalzai dallo spavento comprendomi istintivamente il busto con el braccia. Robert mi abbracciò automaticamente per tappare la visuale e riagganciò velocemente il reggiseno.
Fissai la faccia sconvolta di Sabrina che teneva sulla spalla tre enormi buste nere e con l’altra mano il mazzo di chavi di casa mia.
<< Sabrina, cosa diavolo ci fai lì impalata? >>, chiesi scendendo dalle gambe di Robert e recuperando il mio maglioncino, indossandolo immediatamente.
Il mio ragazzo si sistemò velocemente i capelli e si alzò imbarazzato, ma molto probabilmente sollevato di non essere stato beccato con il mio livello di nudità.
<< Ehm, io ecco… forse è meglio che vada >>, annunciò con un sorriso divertito. A quanto pare la situazione, solo per lui, era passata dall’imbarazzante a divertente nel giro di un nano secondo. Ma come era simpatico il mio ragazzo!
Lo fulminai con lo sguardo e lo spinsi verso la porta, senza neanche salutarlo.
<< Ci si vede Sabrina! >>, esclamò uscendo subito dopo da casa mia.
Il rumore della porta che si chiudeva fece ridestare la mia amica che era rimasta impalata in mezzo all’entrata per tutto quel tempo senza fiatare.
<< Scusami, io… ecco… credo sia meglio che queste rimangano qui >>, disse appoggiando le mie chiavi sul tavolino dell’entrata. Sbuffai alzando gli occhi al cielo.
<< Ma no, che dici! Tienile per i casi di emergenza. Dovremmo solo imparare a smettere di fare queste entrate trionfali! >>, spiegai ricordando quella volte che feci esattamente ciò che aveva appena fatto lei, con la differenza che il bacio che si stavano scambiando lei e Federico sul suo letto era decisamente più casto del mio con Robert.
Scoppiai a ridere subito seguita da lei, che recuperò le chiavi e le rimise in borsa.
<< Hai ragione, è meglio usare i campanelli quando è possibile. Sai, ti voglio bene ma certe cose è meglio lasciarle nell’incognita. Comunque ho visto che ti davi parecchio da fare sorellina… >>, scherzò maliziosa mentre mi superava e si dirigeva in cucina.
<< Molto simpatica! >>, esclamai imbarazzata seguendola.
<< No davvero, ora capisco come mai è sempre pieno di succhiotti il tuo ragazzo! >>, continuò senza un minimo si contegno.
<< Se non la smetti subito, ti sbatto fuori di casa >>, ma avvertì sempre più rossa in viso.
Lei sbuffò appoggiando le buste sul tavolo e togliedosi la giacca. << Va bene come vuoi, starò zitta >>.
<< Grazie. Vuoi qualcosa da bere? >>, mi diressi verso il frigo tirando fuori una bottiglia di succo d’arancia mostrandolo a Sabrina.
<< Sì grazie, il succo va benissimo >>.
Annuì servendolo in due bicchieri, e ne porsi uno a lei.
<< Allora, cosa c’è lì dentro? Cadaveri? >>, chiesi indicando ciò che aveva portato, mentre mi appoggiavo al piano della cucina e portavo alle labbra il bicchiere.
<< Ti piacerebbe eh! >>, esclamò riferendosi alla mia enorme passione per tutto ciò che riguardasse gli omicidi e cose simili. << Comunque sono i vestiti che ci ha prestato mia cugina per il tuo compleanno! >>, esclamò allegra alzandosi e aprendo la cerniera del primo.
Il giorno dopo sarebbe stato il mio diciasettesimo compleanno, e Sabrina aveva voluto organizzarmi un party in maschera in grande stile. Aveva affittato la sala di un ristorante piuttosto lussoso, grazie all’aiuto delle conoscenze del padre, e si era occupata lei di tutto nei minimi dettagli. Avevo spesso provato ad aiutarla, ma non c’era stato modo di convincerla.
Anche per quanto riguardava gli abiti aveva deciso tutto lei, e si era rivolta ad una sua cugina che possedeva un negozio di vestiti per cerimonie, ed aveva acconsentito a prestarci per una sera il necessario per la festa. Altrimenti non ci saremmo potute permettere degli abiti tanto costosi, ovviamente. Specie per essere usati una sola serata.
<< Sono esattamente quelli che avevo scelto dal catologo! >>, esclamò mentre mi mostrava il mio senza tirarlo però fuori dalla sua custodia. << Mi raccomando, tienilo appeso fino a domani, se no si stropiccia >>, mi avvisò mentre chiudeva la lampo e tirava fuori altre scatole da un’altra busta. << Qui ci sono i tuo accessori: scarpe, maschera e quant’altro >>. Annuii mentre le poggiava sul tavolo.
<< Allora, che fine hai fatto quest’ultima settimana? Ci siamo viste solo a scuola >>, chiesi accomodandomi su una sedia e afferrando un biscotto al cioccolato dal cestino sulla tavola.
Sabrina si accomodò di fronte a me e sospirò prendendo a sua volta un dolce. << Ho dovuto aiutare Giorgio con il Latino. Sai quanto poco vada d’accordo con quella materia >>, sghignazzò giocherellando con le briciole del biscotto.
<< Già >> borbottai alzandomi e dirigendomi verso il piano della cucina per prendere altro succo.
Da quando io ed il mio ex migliore amico non ci parlavamo più, Sabrina passavo molto tempo con lui, e nonostante fosse stato dure e difficile da ammetterlo, più il tempo passava e più mi dava fastidio. Ormai non avevo nessun diritto nei suo confronti, era vero, però non mi stava neanche bene che lui passasse per la vittima, ed io per l’amica cattiva che non sapeva perdonare. In fin dei conti, io mi ero solo comportata di conseguenza: lui diceva di non volermi stare accanto mentre io mantenevo una relazione con suo cugino, ed io mi ero solo limitata ad accettare le sue stupide decisioni. Non contento di ciò, aveva anche cercato di mettere in cattiva luce Robert mettendo in giro la voce di un presunto tradimento nei miei confronti, ovviamente non vero.
Però, nonostante tutto, dovevo confessare che uno dei motivi per il quale mi dava fastidio il rapporto che c’era tra Sabrina e Giorgio, era la gelosia.
Tutto quello che prima facevamo insieme, ora lo faceva con lei, e sapere che aveva preferito trovare un’altra amica, piuttosto che mettere da parte l’orgoglio e mantenere in vita la nostra amicizia, mi faceva male.
Spesso li vedevo a scuola parlare in compagnia di Federico e Schello, oppure in paese insieme al loro nuovo gruppo, dove c’era anche il mio ex fidanzato, giusto per completare il quadretto, e sapevo perfettamente che il più delle volte parlavano di me, soprattutto per le occhiate che mi lancavano. Ma mi ero ripromessa di non soffrire più per lui, e dovevo fare di tutto per mantenere i miei propositi.
<< Hanno confermato tutti per domani? >>. La domanda di Sabrina mi risvegliò dai miei brutti pensieri.
L’unico incarico che mi aveva affidato per la mia festa, era stato quello di spedire gli inviti e raccogliere le conferme. Diceva che almeno quello ero in grado di farlo.
<< Sì certo, ho ricevuto l’ultima chiamata un’ora fa. Tutti i confermati sono qui >>, tirai fuori dalla tasca anteriore destra dei miei jeans un foglio ripiegato in quattro e le lo porsi.
Lo lesse velocemente, assumendo poi un’espressione sorpresa.
<< Sei sicura che siano tutti? >>
<< Sì certo, ci sono tutti quelli della lista degli invitata, tranne Valerio ed Annalisa, che avevano già preso degli impegni >>, le risposi spiegando l’assenza dei nostri compagni di classe.
Si grattò il mento sospirando. << Quindi Giorgio non ci sarà alla festa? >>, chiese titubante.
Sollevai un sopracciglio fissandola perplessa. << Sabri, sono mesi che non ci parliamo, e dovrei invitarlo alla mia festa come se niente fosse? >>.
Sbuffò roteando gli occhi. << Laura, non avete mai passato un compleanno separati da quando vi conoscete, non credi che sia l’ora di sotterrare l’ascia di guerra e mettere da parte quello stupido orgoglio che ti sta rovinando la vita? >>.
<< Vorrei ricordarti che è stato lui rompere l’amicizia >>, ribattei seccata.
<< E allora? Non siamo più all’asilo dove si guarda chi ha cominciato prima, non cade il mondo se fai tu il primo passo. Non credo che Giorgio avrebbe la forza di rifiutarti questa volta! >>.
Mi alzai di scatto dalla sedia sbattendo i palmi delle mani sul tavolo. << Senti un po’, ho accettato il fatto che il mio ragazzo non ti piacesse, ho accettato il tuo confabulare in continuazione con Giorgio e gli altri amichetti vostri, ma non ho intenzione lasciarti decidere cosa devo fare della mia vita, hai capito? >>, sputai ormai decisamente infuriata.
<< Io non cofabulo con nessuno, Giorgio è mio amico e ho tutto il diritto di passare del tempo con lui e non devo di certo renderne conto a te di quello che faccio. E poi io stavo parlando solamente per il tuo bene! >>. Ribattè alzandosi a sua volta.
<< Sì come no! Allora come mi spieghi il fatto che prima lo consideravi solo un cretino, mentre ora è il tuo migliore amico? Devo per caso di dire a Federico di cominicare a preoccuparsi? >>.
Sapevo di essere stata cattiva, ma non sopportavo più quella situazione, e le parole mi erano uscite di bocca senza che riuscissi a controllarle.
Sabrina mi fissò stupita con occhi lucidi ma riuscì a trattenere le lacrime. << Sai, è proprio per questo che odio tanto Robert: ti ha cambiata, completamente. Un anno fa non avresti rinunciato a nessuno dei tuoi amici solamente perché te lo chiede uno stupido insicuro. Rivoglio la mia amica Laura, questa non sei tu! >>, mi disse con voce tremante ed atona.
<< La gente cambia Sabrina. Cresci e te ne renderai conto anche tu! >>, sputai acidamente.
<< Hai ragione, non posso proprio competere con la tua maturità! >>, sibilò sarcastica afferrando il suo vestito e la borsa con gli accessori.
Si diresse verso la porta ed io sbuffai seguendola a mia volta, maledicendomi per quello che le avevo detto. << Oh andiamo Sabrina, sai che non intendevo… >>, mi bloccai davanti alla porta aperta notando la figura di un fattorino oltre il cancello che separava la strada dallo spiazzale davanti casa mia.
<< Buon pomeriggio, cerco Laura Bassi >>, salutò il ragazzo rigirandosi tra le mani un pacchetto di dimensioni medie.
<< Sono io >>, risposi sorpresa avvicinandomi e aprendo il cancelletto più piccolo sulla mia sinistra.
<< Questo è per lei >>, spiegò il ragazzo porgendomi il pacco.
L’afferrai mentre il fattorino mi porgeva anche una cartelletta ed una penna, indicandomi dove dovevo firmare. Terminata la consegna lo ringraziai e lui si congedò salendo velocemente sul furgoncino posteggiato dietro di lui e ripartì.
Rientrai in casa notando che Sabrina mi aveva seguita. Evidentemente la curiosità batteva di gran lunga l’orgoglio in quell’occasione. Decisi di non dire niente e di dedicarmi al pacchettino che reggevo tra le mani.
Non poteva essere nessun regalo dei nonni, visto che ogni anno aggiungevano soldi al nostro conto postale in occasioni delle feste, quindi non potevo proprio pensare da chi provenisse quello che sembrava essere un regalo.
Raggiunsi la cucina e poggiai il pacchetto sul tavolo cominciando a scartarlo. Al suo interno vi era una scatola rettangolare leggemente più piccola e bassa, avvolta da una carta argentata con un nastrino viola come decorazione. Al suo fianco vi era una busta con su scritto il mio nome. Afferrai quest’ultima con mani tremanti, riconoscendo la grafia piccola e leggermente inclinata. Chiusi gli occhi cercando di regolarizzare il respiro e mi feci coraggio aprendo piano la busta bianca sotto lo sguardo curioso ed ansionso della mia amica.
Estrassi un foglio piegato in quattro, dello stesso colore della busta da quest’ultima, e feci leva su tutta la mia buona volontà per cominciare con la lettura.
Respirai profondamente e puntai gli occhi su quel foglio. Arrivata alla seconda riga, le lacrime spingevano già per uscire prepotenti.

Ciao Pulce,
Tanto tempo fa, ti promisi che sarei sempre stato il primo ad augurarti buon compleanno a qualsiasi costo e, nonostante per te questa non valga più, volevo mantenere la promessa anche quest’anno.
Ho pensato a lungo a quale sarebbe stato il regalo perfetto per te e, finalmente, ho deciso per qualcosa che ti rispecchia completamente.
Quando eravamo piccoli, ti dissi che da grande sarei diventato tanto ricco da poterti regalare la Luna. Beh, oggi non sono né grande, né ricco e non posso donarti ciò che ti avevo promesso, ma ho cercato di fare il possibile.
Nel pacchettino che avrai trovato con questa lettera, ci sono due certificati, i quali attestano che da oggi, tra tutte le stelle che brillano in cielo, due porteranno i nostri nomi.
Ti starai chiedendo, giustamente, perché proprio due.  Ci ho pensato, e se avessi dato solamente il tuo nome ad una stella, questa si sarebbe sentita tremendamente sola lassù, e dando il mio nome alla stella accanto alla tua, sarò sicuro che in un modo o nell’altro, qualunque cosa accada, noi staremo sempre insieme.
Se avrai bisogno di me , ti basterà alzare gli occhi al cielo e le stelle ti daranno le riposte che cerchi e ti ricorderanno che, per te, io ci sarò sempre.
Ti amo più di quanto tu posso immaginare, e lo continuerò a fare per sempre, nonostante tutto.
Buon compleanno.
                                                                                                                                                                                                                                                                                  Tuo, Giorgio.

Con le lacrime che ormai scendevano copiose lungo le mie guancie, scartai velocemente il pacchetto argentato, dove trovai due medagliette e due fogli arrotolati a mò di pergamena, legati da un nastrino d’oro. Sciolsi il nodo ad entrambi con l’aiuto di Sabrina.
<< Non ci credo… >>, sussurrai ancora incredula fissando ciò che avevo tra le mani: una mappa stellare e un certificato con scritto il nome della stella, il mio e le coordinate per trovarla.


Sabrina nelle sue mani aveva gli stessi fogli, ma sul certificato vi era il nome di Giorgio.
Continuai a pingere afferrando anche le targhette sulle quali c’erano incise all’incirca i dati dei certificati.
Non riuscivo ancora a capacitarmi di quello che quel folle aveva fatto per me! Anche quell’anno aveva organizzato le cose in grande ed i mi sentivo tremendamente confusa. Una parte di me voleva spalancare la porta di casa e correre da lui per buttarmi al suo collo e non staccarmi più da lì, mentre l’altra, quella razionale e che mi stava ricordando si come fosse finita la nostra amicizia, mi consigliava di non muovermi e dar retta al mio orgoglio che mi diceva che in realtà il regalo e le parole di Giorgio non erano per niente sincere.
Anche se non povevo di certo dire di non conoscerlo, e sapevo che questi gesti estremamente dolci e attenti, non erano cose da tutti i giorni per lui.
Sabrina mi distrasse porgendomi i due fogli che teneva fra le mani e sorridendomi soddisfatta e compiaciuta.
<< Il tuo fidanzatino, come minimo, dovrà regalarti proprio la Luna per eguagliare un regalo di questo livello! >>, esclamò allegra riprendendo le su cose e avviandosi slatellante alla porta.
Uscì di casa lasciandomi così, lì da sola, più confusa che mai. Divisa tra cuore e testa.

***
Abbigliamento
Laura
Sabrina
Robert
***
Buon pomeriggio! Capitolo decisamente corto rispetto ai soliti, lo so, ma ho pensato che piuttosto di tardare anni ad aggiornare era meglio pubblicare questa prima parte riguardate il compleanno di Laura. Il prossimo aggiornamento non posso dire quando sarà in quanto la settimana prossima tornerò in Italia e tra che mi sistemo e faccio tutto ciò che è burocratico non so quando troverò tempo per scrivere, io farò comunque il possibile.
Grazie per l'immensa pazienza di quelli che continuano a seguirmi!
Passiamo ai miei quattro angioletti.

_deny_: Heii Deniseeee!!! Dunque, come ormai han fatto tutte, sei passata dal sostenere Robert a cambiare piano piano idea su Giorgino... però, ahimè, credo proprio sia colpa mia e del mio stupido cuoricino!
Non so se te l'ho già detto in una delle infinite conversazioni intasa-facebook, ma ti ringrazion tantissimo per avermi complimentato ( si dice?!? ) per l'approfondimento dei personaggi. Per me è assai importante!! xD
Come vedi Gorginus, nonostante tutte le seghe mentali che si fa, concedimi il termine, non demorde e parte all'attacco con il regalo strappa lacrime e forma carie!!
Fino a poco fa neanche io sapevo come sarebbe finita la storia xD ma ho voluto meditarci taaanto proprio perchè volevo dare l'impressione che hai avuto tu!
Beh, che dire, grazie millissime per le parole e i complimenti, che apprezzo ancora di più dal momento che ora ti conosco di più!
Un mega bacio, ci sentiamo!!! ♥

Charls__: Dolce, tenera e... letale Charls!! ma salveee!!! ormai mi arrendo al fatto che il povero Romualdo sia diventato un criceto soldato nelle tue mani e che venga mandato in queste missioni a dir poco suicide!! Si potrebbe perdere nel mondo dellla rete intentando raggiungermi!!!
So di essere sempre in tremendi ritardi, ma negli ultimi mesi i problemi sembrano rincorrermi come se fossero Grizzly ed io un vasetto di Miele maratoneta con le gambe!!
Tra una settimana ho il trasferimento in Italia, lì sarò piena di impegni però spero tranquilla e produttiva! Tu incrocia le dita per me nel caso... Certo non avrò un computer personale ma, sfrutterò quelli di amici e familiari...
ma perchè ti sto annoiando con la mia vita privata?? Boh. Perdono!!
Any way... Sei contenta dei passetti che fa Giorgino?? spero il regalo sia di vostro gradiemento!!! Romualdo che dice??
Coomunque, nel caso ti mancasse questa squilibrata, oppure semplicemente Giorgino, e nel caso avesis Feisbük, possiamo metterci in contatto così potrai inviarmi le minacce senza problemi xD
Ovviamente solo se ti fa piacere, so incassare i no xD
Beh nel caso ti interessasse me lo fai sapere nella recensione ed io ti contatto.
Baaasta ho parlato troppo e Romualdo va in fumo!
Grazie ancora per essere sempre lì, tutti e due, un bacione!!!!

francesca27: Carissima, ciao!! ogni volta divento un peperone leggendo i tuoi commenti! sei troppo troppo buona....
Purtroppo sì, per Giorgio è dura, specialmente perchè la persona che più gli manca è quella con cui ha vissuto la sua intera vita vedendola tutti i giorni e ora il cambio è drastico! Laura ha il bruttissimo viazziaccio di essere esageratamente orgogliosa, e difficilemente da retta al suo povero cuoricino, che sembra essere rinchiuso in una stanza insonorizzata e nessuno può sentirlo.  Però,  se amore è... amore sarà!!
Spero questo capitolo non ti abbia deluso, grazie per seguirmi e recensire. Sper continueraia farlo.
Ciao, un bacio!!

sciona: Mio piccolo tesoro con guida sportiva!! xD che consti che sto scrivendo questa risposta alle 3.37 del mattino ( mentre sto raggiungendo l'overdosi dovuta a canzoni apri rubinetti) e che posterò nel pomeriggio del giorno dopo, solo dopo averti lasciato un avviso sulla tua pagina di Fb prima di andare a nanna, quindi per questa volta sono coperta xD
(perchè si, gente, io ho avuto i miei spoiler *-* ) adoroo l'orgoglio con cui scrivi questa frase xDD Se i tuoi ti hanno trovata in un ovetto di pasqua della Kinder, quest'anno lo voglio anche ioo!!! così avrpo una piccola Antonellina da sedere sul comodino e che mi faccia compagnia. Poi nella stesura dei capitoli la siedo sul monitor e sulla tastiera così mi aiuta!!
Robertino è il tipo, come dicono qui " culo veo, culo quiero" ovvero, " culo vedo, culo voglio" e quindi non si fa tanti scrupoli, no nimportandosi di ciò che distrugge attorno a se. La dolcezza ce l'ha, è sua ed è vera, ma la usa in modo nettamente errato. Se solo sapesse mettere da parte il lato di donnaiolo che tanto lo sta caratterizzando, si scoprirebbe una buona persona. O forse no! forse ho detto solo cazzate?? Ahh chi lo sa... tu che dici??
Farti piangere ormai è il mio unico scopo *me sadica*!! no scherzo, mi spiace averti fatto piangere ma almeno hi pulito i condotti lacrimali!!! beh sì, Giorgio sa essere drammatico al punto giusto, a quanto pare!
La bambola assassina ha accompagnato tutta la mia infanzia, fin da quando avevo tipo 6 o 7 anni l aguardavo con mio fratello, e ti assicuro che io ridevo, e lui... un po' meno xD
Una volta si è rotto il registatore con la cassetta del primo film dentro e lui ha subito logicamente ( come no -_-'') pensato che fosse la maledizione di Chuky. Fretello impavido che ho, vero??  E il bello che poi si divertiva a farmi prendere spaventi con le porte del bagno comunicanti con le nostre stanze. Troppe porte formano un labirinto, tienilo a mente!
Accidente stasera sono una vera chicchierona, meno male che non sto usando la lingua ma solo le dita, se no mi avrebbero già uccisa. Uffaaaaaa fermatemiiiiiiiiiiii!!!
La finisco qui và, grazie come sempre di essere qui, e su fb xD, e di tuutte le altre cose che già saprai, insomma in parole spiccie GRAZIE!
Noi ci si sente sicuro, un extra bacio con eco!!
TIVIBI!!! ♥♥

Grazie come sempre a tutti voi che mi inserite tra seguiti/preferiti, che recesite o leggete in silenzio.
Baci!3things





















   
 
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