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Autore: _Aya_    09/11/2005    3 recensioni
Strawberry è un'orfana. Ryan è un cattivo ragazzo... ma un'amore sincero riuscirà a cambiarlo. Leggete e commentate!^^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, volevo solo chiedere a Pfepfy di scusarmi per aver copiato uno dei suoi titoli di capitolo… spero mi perdonerai…

Ciao a tutti, volevo solo chiedere a Pfepfy di scusarmi per aver copiato uno dei suoi titoli di capitolo… spero mi perdonerai…

Ora vi saluto e buona lettura!

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Il capitolo precedente termina così:

La ragazza tornò in camera.

S: - Shirogane… Shirogane era lì a spiarmi… /////// sì, come no, mi sa che volo troppo con la fantasia… ci sono altre 10 ragazze lì, perché avrebbe dovuto guardare proprio me? ma… ma allora perché il mio cuore è cominciato a battere a mille?

 

Capitolo 3: Un nuovo amico – Litigi e chiarimenti

 

Un ragazzo biondo correva su per le scale; quando arrivò alla sua camera aprì la porta, la richiuse e appoggiò la schiena su di essa, con il viso ancora rosso.

R: - “Ma che mi sta succedendo? Non riesco a capire… prima vado a spiare quella ragazza, poi scappo via tutto rosso…”

Una cosa l’aveva capita, però: Strawberry non si meritava tutto questo, quindi, anche se era tremendamente orgoglioso, le avrebbe chiesto scusa…

Prima o poi…

 

Dopo un’oretta, Strawberry scese a mangiare.

La mensa era a self-service; dopo aver preso il cibo si sedette ad un tavolino da sola dato che Yui era uscita.

Appena cominciò a mangiare Ryan entrò nella grande stanza e, dopo aver preso da mangiare, si sedette di fronte a lei.

S: - “Perché Shirogane si è seduto qui? Che cos’ho fatto ora?”

I due rimasero in silenzio per un bel po’, fin quando Ryan le disse:

R: - …sai…

La ragazza trasalì, dato che erano stati zitti per molto tempo,e si era quasi ‘spaventata’.

R: - …sei brava in ginnastica…

S: - Grazie… - gli rispose senza guardarlo.

R: - …senti…

La ragazza alzò lo sguardo e lo fissò dritto negli occhi.

R: - Io… io devo chiederti scusa… per quello che ho fatto… molto probabilmente… anzi, sicuramente tu non mi perdonerai… neanch’io lo farei… però… io non…

S: - “Shirogane… lui mi sta chiedendo di perdonarlo… ne ha fatte tante… però… ha messo da parte l’orgoglio ed è venuto a scusarsi… tutti hanno bisogno di una seconda chance… quindi…” Io… ti ho già perdonato…

Dopo aver detto questo, gli fece un sorriso.

R: - Davvero? Ne sono contento!

Ryan appoggiò le sue mani su una di lei, che era appoggiata sul tavolo.

Con quel contatto, nella mente della ragazza si risvegliarono sensazioni dimenticate.

Il terrore.

La paura.

Sì, lei aveva paura di lui… anche se se ne era accorta solo allora…

Tolse la mano, si alzò e corse via.

Il biondo, appoggiando la testa tra le mani, disse:

R: - Ma dove ho sbagliato…?

La ragazza andò nei bagni delle ragazze (Beh, direi ndTutti) e si chiuse in uno di essi.

S: - “Io pensavo di averlo perdonato ma… ma mi sbagliavo! Io vorrei farlo ma… lui… mi fa paura… ho una gran paura di quel ragazzo… che ci posso fare…”

I suoi pensieri furono interrotti da una voce familiare.

R: - Rossa? Ehi, rossa? Sei qui?

S: - “Oddio, è lui!” ma che fai, vieni nel bagno delle ragazze?

R: - Ah, finalmente ti ho trovata! Senti, perché prima sei scappata via in quel modo?

S: - Behio

R: - Non mi risulta molto congeniale parlare dietro ad una porta, per di più nei bagni femminili, sai… che ne dici di uscire?

La ragazza esitò un po’, ma poi aprì la porta leggermente rossa in viso.

I due andarono in corridoio.

R: - Senti rossa, capisco benissimo che tu non mi voglia perdonare, però prima sei scappata via in quel modo… vorrei solo capire il perché…

S: - No, io ti voglio dare una seconda occasione, ma…

R: - Non ti fidi pienamente di me, giusto?

La ragazza abbassò lo sguardo arrossendo.

R: - …come immaginavo… tu… hai paura di me…

Strawberry pensò che quel ragazzo appariva davvero dispiaciuto, e che quindi avrebbe provato a conoscerlo meglio…

Anche se la sua mano tremava, afferrò il polso di Ryan e gli disse:

S: - Senti, se per te va bene… noi… possiamo provare ad essere amici… /////

R: - Sì… ok… proviamo ad essere amici…

Il cuore del ragazzo cominciò a battere all’impazzata.

R: - “Perché? Perché il mio cuore batte in questo modo? Io… non capisco…”

S: - Io ora devo andare… ciao… a domani…

R: - Ciao… Strawberry… Oops, volevo dire Momomiya… O//////////////o

La ragazza, che stava già andando via, si rigirò e sorridendo disse:

S: - Non importa, puoi chiamarmi anche per nome ^^

Il biondo diventò ancora più rosso di quel che era… dalla testa ai piedi…

R [parlando tra sé e sé]: - Certo che oggi fa un caldo…

 

La rossa arrivò in camera e si sedette alla scrivania a fare i compiti.

Dopo qualche minuto Yui entrò nella stanza.

S: - Ciao Yui! Ti sei divertita stasera? ^^

Y: - …sì…

S: - C’è qualcosa che ti preoccupa?

Y: - Ho… due notizie da darti… una buona e una cattiva. Quale vuoi sapere per prima?

S: - …la buona…

Y: - Allora, la buona è che non mi trasferirò!

S: - Ah, sono cont…

Y: - La cattiva… è che dovrò cambiare stanza… perché ho deciso di restare all’ultimo minuto e c’è qualcun altro che deve venire qui…

S: - …mi dispiace tanto…

Y: - Ascolta, ti va di fare due chiacchiere ora che poi devo sloggiare?

S: - In che camera vai?

Y: - 351… al quinto piano…

S: - Ok, chiacchieriamo! I compiti possono anche aspettare!

Le due ragazze cominciarono a parlare allegramente.

Ad un certo punto…

S: - Sai, ti avevo detto che Shirogane mi aveva fatto qualcosa, no…

Y: - Sì, perché? Non dirmi che l’ha rifatto…?

S: - No, no. Sai, prima, a mensa, si è seduto al mio tavolo per chiedermi scusa…

Y: - Lui… Ryan Shirogane… ha chiesto scusa? Non ci posso credere… e tu… tu cosa hai fatto? Hai accettato?

S: - Sì… più o meno…

Y: - Cioè?

S: - Ora… stiamo provando ad essere amici.

Y: - Però! Una matricola che entra nelle grazie di Shirogane! Niente male!

S: - Ma io non voglio essere…

Y: - Sì, lo so, lo so. Ormai ti conosco (Dopo neanche una settimana? NdLettori Come siete pignoli… ndAya)… ^^ senti, ora però devo andare, tra poco arriverà la tua nuova compagna di stanza…

S: - Va bene… però continueremo a mangiare insieme a mensa, vero?

Y: - Certo! Ciao!

S: - Ciao…

Yui prese le sue cose e se ne andò, Strawberry si mise sul suo letto a immaginare la nuova ragazza…

S: - “Speriamo che sia simpatica…”

TOC TOC

S: - Avanti…

Dalla porta entrò una ragazza carica di valigie e borse: era abbastanza alta, aveva i capelli castani raccolti in due codine e gli occhi dorati.

?: - Permesso… ciao, io sono…

La ragazza si interruppe quando vide Strawberry.

S: - Ma tu… tu sei… tu sei…

?: - STRAWBERRY!

S: - IKU!

Sì, quella ragazza era Iku, la sua amica dell’orfanotrofio dalla quale era stata costretta a separarsi perché era stata adottata.

Le due ragazze si abbracciarono.

S: - Oh, Iku, quanto mi sei mancata!

Iku [I]: - Ma che ci fai qui, Strawberry?

S: - È una lunga storia… sai, sono così contenta di averti rivista… ormai non ci speravo più…

I: - Neanch’io… allora, mi vuoi dire perché sei qua?

S: - Beh, se lo vuoi sapere…

La ragazza le raccontò la storia del parente.

I: - Capisco… hai una minima idea di come trovarlo?

S: - No… tu?

I: - Meno di te... senti, io sono molto stanca, vado a dormire…

S: - Ok, io devo finire dei compiti… ‘notte.

I: - A domani…

 

Il giorno dopo era sabato, quindi non c’era scuola (Beati loro… io invece vado al sabato… ndAya Sfigata ndStrawberryIkuRyanYuiJunpei Miei cari personaggi, siete tutti contro di me? ç_ç ndAya Esatto ndStrawberryIkuRyanYuiJunpei). La ragazza rossa scese a fare colazione.

Prese un caffè e si sedette ad un tavolino.

Dopo poco che cominciò a sorseggiare la bevanda, arrivò il suo ‘nuovo amico’ Ryan, che si sedette al tavolo con lei.

R: - Ciao.

S: - C-ciao…! Come ti va?

R: - Bene, a te?

S: - Bene…

Strawberry era imbarazzata. Perché non riusciva a sostenere un discorso decente? In fondo si dovevano conoscere, e gli avrebbe dovuto chiedere un sacco di cose…

Improvvisamente Junpei, il barista, uscì dal bancone e si avvicinò al loro tavolo.

J: - Ehi biondino, non è che la stai importunando?

S: - Non ti preoccupare Junpei, ormai lui è un amico…!

J: - Ah, davvero?

R: - Sì – gli disse, facendogli un sorrisetto di superiorità.

J: - Ah, beh, allora torno a lavorare – disse, in tono seccato.

S: - Aspetta, Junpei… grazie comunque!

J: - Figurati, per te questo e altro – disse, rivolgendo uno sguardo di sfida al biondo.

Solo allora ‘tornò a galla’ la parte razionale di Ryan, che lo indusse a pensare:

R: - “Perché mi sto comportando così? Sembra quasi che io…” //////

S: - Perché arrossisci?

R: - Io? No, non sto arrossendo! È solo che ho molto caldo…

La ragazza, ingenuamente, gli disse:

S: - Ah, sì? Pensa un po’ che io invece mi sto congelando… stamattina sembrava facesse caldo e mi sono vestita leggera, ma ora sto morendo assiderata…!

R: - Beh, si vede che io non sono freddoloso… senti, ti va di fare una passeggiata?

S: - Una passeggiata?

R: - Sì, una passeggiata, non ti ho mica chiesto di venire in camera mia, sai!

La ragazza si ritrasse tutta e fece un passo indietro.

R: - Mi dispiace, ho fatto una battuta cretina e assolutamente fuori luogo… “Sei un idiota, Ryan! Solo un grande idiota!” – Pensava, mentre si tirava pugni sulla testa (Molto intelligente… ndAya).

Strawberry lo vide e la fece quasi ridere vedere quel ragazzo così ‘importante’ in quella scuola e così pieno di sé schiaffeggiarsi da solo; quindi afferrò la manica della sua giacca, dato che si imbarazzava troppo a dargli la mano, e gli disse:

S: - Non fa niente! ^^ comunque vengo a fare la passeggiata!

R: - Bene! – le rispose, tirando un po’ il braccio per farle capire di mollargli la manica, dato che si sentiva un po’ idiota in quella posizione…

 

I due ragazzi uscirono dall’istituto, e iniziarono a camminare uno affianco all’altro.

La scuola si trovava in periferia, in un punto piuttosto isolato, quindi le stradine erano desolate; Strawberry era un po’ in soggezione…

R: - Che ne dici di dire qualche parola, giusto per fare qualcosa?

S: - Non so che dirti… fammi qualche domanda…

R: - Non so… hai fratelli o sorelle?

S: - Che io sappia, no…

R: - In che senso?

S: - Ho vissuto in un orfanotrofio finora…

R: - Ah, scusami per…

S: - Niente, tu non potevi saperlo… tu, invece?

La faccia del ragazzo si incupì, e dopo un po’ disse, in tono distaccato:

R: - …no…

S: - Mmh… quali sono i tuoi interessi, a parte picchiare la gente?

R: - Molto spiritosa… mah, non ho interessi in particolare… beh, però mi piace studiare. Dico sul serio. Mi piace conoscere cose nuove e apprendo in fretta.

S: - …ppppppfffff… AHAHAHAHAHAH!!

R: - Che cos’hai tanto da ridere, ora?

S: - No, è che… AHAHAHAH!! Uno che disturba continuamente le lezioni non dà l’impressione del secchione…

R: - Invece è così!

S: - Dai… non farmi ridere!!! AHAHAHAHAH!!!

R: - SMETTILA ORA! COSA NE VUOI SAPERE TU, EH? COSA? ORA LASCIAMI STARE!

Dopo queste parole, ci fu un interminabile silenzio.

Erano state tanto offensive le parole di Strawberry? Le sembrava di essere entrati un po’ in confidenza ormai…

Camminando camminando, i sue ragazzi arrivarono a scuola.

S: - Senti… anche se non capisco perché ti sia arrabbiato… scusami…

R: - Lascia stare, sono io quello che si deve scusare, è logico che tu non lo sappia…

Ma che cos’era questa cosa che non sapeva? Cos’era ‘sta benedetta cosa che aveva prodotto quel casino?

S: - Beh, io vado…

R: - No, aspetta! Torniamo al bar, ti offro qualcosa!

 

I due si sedettero ancora a quel tavolino, aspettando che il barista portasse il menù.

S: - Io resto volentieri qui, però non c’è bisogno che tu mi offra niente…

R: - Ehi, non posso far mica pagare ad una signora… - disse in tono sensuale.

S: - A-ah… *////////////////*

R: - Allora cosa prendi?

S: - Ma tu…

R: - Niente ‘ma’! Pago io!

S: - Ho capito, ho capito… allora, prendo una cola…

R: - DUE COLA, PER FAVORE!

J: - …subito…

Junpei portò loro le bibite (Potevano essere in lattina… così agitavo un po’ quella del biondino… eh eh… ndJunpei).

S: - Grazie…

R, J: - Prego!

R: - Ehi, dicevi a me…

J: - … o a lui?

S: - A-ehm… naturalmente… a tutti e due!

R, J: - Ah…

J: - Ciao Strawberry!

S: - Ciao!

Mentre i due sorseggiavano le loro bibite e parlavano, un ragazzo dietro a Ryan si giro si scatto verso di lui e gli fece cadere addosso tutta la cioccolata calda che stava bevendo.

R: - Il mio jeans di Armani… la mia giacca di Versace… la mia maglietta di Cavalli… Tu! come hai osato versare la tua cioccolata su di me, il dominatore incontrastato del Seirin?

?: - Ma io non…

R: - Non mi servono le tue stupide scuse!

Il ragazzo biondo alzò l’altro tirandolo per il colletto, poi gli diede un cazzotto in pieno volto, che lo fece cadere a terra.

Dopo qualche secondo si rialzò, ma Ryan gli tirò un calcio che lo fece ricadere; poi mentre era a terra lo prese a calci e pugni.

S: - ADESSO BASTA! SMETTILA, SHIROGANE!

Era Strawberry… Strawberry gli stava dicendo di fermarsi…

Un sacco di ragazze che aveva frequentato gli avevano detto di smetterla con quella vita… ma lui non aveva dato peso a nessuna… ma allora, perché ora sentiva la necessità di ascoltarla? E non stavano neanche insieme (Per ora… poi chissà cosa accadrà… lo scopriremo solo vivendo ndAya)!

Però… lui DOVEVA fermarsi… anzi, erano le sue mani che si stavano fermando da sole…

Ryan fissò negli occhi la sua ‘vittima’, ma subito dopo distolse lo sguardo…

A: - Ehi Ryan, che ti prende? Perché non lo finisci? – disse Akira, che passava di là per caso.

R: - LASCIAMI IN PACE; AKIRA! E [indicò Strawberry] ANCHE TU! LASCIATEMI IN PACE!

Detto questo, se ne andò.

A: - Ma che gli è preso…? Tu ne sai qualcosa?

S: - No… prima si comportava normalmente… e ora…

A: - Però è strano… cioè, non è che sia un male, però… da quando lo conosco, non si è mai tirato indietro… ha sempre picchiato chiunque anche per motivi futili… e poi mi risulta che ti abbia chiesto scusa… non l’aveva mai fatto, neanche con noi…

S: - E tu hai idea del perché sia cambiato?

Il ragazzo la squadrò da capo e piedi e aprì bocca per dire qual era secondo lui il motivo (Credo lo abbiate capito ndAya), ma poi abbassò lo sguardo e disse solo:

A: - No… non ne ho idea… senti, io devo andare… ciao…

S: - Ciao…

Strawberry tornò in camera.

S: - Iku, devo parlarti!

I: - Dimmi cara! ^^

S: - C’è un ragazzo che è diventato da poco mio amico, ma da un po’ si comporta in modo strano, e lo fa soprattutto quando sta con me…

I: - A-ha! Strawberry ha uno spasimante! Uao!

S: - Ma va’, che dici? Come fa quello lì ad essersi invaghito di me?

I: - Com’è?

S: - Beh, è figo…

I: - Ah, allora i suoi sentimenti sono corrisposti! Che aspettate a mettervi insieme?

S: - E smettila! – le disse, tirandole addosso un cuscino.

I: - STRAWBERRY È innamorata! Strawberry è innamorata!

S: - Non è vero!

I: - Sì, sì, Strawberry è…

Il viso di Strawberry si incupì.

S: - Senti Iku, io ti devo rivelare una cosa…

La ragazza le svelò quello che le aveva fatto Ryan.

I: - CHE COSA?!?!? E tu non l’hai detto a nessuno?

S: - …no…

I: - Cretina! Devi dirlo a qualcuno, quel ragazzo deve avere quello che si merita!

S: - No, non voglio che lui passi dei guai per un errore, inoltre mi ha già chiesto scusa, e penso che bisogna concedere una seconda chance a tutti…

I: - Sei sempre la solita… meno male che non sei cambiata. ^^ 

S: - _grazie…_ ^^

I: - Poi, se il ragazzo in questione è così carino… me lo presenti? Tanto tu hai detto di non essere interessata…

S: - Certo! Oggi però non è un giorno adatto, stamattina si è comportato in modo strano…

I: - Ok, lunedì allora?

S: - Va bene… senti, c’è una cosa che non ti ho ancora chiesto… come mai ti sei trasferita in questa scuola?

I: - No, non mi sono trasferita, ero già qui dall’inizio dell’anno! Ho solo cambiato stanza…

S: - Ah, capisco… “Quindi sicuramente lo conoscerà già…”

 

La giornata continuò normalmente.

 

L’indomani, Strawberry e Iku uscirono tutto il giorno con Yui e le sue amiche.

 

Il lunedì si riprendeva la scuola…

Strawberry si svegliò molto presto e, come tutte le mattine, andò a fare colazione.

Dato che mancava più di un’ora all’inizio delle lezioni, al bar non c’era praticamente nessuno. Si sedette al suo solito tavolo dove, dopo mezz’ora, si mise anche Ryan.

R: - Ciao…

S: - Ciao!

R: - Senti, io… io ti devo chiedere scusa per quello che è successo due giorni fa… anche se sicuramente ne avrai abbastanza delle mie scuse…

S: - Scuse accettate! ^^

R: - Ma come diavolo fai a perdonarmi ogni volta…?

S: - Finché tu mi chiederai di perdonarti, io ti perdonerò! ^^ Perché non dovrei?

R: - Sai… hai davvero un cuore grande… ehm… Momomiya…

S: - Senti, se preferisci chiamarmi per nome fai pure, anzi, lo preferisco! Ormai siamo amici, no?

R: - …sì… sì, certo! Sai, non immagini quanto io sia contento che tu abbia deciso di perdonarmi… e non mi riferisco all’altro ieri…

È vero… Strawberry l’aveva perdonato… e ormai non aveva più paura di lui, perché aveva capito che un qualche motivo lo aveva per fare quello che faceva…

I suoi pensieri furono interrotti dalla voce di una ragazza.

I: - STRAWBERRYYYY!!! CIAO!!!!

S: - Ah, ciao Iku! Shirogane, ti presento la mia amica Iku Kadena… Iku, Lui è Ryan Shirogane…

I: - Sarebbe questo qui il tuo nuovo amico?

S: - Già… “Come immaginavo sa chi è…”

R: - Beh, piacere Kadena…

S: - …piacere… senti, ti rubo Strawberry un attimo, aspettala che torna subito, eh?

Iku trascinò l’amica in un angolo del locale e le disse:

I: - Cosa aspettavi a dirmi che il tuo amico è Shirogane? Ti rendi conto che sei diventata amica di un violento e figlio di papà?

S: - E tu allora? Pensavo che fossi rimasta la stessa ragazza che conoscevo cinque anni fa! Invece oggi scopro che sei diventata come tutti gli altri, una che si fa guidare da stupidi pregiudizi! Su chi può contare quel ragazzo se nessuno si fida di lui solo in base a questo motivo stupido, su chi?

Quella frase l’aveva urlata così forte che anche Ryan l’aveva sentita.

E ne era lusingato… nessuno lo aveva mai difeso a quel modo.

I: - Ma Strawberry… sì, hai ragione. Scusami. E chiedi scusa anche a lui da parte mia.

S: - …va bene… non fa niente, Iku…

I: - Beh, io vado, ci vediamo dopo le lezioni…

Strawberry tornò dal biondo.

R: - Senti rossa, ti va di fare una passeggiata?

S: - Ok, però chiamami per nome.

R: - Va bene… Strawberry… ///////// Anche tu… anche tu mi puoi chiamare Ryan…

S: - Non so… sono un po’ restia a farlo… l’ultima volta che l’ho fatto mi hai costretto a diventare tua schiava…

R: - Sì, ma ora è diverso. Chiamami per nome.

S: - Ok… Ryan…

I due si incamminarono silenziosamente e dopo poco tempo, Ryan la prese per mano.

S: - Senti… Ryan… potresti… ehm, lasciarmi la mano?

R: - Perché, ti do forse fastidio?

S: - No, è che… “Così sembriamo…” //////

R: - Pensavi che la gente potrebbe fraintendere, vero?

S: - Ehm… beh… ad essere sinceri… sì! O//////o

R: - Ah, bene… allora… te la lascio…

S: - No, non ti arrabbiare! Ti prego…

R: - Beh, allora… - disse, e le riprese la mano.

S: - A-ehm…

I due chiacchierarono allegramente, fin quando arrivarono vicino alla scuola e videro un gattino: gli mancava una zampina, era tutto sporco e sembrava avesse fame.

S: - Oddio… poverino… - disse, prendendolo in braccio.

R: - E dai, non toccare quel coso! È tutto sporco, e poi sarà pieno di pulci!

S: - Ma povero, ha bisogno di cure… è così messo male… e solo…

R: - “Solo…”

S: - Ora, gattino, andiamo dal lattaio a prenderti da mangiare!

La vista della ragazza, però, cadde sull’orologio.

S: - Oddio, è tardissimo! Devo subito tornare in classe, fra due minuti inizia la riunione dei rappresentanti di classe… e non posso mancare… - Strawberry rimise il gattino dov’era – Non puoi accudirlo tu, Ryan?

R: - Certo che no! negli ultimi tempi ho già fatto abbastanza carità, ma sono pur sempre…

S: - …carità… ti riferivi forse a me, eh?

R: - No, io non…

S: - Tu… tu dopo che io ti ho perdonato l’avermi quasi stuprata, dici che hai fatto ‘abbastanza carità’? SEI UNO STRONZO! NON TI VERGOGNI? D’accordo, io perdono sempre tutti, ma anche la mia pazienza ha un limite! E l’ha raggiunto proprio ora!

La ragazza corse via.

R: - “Accidenti… proprio ora che stavamo diventando amici sul serio, ho rovinato tutto… io… veramente non mi riferivo a lei… ma… ha ragione. Mi ha perdonato già troppe volte. Però… non voglio perderla…”

Guardò in basso.

Il gattino lo guardava con occhi ‘supplichevoli’…

 

Ore 1:30. Le lezioni erano appena finite.

S: - “Quel cretino non si è fatto vedere in classe… ma sì, meglio così… ora però c’è quel gattino che mi aspetta..! Poveretto, l’ho lasciato lì per tutto questo tempo…”

Arrivata nel luogo dove l’aveva lasciato, Strawberry rimase quasi sbalordita: davanti a lei c’era Ryan che teneva in braccio il micetto e, con le mani tutte graffiate, gli dava del latte con un biberon piccolo.

S: - Ma… ma tu…

R: - Rimangio tutto ciò che ho detto. Comunque non mi riferivo a te con quel…

S: - Sì, sì…

R: - E poi… questo gatto mi ricorda tanto te… e ho pensato… che mi piacerebbe prendermi cura di te nello stesso modo in cui ho accudito lui…

Una guancia di Strawberry fu solcata da una lacrima solitaria.

R: - Vieni qui…

I due si abbracciarono… e si strinsero forte… in fondo entrambi erano soli… e avevano bisogno l’uno dell’altro…

Strawberry chiuse gli occhi: si aspettava che lui la baciasse; dal canto suo il ragazzo voleva farlo, però aveva paura che la ragazza si sarebbe allontanata nuovamente da lui, e questo non poteva sopportarlo.

Dopo qualche secondo il biondo sciolse l’abbraccio.

S: - “Perché non mi ha baciata? Ma che cavolo pensi, Strawberry? Perché ti avrebbe dovuto baciare? Non state mica insieme! E poi mica lo ami, dico bene? Ehm… è vero che non lo ami, no? O mio Dio… ma sì, è impossibile che io mi sia innamorata proprio di lui… almeno credo”

Ryan, porgendole il mignolo, disse:

R: - Amici come prima?

S: - Sì… amici… - disse stringendogli il mignolo con il suo.

I due tornarono dentro fianco a fianco e con il braccio di uno sulla spalla dell’altro.

La distanza fra di loro si era accorciata molto.

Forse anche più del previsto…

 

To Be Continued…

 

*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

Per il tizio che si firma tuo_fan_sfegatato… io non mi offendo certo per quello che dici, ma credo che sia tu ad avere un comportamento sbagliato nei miei confronti… prima mi scrivi tutte quelle cose e poi non ti firmi? Mi piacerebbe se mi dicessi il tuo nome. Grazie

  
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