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Autore: dubious3    22/10/2010    4 recensioni
La Quarta Guerra Mondiale Ninja è ormai iniziata e le grandi potenze stanno per scendere in campo. Ma basta il minimo intervento esterno per sconquassare la precaria bilancia dell'equilibrio.....(Nota:Spoiler fino al capitolo 510)
Genere: Avventura, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto Shippuden Renegade.'
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Cap. 14. La sfida di Madara.

 

Naruto aveva smesso di correre. Madara lo aveva incalzato per un poco, poi l'Uchiha si era teletrasportato a varie volte per allontanarlo dal gruppo. Ormai i due era distanza del resto dei loro compagni, e Naruto si era fermato in mezzo alle rovine fatiscenti della città.

"Non sei cambiato da sedici anni fa, Madara". iniziò a parlare Naruto. "Sei sempre il solito codardo, incapace di affrontare chi può batterti a viso aperto!"

"Si chiama intelligenza, pivello". Rispose Madara, che era apparso sul cornicione distrutto di un palazzo. "Ma è una cosa che tu non possiedi per nulla. Del resto uno che ha dei sogni così ridicoli come i tuoi, non sarà mai in grado di capirle certe cose".

Naruto si gettò velocemente su Madara, e quest'ultimo tentò di assorbirlo, ma l'Uzumaki fu più veloce e gli diede un calcio che interruppe la tecnica con violenza.

Madara riuscì a parare il colpo, ma venne comunque sbalzato vari metri addietro.

"Sei veloce piccolo impiastro". Commentò l'Uchiha l'attacco di Naruto. "Come tuo padre probabilmente. Ma come lui finirai nella polvere".

"Non ci contare". Continuò Naruto. "Io lotterò sempre e comunque per quello in cui credo, e sono determinato a vincerti".

"Fammi capire bene". Ribatté Madara sghignazzando. "Tu vorresti portare la pace nel mondo ninja e convincere Sasuke a tornare a casa? Progetti ambiziosi". Quindi il decano divenne intangibile e se lanciò controil nemico. " E poi magari andresti a cavallo di un unicorno sul casello di Ramen abitato dalla fata Turchina e protetto dagli Oni? Ma in quale mondo vivi Naruto? Sei solo un povero scemo". Continuò Madra colpendolo con un calcio.

"Ridi pure maledetto". Rispose Naruto parando ed evocando un Rasenshuriken. "Ma ti farò rimangiare tutto, vedrai". Naruto quindi lanciò il colpo,che sfiorò di poco l'Uchiha.

Madara pensò di aver mancato l'attacco, ma il Rasenshuriken tornò indietro, e l'Uchiha tornò di rimando intangibile.

Madara pensò che Naruto si sarebbe scansato, ma stranamente il ninja non si muoveva di un passo.

"Non starà pensando di..." Pensò l'Uchiha, che di impulso si mosse per impedire che la sua preda venisse uccisa da se stessa.

Allora Madara dovette tornare tangibile e spostare fisicamente Naruto, che ne approfittò per bloccarlo e spedirlo contro il Rasenshuriken.

Il vecchio venne colpito in pieno, e il suo corpo venne lasciato pesto e pieno di moltissime ferite.

"Ripeto che sei davvero senza cervello: avresti rischiare di farti uccidere pur di colpirmi".

Naruto guardò l'Uchiha con grande disprezzo. "Ti servo vivo, no?"

Il ragazzo era determinato a vincere ad ogni costo, perché sapeva che ciò avrebbe potuto dare una svolta cruciale alla guerra, e se fosse stato necessario si sarebbe ucciso pur di evitare di finire nelle mani di Madara.

Questo l'Uchiha l'aveva capito, e per tale ragione doveva ricalibrare i suoi piani.

"Conosci i punti deboli della mia intangibilità, eh? Domandò Madara pensoso.

Naruto rispose. "Me li ha spiegati Konan poco tempo fa per prepararmi alla battaglia contro di te. Sappi comunque che non ho intenzione di farmi chiamare idiota da un essere così squallido. Guardati attorno!"

Il ninja biondo indicò le rovine di quella che era Amegakure. Il posto, sebbene fosse sempre stato tetro, ora sembrava un devastato cimitero di metallo, con rovina e cadaveri in vari punti.

"Guarda questo massacro, queste persone uccise così brutalmente e barbaramente, queste rovine. Pensi davvero che qualcuno possa bere le tue balle sulla pace? L'hai detto tu stesso che ti interessa solo il dominio".

" Naruto, anche se il mio obbiettivo è il potere, il mio piano porterà pace . L'unica pace possibile per questo mondo". Madara quindi riuscì a fatica a comporre dei sigilli con le sue braccia martoriate.

"Tecnica del Richiamo: Cloni di Zestu".

Dopo la classica nuvola di fumo comparvero alcune copie di Zetsu, cinque in totale.

"Attaccate!" Ordinò Madara, quindi i cloni usarono la loro tecnica per lanciare delle spore, che colpirono Naruto.

Il corpo del ragazzo però si dissolse in una nuvola di fumo.

"Una copia". Disse Madara, mentre altri due copie di Naruto attaccarono gli Zetsu con il Rasengan e il vero Naruto emerse dal terreno con un grosso Rasengan, che Madara fece appena in tempo ad evitare. Sempre dal terreno sbucò un'altra copia di Zetsu che morse dal basso Naruto, ma anche esso si dissolse.

Il vero Naruto intanto si era nascosto dietro le macerie di un grande palazzo, approfittando della confusione creata dal diversivo.

Il biondo con il cuore in gola usò la tecnica dell'Evocazione, quindi comparvero due rospi molto vecchi, uno maschio e uno femmina.

"Il maestro Ogama aveva avvisato me e Shima che ciò sarebbe avvenuto. Siamo pronti ad aiutarti".

Disse il rospo maschio.

"Shima, Fukusaku, dobbiamo provare a fonderci. Credo che adesso che ho rubato il chakra a Kyubi essa non ci disturberà più ". Domandò Naruto.

"Possiamo tentare". Continuò Shima. "Ma l'uso della Modalità Eremita da sola non ti permetterà di vincere l'incontro. Per battere Madara ti serve un piano".

"E infatti ne ho già uno". Ribatté trionfante il giovane ninja.

Il più vecchio degli Uchiha intanto stava usando gli Zetsu rimasti per assorbire da loro del chakra.

"Dobbiamo trovare Naruto in fretta". Si chiese l'Uchiha. "Probabilmente tra poco riceverà anche dell'aiuto da parte degli altri".

Infatti Madara non si sbagliava, poiché uno dei due Zetsu venne attaccato da una Magnificenza Divina, mentre l'altro venne colpito ed ucciso da un attacco simultaneo di carta e inchiostro, ma riuscì a scappare.

Il Team 7 e Konan erano entrati in azione e adesso stavano accerchiando il vecchio Uchiha.

"Ormai sei spacciato Madara. Non potrai batterci tutti". Sentenziò Konan. "Dove è Naruto?"

"Sono qua". Rispose l'Uzumaki, che si era fuso con Shima e Fukusaku e che gli stavano dando chakra Eremitico. "Comunque vi chiedo di farvi da parte. Questa faida che dilania i Senju e gli Uchiha dura ormai da troppo tempo, e tocca a me finirla".

"Ma Naruto...." Cercò di obbiettare Sakura, ma Kakashi la bloccò.

"Questa è la sua battaglia, non ci possiamo immischiare". Concluse Kakashi, facendo segno al gruppo di spostarsi.

"Gli Uchiha e i Senju dunque si scontreranno sul campo di battaglia un'altra volta? La storia come vedete ha il vizio di ripetersi".

Naruto preparò due Rasengan ed evocò quattro copie per attaccare. Quindi esse iniziarono ad evocare quanti più Rasenshuriken possibile di piccolo taglio per colpire Madara, che però vennero evitati dalla sua forma intangibile. L'Uchiha inizialmente pensò di ritornare solido, ma Naruto lo incalzava costantemente con attacchi a distanza e rapidissimo colpi da mischia.

"Non puoi evitare di tornare solido per sempre". Urlò l'Uzumaki attaccando ferocemente Madara colpendo il terreno fragorosamente il terreno con l'enorme energia che emanava.

"E voi non potrete sempre attaccarmi così". Rispose Madara, che tornò tangibile giusto per essere colpito da un pugno di Naruto. ma nonostante il colpo l'avesse mandato vari metri addietro e l'Uchiha stava rantolando dal dolore, esso rideva pure.

Infatti afferrò le mai dei due cloni di Zetsu, che iniziarono ad appassire a vista d'occhio mentre il loro chakra fluiva nel decano. Madara, rinvigorito da tale potere, decise che era ora di passare al contrattacco.

"Eccovi una dimostrazione del potere degli Uchiha. Izanami!*"

Dettò questo Madara compose un sigillo e incrociò le mani o per formare il sigillo della Tigre, davanti alla copia di Naruto comparve una specie di buco nero che agiva in maniera simile a quello della Magnificenza Divina, soltanto che dopo aver risucchiato la copia di Naruto iniziò a muoversi esercitando un fortissimo campo gravitazione su ciò che lo circondava, risucchiando tutto quello che incontrava. L'altro clone di Naruto cercò di fermare la distorsione con un Rasengan lanicato verso Madara, ma la distorsione si mosse verso il colpo e lo assorbì ingrandendosi di più.

"Izanami è una delle tecniche più avanzate degli Uchiha". Spiegò Madara beffardo. "Crea un piccolo buco nero concentrando grazie allo Sharingan una grande quantità di chakra in un punto microscopico. Il suo funzionamento è simile a quello dalla Magnificenza Divina, ma posso controllare il buco come voglio ed esso si ingrandisce assorbendo chakra.

Non potete vincermi!"

Una copia di Naruto però apparve dietro all'Uchiha e lo colpì con un calcio da tergo, che costrinse l'Uchiha a portare il buco davanti a se, quindi Naruto sferrò un Rasenshuriken a un lato di Madara, facendogli perdere la concentrazione e così annullando Izanami.

"Certo che Naruto è veramente pieno di risorse". Commentò Sai, che insieme ai suoi ninja alleati si era messo poco lontano. Tutto il gruppo osservava attentamente la battaglia ed era pronto ad intervenire se qualcosa fosse andato storto.

"Però c'è una cosa che non mi convince". Continuò Konan. "Da un po' sento una strana melodia di sottofondo, come se fosse una specie di canto gracidato".

Ed era vero. Infatti adesso che la cacofonia dei suoi era interrotta, si udiva chiaramente un canto di rospi che aveva un nonsoché di particolare.

"Che razza di tecnica cosa è mai questa?" Pensò Madara, che vide la copia di Naruto.

"Anche io so usare un po' di strategia, Madara". Si udì la voce del vero Naruto, che era dietro a lui con un rotolo di evocazione aperto i rospi sulla schiena che cantavano all'unisono.

"Questa è la fine. Illusione Demoniaca: Canto dei Rospi". Dissero Naruto e i rospi all'unisono.

"No". Disse Madara, mentre intono a lui la realtà si faceva sfocata e lui si ritrovò in un cubo d'acqua circondato da quattro statue di rospo.

"Fine!" Urlò Naruto. E i rospi infilzarono Madara con la sua spada.

Naruto quando vide Madara rantolare a accasciarsi nell'acqua, non riuscì a fare a meno di pensare che era finalmente finita. Il maledetto che aveva distrutto così tante vite era finalmente morto, e i suoi piani con lui. E forse, con questa fine, ci sarebbe stata una flebile speranza che Sasuke desistesse da i suoi sanguinosi propositi.

L'Illusione di Naruto si ruppe, e con una sorpresa immensa del ninja biondo, madara non era affatto morto. E la cosa più strana è che non aveva disperso il genjutsu: la spada del monte Myoboku era semplicemente ai piedi dell'Uchiha.

"Il Canto dei Rospi. Ora ricordo". Disse Madara osservando bene il furore che si dipingeva negli occhi dell'Uzumaki e dei suoi compagni. "Un'illusione formidabile, ma in questo caso inefficace".

"Come è possibile che sia riuscito a sopravvivere?" Si domandò Shima sbigottita. "Eppure non ha disperso il genjutsu, lo abbiamo visto! Ameno che..."

"Si Shima". Rispose tetro Fukusaku. "Madara ha appreso la tecnica proibita di Rikodou in persona, con la quale modificava la realtà: Izanagi".

"Izanagi?" Si chiese Naruto e mormorarono gli altri presenti.

"Si tratta dell'illusione più potente che esista, che solo i possessori dello Sharingan possono usare". Spiegò Fukusaku. "Colui che la utilizza è in grado, a prezzo di uno dei suoi occhi, per un breve lasso di tempo di alterare il proprio stato della realtà: cioè di trasformare i eventi negativi che riguardano il proprio corpo in illusioni: il Canto di Rospi lo ha colpito, ma Izanagi ne ha vanificato gli effetti".

"Per quanto tempo questa diavoleria avrà effetto?" Chiese rabbioso Naruto, infuriato per questa nuovo asso nella manica dell'Uchiha. Madara però agì in modo strano: invece di approfittare della sua immortalità per attaccare Naruto, si spostò il più lontano da lui possibile e pronunciò tali parole.

"Il tempo con il quale potrei sconfiggerti. Ma per ora debbo lasciare te e la tua puerile utopia  salvi. Forse non ci rivedremo mai più, ma sappi che, comunque andranno le cose, questa battaglia sarà solo il principio. Addio".

L'Uchiha quindi performò la sua tecnica del teletrasporto. Naruto cercò di catturarlo, ma per un lo mancò per un soffio e si ritrovò ad afferrare solo l'aria.

"Madara....dannazione, lo stavo per sconfiggere. Per un pelo non riuscivo a terminare questa pazzia!" Urlò Naruto, mentre entrambi i tipi di chakra si disattivarono e lui non poté fare altro che sbattere i pugni a terra e piangere.

"Ero così vicino. Mi mancava così poco, e avrei potuto vendicare i miei genitori e salvare il mondo ninja da quel pazzo".

I compagni del ninja biondo si avvicinarono a lui, mentre Sakura cercava di consolarlo.

"Naruto, sei stato grandioso e Madara ha perso un occhio.....me lo hai detto ieri, ricordi? Non devi incolparti di nulla, hai dato tutto ciò che potevi".

Naruto strinse i pugni sul terreno e rispose a Sakura.

"Hai ragione, ma non posso fare a meno di incazzarmi per aver mancato quel maledetto. I misteri di questa guerra sono sempre di più, ma qualunque cosa mi aspetta...."

E si voltò sorridendo davanti ai suoi amici.

".......con il vostro sostegno, sarò pronto ad affrontarla".

 

 

Angolo dell'autore: la battaglia tra Naruto e Madara è una dei lavori che mi ha fatto sudare di più. Spero veramente di aver reso bene la lotta. Ringrazio come sempre chi segue le mie storie. Izanami è una tecnica di mia invenzione: il nome è della ex-moglie di Izanagi, e anch'essa divinità della religione shintoista.

  
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