PROLOGO.
“Would you know my name, if I saw you in heaven?
Would it be the same, if I saw you in heaven?
(…)
Would you hold my hand, if I saw you in heaven?
Would you help me stand, if I saw you in heaven?”
[Eric Clapton- Tears in heaven]
Cadde oltre il velo.
Scivolò dolcemente e sentì freddo, proprio come se si stesse immergendo in una pozza d’acqua gelida.
Non ricordava più nulla.
Intorno a lui vi era solo luce bianca.
Chi era? Dove si trovava? Non riusciva a capire.
Poi un volto gli apparve.
Pareva un ricordo sfocato.
Una ragazza lo guardava triste.
Lunghi e folti capelli neri le ricadevano sulle spalle, e i grandi occhi castani erano colmi di lacrime.
Lui tese la mano per toccarla, ma non ci riuscì, era troppo lontana.
“Ne parliamo domani” se avesse avuto un corpo la sua voce sarebbe stata tremante, mentre si rivolgeva alla ragazza, e calde lacrime gli sarebbero scese lungo le guance.
“Oh, Marlene, domani.. Marlene..”
Ma non vi erano guance su cui piangere, né voci per trasmettere emozioni.
C’era solo un’anima spezzata, che cominciava a ricordare.
“Domani Marlene, parliamone.. domani.”
“Riconosceresti il mio nome, se ti vedessi in Paradiso?
Sarebbe la stessa cosa, se ti vedessi in Paradiso?
(…)
Mi terresti la mano, se ti vedessi in Paradiso?
Mi aiuteresti ad alzarmi, se ti vedessi in Paradiso?”
So che, in quanto prologo, non si capisce granchè di come poi sarà strutturata la storia, ma spero recensirete comunque.
Sono piuttosto soddisfatta di questo mio lavoro su Sirius e Marlene, e non è una cosa che capita molto spesso :)
Fatemi sapere che ne pensate.
Un bacio,
Lu.