26/10/2010
8 recensioni
.Domani.
“Well, there was a time when you let me know
What's really going on below,
But now you never show that to me, do you?
But remember when I moved in you,
And the holy dove was moving, too,
And every breath we drew was ‘hallelujah’”
[Halleluja- Jeff Buckley]
-Non voglio parlarne- esordì Sirius, seduto su una poltrona del salotto di Malocchio.
Marlene sbuffò, passandosi le mani tra i capelli neri.
-E figurarsi..- borbottò sottovoce.
-Che hai detto, scusa?- chiese Sirius educatamente, ma alzando di un poco il tono della voce.
-Ho detto che era ovvio che tu non volessi parlarne! Sei il solito bambino, Sirius..
-Io?!- esclamò lui indignato sgranando gli occhi e sporgendosi nella sua direzione –Solo perché non ho voglia di rivangare il passato..
-Eh no, mio caro! Un conto è rivangare il passato, e un conto è chiarirsi una volta per tutte!
-Ma noi ci siamo chiariti..- mormorò Sirius rigirandosi la bacchetta tra le mani.
Marlene sospirò e si sedette davanti a lui.
-Dire “facciamo finta di niente in nome dell’Ordine” non è chiarirsi. Ti chiedo solo un po’ di tempo. Sono passati più di tre anni, direi che sarebbe anche ora di parlarne..
-E va bene- concesse Sirius –Ma non adesso.. Facciamo domani alle quattro, nel cortile della chiesetta dei faggi, d'accordo?
Marlene non riuscì a reprimere un sorriso.
Si alzò e gli accarezzò i capelli castani, sempre troppo lunghi.
Lui rabbrividì al contatto della sua mano.
-Non ho intenzione di tagliarli, lo sai..
-Lo so, lo so.. Ci vediamo domani, Sirius.
Marlene si strinse nel mantello e uscì dalla porta, chiedendosi come mai, dopo tutto quel tempo, Sirius Black le facesse ancora quell’effetto.
Gwen McKinnon aprì le persiane della camera di Marlene con un colpo secco.
-OOh, Gwen..- mugugnò lei ficcando la testa sotto il cuscino, mentre la luce del sole riempiva la stanza.
-Sveglia, dolcezza, sono già le undici!
-Noo, ti prego! È domenica! Ancora cinque minuti!
-Cinque minuti esatti. Altrimenti non ti faccio fare colazione.
-Se, se..- borbottò lei, riprendendo a dormire, mentre Gwen usciva dalla stanza ridacchiando.
In cucina trovò Adam che si strofinava gli occhi davanti a un piatto di salsicce.
-Sta ancora dormendo?- chiese sbadigliando alla sorella.
Gwen si sistemò il caschetto castano, specchiandosi in un cucchiaino, e poi si rivolse ad Adam.
-Certo! Come sempre.. Senti- si fece a un tratto seria, facendo ridestare l’attenzione dell’altro –lo sai dove deve andare oggi pomeriggio?
Adam sospirò.
-Lo so.. Però non possiamo impedirglielo, no?
-Ma la farà soffrire di nuovo!
-Non sai nemmeno se vuole tornare con lei!
-Beh, è ovvio, perché dovrebbe volerla incontrare così, lontano da tutti, altrimenti?
-Gliel’ho chiesto io- intervenne una voce alle loro spalle.
Ad Adam cadde la salsiccia nel piatto, schizzandogli del sugo sul pigiama azzurro.
-Voglio chiarire una volta per tutte, sono stufa di quest’imbarazzo- continuò Marlene prendendo posto accanto al fratello e cercando di districarsi (con scarsi risultati) un nodo tra i capelli.
-Siamo preoccupati per te, Lène..- disse Gwen stringendosi le mani.
Marlene sbuffò in una risatina.
-Non dovreste essere preoccupati che io soffra per amore, ma che Voldemort mi uccida, piuttosto!
-Sai cosa vogliamo dire, Marlene, smettila di scherzare così, una buona volta!- la sgridò il fratello.
La ragazza si fece seria.
-Certo che lo so, anche io sono preoccupata per voi, ma sono preoccupata che un Mangiamorte possa farvi del male! Non che tu, Gwen, ti lasci con Gideon o che tu, Adam, incappi in una donna di facili costumi!
I tre si guardarono e scoppiarono a ridere.
Gwen si teneva la pancia, mentre Adam aveva le lacrime agli occhi.
Quando si furono calmati, continuarono a fare colazione in silenzio.
Marlene si smaterializzò dietro la chiesa.
Sirius non era ancora arrivato.
Era un posto isolato, quello, la chiesa era stata sconsacrata anni prima, e ora era inutilizzata.
Il profumo dei faggi le piaceva molto, le dava un senso di pace.
Si sedette appoggiata a un tronco, e aspettò.
“Beh, c’è stato un tempo in cui mi dicevi
Cosa succedeva laggiù.
Ma ora non lo fai più, non è vero?
Ma ricordi quando sono giunto da te,
E così ha fatto anche la santa Colomba,
E ogni respiro che tiravamo era ‘Alleluia’”
Che dite, arriverà Sirius?
Per quanto riguarda la famiglia di Marlene, l'ho inventata, dato che la Rowling non ne parla.. Comunque so che questo è un capitolo di passaggio ma dovrete aspettare uno o due capitoli per gli avvenimenti importanti!
Ah, poi, le canzoni: per ogni capitolo c'è una frase tratta da una canzone diversa, le ho tradotte io perchè non mi fido di google per le traduzioni, quindi se qualcuno notasse degli errori me li faccia pure notare! :)
Nel prossimo capitolo (credo martedi prossimo, se non verrò uccisa da un libro di storia prima) i Malandrini!
riogah: ma ciao carissima! sono proprio felice di ritrovarti anche in questa storia! spero davvero che amerai questa storia, anche se devo deluderti, il punto di vista sarà diviso tra Sirius e Marlene, ad esempio qui c'è quello di lei, ma nel prossimo ci sarà lui :)
DracosWife: ma graziee! per questa e anche per le altre recensioni! :D mi dispiace, non sarà ambientata dietro il Velo, o meglio, solo l'ultimo capitolo lo sarà.. spero continuerai a seguirmi lo stesso! :)
Jules_Black: grazie a te come sempre! sai che anche io non ho mai letto una Sirius/Marlene? infatti non so da dove mi sia venuta l'idea! :)
Tali: ciao! grazie mille! spero che anche questo e i prossimi capitoli ti piacciano! alla prossima!
Eellee: ribadisco, Ele, sei la persona più scema che io conosca (dopo di me) :D
nisba: no no, sinceramente non sarei riuscita a scrivere qualcosa di buono ambientato dietro il velo, anche perchè, come hai detto tu, rischiava di essere deprimente! spero che questo capitolo ti piaccia!! :)
small: ma grazie! sono felice che ti piaccia! :))
Alohomora: eh sì, mi dispiace ma questa non è affatto una storia felice! e difatti per il prologo avevo scelto quella canzone tanto triste.. spero che continuerai a seguirmi, e ti ringrazio! :)
Un bacio a tutti!
Alla prossima settimana ;)
Lu.