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Autore: Horses are my life    23/10/2010    2 recensioni
Isabella Swan 16 anni e una passione sfrenata per i cavalli... Vive per un sogno ma un incidente le scombussolerà la vita... Lascerà Malibù dove vive con la mamma per andare dal padre a Forks, forse lì i ricordi la lasceranno in pace...!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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Capitolo nuovo, spero che vi piaccia!
 

La luce entrò fioca dagli spiragli della finestra e arrivò a sfiorarmi il volto svegliandomi. Avevo dormito! Ok normalmente non è di certo un fatto straordinario,lo so!
Ma era da tanto che dopo essermi svegliata per il solito incubo non chiudevo più occhio o mi svegliavo ripetutamente.
Questa volta invece non era successo, e tanto bastò a farmi iniziare la giornata in maniera più tranquilla.

Scesi e trovai Reneè già sveglia che preparava la colazione  << Buon giorno Amore mio! Dormito bene?! Dai su siediti e mangia che da domani la colazione o te la fai da sola o non oso immaginare cosa ti farà mangiare tuo padre eheheh >>
Le sorrisi e mi sedetti. E’ vero ultima colazione a casa cucinata dalla mamma, poi solo dio sa quello che mi aspetterà sul piano CIBO.
Papà non sa di certo cucinare anzi è MEGLIO che non lo faccia!! Io… bè dai non sono terribile, semplicemente di solito cucina mamma.

Continuammo la nostra colazione parlando di un po’ di cose quando venimmo richiamate da un suono indistinto  << bon girn ragzz duaoac>> Forse ,e dico FORSE, Phil voleva dire “Buon giorno ragazze” però non ne sono sicurissima.
Phil è il nuovo marito di mamma, stanno insieme da molto tempo oramai, diciamo che mi ha fatto un po’ da padre anche se il mio è insostituibile.
Phil è il coach di una squadra di baseball di lega minore però sono forti e la paga non è niente male, anzi!
La mamma invece è una manager in una grande industria di cosmetici ed è grazie a questi loro lavori che si sono potuti permettere di comprarmi un cavallo,mantenerlo…

                Basta Bella! Smettila di pensare a LUI!

Dopo la colazione mi dirigo in bagno, bè ragazzi vi evito di descrivere cosa ho fatto in bagno perché sinceramente non credo ve ne freghi molto no?  
Quindi passerò oltre…

Le valige erano già pronte e caricate sulla macchina, io stavo facendo gli ultimi controlli per vedere se mi ero dimenticata qualcosa quando mia madre suono il clacson e all’istante capì due cose.
1)      Dovevamo andare quindi dovevo uscire da casa se non volevo perdere l aereo.
2)      Il momento che stavo cercando di rinviare il più possibile cercando qualcosa che, eventualmente,  mi ero potuta dimenticare  era arrivato.
Salii le scale lentamente quasi dovessi andare al patibolo, aprii la porta della camera e mi chinai davanti al mio armadio oramai QUASI vuoto. Si quasi e non pensate che era quasi vuoto perché sbadata come sono mi ero dimenticata qualcosa, NO sapevo perfettamente che quella scatola era lì… Sopra capeggiava il suo nome “Shady”… Trattenni le lacrime, avvicinai piano le mani alla scatola impolverata e senza aprirla, cercando di non pensare al contenuto, la portai giù e la caricai sulla macchina.
La mamma lo sapeva, sapeva che avevo aspettato l ultimo momento volontariamente, sapeva che stavo soffrendo e per questo mi fece un gran sorriso che pur sforzandomi non riuscii a ricambiare.
Per tutto il viaggio in auto rimasi in silenzio mentre osservavo la mamma e Phil che ridevano mentre cantavano le canzoni che passavano alla radio, erano entrambi stonati su questo non c'è alcun dubbio direi!
Erano felici; magari un giorno anche io tornerò ad essere felice come un tempo, felice come solo lui sapeva rendermi: quando arrivavo in maneggio e subito da lontano lo vedevo drizzare le orecchie e nitrire come per salutarmi.
Io allora correvvo, correvo felicissima da lui che era quasi sempre nel Paddock, zozzo -.- e io che il giorno precedente l avevo pulito così bene!
Oppure quando mi metteva il muso sul petto, con una richiesta muta di abbracci e baci.
Quando mi leccava tutta per non farmi andare via, quando mi dava giocosi morzi... Quando mi donava tutto se stesso non ostante io non avessi fatto niente per meritarlo... E in tante altre occasioni ma mì imposi di smettere subito di pensarci

Arrivammo in aeroporto e il momento dei saluti era arrivato. La mamma fede la tragedia greca come suo solito << OOOH bambina mia! OH tesorooo come farò senza di te? Fa la brava mi raccomando e chiamami, scrivimi tante e-mail,
mangia non saltare mai la colazione che è il pasto più importante(…)>> E continuò così per un tempo infinito!!!
Phil fu abbastanza sbrigativo, forse il saluto migliore perché tanto sapevamo entrambi che io avrei sentito la sua mancanca e lui la mia.
Ci siamo abbracciati, un abbraccio che sapeva tanto di affetto paterno, l’affetto dal quale stavo tornando…
 Le valige le avevo già imbarcate, quindi presi solo il mio zaino, un ultimo bacio alla mamma e Phil e mi diressi verso il gate, direzione: Forks!
 


Grazie a tutti quelli che l’hanno letta.
Grazie a chi ha recensito
Grazie a chi ha messo la storia nelle preferite,seguite e in quelle da ricordare!
Cercherò di aggiornare il prima possibile!

Un’osservazione… Nel libro Bella si trasferisce verso marzo a Forks e ha 17 anni… ma come è possibile?! Lei frequenta il penultimo anno o vero il terzo per capirci meglio, quindi essendo nata a settembre non dovrebbe averne 16 e farne 17 in New Moon? C’è lei si è fatta tanti complessi sulla sua età quando in realtà lei non sarà mai più vecchia di Edward. O sbaglio io?

  
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