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Autore: Ilakey    20/12/2003    2 recensioni
Tre anni dopo le finali russe, strani fatti accadono.....
Genere: Avventura, Dark, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Evvai!! Ho finito anke qst cap! *_* <==faccia spiritata ^^'' Il capitolo 'nodo' della storia di Boris e Yuriy ^__________^ 
Grazie a tuttti quelli che commentano questa e le altre mie fics!!*_* Ringraziamenti speciali vanno a Mazer, Mao-chan91, Bad Devil, Eyown, Yary, Eiko, Onda, Lena89, Meiko, Black e White Witch, Kappa-chan, Rosiel88, Mimi-Hiwatari, Rha, Franci91, Frankie Umbry-chan....e ovviamente anche a te lettore (oppure sei già tra questi nomi?) no..no..non fare quello strano sorrisino come per dire 'ma questa è fuori' ^_^ anche s eio non sono mai contraria ai sorrisi!Ma perchè ci perdiamo in chiacchere? Che aspetti a leggere il cap? Spero solo che ti piaccia, o lettore!*_* (non vi preoccupate ho già prenotato una stanza in un ospedale psichiatrico NdBoris)...


Ryo era uscito un'altra volta, dove andava in continuazione?! Era sicuro che aveva qualcosa da nascondere..
Fuori era ormai buio ma questo non gli interessava, ad interessarlo era la freddezza che trovava nello sguardo del suo ragazzo, quando cercava di avvicinarlo..
Scostò la fronte dal tiepido guanciale girandosi verso Boris. (vi ricordate che c'è un letto solo? XD Nda)
Gli dava le spalle e respirava regolarmente anche se Yuriy aveva un vago sospetto che fosse ancora sveglio.
Sedendosi, il rosso gli mise una mano sulla spalla calda.
Il ragazzo dai capelli violetti non si mosse ma l'altro russo poteva giurare di averlo sentito irrigidirsi.
"Boris." bisbigliò "sei sveglio?"
Niente.
Forse era stata una sua impressione.
"Sicuro di star dormendo?" continuò soffiandogli nell'orecchio e spostando alcune ciocche violette.
L'interpellato si voltò seccato verso di lui. "Che vuoi?"
Senza lasciargli aggiungere altro, Yuriy si abbassò sul suo volto baciandolo ma l'altro gli morsicò il labbro facendolo ritrarre.
"Ora voglio sapere che cos'hai!" sibilò l'offeso dalle labbra doloranti bloccando l'altro sotto di se.
(che situazione ambigua O.O vi avverto già da adesso, non farò mai una lemon finchè non avrò 17-18 anni ^_^ e probabilmente neanche allora. Quindi state tranqui. Cmq Yuriy è troppo spaccone vero? ^^'' Nda)
"Non hai mai fatto così! Se ce l'hai con me voglio almeno sapere perchè!Credo che sia un mio diritto. Se invece è solo perchè sei scorbutico di tuo allora non so proprio cosa farci!"
Sul viso delicato di Boris passarono le più svariate emozioni furore, rabbia, sgomento ed infine tristezza.
"Pensi davvero questo di me?" mormorò cercando di liberarsi dalla stretta del ragazzo sopra di lui.
Ma ormai i contorni del rossino cominciavano a sfocarsi mentre gli occhi di Boris si riempivano lentamente di lacrime salate.
Stupito dalla situazione in cui era precipitato, Yuriy allentò la presa e l'altro ne approfittò per scaraventarlo all'indietro.
Ma il rosso non se ne accorse, ancora sotto shock, non aveva mai visto Boris piangere, l'aveva sempre considerato un ragazzo forte anche se un po' lunatico.
"Sai che non lo penso." replicò poco dopo Yuriy all'amante che stava di nuovo fingendo di dormire.
Solo che questa volta Boris rispose senza farsi attendere. "E come faccio a saperlo secondo te?! Non.."
"Non?" chiese l'altro incitandolo a continuare e recuperando la coperta che era caduta. Forse capiva dove voleva arrivare Boris. E si dette mille e mille volte dello stupido per non essere riuscito prima a comprenderlo, dopotutto era una cosa naturale in una relazione così avanzata come la loro.
"Non..l'hai mai detto...non..."
"Non l'ho mai detto" sussurrò il russo tra se, continuando poi a voce alta. "Neanche tu."
Boris si girò velocemente verso il compagno con il viso leggermente arrossito. "Avevo..paura, non voglio sembrarti un codardo...Barkov dice.."
Irritandosi l'altro sbuffò rispondendogli "Che vuoi che me ne importi di Barkov! Aspetta a parlare, lascia finire me ora." aggiunse subito bloccandolo "Barkov ci ha riempito la testa di un sacco di stupidate, capito? E poi credi che io non abbia mai avuto paura? Quando eri freddo con me, avevo paura di perderti. Perchè devo ammettere che senza di te la mia vita sarebbe un po' vuota non trovi? Una vera noia, invece ci sei ed ho intenzione di stare con te per due semplici motivi, primo: ti amo, secondo: così non sarò disoccupato...che c'è?" chiese subito notando il viso bordò dell'amico.
"Anch'io, ti amo."
Sospirando interiormente di sollievo, Yuriy gli sorrise abbracciandolo e avvicinandolo a se.
Ancora titubante Boris si coprì con la coperta, appoggiando la fronte sul petto dell'altro.
"Ehm.." sussurrò all'improvviso. "Scusa..per averti morsicato.."
L'altro sorrise toccandosi il labbro dolorante. "E' tutto ok, ora dormi prima che torni quello scocciatore di Ryo."
************
"Buongiorno signora."
La donna li guardò incuriosita. "Buongiorno desiderate qualcosa?"
Il biondino che aveva parlato guardò nervoso il compagno di squadra che intervenne. "Avete una stanza per questa notte?"
La donna non fece altre domande limitandosi a chiedere loro se avevano di che pagare. Dopo qualche esasperata trattativa la donna accettò un orologio dai due stanchi ragazzi in cambio di una notte nella sua locanda e lì accompagnò alla loro piccola stanza.
Rei si sedette sbuffando sul letto. "Era l'orologio che mi aveva regalato Mao!"
Dal muro a cui era appoggiato, Max lo guardò attentamente. "Ma io non ho ancora capito una cosa..." iniziò titubante arrossendo leggermente "..tu la ami?"
Rei appoggiò il mento sud una mano riflettendo sulla domanda formulata dall'amico. "Non proprio, le voglio molto bene, ma non credo sia amore.....mi piacerebbe innamorarmi di qualcuno..e tu?"
Il biondino, che fino a quel momento pendeva dalle sue labbra, si riscosse e le sue guance divagarono su un color porpora. "I..io amo già una persona..."
Il cinese lo guardò intensamente "E non me lo puoi dire?"
Ci furono attimi di pesante silenzio ma poi, sorridendo impacciato, l'americano si decise a rispondere. "E' una persona..."
Sfortunatamente venne interrotto dal rumore di una o due persone che correvano urlando e agitandosi.
I due neoabitanti di quel neomondo si alzarono contemporaneamente aprendo la porta, di certo non si aspettavano una scena così buffa.
Un ragazzo dall'aria familiare stava torturando per mezzo dell'ignobile mezzo del solletico un altro che si contorceva dalle risate steso a terra.
(state pensando quello che sto pensando io? ^^ Nda)
Non si riesce a descrivere la sorpresa dei due Bladebreakers davanti alla situazione, non si riuscirà neanche a capire se lo sgomento maggiore fu di loro o dei due russi a terra, fatto sta che tutti e quattro si alzarono simultaneamente sbalorditi.
Yuriy fu il primo a parlare. "Cosa ci fate VOI qui?!"
Come offeso nell'orgoglio il ragazzo dai lunghi capelli neri replicò furioso "E invece VOI?" domandò guardandoli con fare sospetto.
*************
"Nessuno fa mai niente per niente, bisogna diffidare di questo genere di persone."
Barkov la guardò storto. "Mi stai chiedendo di fidarti di te?"
Lei iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli guardando distrattamente fuori dal finestrino. "Non mi sembra di aver detto questo, la mia era solo una semplice constatazione."
L'uomo lasciò cadere immediatamente il discorso, cercare di parlare con Ambelle era praticamente impossibile, lei sue frasi potevano nascondere nere profondità di dubbi in cui era molto facile cadere.
Non sapeva ancora se aveva fatto bene a fidarsi, ma non aveva scelta, almeno ora conosceva ogni passaggio vicino.
Alcune sue guardie già controllavano le 'finestre' nella città, lui stesso si stava dirigendo verso una di quelle meraviglie.
Aveva con se un po' di uomini da mandare alla ricerca dei fuggitivi, ormai quasi certo che Ryo doveva aver trovato Yuriy e Boris da qualche parte.
**************
Intanto altri due ragazzi stavano distesi l'uno accanto all'altro nel tentativo di proteggersi dall'aria pungente del luogo.
"Pensi che torneremo mai a casa?"
La figura appallottolata dai blu tatuaggi sbuffò seccata "Perchè non dormi?"
Ma l'altro non aveva la minima intenzione di lasciar cadere il discorso "Io ti ho seguito fino ad adesso non credi che sia un mio diritto sapere se MAI torneremo?!" esclamò irritato.
A quell'affermazione Kei si sedette riflettendo se parlare o no.
Guardò di sfuggita gli occhi infuocati dell'inglese ma l'unica cosa che vi vide fu sfida, determinazione. Non lo aveva mai osservato bene, avendolo sempre considerato un ragazzino viziato, gli avrebbe dato un'altra possibilità, pensò il giapponese.
"Non sono sicuro che potremmo uscire da qua, ma secondo me la via più sicura è quella che ci conduce verso la presenza dell'uomo, se di uomo si tratta..."
Il giovane dai capelli rossi si distende iniziando ad osservare le stelle. 
"Ieri avresti mai creduto che ci saremmo potuti trovare in una situazione simile? Io e te sperduti in questo..questo mondo?"
Il giapponese si volse ironico verso il compagno "Con te sicuramente non me lo sarei mai aspettato..."
Quello, sentendosi profondamente tirato in causa, sbuffò spazientito "Che cos'ho che non va? Almeno io parlo ."
"Niente a parte che sei un ragazzino viziato..." ma sfortunatamente non fece in tempo a finire la frase che un scarpa gli piombò in testa. "ahi!"
"Ops scusa, l'ho fatto apposta." ringhiò l'inglese quando la scarpa gli rivolò indietro.
"A proposito di parlare, tu parli anche troppo, ora stai zitto e mi lasci dormire."
"Noioso."
" 'Notte!"
"Si,,si va bene, buona notte."

Finitoooo anche questo capitolo!!Era una vita che non scrivevo ma mi trovavo ad un punto morto! Spero di inviarvi il prima possibile il prossimo capitolo!!
Ciao bellissimi/e!!


  
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