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Autore: Aerith1992    24/10/2010    0 recensioni
Aluan nel caos, un Imperatore malvagio, un compagno d'armi con manie di eroismo. Riuscirà Arthur, cercato dallo stesso Imperatore, a salvare il suo fratellino Peter? Potenti nemici e nuovi alleati si profilano ad un poco sereno orizzonte...
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland, Russia/Ivan Braginski
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 1 - Dove conosciamo Peter e suo fratello

 

-No! Fuori di qui!- Peter sentì la porta sbattere violentemente, tanto che la vecchia casa tremò e decise di uscire dalla camera dove suo fratello Arthur gli aveva detto di rimanere fino a quando non avessero finito. Uscì cautamente nella stanza principale che faceva da ingresso, cucina, sala da pranzo e camera da letto di suo fratello, causa del rumore, che ora sedeva stancamente su una sedia che sembrava mantenersi in piedi per miracolo, con il volto coperto dalle mani.

-Fratellone?- lo chiamò piano Peter avvicinandosi a lui. Arthur si volse lentamente mostrando dapprima gli occhi verde smeraldo sovrastati da due enormi sopracciglia (tipiche della sua famiglia), poi un volto chiaramente stanco, illuminato da un sorriso tenero alla vista del bambino. -Cosa c’è Peter?- chiese con un tono affettuoso, diverso da quello che aveva usato poco prima. Peter se ne accorse subito e si tranquillizzò, dando voce alla sua curiosità. -Che volevano fratellone?- -Portare guai- fu la risposta di Arthur. Poi con un grosso sospiro aggiunse -E pensare che ci siamo trasferiti qui proprio per evitarli…-

Peter si sorprese. Raramente suo fratello lo metteva a parte dei suoi pensieri o delle sue preoccupazioni. Non li condivideva con nessuno, se non quando era necessario. Qualcosa di veramente serio si profilava all’orizzonte. -Fratellone e se combattessimo contro di quelli che ci cercano? Ormai sono grande, posso aiutarti!- Arthur gli scompigliò teneramente i capelli biondi -Peter, hai solo 12 anni, i tuoi poteri non si sono ancora sviluppati e non li sai usare. E loro sono troppi per noi.

Peter sbuffò e cercò di trattenere qualche protesta, non volendo litigare con il fratello, che già sembrava preoccupato, ma le parole gli uscirono da sole. -Certo che non so usare i miei poteri, non me li fai mai provare! Mi fai solo studiare teoria! Sempre e sola teoria!- Trattenne la rabbia quando Arthur sospirò. -Prima di tutto la teoria anche se noiosa è fondamentale- Peter lo scimmiottò alla perfezione. Suo fratello lo guardò severamente. -Peter lo sai perché non puoi usare i tuoi poteri. Se io stesso avessi potuto, ora non vivremmo in questo posto- lo sguardo di Arthur si spostò eloquentemente dal volto del bambino alla casa piccola e sporca. -È per i nostri poteri che ci cercano, meno li usiamo, meno possibilità hanno di trovarci. E nonostante ciò, anche qui hanno scoperto chi siamo. Dobbiamo andarcene il prima possibile, anche stasera.

Andarsene da lì? Ancora una volta scappare verso chissà dove come lepri, senza salutare nessuno? No, a Peter proprio non andava giù. Anche se la loro casa era piccola e brutta, ormai ci si era affezionato, come agli amici che si era fatto nel villaggio. E lo urlò, con le lacrime agli occhi, già rassegnato. Perché, quando suo fratello prendeva una decisione, era irremovibile.

Arthur gli afferrò le spalle con una presa forte ma delicata e guardò il bambino nel modo più severo possibile, con le enormi sopracciglia che si aggrottavano così comicamente che Peter solitamente non poteva fare a meno di riderne. Ma questa volta no. -Peter Kirkland, ce ne andremo da qui che tu lo voglia o no. Domani sera partiremo, quindi preparati- disse con tono autoritario.

-Fratellone ti odio!- esclamò Peter prima di correre nella sua camera e, come aveva fatto suo fratello in precedenza, sbattere rumorosamente la porta. Si buttò sul letto, arrabbiato. Perché doveva essere così la loro vita? Perché doveva decidere sempre e solo Arthur? Ah certo, perché era il più grande. Peter molto di frequente sperava un giorno che i loro ruoli s’invertissero: che lui avesse 23 anni, mentre suo fratello 11 di meno. Poi però cambiava idea quando lo vedeva magro, con l’espressione preoccupata cercare di rimediare quel poco con cui vivevano. Stupido Arthur.



***

Inizia una nuova Fanfiction! Mi sono data al genere fantasy, spero che piaccia a tutti!

Avverto tutti che probabilmente non finirà, da parte mia ce la metterò tutta per completarla!

Risponderò alle recensioni di questa fanfiction e delle altre sul mio profilo di Livejournal, qui, quindi controllate spesso!

Ringrazio le mie due betareader personali, x_Fair e Ale, che mi supportano ogni volta che pubblico una fanfiction. Ragazze, vi adoro <3

  
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