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Autore: khashi    25/10/2010    1 recensioni
l'Hokage sparito.. solo un ribelle..
una nuova minaccia per la Foglia..
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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NOTTE SOLENNE



La pioggia lo impaccia; i rami si aprono a fatica. Salti lunghi, affrettati. Troppo rumore. Digrigna i denti. Spinge ancora sui quadricipiti. Konoha è dalla parte opposta. Ma deve aspettare..
Il freddo inizia a farsi sentire. I vestiti bagnati non aiutano. Se solo evocasse.. ma sarebbe un errore.





I tuoni coprono la corsa.
I lampi le illuminano la strada.
La terra trema al suo passaggio.. o forse è un’impressione?
..impronte profonde si imprimono nel fango.
Cazzo.







All’ultimo si aggrappa ad un ramo. Dannato muschio. Il cuore si affanna, le gambe lavorano veloci per riacquistare il terreno perduto.
‘dov’è?!..’ . Ancora qualche salto. Le gambe sono in fiamme. Il cuore batte nelle orecchie. ‘dove sei!’




La landa mostra solo la notte, nella sua forma più densa.
Solo qualche fulmine osa sfidarla.
Una sagoma veloce la attraversa di corsa.
Dietro di sé trascina qualcosa.



Il buio quasi abbaglia, ma deve andare avanti.
Il fruscio dietro di lei la fa correre più veloce. Una roccia.
La roccia.
Si acquatta, ansimando, la mano davanti alla bocca.
La gola brucia, chiede ossigeno.
Ma c’è solo umidità nell’aria, e.. qualcos’altro?





Quale cerimonia può dirsi più riuscita? Quale evento può dirsi più memorabile? Cos’altro avrebbe potuto segnare la memoria di tanti?
Nella stanza ovale i due nuovi sovrani brindano, sicuri delle guardie fedeli all’esterno della stanza.. e dell’edificio.. e per le strade di Konoha, indossanti un mantello nero con nuvole rosse.. e cerchi blu al centro del petto.

I bicchieri tintinnano l’uno con l’altro, ma solo uno beve. Orochimaru. Subito si pente.
..Immobile, osserva l’uomo incappucciato. E poi nulla.




Suda freddo. Tende le orecchie; il silenzio della notte la assorda.
Il cuore sembra voler uscire dal petto, ma no, le serve, deve stare li.
Deglutisce: amaro e sapore di terra. Posa il ramo con cautela, per stringere la fionda fatta di sassi,
una delle sole cose che riesce a ricordare del corso di sopravvivenza..
una delle poche cose che puoi costruire al buio. E in silenzio.
Un fruscio.. o forse era il vent..
Un lampo lontano e un luccichio famigliare.
Gli shuriken sfiorano l’orecchio destro.
Scatta, verso l’alto, veloce, un salto, nell’attimo dopo il fulmine. Gli occhi piangono per lo sforzo, la pioggia..
Altro fulmine.
Eccolo.









Corre per i corridoi di pietra, alla cieca. Le feritoie non servono di notte. Scivola all’improvviso, batte il fianco, senza fiato. Pavimento bagnato. Qualche insetto strano finisce i suoi giorni sotto la sua natica..
Un lamento si strozza in gola; stringe la mandibola, levandosi da quella melma schifosa. Stacca quello che sembra una bestia pelosa..

La mappa. Destra, sinistra, salto. Afferra e poi.. Perché non l’ha studiata?
Aspetta nell’oscurità. Appeso. Il sudore gela sulla pelle; il fianco protesta. Ma dove andare?
Le mani stringono l’asta di ferro, scivolosa e fredda; la pelle ci si attacca sopra..










Pesta il calice già in frantumi, smuovendo il corpo. Nessun segno. Si gira, verso la finestra che dà sul villaggio.. sulla piazza. Si gode la notte senza luna. Il viavai delle ronde è seguito dalle lanterne. Nessun altro in giro.








Atterra, corre. Lancia.
Nessun rumore. Solo il sasso che annega nel fango.
Passi. I suoi passi. I passi di qualcun altro.
Difficile distinguere.
Si ferma. Poi..

Ecolo ancora.. Occhi chiusi.
Le orecchie la guideranno questa notte.
Lancia. Il sibilo della fionda è soverchiato da un lampo.
Nessuno.
Altro lampo.
Nessuno.
‘dove sei!’ immobile, sa che deve muoversi senza rumore.
Si accuccia. La gola è stretta in una morsa. Stavolta non sarà facile. Ascolta.
Konoha non può aiutarla ora..













Le braccia tremano troppo spesso. Il fiato manca. Il freddo impedisce di ragionare. Ad occhi chiusi richiama i pensieri, i ricordi dell’addestramento, di quello strano momento in cui Jiraya gli parò del posto. ‘dove cazzo era!’ corridoi e cunicoli, finte stanze e sigilli da non toccare. Ma uno. Uno è quello da prendere. È nella parte est, questo lo ricorda. Ma la strada per arrivarci..










cammina nel corridoio, lo stesso che pochi minuti prima aveva visto anche l’altro insulso ometto. I serpenti.. phuah! Roba da dilettanti.
Godendo della ritrovata solitudine percorre in discesa i gradini a chiocciola, assaporando il gusto bagnato dell’aria stantia. La mano sfiora appena la pietra, muta e glaciale, unica testimone e compagna che l’ormai unico re abbia mai voluto al suo fianco.
La torcia fatica a penetrare le ombre, dense e pesanti. Odore di Casa.


Il terriccio, le cacche di topo, gli insetti lo accolgono. Cigolio di cardini, legno marcio e muffa.


Scorre il palmo sul muro sporco, rovinato dalle infiltrazioni, e viscido. Finalmente la leva. Con un ronzio il generatore si avvia. Pochi secondi e una luce verde si cala nell’ambiente.. sui tavoli.. sugli strumenti.. sui vasi.. sugli Incubatori.


La serratura scatta. Nessun disturbo, non finchè si lavora. Non finchè si studia. I polmoni si riempiono di quell’aria, facendo contrarre un sorriso sotto il cappuccio.. e sotto la maschera. Posa a terra il mantello, forte di un vigore che pochi possono dire di aver mai provato, avanzando per il corridoio, in mezzo agli Incubatori. Sui display controlla le funzioni vitali, soffermandosi su uno in particolare, ultimo pezzo della collezione..
Controlla i dati, regola il Liquido di Konsa, controlla l’avanzamento del Sigillo e poi osserva.. un arto rotto non è un problema.. le ferite si chiudono in laboratorio.. ma una spada nel petto…











Il tempo corre. Non può scappare.
Nel fango cerca una piccola pietra, sferica, perfettamente liscia; la pelle si taglia per la terra fredda, i tendini chiedono caldo.
Annaspa, le dita frenetiche, silenziose, immerse nella melma. E poi uno scatto. Un Clak.
Scivola dentro, veloce.















.

.

.

...

… verde…?...

.

.








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ººººººº
continua...
c



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ecco, dopo secoli e secoli ho finalmente aggiunto un capitolo e deciso cosa scrivere nei prossimi. quindi a breve il seguito (il tempo di metter e buono il papi che non può vedermi al pc).

anche questa l'ho fatta tra mezzanotte e le 2.. quindi siate clementi ^^ (e anche Marchi, Giacomi e Lucie XD)

plz recensite anche se non vi piace.. che un po' di consigli non fanno mai male u.u
   
 
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