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Autore: ImperialPair    25/10/2010    1 recensioni
Aveva deciso anche di non approfittare del suo stato di salute per far aumentare la popolarità del suo gruppo, gli “Shinigami” di cui era il vocalist e fondatore. Non lo trovava giusto, avvantaggiare le vendite dei singoli e degli album a discapito degli altri gruppi, soprattutto per, Grimmjow Jeagerjaques, un cantante da sempre loro rivale. Probabilmente non gli avrebbe perdonato mai una cosa simile.
[GrimmjowXIchigo][RenjiXByakuya]
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Byakuya Kuchiki, Jaggerjack Grimmjow, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Audio Track 02

Audio Track 02

 

Domenica 14 Novembre, Clinica Kurokawa ore 12:00

Il dottore aveva lasciato la stanza appena Grimmjow oltrepassò al porta.

«Jeagerjaques» disse Ichigo osservando il cantante

«Kurosaki»

Ichigo era rimasto sorpreso nel vedere l’altro con le evidenti occhiaie sotto gli occhi, doveva essere davvero preoccupato per lui se era rimasto sveglio tutta la notte.

Aveva sempre immaginato al cantante come ad un rivale, fin da quando erano ragazzi.

Ricordò che la loro rivalità iniziò proprio quando insieme a dei suoi compagni fondarono il gruppo, e anche Grimmjow a quei tempi iniziò a cantare, avevano sempre cercato di attirare più fan possibili, era una vera competizione, almeno era l’impressione che aveva Ichigo.

«Come ti senti?» domandò Grimmjow

«Come dovrei sentirmi secondo te?»

«…Non… lo so…»

«È meglio che tu non lo sappia…»

«… se non vuoi parlare me ne vado… ma ricorda non si può sopravvivere da soli…» disse uscendo dalla porta.

Le parole di Grimmjow stranamente lo ferirono, ma dicevano la verità, si rese conto che aveva fatto male a non dire a nessuno della sua malattia, forse le persone l’avrebbero aiutato a superare quel periodo difficile, i suoi amici e forse anche lo stesso cantante, ma poco ci sperava, anzi la cosa lo faceva piuttosto ridere.

Si guardò un attimo attorno, la giacca di pelle che indossava al concerto era appesa nell’armadio che si trovava quasi vicino alla finestra. Al suo interno intravide un piccolo foglietto di carta.

L’estrasse lentamente, era curioso di leggere quello che c’era scritto, perché non ricordava di aver inserito nulla al suo interno.

Non credeva ai suoi occhi , cercò di leggere più volte bene quell’unica parola scritta in ideogrammi occidentali, “Aishiteru”, qualcuno era innamorato di lui ma non poteva immaginare chi potesse essere stato. Durante il concerto era svenuto e gli unici che l’avevano soccorso erano i medici, i suoi compagni e Grimmjow. Doveva essere stato per forza uno di loro, ma non era un scrittura che conosceva quindi escluse i tre membri degli Shinigami.

 

Domenica 14 Novembre, Casa Jeagerjaques ore 12:30

Dopo aver lasciato la clinica Grimmjow tornò a casa, dove sapeva l’aspettava l’ennesima litigata con la madre.

«Sono tornato!»

«Screanzato! Dove cazzo sei stato!» disse la madre uscendo dalla cucina!»

«… in ospedale…»

«che hai combinato?! Non dirmi hai investito qualcuno?! Devi imparare a guidare più lentamente!»

«Ma che cavolo dici? La mai auto ti sei scordata è dal meccanico»

«… sono solo scuse!»

«… vado in camera mia…»

«io non ho ancora finito»

« Oka-san*! Non sono più un bambino… ho la mia vita…»

«Allora vattene da questa casa!»

«Bene, appena diverrò famoso me ne andrò a vivere a Tokyo»

«Bene!»

Quei litigi erano all’ordine del giorno, era un po’ il modo in cui dimostravano il loro affetto.

Sua madre l’aveva cresciuto da solo, non conosceva suo padre perché a come sapeva l’aveva abbandonata appena seppe della sua gravidanza, e i suoi nonni morirono quando lui aveva pochi mesi. Quindi l’unica persona che gli rimaneva era suo figlio. Non voleva che anche Grimmjow provasse la stessa sofferenza che aveva provato lei, avrebbe voluto aiutarlo in qualche modo, ma non sembrava voler parlare mai.

Aveva capito che il suo bambino, ormai cresciuto, si era innamorato di Ichigo, aveva visto il suo sguardo quando lo guardava, sembrava che per lui non esistesse nessun altro, bastava vedere quante riviste musicali locali aveva comprato ogni volta che vedeva in copertina il Vocalist. sapeva che Grimmjow in fondo non fosse tanto felice per quei sentimenti, avrebbe voluto davvero aiutarlo, ma non parlava mai con lui.

Il figlio era andato nella sua camera, decise di non disturbarlo, aveva notato la stanchezza solo guardarlo in viso. Era meglio se lo lasciava riposare

 

Domenica 14 Novembre, Casa Jeagerjaques ore 13:00

Aveva cercato di addormentarsi ma non riusciva a prendere sonno. Dentro provava una sofferenza, sapere che Ichigo rischiava di morire era stata la notizia più brutta che potesse ricevere. Era innamorato da toppo tempo ormai di quel ragazzo che non aveva mai immaginato una vita senza di esso, e la sua musica.

Si sentiva male anche per la frase che aveva detto, sentiva di essere stato un po’ troppo duro, sperava di non averlo offeso in qualche modo e che potesse accettare il suo supporto, anche grazie ai sentimenti che provava per lui. Gli aveva lasciato quel biglietto con scritto quello che in realtà nutriva, sperava che lo potesse aiutare almeno un po’.

Aprì il cassetto del comodino dove all’interno c’erano solo fotografie del vocalist degli Shinigami. Ne prese una, Ichigo stava cantando ed aveva lo sguardo proprio verso la fotocamera, ricordava benissimo quell’esibizione, era stato l’anno prima durante un Contest estivo, erano in gara entrambi ma che non vinsero.

Grimmjow sentiva gli occhi annebbiati da un liquido, erano le lacrime che facevano fatica a scendere, dovette chiudere fortemente gli occhi per far si che iniziassero a scendere.

Non era mai stato un tipo dalla lacrima facile, non aveva pianto quasi mai nemmeno da bambino e ora piangeva per l’amore che provava per quello che lo considerava soltanto un rivale.

Doveva fare qualcosa in più per lui, piangere non serviva a nulla. Decise di provare con la cosa che sapeva fare meglio al mondo, cantare. Sentiva di dovergli scrivere una canzone. Prese un foglio e lasciò che i suoi sentimenti prendessero il sopravvento.

Passò l’intera giornata a comporre la base, l’aveva provata e riprovata più volte ma non riusciva mai ad eguagliare quello che immaginava nella testa. Stava quasi per abbandonare l’idea della canzone, ma appena rimise lo sguardo verso la fotografia del vocalist l’ispirazione tornò.

Non aveva il coraggio d’incidere il tutto nella sua casa discografica, pensò che fosse meglio fare qualcosa di amatoriale solo per Ichigo con il suo computer.

Finito il lavoro crollò a letto.

 

Note

Ecco il nuovo capitolo, sono stata un po’ sbrigativa… ma con il prossimo capitolo mi impegnerò di più.

 

Aisa91: tutto quello che è successero serve per far andare Ichigo fra le braccia di Grimmjow e solo lui si era accorto delle medicine perché lui lo “osserva” sempre.

 

 

   
 
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