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Autore: nini superga    25/10/2010    4 recensioni
bene, il primo tentativo è andato a vuoto- anche con le istruzioni faccio fatica a capire tutte queste storie sull'HTML e così via...speriamo di farcela!!! ma questa storia non parla di questo,no no, parla di come sarebbe potauta andare se il mio personaggio preferito, Boromir, avesse trovato qualcuno sulla sua via in grado di farlo ragionare, di sviarlo dalla guerra e di curare i pensieri oscuri rivolti all'Anello...chi sarà mai questo personaggio così importante?ma io, ovviamente!!! leggete e recensite, qui c'è bisogno di consigli!!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Denethor, Faramir, Gandalf, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Gioielli di Anna.'
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L'alba della mattina dopo portò con se un sacco di novità: nel corso della notte, l'ambasciata degli Harardil era fuggita dalla città uccidendo le due guardie che la piantonavano. << Corre voce che si siano fatti aiutare dal Nemico. >> Mi sussurrò passandomi un po' di birra chiara.

<< Il Nemico?? >> Esclamai io << Come ha fatto a entrare in città ? >>

Matilde si accese la pipa e fece la prima boccata della giornata << Ci sono molte vie, figliola, per lo più oscure, attraverso cui il Nemico compie il suo volere! Ma ormai è andata: loro sono partiti e di sicuro quando giungeranno ai loro regni diranno di attaccare più velocemente e con maggior forza, perchè ci troveranno pronti. Oh si. Gli faremo un sedere così! >>

Scoppiai a ridere << E tu come sei venuta a conoscenza di questa notizia? E' ancora notte! >>

Una figura ammantata sbucò dalla stanza sul retro << Lo è venuta a sapere da me, se può esserti utile. >> Si sfilò il cappuccio e mi sorrise << Boromir non aveva accennato al fatto che siete un'impicciona, Anna ! >> Era il principe Faramir.

<< Non sono un'impicciona, amo solo sapere come stanno le cose. >> Risposi. Sbadigliai sonoramente << Svegliarsi all'alba è assai difficile! >> Dissi a mò di scusa.

Lui annuì << E' vero. Pensa che io e la tua maestra siamo svegli da tutta la notte e che Boromir è ancora fuori a caccia di nemici. Credo che tu sia la più fortunata dei tre. >>

Feci una smorfia quando disse “ a caccia di nemici “ << Quindi, credo che adesso torneremo tutti a dormire e io salterò l'allenamento giusto? >>

<< L'allenamento lo salterai per oggi, ma prima di dormire devo farti qualche domanda. Riguardo a ieri. >> Faramir si sedette accanto a me e vidi che aveva gli occhi cerchiati dalle occhiaie << Sono stanco anch'io, quindi cercherò di andare subito al sodo. Credo che non sarà un problema per te, ma ti prego di essere sincera: non fermarti davanti al mio titolo, va bene? >>

Io annuii mentre con la coda dell'occhio vidi Matilde entrare nella stanza sul retro, seguita da Jadis.

<< Che diavolo è successo ieri. >> Mi chiese in un sussurro.

<< Il principe non si è comportato bene con me. >> Risposi senza capire il perchè di tanta segretezza.

<< Però, da quanto ho capito, nemmeno voi vi siete comportata correttamente nei suoi confronti. >>

Lo sapevo benissimo << Lo so. Ma io non ho ferito nessuno, mentre lui si: guardate! >> E sollevai il polso ancora fasciato << Mi ha tagliato volontariamente, dicendo “ Ora sai che vuol dire! ” ,o cose simili, e mi ha spaventata a morte! >>

Lui mi guardò come a soppesarmi << Davvero siete sicura di non aver ferito nessuno? >>

<< Non mi fate ridere! Non può essere che un “ Va a quel paese! “ abbia ferito Boromir di Gondor! Lo trovo semplicemente inconcepibile! >>

Faramir si alzò dalla sedia ridacchiando << Ma allora non l'avete ancora capito. >>

<< Che cosa? >>

<< Mio fratello... forse è meglio che non sia io a dirvelo. >> Concluse sbrigativamente, lanciando un furitvo sguardo alla porta.

Mi alzai di colpo << No no. Vi prego: continuate. >> Il cuore mi batteva forte mentre il principe mi fissava con scintillanti occhi verdi, stupito da tanto accaloramento. Io stessa ero stupita e colpita dalla strana ansia che mi faceva battere il cuore: che succedeva?

Mi sorrise con aria furba e tornò a sedersi << Allora vi interessa? >>

Sperai che la poco luce coprisse il mio rossore << Certo che mi interessa: Boromir è il mio Maestro, no? >>

<< Ma perchè gli avete risposto a quel modo? >>

Gli raccontai tutta la scena e alla fine lui sospirò << Si, mio fratello sa essere molto duro, rasenta quasi l'insensibilità a volte. Ma è un lato del suo carattere che mette in mostra solo indeterminate occasioni. >>

<< Tipo? >>

<< Tipo quando si allena. Ha a cuore i suoi uomini: sono tutti come fratelli, e cerca di prepararli come meglio crede. Tu non puoi saperlo, non lo conosci a sufficienza. >>

Incrociai le braccia << E ferisce tutti i “ Fratelli “ che non sono d'accordo con lui? >>

<< Questa è un'altra faccenda. >> Cambiò argomento << Mi ha anche parlato della scommessa fra di voi: sei una bella insolente a fare una cosa simile, lo sai? >>

<< Ma si può sapere che c'è di male? >> Sbottai << E' così strano scommettere? E poi: avesse scommesso qualcosa di importante, ma un vestito! >>

Faramir alzò una mano << Ferma un attimo: non ti ha detto nulla riguardo a quel vestito? >>

Diniegai << Ha parlato solo della mia poca femminilità. >> Borbottai disfando la treccia di capelli.

Sembrò colpito << Ah! >> Disse solo, tacendo.


Jadis uscì dalla stanza sul retro e venne verso di me per farsi accarezzare dietro le orecchie.

<< E' molto importante? >> Chiesi.

<< Cosa. >>

<< Il vestito. >>

Faramir fece un'alzatina di spalle << Dipende dal peso che gli dai. >>

“ Ma che razza di risposta è? “ Pensai, ma dissi << Ho capito. >> Sorridendo dell'espressione beata di Jadis.

Un raggio di sole filtrò dalla finestra, e Faramir guardò incuriosito il pulviscolo che danzava in esso.

<< Sembri una brava ragazza. >> Disse infine tornando a guardarmi << Boromir si è comportato così perchè l'hai deluso. Era arrabbiato, capisci? Vedi di non deluderlo più, e saremo tutti più contenti. >> Mi si avvicinò e aggiunse << Credimi: tiene a te più di quanto lui stesso possa credere. >>

La campana della Torre si mise a suonare. Erano le sei.

Matilde uscì dalla stanza sul retro e salutò Faramir.<< Anna, abbi la grazia di accompagnare il principe alla Cittadella. >> Mi ordinò. Io annuii e uscii per la strada deserta con lui.

<< Non c'è bisogno che mi accompagni fino alla Cittadella. >> Disse dopo qualche passo il principe << Voglio solo dirti di meditare sulle mie parole, e di ascoltare il mio consiglio : accetta quello che Boromir ti dice, anche se a volte è pesante. Ascoltalo, perchè farà di te un soldato provetto. E apri il tuo cuore. >> Mi sorrise << Ora devo andare. Ci rivedremo presto. >>

E se ne andò.


Ero senza parole: non mi aveva dato nessuna motivazione per perdonare Boromir, ma qualcosa in me era cambiato. Ora mi sentivo dalla parte del torto. Gli avrei fatto le mie scuse, e avrei promesso di seguirlo ovunque. Ovunque e comunque.



NOTICINA: questo capitolo è stato un vero travaglio! Spero che abbiate apprezzato lo sforzo di Faramir per far capire “ qualcosa “ alla nostra eroina... grazie a tutti, e continuate a seguirmi!

Pace e ammore!!!

  
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