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Autore: maryc    26/10/2010    13 recensioni
La storia è divisa in due capitoli e si svolge al ritorno dalla festa del diciottesimo compleanno di Bella. Non è successo nulla con Jasper, la festa è andata bene. Bella voleva un unico regalo, voleva che Edward la trasformasse, ma sapendo che lui non l'avrebbe mai fatto prende una decisione molto sofferta.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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capitolo 2 POV BELLA

Mi siedo sul tronco d'albero che è al mio fianco, lui è ancora di spalle.
"Se non hai più niente da dirmi io andrei."
"Non essere sciocco e aspetta, hai detto che mi avresti fatto spiegare."
"Sono stato appena lasciato dalla mia unica ragione di vita che per giunta ogni giorno ripeteva di amarmi e mi dai dello sciocco perché voglio stare da solo?"
Forse il nostro discorso non è iniziato nel migliore dei modi. Mi porto una mano al petto, sto troppo male e fatico a respirare, le sue parole mi hanno pugnalata. Lui si accorge del mio respiro affannoso e si volta trovandomi piegata in due dal dolore e con una mano sul petto. Il cuore vuole uscirmi dal petto. Subito si avvicina a me e mette una mia mano sul suo petto facendomi concentrare sul suo respiro regolare, così la crisi di panico mi passa.
"Grazie, scusa solo che le tue parole mi hanno fatto male. Però dopo aver sentito le mie motivazioni mi darai ragione."
"Non credo proprio. Comunque ti ascolto, tanto credo che un dolore più forte di questo non lo possa provare."
"Non interrompermi e ascolta fino alla fine." Annuisce.
"Allora tutto ciò che hai pensato cancellalo immediatamente. Ti dirò i motivi che mi hanno spinta a prendere questa mia sofferta decisione e ti assicuro che non corrispondono ai tuoi pensieri. Non ho voluto mettere la parola fine alla nostra storia perché non ti amo. Anzi tu sei il mio cuore, la mia anima, sei tutto il mio mondo. Senza te per me nulla ha importanza. Senza te tutte perde colore, tutto perde interesse. Perché tu sei tutta la mia vita. Però ho capito che non posso costringerti a stare con me. Fondamentalmente è uno il vero motivo della mia decisione."
Prendo fiato, voglio trovare le parole giuste.
"Ti sei accorta che sono pericoloso?"
"Assolutamente. Non mi hai mai fatta del male, anzi mi hai sempre protetta da tutti, soprattutto da te stesso e dalla mia goffaggine. Però guardati. Tu sei perfetto, sei bellissimo, intelligente, dolce, romantico, potrei stare una vita ad elencare le tue qualità perché tu per me non hai difetti. Guarda me invece. Sono inutile, sciocca, goffa, brutta, piango sempre, mi commuovo ogni volta che mi dici qualcosa di dolce, sono praticamente dipendente da te." Prendo fiato abbassando lo sguardo, anche lui sta sicuramente vedendo la verità delle mie parole e non ho il coraggio di alzare lo sguardo per paura di leggervi compassione nei miei confronti.
Sento le lacrime che vogliono scendere, cerco di fermarle, ma non ci riesco.
Immediatamente due dita gelide me le asciugano.
"Guardami."
Non lo faccio.
"Ti prego Isabella guardami." Mi irrigidisco alle sue parole, non mi ha mai chiamata con il mio nome per intero. Ha capito, e allora perché invece che essere felice sento la morte nel cuore?
"Per favore guardami."
Non riesco a resistere a quel tono di voce così dolce, e decido di alzare lo sguardo anche se so che poi me ne pentirò
"Tu credi veramente ciò che hai detto?" Annuisco incapace di parlare. Le lacrime continuano a scendere e le sue mani sono chiuse a coppa sul mio viso, mentre sul suo viso vi è un'espressione dolcissima che mai gli avevo visto.
"Tu non vedi con i miei stessi occhi. Tu sei la persona più buona, dolce, gentile che abbia mai conosciuto. Sei bellissima, anzi bellissima è un'offesa, tu sei favolosa, sei stupenda, ed io ogni giorno ringrazio il cielo perché un angelo come te si sia innamorata di un mostro come me. Ma non credo che questi siano gli unici motivi che ti hanno spinto a dire quelle che per me sono bugie, e soprattutto quella bestemmia che hai detto prima."
"No, hai ragione."
Con lo sguardo mi incita a continuare.
"Vedi tu hai di fronte a te l'immortalità, resterai diciassettenne per sempre, mentre io sono una semplice umana e data la mia grande sfortuna e la mia enorme goffaggine potrei morire mentre esco dalla doccia."
"Non permetterei mai una cosa del genere e lo sai bene. Alice vedrebbe..."
Gli poso un dito sulle labbra per farlo zittire e lui me lo bacia dolcemente e i soliti brividi scorrono lungo il mio corpo.
"Io morirò lo stesso Edward. Alice non può prevedere una malattia, oppure morirò semplicemente di vecchiaia. Inoltre non voglio che tra qualche anno, camminando per la strada mi scambino per tua madre e poi ancora più avanti con gli anni mi scambino per tua nonna."
"Di certo ad una madre o ad una nonna non si rivolgono gli sguardi adoranti che ci si rivolge tra innamorati." Cerca di alleggerire la situazione ma anche lui è teso per le mie parole.
"Io non voglio costringerti a stare con me quando mostrerò il doppio o il triplo dei tuoi anni. Tu resterai sempre così ed io voglio solo il meglio per te. Voglio che ti innamori di una vampira bellissima, con lei non avrai problemi di sangue, non dovrai state attento mentre la baci, mentre l'abbracci o mentre le fai una semplice carezza solo per paura di farle del male. Con lei potrai fare tutte le esperienze di una coppia, ed inoltre non dovrai sempre essere in pensiero per la sua incolumità, non dovrai proteggerla anche da se stessa. Sarai felice, come non puoi esserlo con me. Il vero motivo che mi ha spinto a chiudere la nostra storia è che io vorrei vivere l'eternità al tuo fianco, ma so che tu non mi trasformeresti mai, e ciò mi riporta al discorso di prima, e cioè che io non sono alla tua altezza. Ecco ora ti ho detto tutto. Però Edward non dimenticarti che io ti amerò per sempre, di un amore folle, impossibile da ritrovare in un'altra coppia, di un amore immenso. Non posso e non voglio amare nessun altro che non sia tu. Però stai tranquillo, ho deciso che tornerò da mia madre e poi dopo il diploma lascerò completamente l'America e soprattutto che non rivelerò mai a nessuno il tuo segreto. Ricordati di me fra qualche secolo, ricordati di quella sciocca e goffa umana che ti ha amato immensamente e ricorda a tutta la tua famiglia che ho amato anche loro, tutti."
La voce è rotta dalla lacrime che scendono a fiumi dai miei occhi.
Mi allontano di qualche passo da lui.
"Ora vado a casa, tranquillo conosco la strada e saluta tutti. Forse un giorno per caso ci rincontreremo, se così non fosse ti auguro tutto il bene del mondo Edward. Per voglio solo il meglio, perché tu sei il meglio e sarà molto fortunata la vampira che ti avrà al suo fianco. Ti chiedo solo una cosa, probabilmente è una cosa molto egoista da parte mia, ma non m'importa. La tua compagna non amarla come hai amato me, amala di più con più intensità ma non come hai amato me. Non ti sto dicendo che non mi hai amato senza emozioni o privo di intensità, anzi tutto il contrario, ma vorrei che non l'amassi come hai amato me, vorrei che questo fosse solo mio, solo nostro. Un'ultima cosa ed ho finito veramente. Grazie, grazie di tutto. Grazie per essere entrato nella mia vita, grazie per avermi resa partecipe della tua esistenza, grazie per avermi permesso di amarti, grazie per avermi amato, grazie per avermi permesso di conoscerti, di conoscere la persona buona e speciale che sei. Non cambiare mai Edward. Ecco ora ho veramente finito, buonanotte amore mio."
Mi volto, devo riuscire ad arrivare a casa e lì potrò crollare. Le lacrime continuano ad uscire copiose dai miei occhi e non riesco a fermarle, anzi più ci provo e più aumentano.
Non riesco a fare un passo che vengo avvolta in una gabbia gelida ma che mi infonde un enorme calore e sicurezza.
"Dove credi di andare? Io ti ho ascoltata, ora tu devi ascoltare me.
"Ti prego Edward, già così fa molto male."
Non riesco a continuare a parlare, non voglio sentire cosa ha da dirmi, ho paura delle sue parole, con quelle potrebbe uccidermi definitivamente.
"Ti rendi conto delle stupidaggini che hai detto? Ora mi ascolti senza interrompermi. Il primo giorno che ti ho vista in mensa mi sono perso nei tuoi occhi cioccolatosi. Poi ho capito di non poter leggere nella tua mente e mi incuriosivi. Una umana che bloccava il mio potere, così avevo deciso di parlarti, forse così avrei avuto accesso ai tuoi pensieri e ti saresti rivelata la solita umana senza suscitare ulteriori interessi in me. Ma appena ho incrociato il tuo odore, stavo perdendo il controllo così sono partito. Ma in quella settimana che ero a Denali nella mia mente c'erano solo i tuoi occhi, così caldi e il tuo viso. In me nascevano emozioni nuove a cui non sapevo dare un nome. Poi conoscendoti, sentendo le tue risposte mi affascinavi sempre di più, facevi e dicevi l'esatto opposto di ciò che mi immaginavo. Lentamente sono riuscito a dare un nome a quei sentimenti, con precisione la prima notte che venni a casa tua e sentii il mio nome pronunciato dalle tue labbra mentre dormivi. Amore, ecco cosa erano quei sentimenti a me sconosciuti. Ho cercato di starti lontano, non volevo metterti in pericolo a causa della mia natura, ma sono stato un presuntuoso a pensare di riuscirci. La gelosia, sentimento molto potente, mi ha fatto cedere. Non potevo accettare che tu cedessi il tuo cuore ad un essere qualunque, quando io ti avrei potuta amare, venerare e rendere felice come nessun altro. Iniziammo a conoscerci, con te tutte le mie difese crollavano, ma avevo paura che una volta scoperta la mia natura saresti scappata da me. Però anche in quella occasione mi hai sorpreso, non sapevo se esserne felice o meno, ma da creatura egoista quale sono ero tremendamente felice. Hai scoperto la mia natura da sola e comunque eri al mio fianco, mi hai sempre amato incondizionatamente, così come hai amato tutto il resto della mia famiglia. Non hai mai avuto paura di me. Io il predatore più pericoloso al mondo avevo paura di te, la mia preda. Avevo paura che ti allontanassi da me, avevo paura che provassi ribrezzo per me, ma non è successo nulla di tutto ciò, anzi mi hai amato ogni giorno di più." Prende fiato non per necessità ma per farmi assimilare le sue parole. Non capisce che così mi fa più male?
"Io ho sempre creduto di non avere un'anima, di essere un mostro. No, non interrompermi, so perfettamente come la pensi al riguardo. Ma ora anche io la penso come te. Io ho un'anima, sei tu la mia anima, tu essere puro e dolce sei l'anima di un vampiro, e sempre grazie a te, ho capito di non essere un mostro. I mostri non provano sentimenti, non amano, io invece ti amo sopra ogni cosa, sei tutta la mia esistenza. Per me non sei bella, sei favolosa, sei stupenda. Prima per me esistevano solo le tenebre, ma tu sei stata il mio sole, hai portato la luce nella mia dannazione ed oggi ringrazio mio padre per avermi trasformato, perché è solo grazie alla mia immortalità che ti ho potuta conoscere ed innamorarmi di te. Non sei tu che devi ringraziare me, ma sono io che ringrazio te per amarmi, per non aver paura di me, anzi ti fidi ciecamente di me. Inoltre adoro salvarti anche da te stessa, adoro prendermi cura di te, adoro la tua goffaggine, adoro tutto di te, tu sei la mia perfezione, senza di te mi sento morto, e adoro il fatto che tu dipenda completamente da me, mi fa sentire bene, anche perché io dipendo completamente da te e dal tuo amore. Una tua sola parola può mandarmi in paradiso o uccidermi, proprio come hai fatto prima. Non puoi neanche immaginare il dolore che ho provato quando hai detto la stupidaggine di volermi lasciare. Mi sono sentito perso, vuoto."
Affonda il viso tra i miei capelli inspirando il mio profumo, io faccio la stessa cosa con lui. Piango di nuovo, ma questa volta di felicità.
"Riuscirei a distinguere il tuo odore tra mille. E' buonissimo, sa di miele, sole e lillà."
Sorride.
"In teoria sono io il vampiro che deve è capace di distinguere gli odori."
"Lo so, ma il tuo odore lo sento mio."
Mi guarda felice ed emozionato.
"E' tuo, come lo sono io del resto. E per questo motivo ti chiedo di ritrattare immediatamente ciò che hai detto prima."
Lo guardo scettica.
"Dai che ho un regalo per te, tranquilla non ho speso neanche un soldo, anzi a dirla tutta è un regalo riciclato, ed è il vero regalo di compleanno."
"E' il cd?" Mi guarda offeso.
"Pensavi veramente che ti avrei regalato un misero cd?"
"Ehi non offendere le composizioni del mio ragazzo, sono sublimi."
Si è illuminato, ha capito che ho ritrattato tutto e dolcemente si avvicina alle mie labbra. Il bacio è il più dolce e tenero che ci siamo mai scambiati. E' amore puro.
"Edward ora sono curiosa."
Scioglie l'abbraccio e mi lamento.
"Prima vuoi lasciarmi e poi ti lamento se mi allontano di un passo?" Cerca di essere simpatico, ma nel suo tono scorgo una nota di dolore. Mi rabbuio e abbasso lo sguardo.
"Scusa amore, volevo solo fare la scelta migliore per te." Mi da un bacio in fronte.
"Ti ringrazio amore, ma la scelta che tu pesavi fosse la migliore è la più sbagliata." Si inginocchia. Perché si inginocchia? Mi prende la mano, perc...oddio. Divento bordeaux.
"Prima ti ho fatto una dichiarazione in piena regola. Isabella, i vampiri amano una sola persona nella loro esistenza e per me quella persona unica e straordinaria sei tu. Ti amerò per tutta la mia, la nostra esistenza. Ti farò innamorare di me ogni giorno più del precedente. Ti venererò e ti adorerò come nessun altro potrà mai farlo. Continuerò a proteggerti per sempre perché tu sei tutto per me e niente e nessuno potrà farti del male o allontanarmi da te. Voglio essere l'unico a cui rivolgerai i tuoi sorrisi, i tuoi occhi carichi d'amore, voglio essere l'unico uomo della tua esistenza. Tu sai l'unica donna a cui rivolgerò i miei sorrisi, i miei pensieri, i miei occhi innamorati, sarai l'unica donna della mia esistenza. Solo ed esclusivamente con te voglio fare tutte le esperienze di una coppia. Voglio essere il tuo sole come tu sei il mio. Voglio essere il tuo migliore amico, il tuo confidente, il tuo compagno, il tuo ragazzo, il tuo fidanzato, ma più di tutto voglio essere tuo marito. Voglio che tu sia la mia migliore amica, la mia confidente, la mia compagna, la mia ragazza, la mia fidanzata, ma più di tutto voglio che tu sia mia moglie, per tutta la nostra eternità. Isabella Marie Swan vuoi diventare mia moglie e rendermi l'uomo più felice dell'universo?" Sono emozionata, tremo dalla felicità. Lui vuole me per l'eternità, lui ama me, lui non potrà amare nessun altro all'infuori di me.
"Amore credo che a questo punto mi debba dare una risposta e per favore ricorda che una tua parola può uccidermi." Sulle mie labbra compare il sorriso più radioso che abbia mai fatto. Decido di prendere la parola, anche perché il suo volto si sta rabbuiando, ha lo sguardo abbassato. Gli poso una mano sotto il mento e gli faccio alzare il viso, appena incontra il mio sguardo carico di amore e felicità fa un sorriso che potrebbe oscurare il sole.
"E così l'agnello sposa il leone." Sorridiamo entrambi.
"Che leone pazzo e fortunato."
"Che agnello innamorato." Esce una scatolina di raso nero dalla tasca. Mostrandomi un anello bellissimo.
"Era di mia madre, me lo diede prima di morire dicendo di darlo alla donna che mi avrebbe fatto innamorare. E' un pò antico lo so, se non ti piace posso cam..." Lo fermo con un dito sulle labbra.
"E' fantastico amore, anzi no è stupendo e ti ringrazio di farmi un dono così importante per te."
"Amore, per te tutto è poco e poi se la donna che mi ha fatto innamorare." Lentamente mi infila l'anello nell'anulare sinistro e mi bacia il dito. Si alza e ci baciamo dolcemente e per la prima volta sentiamo i nostri sapori.
"Grazie Bella. Sai io non ti avevo mai detto nulla riguardo la trasformazione non perché non volessi, anzi, ma avevo paura di un tuo rifiuto, poi ho pensato di rimandare la mia richiesta ad oggi insieme alla proposta. Però credevo che tu mi avresti chiesto qualcosa riguardo la tua trasformazione, ma non avendo ricevuto tue richieste ho avuto ancora più paura. Credevo che non avresti neanche accettato la mia proposta."
L'abbraccio forte a me.
"Sciocco, io non desidero altro che te. Io non ho mai affrontato l'argomento per la tua stessa paura credevo non mi volessi e perciò sono arrivata a quella decisione."
"Ecco brava, ora devi dirmi cosa ti è passato per la testa prima, mi ha fatto venire un infarto, e per i vampiri è prati
camente imposs..."
Lo zittisce con le labbra. Ad un certo punto ci sono fischi ed applausi intorno a noi. Veniamo avvolti in un abbraccio di gruppo.
"Siamo felicissimi per voi. Quando prima ho avuto la visione che Bella ti lasciava siamo corsi immediatamente qui. Poi mi è arrivata un'altra visione dove ti spiegava tutto e vi abbiamo lasciato la vostra privacy, ma siamo tornati appena in tempo per sentire il suo singolare si. Ah Bella tuo padre..."
"Oddio Charlie, è tardissimo, mi sono dimenticata di lui. Edward andiamo subito a casa." Lo prendo per mano e dopo aver ringraziato tutti corriamo felici verso casa mia. Entro e urlando chiamo mio padre che sta dormendo in camera sua.
"Amore che intenzioni hai?" "Gli devo semplicemente dire che ci sposiamo, ah amore che ne dici ci sposiamo durante le vacanze di Natale? Non voglio aspettare oltre, mentre la trasformazione dopo il diploma se per te va bene." Sorride emozionato.
"per la trasformazione sono d'accordo, ma per il matrimonio vorrei che fosse il 18 gennaio, è il giorno del nostro primo incontro." Sono emozionata. "Si va benissimo." E gli poso un bacio a fior di labbra.
"PAPA'A'A'A'A'." Urlo con tutto il fiato che ho in gola. Scende le scale tutto trafelato. "Bella, Edward è successo qualcosa?" Gli corro incontro e gli salto in braccio facendoci cadere entrambi a terra.
"Edward ma ha bevuto?" "No Charlie è solo felice."
"Papà, non sono ubriaca, ma abbiamo una bellissima notizia per te. Io ed Edward ci sposiamo, me l'ha appena chiesto." Forse sono stata un pò troppo diretta è sbiancato. "Edward che gli succede?" "Amore forse dovevi essere un pò più delicata, in fondo sua figlia appena diciottenne gli ha annunciato di sposarsi." Ha ragione, provo a dargli uno schiaffetto e si riprende. Siamo ancora stesi sul pavimento ed Edward e dietro di me ed  entrambi fissiamo mio padre. "Se-sei incinta?" Lo guardiamo entrambi accigliati. "No papà ci sposiamo perché ci amiamo." "Charlie le prometto che proteggerò ed amerò Bella per sempre. Con me è al sicuro, lei per me è un diamante unico e non soffrirà mai." Nuove lacrime escono dai miei occhi, mi lancio addosso ad Edward che mi prende al volo e gli riempio il volto di baci mentre lui ride spensierato. Dei colpi di tosse ci richiamano alla realtà ed io divento rossissima e mi nascondo sul petto di Edward.
"Ragazzi scusate per aver pensato male, però sono felice per voi, vi amate tantissimo e so che tu, Edward, la proteggerai e l'amerai per tutta la vostra esistenza. Bella ti chiedo solo di non abbandonarmi, neanche dopo." Lo guardiamo entrambi confusi. "Non guardatemi così, sono a conoscenza delle legende della riserva e non ci ho messo molto a fare due più due, perciò si Edward so che sei un vampiro, come tutta la tua famiglia, e credo che anche la mia piccolina diventerà un vampiro. Però ragazzi d'ora in poi sarete voi due la mia famiglia e si...ecco...non mi abbandonate." Tutti e due ci fiondiamo su mio padre e lo abbracciamo. "Mi state soffocando. Ho capito siete felici, ed anche io lo sono. Ora andate a letto che è tardi." Ci avviamo verso la porta, tanto il mio fidanzato, wow fidanzato, mi aspetterà in camera. "Ragazzi la camera è di sopra non fuori. E' tardissimo, vi state per sposare e credete veramente che io non sappia che Edward viene qui tutte le notti? Ora credo che puoi entrare dalla porta anziché dalla finestra, Bella fagli una copia delle chiavi. Mi raccomando però niente cose strane sotto il mio tetto." Guardo mio padre rosso come un peperone ed anche io sono dello stesso colore ed anche Edward lo sarebbe se potesse. Dopo aver ringraziato ci avviamo in camera mia. "Ed ma non hai mai letto nulla dai suoi pensieri?" "Di solito non percepisco molto da lui, solo il tono che hanno i suoi pensieri, ma quando mi servono informazioni su di te mi concentro e con fatica le ottengo, le altre le ho sempre evitate per non essere invadente. Sai non mi aspettavo questa sua reazione al nostro matrimonio, alla mia natura e al fatto che io venga di notte qui. Ti ha chiesto di farmi una copia delle chiavi di casa, e ha detto che io sono la sua famiglia." "Anche io sono molto sorpresa e poi è ovvio che sei la sua famiglia, sei il mio fidanzato e tra quattro mesi ci sposiamo." Entrambi abbiamo lo sguardo sognate. Vado in bagno ad infilarmi il pigiama, mentre lui indossa i pantaloni della tuta ed una maglietta che ha lasciato qui, mi accoccolo nelle sue braccia e dopo un bacio intona la mia ninna nanna.
"Ti amo futura Signora Cullen."
"Ti amo Signor Cullen.
"Il mio agnello stupido." Sorrido.
"Il mio leone pazzo e masochista."
Dolcemente e felicemente mi addormento cullata dalle braccia e dalla musica del mio unico ed eterno amore.
   
 
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