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Autore: khashi    26/10/2010    1 recensioni
l'Hokage sparito.. solo un ribelle..
una nuova minaccia per la Foglia..
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akatsuki, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sorpresa
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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5.

Rovine




Atterra, goffa, sbattendo un ginocchio su una roccia. Si rialza nel buio, nell'umidità del sottosuolo.
Avanza, veloce, le mani tese avanti, le orecchie pronte. il rimbombo del silenzio permea ogni cosa, suono che cela mille segreti che forse nessuno porterà alla luce.
Il terreno viscido rallenta la corsa. Si ferma. prende fiato.

...eppure c'è qualcuno vicino, nascosto. Allora riprende, accellera, urta dei sassi.
Corre. L'eco riempie le pareti. Cade. Un masso... affanna sul terreno, si alza, corre ancora. Troppi passi...





















'..
verde. perchè verde? ..si sta bene. ma perchè verde? .. c'è luce. tanta luce.
troppa!'
Protegge gli occhi, feriti, chiusi. 'ma si sta bene. è caldo.' Respira profondo. ' perchè fa male respirare?'

. . .


Un suono.. oltre la luce.. strano, ripetitivo e lontano. Lo culla quasi, con quel suo ritmo monotono..

Poi la gravità torna, il suono diventa una sirena, rindonda nelle orecchie, sbatte sui timpani per passarvi attraverso. altri suoni, voci?.. macchine?
Qualcosa scorre, sul corpo, scivola sulla.. pelle?.. ' io ho la pelle?'
Qualcosa sotto le ginocchia, e sotto le cosce.. '..pavimento?.. è piccolo'

'verde. perchè verde? ..si stava bene. troppa luce!'

Respira ancora. un gemito. fa male. Sguardo sfocato. Solo verde. E ombre.




















La mano scorre sulla parete; l'unica guida, i suoi occhi.
I passi.. di qualcuno. Nel buio. Corre ancora...strada chiusa.Un muro.

Buio. altro Buio...













Due persone osservano la scena, da un piano rialzato. Uno ha un cappuccio. L'altro un segno viola sul collo. Due persone.

Sotto il cappuccio, oltre la maschera: eccoli, gli occhi, assetati, avidi.. impazienti.
La sirena parte. L'Incubatore si svuota. Dall'interno un tonfo. Aspetta che venga aperto e il corpo trascinato sul tavolo. Legato.

Nessuna protesta. Nessun imprevisto. il display numero 8 si spegne.

Un ronzio.













La gravità è strana. Viene voltato, spostato, trascinato in questo denso verde dalle ombre. il sopra e il sotto si invertono. Una fitta allo stomaco: bile. L'acro sale fino alla bocca, in un rivolo che cala fino a.. terra? cielo?.. impossibile dirlo.
















Il secondo generatore parte. La stanza si sgombra. Due persone restano. Uno dei due scende, con falcate potenti, levando il cappuccio.
Osserva il corpo e accarezza gli strumenti sul piano a fianco.
Una serie di luci al neon si accendono sopra il tavolo.

















Un ronzio.

La schiena si innarca, la pelle si ribella. C'è freddo. Trema. Socchiude gli occhi. Verde. Mette a fuoco: un soffitto.
Il fiato manca; tossisce. qualcosa lo tiene fermo ora.
.. un clac;
Gira la testa, tenta di togliersi da li, ma la luce lo raggiunge anche sotto la pelle. gli occhi roteano sotto le palpebre..
.. qualcosa fa tornare il buio.. una mano. Una mano pesante. Una mano che stringe sulle tempie..
Un singhiozzo si strozza in gola.




















Un tamburo martella le tempie.

Nel buio, alza la testa dolorante. qualcosa di caldo scende sulla guancia.
tocca, con la mano, fino all'origine ..
Avanza piano ora. E' vicina. Le parenti sono elaborate al tatto, come in tanti piccoli quadrati ordinati.
L'altra mano è sulla tempia sinistra.
'..Tsunade..'


Ora solo i suoi passi. perchè? dov'è andato..
Ma ormai è vicina. Ferma sulla parete segue un glifo preciso. preme e scivola dentro.

Silenzio ancora. Solo altro silenzio. Ma è sola ora. E' sicura. Nessun altro è entrato qui.. eppure..

Con le mani cerca, fino a trovare la fune. Richiama il chakra. Chiude gli occhi e la accende.
Man mano le pupille reagiscono. Si, nessuno. Ma ancora passi. Ma non qui; non nella stanza.

L'odore del fumo riempie le narici.
Le torce mangiano avide l'ossigeno.
Ln fondo: eccola.
Corre avanti e..














..decide. Salta avanti. Dovrebbe esserci il terreno. Dovrebbe. Sgranchisce le gambe, ciondola avanti e indietro, con le mani che piangono.
Atterra.
Un rombo, la terra trema e si disfa, lo inghiotte nelle sue profondità.

















'Eccoti'.
Scatta indietro, salta e lancia dei sassi ..



















Ma non è ombra quello che trova: luce e fumo, e un fruscio. D'istinto si muove, evitando per poco due sassi. Kunai pronto.
Una mano lo blocca con un'agilità sorprendente, una mano attaccata a un corpo con una testa dai capelli rosa..


















'Sei un idiota!'
Si sfoga, senza mollarlo, scaricando tutta la tensione accumulata. Tossisce. Le torce bruciano. Lascia perdere tutto. Va verso la libreria.
'Aiutami...Naruto.'




















'No!'
Non se lo aspettava. si alza trascinando la gamba, togliendosi dai vetri, guardando disperato le sue creazioni, lasciate li..a morire.
Il dolore alla sinistra si irradia ad ogni passo, ben presto tramutato in ira.

L'urlo d'odio riecheggia nella stanza, passando sopra ai corpi, ai vetri, alle Basi Incubatrici, al secondo generatore... o quello che ne rimane, accompagnando il suono lugubre della sirena, che copre qualsiasi rumore oltre quella porta.. scardinata come se fosse carta.

I pugni puniscono il tavolo.

'Orochimaru!.. Sei.. più inutile ora che prima!'























Va a fuoco. Brucia.. qualcosa sulla spalla.. dentro la spalla, attraversa le viscere.
Una sola domanda: 'Perchè..?'
Scappa, gradino dopo gradino, come una bestia all'angolo. Una sola parola in testa: Fuggi.
Il fianco duole ad ogni passo, ad ogni colpo inferto, ad ogni guardia superata, ad ogni scalino che si fa strada tra le costole.
Corre. Non è importante dove. Una scala umida, un corridoio, alcune porte.. ma prosegue.
Il petto brucia.
Il corpo è pesante.

Spalanca la porta. Inciampa. Urla: è giorno. Una mano protegge gli occhi, l'adrenalina corre sulla schiena. Sbatte contro un albero.. e contro un altro. Grida dietro di sè. Davanti altri alberi..

La corteccia graffia la pelle. Ma prosegue, di ramo in ramo, veloce.. non è normale.

Il petto brucia. La spalla brucia.
Poi, nel mezzo di un salto, una fitta, lancinante, alla schiena.
Atterra, di faccia e di spalla.


Il respiro manca; l'aria entra ed esce in un soffio sottile.
C'è freddo. Solo ora realizza di essere nudo.
All'improvviso sembra che ogni elemento del suo corpo voglia gridare...

..
I rumori si confondono, così come il cielo e la terra.

..qualcuno deve avergli piantato un pugnale nella spalla..

..piange.
..buio..























========================Continua...===================


bueno, direi che questo è il capitolo più complicato .. probabilmente in un momento di relax lo rimetterò a posto.. forse nei prossimi giorni.. (devo smettere di scrivere alle 2 di notte, altrimenti questo è il risultato <.<)



cmq.. see you soon buddy ^^

COMMENTATE!!!

bye!

   
 
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