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Autore: SmileyXDJonas    26/10/2010    2 recensioni
Quando la vita ti riserva brutte sorprese, quando non hai più il tuo punto di riferimento, quando soffri, non abbatterti, continua a vivere, e, un giorno, tutto cambierà, come è successo a me. Questa è la mia storia, scritta per essere letta da tutti, non sono la comune ragazza con la vita perfetta, lo so, ma, con il tempo mi capirete. Questo lo dedico a te, oh mio principe...
Genere: Commedia, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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QUARTO CAPITOLO - The Jonas Team


*Flashback*
24 Novembre 2004, 9.45am
Che bello, che bello, che bello! Oggi sono a casa da scuola, quell' odiosa di mia sorella è a casa con la febbre e il raffreddore, e me l' ha attaccto, ha 11 anni e già rompe, "Io da grande vincerò tutti i concorsi di bellezza del paese, e, poi, sarò la capo cheerleader della scuola!" risonde alla domanda "Cosa vuoi fare da grande?", se, contaci, con il cervello che hai è già tanto se passi la quinta elementare! Ma, io mi chiedo, perchè i miei genitori hanno fatto un altro figlio?! Cosa pensavano in quel momento? essendo anche lei a casa malata, per non farci litigare, io sto andando a lavoro con papà. Non vedo l' ora di arrivare! Mi piace andare con lui, perchè, in fondo, fare il produttore musicale, per lui, non è un vero e proprio lavoro, ma una passione. Guardo fuori dal finistrino gli alberi, che scorrono veloci, le limousine, e, dopo quasi 20 minuti di viaggio, arriviamo davanti allo studio, c' è una macchina parcheggiata nel posto riservato ai clienti "Ah, devono essere già arrivati" dice mio padre, scendendo dalla macchina. In macchina mi ha raccontato, per quello che ho capito, dato che ero presa dal paesaggio, che alle 10 deve sentire un gruppo di ragazzi, credo che si chamino "The Jonas Team", che nome orribile, spero che almeno siano simpatici, uno ha anche la mia età. All' entrata c' è l' assistente di papà, Elisabeth, con in mano una cartellina e un caffè. E' una ragazza di 27 anni, lavora per lui da quasi 4 anni, ormai è una di famiglia, è simpatica, anche perchè mi chiama signorina Morris, è divertente. "Buongiorno sign. Morris, ecco il suo caffè" gli dice, porgendoli una tazza con su scritto "World's Greatest Dad", gliel' ho regalata io per il suo compleanno, poi, mi sorride "Salve singnorina Morris", poi, si rigira verso mio padre e continua "I ragazzi sono già arrivati, la stanno aspettando nel suo ufficio", intanto stiamo salendo all' ultimo piano, ovvero il tredicesimo. Se penso che tutto questo è di mio padre, mi viene la pelle d' oca. L' ascensore si apre, e, finalmente sono nell' ufficio di mio padre. E' composto da tre stanze: l' ufficio di Elisabeth, non così grande, la sala d' aspetto, ed infine il paradiso, il gigantesco ufficio di mio padre, lo adoro! E' un salone immenso, sulle pareti sono appesi i poster di tutti i musicisti che segue mio padre, i loro dischi autografati, le loro foto insieme, c' è una mensola con miriadi di premi e riconoscimenti, un mini frigo, ovviamente pieno, la macchinetta del caffè, un divanetto, dove mi sdraio sempre, e, naturalmente la scrivania, completa di tutto, che dà le spalle ad una vetrata che mostra la scritta "HOLLYWOOD". Entriamo nella sala d' aspetto, dove c' è un signore, che appena ci vede si alza di scatto "Buongiorno, signor Morris, è un vero onore conoscerla", dice a mio padre mentre si stringono la mano "Lei deve essere il signor Jonas, il padre dei ragazzi", risponde mio padre, poi si gira verso di me "Sam, vai nel mio ufficio, mentre io parlo con il signor Jonas", io annuisco e mi dirigo verso il suo ufficio. La porta è aperta. All' interno ci sono tre ragazzi che curiosano dappertutto, voglio proprio vedere cosa fanno. Ad un certo punto uno prende la mia foto, scattata mentre ero al mare, dalla scrivania di papà, la alza per farla vedere ai suoi fratelli e dice "Chissà chi è questa bellezza?". Come? Come si permette, ora lo prendo un pò in giro, ed entrando dico "Si da il caso, che questa bellezza" gli rubo la foto dalle mani "Sia io", mi indico, mi giro e rimetto la foto al suo posto. Dannazione, con tutte le foto che ci sono proprio la mia deve prendere! Guardo per un secondo la foto del matrimonio dei miei, mia madre ha un bellissimo vestito bianco, senza spalline, che finisce lungo http://www.abitidasposa-annette.it/abiti-da-sposa-30-Azzurra.jpg
, i capelli sono legati in uno chignon, non troppo tirato, con un fiore, mio padre, invece aveva il classico vestito da sposo nero, si stanno guardando negli occhi e sorridono, sono davvero tanto innamorati, spero di trovare anche io l' amore della mia vita, un giorno. Sospiro e mi rigiro verso i tre ragazzini, che non mi avevano tolto gli occhi di dosso un secondo, quello di prima mi guarda come un ebete e mi dice "Allora piacere di conoscerti bellezza", ma viene spinto via dall' altro "Joe! Finiscila di fare il cascamorto" lo rimprovera, poi, si gira verso di me "Ciao, io sono Kevin" si indica, "Lui è Nick" indica il più piccolino fra i tre "E lui è Joe, e non fare caso a quello che dice, da bambino è caduto dal letto" dice indicando l' altro fratello, il quale fà una faccia buffa, e io scoppio a ridere. Sono davvero simpatici.
*Fine flashback*

Guardo fuori dalla finestra e accenno un sorriso al ricordo di quel giorno, e pensare che mia sorella non l' ha mai saputo, forse è meglio così. Mio padre non li scelse, diceva che la casa di produzione non pubblicizzava quel genere di musica, in effetti produceva solo musica rock, così li indirizzo da un suo amico, cambiarono nome e diventarono famosi. Mi chiedo ancora come, quel giorno, mi possano essere stati simpatici quei tre. Il suono assordante della campanella mi riporta nel mondo reale, finalmente si pranza! Esco dalla classe e vado al mio armadietto. "SAM!" sento urlare alle mie spalle, così mi giro. E' lei, in carne e ossa, la persona più dolce cha abbia mai conosciuto, quella che non vedo da due mesi e mezzo, la mia migliore amica, Jasmine. Le corro incotro, l' abbraccio e chiudo gli occhi, la stringo forte, anche troppo, forse per la paura che se ne vada un' altra volta "Mi sei mancata tantissimo!" dico quasi in lacrime, mentre lei cerca di liberarsi dalla mia stretta "Lo so che ti sono mancata molto, e, non fraintendere, anche tu mi sei mancata, ma, potresti lasciarmi andare, non respiro", così la lascio, e ci incamminiamo verso i nostri armadietti. Io e Jas ci conosciamo dalle medie, è la ragazza più solare, gentile ed educata che io conosca, ma, non per questo, si fà mettere i piedi in testa, anzi, quando vuole è anche peggio di me. Ha origini spagnole, perciò è abbastanza formosa, è alta quanto me, ha i capelli corti, mori, gli occhi verdi, capaci di stregare i ragazzi, è appassionata di moda, infatti quest' estate è andata a Milano per uno stage, e, anche a lei, non piacciono i Jonas Brothers, si, in effetti credo che questo le abbia dato dei crediti, è difficile al giorno oggi trovare un anti-Jonas. Mettiamo a posto i libri e ci avviamo in mensa. "Allora, com' è l' Italia?" le chiedo tutta entusiasta, mi è sempre piaciuto viaggiare, e poi, io adoro il cibo italiano, in realtà io adoro il cibo, e come mi diceva mio padre, meglio farti un vestito che invitarti a cena, "Benissimo! Ho conosciuto molte modelle famose, e stilisti, ho fatto bozzetti per Armani...", ed eccola che inizia ad elencare stilisti, alcuni non sò neanche chi sono. Mentre continua con la sua lista entriamo in mensa, prendiamo da mangiare, intanto lei continua, possibile che ci siano tanti stilisti! Ci avviamo al nostro, che , stranamente è circondato da mezza scuola, no! Ancora loro, no! Mi fermo di colpo, e così anche Jas si stoppa. Devo trovare il modo di sedermi al MIO tavolo, così inizio a farmi spazio tra le persone "Sam, dove vai?" mi dice Jas, "A riprendere il nostro tavolo" le urlo, perchè la folla, o, con più precisione le ragazze, avevano incominciato a gridare. Trovo un piccolo spazio e mi ci ficco, letteralmente, dentro, così mi ritrovo davanti a tre facce che non vorrei aver mai conosciuto, "Ehi Sam, vuoi unirti a noi?", mi chiede Nick, mentre mi sorride "Vedo che hai imparato il mio nome" gli dico, ma come risposta ricevo solo un "EH!", ecco, non ha capito "Ho detto che vedo che hai imparato il mio nome!", gli urlo più forte, ma anche questa niente "Scusami Sam, non ti sento". Ok, quel che è troppo è troppo, ora non me ne frega niente se passerò come una pazza isterica, o qualcosaltro, voglio solo mangiare in pace, così, prendo tutta la forza che ho e sbatto le mani sul tavolo tanto violentemente, che tutti si girano a fissarmi, compresi Kevin e Joe, che fino a qualche istante prima stavano firmando autografi "Ora basta! Voglio mangiare in pace, perciò sparite dalla mia vista, subito!" dico guardando minacciosamente tutte le ragazzine intorno al tavolo, che, dopo tre secondi erano schizzate via, così mi siedo "Buon appetito a tutti", e incomincio a mangiare la mia insalata, calma e tranquilla, come se non fosse successo niente, mentre, Nick, Joe, Kevin e Jas, mi guardavano ancora sbalorditi. Posso dire solo che la giornata è iniziata male, e, ora continua ancora a peggiorare.






Allora che ve ne pare? Siete curiose? Beh, allora, vi aspetto al prossimo capitolo.
p.s. se volete potete chiedermi l'amicizia su twitter, io sono SmileyXDJonas !!
  
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