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Autore: Iurin    27/10/2010    2 recensioni
Oramai è risaputo che presto uscirà nelle nostre sale Potc4, e, nell'attesa, ho scritto questa fanfiction, inventandomi di sana pianta il continuo di Pirati dei Caraibi 3. =)
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jack Sparrow, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buonaseeeeeeeeeeera!
Vi ho un pò sconvolto, eh? XD
Ma non vi preoccupate, i dubbi che vi assalgono spariranno!!!!
Allora passo ai ringraziamenti:

Ekiyo: spero di aver aggiornato abbastanza presto xD comunque che cos'hai tu, il gene della preveggenza? Ahahahahahah spero non ti tormenterai ulteriormente, anche se la spiegazione a tutto ancora non è arrivata!! Un abbraccio!!!

_Josephina Jonas_: ahahahahahahahahah non ti preoccupare la paranoia mi fa più che piacere XD XD XD Comunque potrai vedere subito come reagirà Jack, e spero di averlo reso abbastanza credibile!!!! ;) ;) Ciaooooooooooo

Barrowman: Eeeeeeeeeeeeeeeeeh!!!! Non posso dire nulla, e tu lo sai!!! XD Mi raccomando però, la pazienza è la virtù dei forti XD XD Un bacio, fedelissima!! XD XD

Gelie Morgan: a quanto pare anche tu hai una palla di vetro xD xD Ma come fai, dico io?? xD In effetti scoprire che l'uomo che ami in realtà è tuo padre non dev'essere una bella esperienza O.o mamma mia come sono sadica con i miei personaggi! XD ma bando alle ciance ti lascio con il nuovo capitolo, ciaoooooooooooo



Spiegazioni
 

La natura umana è complicata.
E con questa pillola di saggezza filosofica inizio a raccontare cosa successe...
Quando Julia tornò a bordo io le ero andato incontro tutto bello pimpante per sapere come fosse andata con Glade, e invece me la ritrovai triste, pallida e chiusa in se stessa. Glade faceva quell'effetto alla gente? Mi pareva troppo strano! E poi...tutte quelle domade...a che le servivano? Potevo anche capire la curiosità, ma quando corse via in quel modo capii subito che qualcosa non andava. Che cosa diamine era successo! Provai a farmi aprire la porta della stiva, ma niente! Neanche rispondeva...pazienza, mi dissi, si vede che l'incontro con Glade non è stato quello che si aspettava; domani starà meglio. E così me ne tornai in cabina e quando si fece buoio me ne andai a letto.
La mattina successiva mi alzai subito per andare a sentire come stava Julia, quindi andai di fronte alla porta della stiva e bussai, ma non ricevetti ancuna risposta e allora bussai più forte, solo che bussando in quel modo la porta si aprì da sola, perchè...beh...era solo socchiusa. Insomma, la porta si spalancò e nella semi oscurità potei constatare che Julia non c'era! A quel punto non poteva che essere sul ponte, ma il fatto era che non era neanche lì! Una persona non può evaporare o sparire nel nulla, giusto? Ebbene iniziai a provare una certa ansia. Incontrai Gibbs e gli chiesi se avesse visto Julia in giro, ma niente! Neanche lui l'aveva vista...sembrava svanita! Scomparsa! Smaterializata! Allora dissi al mio fedele primo ufficiale:
"Voglio che cerchiate Julia immediatamente!"
"Ma Jack, noi..."
"Sbaglio o ho detto immediatamente?"
"Capisco che ti preoccupi, però..."
"Proprio perchè sono preoccupato dovete eseguire questo ordine anche più scrupolosmente del solito! Cercate sappertutto! In ogni stanza, dietro ogni cassa o botte che sia, tra i sacchi, le provviste, anche dentro le dispense se necessario, ma trovatela!"
"Va bene, Jck."
Gibbs se ne andò e io entrai in cabina...iniziai a camimnare avanti e indietro, pensando...Perchè doveva dare così? Perchè si era dovuta nascondere? Di prima mattina giochi del genere non mi piacevanono per niente! Ciamine, diamine, e diamine! Ma comunque...mi dissi dopo un pò...che mi preoccupo a fare! Sarà andata da qualche parte a fare non so che cosa...mi sto agitando per niente. Allora mi sedetti alla scrivania ad aspettare che tornasse Gibbs;
epr pura casualità poi gli occhi su tutto quello che avevo davanti, cioè poggiato sulla scrivania, ed ebbi come la strana impressione che mancasse qualcosa...e infatti era così! Alcune carte nautice erano sparite! Strano...
In compenso però c'era un pezzo di carta che non avevo mai visto prima; lo presi e lo lessi...e dopo due secondi sprofondai nella sedia.
Andata...come poteva essersene andata! Ma soprattutto perchè se ne sarebbe dovuta andare! Avevo fatto qualcosa di male? Non mi pareva proprio! Ah sì...è vero...nel biglietto c'era scritto che non era colpa mia...vabbè! E' risaputo che le donne in una lettera corta come quella in realtà tra le righe scrivono dei poemi! Quindi per me poteva anche dire "Sei un mostro orripilante, sparisci dalla mia vita, anzi visto che ci sei sparisci dalla faccia della tera che fai prima!". Ma il punto in questione era un altro...A quali conclusioni era arrivata per cui non voleva più stare con me? Valla a capire! Anzi, valle a capire tutte, le donne! Mentre riflettevo così profondamente Gibbs entrò all'imrovviso dicendo:
"Jack! Non so...è...cioè...noi l'abbiamo cercata dappertutto Jack, te lo giur...però Julia non c'è! Non riusciamo a trovarla!"
Io risposi in maniera piuttosto apatica:
"Sì, Gibbs, mi ha lasciato un messaggio. Non la trovi perchè è andata via."
Gibbs ne rimase sorpreso:
"Andata via?! Via dove?!"
"Non lo so."
"E...e che facciamo adesso?"
"Non lo so."
"Ma...potremmo andare a cercarla! Quanto vuoi che si sia allontanata?"
"Oh, parecchio. E' tutta la notte che viagiamo!"
Dopo un attimo di silenzio Gibbs mi chiese:
"E...cosa vuoi che dica alla ciurma? Ci dirigiamo comunque a Samana Cay?"
Ci riflettei per un paio di secondi e alla fine presi una decisione che poco tempo prima avrei definito assurda...eppure...anche non volendo mi sentivo vuoto, e stranamente in quel momento non mi andava di fare niente, assolutamente niente. Era una cosa nuova per me, e non me lo sapevo spiegare...anzi, me lo sapevo spiegare benissimo, ma non volevo ammetterlo...dopo solo alcuni minuti che sapevo che Julia se n'era andata già mi mancava...e stavo male, come se un pezzo di me se ne fosse andata...come mi sono ridotto! A fare il sentimentalista! Ma non potevo farci niente...mi stava succedendo e non riuscivo ad evitarlo. Alla fine dissi:
"No Gibbs, lascia perdere la fonte. Non mi interessa."
Gibbs be rimase più che stupito...e come dargli torto!
"Lascia perdere?! Non mi interessa" disse e mi si avvicinò molto serio e sospettoso dicendo:
"chi sei tu e dov'è finito il Jack Sparrow ce conosco?"
"Ehi Gibbs! Per prima cosa sono il Capitano Jack Sparrow...CAPITANO! E poi non mi va più...tutto qua!"
Gibbs sembrò sempre più scioccato:
"Tutto qua? Oh mamma mia...ma ti rendi conto che questa è la cosa che desideri praticamente da sempre? Mi hai fatto una testa della madosca con questa fonte e ora mi sento dire che non ti va?!"
Si avvicinò ancora e puntandomi il dito contro concluse:
"Dammi una spiegazione plausibile o mi ammutino!!"
Era proprio isterioco! Io alzando le mani al cielo dissi:
"Gibbs! Amico! Non è il caso di agitarsi tanto! Ho detto che ADESSO non ci andremo, non che non ci andemo mai più!"
Lui si calmò e fece:
"Uhm...potrei alla fin fine aspettare...ma non ti rimangiare la parola, chiare?"
"Nessuno nella vita è mai stato più chiaro te!"
"Bene! Adesso dimmi...cosa devo dire alla ciurma?"
Io ci pensai su e poi risposi:
"QUanto dista da qui Trotuga?"
"Non molto, mi pare."
"Bene. Dirigiamoci là-"
"D'accordo."
Uscendo però mi disse:
"Comunque riguardati...mi sa che ti sei proprio impazzito!"
E poi chiuse la porta e se ne andò.
Ma che impazzito e impazzito! O forse quando mi dicono che sono pazzo hanno ragione loro? Sono così confuso che ho solo una cosa da dire...
BOH!

 ***
 

BLEAH! Ma dove ero capitata! Che…che posto obbrobrioso! Sporco e pieno di una gaiezza raccapricciante…ubriaconi, prostitute e molti, molti pirati. Avrei fatto volentieri a meno di passare anche solo un secondo di più in quel bordello, ma non potevo che restare: avevo remato per ore per giungere fino a lì, e le mie braccia non ce la facevano più, avevo bisogno di riposare. Ma dove era tutto talmente trasandato! Ma non avevo scelta. Mi diressi alla prima locanda che incontrai ed entrai: quello che mi si prospettò davanti era di uno squallore spaventoso, il tutto contornato da un’ondata di rum e malizia generale. Andai al bancone cercando di dimostrare indifferenza agli sguardi degli uomini nella sala e chiesi una camera all’oste, promettendo che avrei pagato in seguito. Mi sistemai nel mio alloggio e mi sdraia sul letto pensando a quanto mi era successo. Presi la decisione che sarei ritornata a casa mia…in fondo c’era ancora Thomas! Non ero completamente sola! E tra questi pensieri mi addormentai.
Quando i primi raggi del sole entrarono dalla finestra inondandomi il volto aprii gli occhi…avevo dormito un giorno intero! Mi sentivo ovviamente decisamente meglio; mi diedi una sistemata e scesi di sotto non senza un po’ di timore ripensando alla confusione che c’era il giorno prima, ma fortunatamente era tutto deserto…che sollievo! Mi guardai un po’ intorno senza cercare nulla di preciso, ma all’improvviso sentii una mano sulla mia spalla, e girandomi di scatto mi trovai a faccia a faccia con l’oste, che mi disse:
“Avete passato una notte in camera; mi dovete 12 scellini.”
Io risposi:
“Io…adesso non ho soldi! Vi pagherò un’altra volta!”
“No! Dovete pagarmi adesso!”
“Ma come faccio! Vi ho detto che non ho soldi!”
“Allora potete pagarmi in un altro modo…”
E avvicinò il suo volto al mio…
“Mai!” esclamai, e gli diedi uno schiaffo sulla guancia così forte da farlo voltare completamente dall’altra parte. Lui però a quel punto si arrabbiò e mi sbatté al muro, tenendomi stretta per i polsi. Avevo paura, infinitamente paura. Mi veniva da piangere e pregavo l’oste di lasciarmi andare…chiusi gli occhi disperata, ma dopo un po’ sentii le sue mani allentarmi i polsi; allora aprii gli occhi e vidi quell’uomo accasciato ai miei piedi privo di sensi. E che! Aveva avuto un infarto? No, infatti! Perché vicino a lui c’era una persona che conoscevo…e che quindi l’aveva steso con un bel pugno.
“Gibbs!” esclamai saltandogli praticamente al collo. Se non fosse stato per lui…
“Che ci fate qui?” chiesi
“Beh…” mi rispose “Ordine di Jack.”
“Jack? Jack è qui?”
Non so perché ma mi svanì tutto l’entusiasmo.
“Certo che è qui!” disse Gibbs “Se ci sono io…ma…diamine…cosa ci fate invece voi qui! Ci avete fatto spaventare veramente, soprattutto Jack!”
Aridaje…
“è che…avevo i miei motivi signor Gibbs.”risposi
“non sapete però quanto sarà felice Jack di rivedervi!”
“Ah…ehm…davvero?”
“Ma naturalmente! Si è talmente rattristato…non sembrava più lo stesso, ve lo posso assicurare.!
Dopo qualche secondo disse:
“ma che ci stiamo a fare ancora qui! Venite, Jack forse non è ancora sceso dalla nave…”
“No! Cioè…non mi sento di andare da lui, ora…”
Gibbs mi guardò strano, e disse:
“So che non dovrebbe essere affar mio, ma…è successo qualcosa?”
“Beh, no…non è successo niente! Figuriamoci!”
Oh, ma a chi volevo darla a bere! Mi si leggeva in faccia che era successo qualcosa! In quel preciso istante però entrò qualcun altro nella locanda, e beh…quel qualcuno era proprio Jack! Entrano, appena mi vide mi venne subito in contro dicendo:
“Oh mio Dio! Julia!” e mi abbracciò…già…poi abbassò la testa per baciarmi, ma io lo fermai dicendo:
“No, aspetta!”
“Cosa?”
“Do-dobbiamo parlare.”
“Certo che dobbiamo parlare! Mi hai fatto preoccupare! E poi da quel tuo biglietto non ci ho capito nada de nada! Perché poi saresti dovuta scappare? Non me lo spiego!”
“ecco, è proprio di questo che vorrei parlare…però…”
E accennando a Gibbs e all’oste acora steso a terra soggiunsi:
“Da soli.”
Andammo sulla nave, più precisamente nella cabina di Jack, io seduta sul letto e lui su una sedia. Ebbene il momento era giunto: adesso dovevo dirgliproprio tutto tutto. Iniziai:
“Vedi…ehm…Jack…sono andata via per delle cose che mi ha detto Glade.”
“Ecco! C’avrei giurato!”
Io lo guardai strano e lui disse:
“no,no, vai avanti.”
“Beh, vedi…mi ha detto delle cose che…che…”
Mamma mia, non riuscivo ad andare avanti…alla fine disse:
“Beh, mi ha detto che è mio padre.”
“E questo ti ha turbata, in qualche modo?”
Beh, vorrei vedere!
“Sì…sì che mi ha turbata Jack!”
Mi alzai dal letto e iniziai a camminare…non riuscivo a stare ferma.
“Ehm…” fece Jack “E perché?”
“Perché…perché…”
Dovevo dirlo…e lo dissi tutto insieme:
“Perché sei tu mio padre, Jack!!”
Silenzio.
Già, ci fu silenzio…né un «ci ho quasi creduto! », né un «mi stai prendendo in giro? », e né un «ahah!»; insomma niente di niente! Se ne stava lì con un’ espressione da ebete, solo che poi, beh…cadde faccia a terra…svenuto.
Cercai di rianimarlo…poveretto…sapere che sono sua figlia deve proprio averlo sconcertato…solo che poi pensai…beh, poveretto mica tanto! Insomma! Prima mi concepisce e poi mi abbandona?! Oh! Gli stava bene a ‘sto…’sto disgraziato…comunque lasciando perdere gli insulti, lo rianimai e lo aiutai a sedersi sul bordo del letto; lui non disse niente, si limitò a rimanere con lo sguardo fisso nel vuoto; dopodiché disse:
“Insomma…siamo parenti…”
“Di I grado.”
Quindi Jack si alzò in piedi e disse:
“Che razza di situazione…sono scioccato!”
“Perché, io no? Ci sono rimasta di sasso!”
Ci fu un momento di silenzio, seguito dalla mia osservazione:
“Credo che comunque ci dovremmo mettere l’anima in pace ed accettare questa cosa, giusto?”
“Già…insomma…per forza! Non si può fare altrimenti.”
E poi Jack aggiunse:
“Allora…qualche idea? Sì, insomma…che dovremmo fare adesso?”
Ci riflettei: ormai il peggio era sicuramente passato…non ci sarebbe più stato bisogno di scappare da nessuna parte. Sinceramente credevo che le spiegazioni sarebbero durate più a lungo, ma evidentemente mi sbagliavo, perché infatti Jack sembrò accettare questo fatto senza dargli troppo peso…sarà! Io mi credevo chissà che, e invece…comunque! A quel punto allora disse a Jack:
“Che dovremmo fare, dici? Beh, non so…il capitano sei tu o sbaglio?”
“Sì, però…dopo quel che è successo sono un po’ confuso.” E poi fece: “un suggerimento?”
“Non so…magari andare in un certo punto in cui ci sono certe dita di pietra con una certa fonte…poi vedi tu…”
Jack sembrò pensarci su, fissando il soffitto e toccandosi il mento con un dito; a fine riflessione fece:
“Sicura che dovremmo andare a cercarla dopo…dopo tutto ciò?”
E aprì le braccia molto probabilmente riferendosi alla nostra recente scoperta.
“Insomma…” dissi “ mica è colpa della fonte se è successo quel che è successo, no? E poi sinceramente non mi dispiacerebbe un antidoto contro le rughe!”
Ebbene, detto questo si convinse a partire ed andò sul ponte a chiamare Gibbs:
“Gibbs! A tutta birra verso Samana Cay!”
Il primo ufficiale a quelle parole sembrò radioso:
“Alleluia! Finalmente ci siamo!” e poi rivolto alla ciurma: “avanti bradipi! Fate muovere questa bagnarola e invertite la rotta!”
Come ho già detto ero sicura che il peggio fosse passato; l’unica cosa in cui potevo sperare era che il mio rapporto con Jack non restasse teso a lungo…il tempo aggiusterà tutto, mi dissi; non mi resta che aspettare. 

   
 
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