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Autore: congy    28/10/2010    3 recensioni
Ed è proprio mentre cammini per il viale con una tua amica alla ricerca di un libro di testo quasi introvabile che lo incontri.
Uno sconosciuto.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricomincio da qui



Cammini per un viale che non hai mai percorso. O quasi mai. Ti piace sebbene tu abbia un legame particolare con le altre strade che sei solita frequentare. Ma l’ignoto ha sempre avuto un fascino particolare. Il viale è alberato, con grandi olmi, le foglie dei quali si stanno trasformando. Da quel verde brillante che ti piace così tanto, in cui trovi la serenità e la tranquillità, le foglie assumono le calde tonalità del giallo e dell’arancio, un’ antitesi rispetto al freddo invernale che ti costringe a coprirti e a indossare il tuo caldo piumino nero. Ma è un freddo rigenerante per te. Dopo il tanto dolore che ha sofferto durante la stagione estiva, ecco un po’ di pace per te. Non sai ancora se sia una pace di una passata tempesta o un breve intermezzo tra due tempeste, ma ti culli in questa pace, circondandoti delle tue amiche più care, delle tue confidenti. È grazie alla loro e alla tua ritrovata routine che eviti di pensare e  cerchi di riprendere in mano la tua vita. Forse.
Ed è proprio mentre cammini per il viale con una tua amica alla ricerca di un libro di testo quasi introvabile che lo incontri.
Uno sconosciuto.
Seduto su una sedia di un bar  chiacchiera allegramente con un amico. Ride di una risata gaia, gioiosa, così diversa dalle tue ultime risate che nascondono sempre una punta d’amaro tendente al pianto.
E poi si volta.
Tutto si annulla per te: non senti più la voce dell’amica, né il rumore delle auto che circolano.
Nulla, silenzio.
Solo lui e te.
E ti perdi nei suoi occhi verdi. Non sono di quel verde smeraldo tanto adoperato dagli scrittori, ma un semplice, argenteo verde oliva che tanto ti ricorda la tua terra.
I suoi capelli, scompigliati dal vento, sono si un caldo biondo scuro, color grano maturo, color dell’oro.
La sua bocca è una sottile linea rossa che immediatamente tu vorresti saggiare, assaporare, baciare.
E ti chiedi quale sia il suo profumo, i suoi gusti, le sue passioni, i suoi desideri. Tutto di lui, in questo momento, ti sembra interessante.
Cosa fare allora?
La tentazione più forte sarebbe quella di andare a presentarti. Ma subito ti dai della stupida, del’infantile: non sei più una bambina e non puoi commettere queste sciocchezze. Ti viene in mente quel film, uno dei film che ami di più, “Orgoglio e Pregiudizio”: una delle sorelle Bennett per conoscere gli ufficiali lasciava cadere casualmente ai piedi dei giovani il proprio fazzoletto e, casualmente, lo raccoglievano insieme. Ma sai che per te non sarà così. Non siete più nel ‘700 e le cose non funzionano più certamente così. Non funzioneranno più così. E rischieresti di passare per pazza, solo per una pazza romantica e squilibrata.
Continui, perciò, a camminare, pensando al suo sguardo che forse non si è nemmeno posato su di te, ma sulla tua bella amica magra e filiforme e rinunci a questo ragazzo, rinchiudendo questi istanti del tuo cassetto dei sogni.
E, poi, improvvisamente, quasi come un fulmine a ciel sereno, una rivelazione: capisci che è appena giunto il momento di una rinascita anche per te, se, dopo tanto tempo, riesci a guardare un ragazzo con occhi innamorati.




Chiedo scusa per questo mio sclero assolutamente banale e gratuito, ma avevo necessità di scriverlo.
Il titolo è ripreso dalla canzone di Malika Ayane che io adoro incondizionatamente.
Grazie a chi non ha abbandonato la lettura ed è arrivato fino a qui.
Un bacio
Federica
   
 
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