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Autore: ethelincabbages    28/10/2010    5 recensioni
"I giorni seguenti non discussero affatto di Ron. Harry era determinato a non pronunciare mai più il suo nome e Hermione sembrava sapere che non aveva senso imporre l’argomento, ciò nonostante, di notte, qualche volta, quando lei pensava che stesse dormendo, la sentiva piangere."
Un’ idea che nasce dopo aver letto alcune parole di J. K. Rowling su Harry e Hermione. Ron è andato via dalla tenda, e i due ragazzi sono rimasti soli, sono ad un punto morto nella ricerca degli Horcrux, frustati, dubbiosi, spaventati, hanno solo l’altro su cui contare. In principio fu una one-shot ... Una serie di missing-moments privati tra Harry & Hermione – momenti che ogni probabilità sarebbero potuti accadere, canon con una spruzzata Auror… J
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione, Ron/Hermione
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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And the snow is falling down

I giorni seguenti non discussero affatto di Ron. Harry era determinato a non pronunciare mai più il suo nome e Hermione sembrava sapere che non aveva senso imporre l’argomento, ciò nonostante qualche volta di notte quando lei pensava che lui stesse dormendo la sentiva piangere.

Harry Potter e I Doni della Morte – J. K. Rowling

Ora che arriva l’inverno e noi siamo gli alberi, senza le foglie e i colori pronti a proteggerci; solo un vento che spazza via la tua pace e la mia allegria, ma se pensi di avere radici più forti: rimani con me. 

Come la neve – Simone Cristicchi

Il centro commerciale era silenzioso e buio, l’orario di chiusura era passato da un'ora, ma il guardiano notturno già sonnecchiava nel suo angolo, dietro i monitor. Harry, nascosto dal Mantello dell’Invisibilità, si intrufolò da Mark & Spencer e prese il necessario per cena e colazione; l’indomani sarebbero andati da un'altra parte.

Sapeva che aggirarsi così vicino alla città era pericoloso, ma certe volte, l’istinto di tornare a sbirciare la vita, anche da un lato nascosto, era troppo forte. La vita che i Babbani continuavano a condurre tranquillamente, il Natale che doveva arrivare; ancora doveva arrivare, la vita continuava ancora, nonostante la guerra.

Era così anche per Hermione: quei pranzi in silenzio, quelle ricerche che non portavano a nessuna conclusione sembravano togliere a entrambi ogni speranza, ogni fiducia di scoprire il nascondiglio della spada di Grinfondoro, e men che meno di trovare gli altri Horcrux. Sembrava andarsene anche la speranza di rivedere Ginny, o di sapere se Ron si trovasse al sicuro.

Ron. Anche se era andato via, era sempre nei loro pensieri. Pensavamo sapessi quello che stavi facendo! Aveva ragione lui? Era solo una traversata dell’oceano senza bussola? Un girovagare continuo attorno al campo di Quidditch mentre intorno a te si svolge una partita bestiale e il Boccino d’Oro non si vede da nessuna parte?

Chissà se Hermione la pensava come Ron? Ma Hermione era rimasta con lui.

Sparì dal centro commerciale il più silenziosamente possibile. Probabilmente non si sarebbero neppure accorti della assenza di un paio di confezioni di patate surgelate e un pacco di muffin.

Si Smaterializzò vicino alla tenda. L’aria era fredda. Da un po’, aveva smesso di tenere il conto dei giorni, ma non dovevano essere lontani da metà dicembre. Il cielo era così stramaledettamente chiaro da fare paura. Sembrava uno schermo di cristallo, gelido e limpido, trasparente da una parte e dall’altra; e se Harry poteva distinguere ogni piccolissima stella, allora qualcuno, allora anche lui poteva osservarlo. Era una paura infondata, ma la sua ricerca che brancolava nel buio lo portava anche a questo.

Presto sarebbe arrivata la prima neve.

Rientrò nella tenda senza disturbare Hermione, che continuava a leggere Le Fiabe di Beda il Bardo. Era sempre così assorta quando leggeva quel libro. Sembrava cercasse di scorgere dei significati nascosti dietro a quelle storielle per bambini! Sono solo storie di bambini, accidenti Hermione! Alza lo sguardo per una volta! Parliamo! Discutiamo! Urla contro di me, perché ho fatto scappare Ron, il tuo Ron. Ma non parlava mai di Ron. Piangeva, di notte, quando pensava che lui stesse dormendo, ma non parlava mai di lui. La spada di Grifondoro, il medaglione, gli altri Horcrux, Hogwarts, Silente … tanti, tanti argomenti, tanti punti interrogativi che esigevano una risposta, venivano discussi regolarmente tra di loro. Ron era solo un letto vuoto, un posto a tavola vuoto, un’ombra mancante sul profilo di quella parete.

“Ho portato patate e pollo.”

“Bene.”

Mangiarono, ognuno assorto in pensieri che non riusciva a condividere con l’altro. Eppure erano lì, insieme. A cercare di capire dove avrebbero potuto trovare quelle risposte che li assillavano, insieme.  Nonostante tutto, Harry non si sentiva completamente solo, perché lei era rimasta. Silenziosa, testarda, sofferente, determinata. Era rimasta.

L’osservò attentamente mentre giocherellava col pollo nel piatto, e disse l’unica cosa che doveva dirle e ancora non aveva fatto: “Grazie.” Hermione alzò lo sguardo e sorrise verso di lui, triste, spaventata, ma sicura. Sicura di aver fatto la scelta giusta.

Quella notte iniziò a nevicare. Quella notte, sotto le coperte si moriva dal freddo. Quella notte quando Harry sentì il pianto della sua amica non rimase al buio ad ascoltare.

Hermione era accucciata verso la parete di stoffa della tenda, si mordicchiava le mani e tamponava le lacrime sul cuscino. Lui le si avvicinò e la prese tra le braccia, come quel fagotto che era, e cercò di tirare fuori da chissà quale andito nella sua anima frustrata quella forza e quell’amore di cui lei aveva bisogno. Lei parve stupita per un attimo, ma quando si accorse di quello che Harry voleva fare, si lasciò abbracciare e l’abbracciò di rimando, versando lacrime sulla maglietta di lui, anziché sul cuscino.

Harry si sentì mancare. A cosa stavano aspirando? Cosa pensavano di trovare? Tanto tutto si sarebbe risolto in lacrime: altri morti, altra gente che sarebbe andata via, altri letti vuoti.  E le lacrime vennero prima che potesse fermarle, ardevano calde sul suo viso e poi immediatamente raggelavano.

E si sentirono fragili in due, e forti in due. E divennero roccia l’uno dell’altra.  Con naturalezza, Hermione gli fece spazio sotto le coperte, per poter piangere più liberamente, più stretti possibile.

Senza pensare, lui le accarezzò i capelli con le labbra. E in qualche modo trovò il coraggio di dire “Se… se non ce la fai, Herm, se senti che devi andare via. Va’ pure! Io capirò” Hermione mormorò qualcosa, scuotendo la testa, in segno negativo, nel petto di lui. “Allora, rimani con me.”

“Resto con te.” Fu tutto quello che Harry riuscì a capire.

Si addormentarono abbracciati e nella stessa posizione si svegliarono. Un po’ più sicuri, un po’ meno soli.

Quella notte aveva nevicato. Tutto era coperto di neve.

Così la neve scende lentamente 
tutto coprirà 
Come la neve scende dolcemente 
tutto cambierà

 



NdA: Ciao a tutti! Tento la mia fortuna scrivendo per la prima volta sul fandom di Harry Potter, di cui non mi sento affatto degna (non essendo una vera e propria fan); ma leggiucchiando delle dichiarazioni della Rowling qui e là quest’idea ha iniziato a gironzolarmi per la testa per un po’, l’ho scritta e la condivido, perché se no che gusto c’è a scrivere? Non so bene se è da considerare un missing moment o un what if, può essere vista in chiave di amicizia o ci si può vedere qualcos’altro, lascio ai voi lettori la decisione. Fatemi sapere cosa ne pensate, sarò felice di sentire ogni opinione, anche se, ovviamente, spero che apprezziate. J

Credits a J.K. Rowling per Harry Potter e tutto il resto (se non riconoscete la citazione in epigrafe è perché io ho la versione in inglese e ho tradotto il pezzo di mio), a Simone Cristicchi a cui ho rubato la canzone, Come la neve, dall’album Grand Hotel Cristicchi, a Adam Cohen, la cui canzone, Cry Ophelia, per qualche strano motivo ha influenzato la composizione.

Edit 26/04/2011: Storia revisionata.

   
 
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