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Autore: adry91    29/10/2010    10 recensioni
Bella vive a Phoenix da quando è nata e la sua vita ruota intorno ai suoi sei migliori amici: Alice, Rosalie, Emmett, Jasper, Jacob e Edward. Si conoscono fin da quando erano dei bambini, ma crescendo le cose cambiano e lei si ritrova solo con Jacob e Edward che sono iper protettivi nei suoi confronti. Un giorno accade che Jacob si dichiara e in seguito le chiede di sposarlo. Lei accetta, ma lo ama davvero? Si certo, ma il suo non è amore, non quello vero almeno. Ed Edward? Cosa farà a questo punto? E se si accorgesse proprio ora che sta per perdere la persona più importante della sua vita? E se lei lo considerasse solo il suo migliore amico? E se invece non fosse così? La loro è solo amicizia? Si certo, ma non del tutto. Cosa succederà, allora? Bella sposerà Jacob? Forse solo da uno sbaglio si può scoprire la verità. Ma qual'è questa verità? Se vi ho incuriosito anche solo un pò correte a leggere la mia storia.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Stephenie Meyer. Questa storia è stata scritta senza alcun scopo di lucro.

 

Eccomi qui con un altro capitolo. So di essere in tremendo ritardo, ma mi auguro che possiate capirmi. Il capitolo per metà era scritto da parecchio tempo, ma stranamente l’ho scritto in un foglio in un momento in cui non potevo usare il pc. Ovviamente poi ci ho messo un sacco di tempo a ricopiarlo, ogni volta che iniziavo mi scocciavo. Preferisco di gran lunga scrivere direttamente al pc. Finalmente il capitolo è finito e sto postando. Vi avevo detto che prima dell’epilogo avrei inserito due capitoli, ma scrivendo mi sono accorta che i due capitoli prima dell’ epilogo potevano andare insieme, quindi questo è ufficialmente l’ultimo capitolo. Il prossimo, che posterò a breve (tranquilli, è già scritto, quindi non dovrete attendere molto) sarà l’epilogo e segnerà il “the end” di questa storia. Vi anticipo che l’epilogo sarà costituito da due pov, uno di Bella e l’altro di Edward. Adesso vi lascio al capitolo sperando che possa piacervi, fatemi sapere se vi va. Un bacione e buona lettura.

 

 

Capitolo 28

Un doppio chiarimento

 

POV BELLA

Era passata un’intera settimana dal mio mancato matrimonio con Jake e avevo trascorso tutti e sette i giorni chiusa a casa Cullen.

Non avevo il coraggio di tornare a casa e affrontare la realtà, non avevo il coraggio di ritrovarmi Jake sulle scale o sul pianerottolo di casa che mi guardava con rabbia, odio e delusione.

Papà e il resto dei Cullen mi erano stati vicino dicendomi che avevo fatto la scelta giusta e anche io ne ero convinta, ero solo delusa dal fatto che ci avessi pensato troppo tardi. Avrei dovuto parlare prima con Jake e non aspettare il giorno del matrimonio.

Quando Edward era tornato a casa quel giorno, sporco di sangue, e mi aveva raccontato della discussione con Jake mi ero sentita una schifo perché mi rendevo conto che avevo tradito Jake due volte. La propria donna con il proprio migliore amico era il tradimento peggiore che un essere umano potesse ricevere.

Quel giorno avevo medicato le ferite dell’uomo che amavo e poi mi ero chiusa in camera ed ero uscita solo per mangiare. Edward era paziente, non chiedeva niente ed era pronto a qualunque mia decisione.

Lo amavo e volevo stare con lui, ma era difficile riuscire a stargli accanto senza rendermi conto del dolore che avevamo causato a Jake. La verità era che io mi sentivo sporca ed ero certa che non mi meritavo di essere felice, non dopo quello che avevo fatto.

Tutti mi stavano accanto e cercavano di farmi sentire la loro presenza, il loro appoggio, ma io continuavo a sentirmi uno schifo.

- Avanti – dissi non appena sentii bussare alla porta.

Vidi Edward entrare in camera e venirsi a sdraiare insieme a me sul letto. Non disse una parola, si limitò solo ad abbracciarmi e a stringermi a sé, poi mi baciò la fronte e mi fece spazio sul suo petto. Non me lo feci ripetere due volte e mi sistemai tra le uniche braccia che bramavo.

Restammo in quella posizione non so per quanto tempo, stretti l’uno tra le braccia dell’altra.

Sapevo che anche Edward soffriva per quella situazione, in fondo Jake non era solo il mio fidanzato, ma ero anche il suo migliore amico.

- Edward, perché non si può scegliere chi amare? – gli domandai dopo ore di silenzio.

- Perché l’amore è ciò che di più irrazionale esiste, più ami qualcuno più perdi il senso delle cose. Innamorarsi a comando sarebbe bruttissimo e perderebbe tutta la sua magia – mi rispose lui stringendomi di più a sé.

Aveva perfettamente ragione e lo sapevo, ma era tutto difficile, maledettamente difficile. Restammo in silenzio un altro po’, poi lui mi guardò e mi sorrise.

- Che ne dici se scendiamo a mangiare qualcosa? A pranzo non hai toccato cibo – mi propose sorridendomi sghembo.

- A dire il vero non ho molta fame – mi lamentai.

- Nemmeno se a chiedertelo sono io? – mi chiese facendomi uno sguardo ammaliatore.

- Se me lo chiedi tu non vale. Lo sai che farei qualunque cosa per te – gli risposi ricambiando il suo sorriso e alzandomi insieme a lui dal letto per scendere sotto.

Andammo in cucina e mangiammo insieme qualcosa che Esme si era premurata di lasciarci in caldo.

Poco dopo sentimmo suonare il campanello.

- Vado io – disse Edward uscendo dalla stanza.

Terminai di mangiare le frittelle accuratamente preparate da Esme e poi mi diressi in salotto.

- Chi era? – chiesi entrando, ma mi bloccai non appena vidi chi c’era alle spalle di Edward.

Jake era lì che mi guardava cercando di sorridere, anche se gli risultava difficile farlo, lo si vedeva chiaramente.

- Ciao Bella – mi disse lui.

- Ciao Jake – mi limitai a rispondere io.

- Io salgo in camera, ho delle cose da fare – mi comunicò Edward salendo al piano superiore prima ancora che io avessi il tempo di rispondere.

L’aveva fatto apposto, lo sapevo, voleva che chiarissimo, ne ero certa.

A lui non interessava di se stesso, tutto quello che faceva lo faceva per rendermi felice e io forse non mi meritava una persona che mi amasse così tanto.

Solo dopo qualche minuto mi resi conto che in casa c’eravamo solo io e Jake e io non sapevo cosa fare.

- Vuoi qualcosa? – domandai cercando di rompere il ghiaccio.

- No, sto bene così. Vorrei solo parlare con te – mi spiegò serio.

- Vieni, sediamoci – gli proposi facendolo accomodare sul divano.

Mi sedetti anche io e poi lo guardai. Entrambi eravamo in evidente imbarazzo.

- Non pensavo sarei riuscito a venire – mi informò dopo qualche attimo di silenzio.

- Non lo credevo nemmeno io, ma sono contenta. Io non avrei mai avuto il coraggio di venirti a parlare – gli spiegai.

Calò il silenzio tra noi, un silenzio forse più imbarazzante del primo.

- Se non ci fosse lui mi ameresti in quel modo? – mi domandò poi diretto spezzando la quiete che si era creata.

Non lo aveva chiamato per nome, il che mi fece capire quanto ancora c’è l’avesse con Edward e sinceramente ne aveva tutti i diritti.

Avevamo sbagliato troppo.

- In quel modo come? – gli domandai stupita da quella domanda.

- Come un vero amore – mi rispose.

- Si, credo di si. Se non ci fosse Edward forse saresti tu l’unica persona che potrei amare – gli rivelai sincera.

- Ma lui c’è – continuò Jake sorridendomi triste.

Io annuii non riuscendo a dire altro.

- Perché non me l’hai detto prima? Insomma meritavo di saperlo prima, non trovi? – mi domandò.

- Non ne avevo il coraggio e poi ero intenzionata ad andare fino in fondo. Ti avrei sposato tralasciando la mia felicità pur di salvare la tua – gli spiegai.

- Non è giusto questo – si lamentò lui.

- La vita non è mai giusta – gli feci notare senza troppi problemi.

- E poi? Poi cos’è cambiato? – mi esortò a continuare.

- Poi mi sono resa conto che andare fino in fondo sarebbe stato prenderti in giro e non volevo che succedesse – gli dissi sincera.

- Fa male, molto. Avrei sopportato tutto, ma con lui…cavolo, con lui è diverso, ma sai una cosa? In fondo la cosa non mi stupisce più di tanto, dovevo aspettarmelo – mi fece notare.

- Cosa vuoi dire? – gli domandai.

- Che il vostro rapporto era troppo…troppo…non riesco nemmeno a trovare l’aggettivo per definirlo. Voi due siete sempre stati troppo uniti. Tu non sei capace di mentire, di tradire qualcuno, ti conosco e so che è così, ma non ho tenuto in conto lui, ciò che vi univa – mi spiegò lui.

- Io ho sbagliato, noi abbiamo sbagliato e penso che nessuno dei due potremmo mai scusarci per quello che abbiamo fatto. Non abbiamo giustificazioni – gli feci notare triste.

- Lo ami più di ogni altra cosa al mondo, non ti basta come giustificazione? – mi domandò.

- Non c’è giustificazione a quello che ho fatto – mi lamentai.

- Ho sempre voluto che tu fossi felice e forse la verità è che tu puoi esserlo solo con lui. In fondo voi siete nati per stare insieme. Io l’ho sempre saputo, ma ho voluto fingere che così non fosse. Tu e lui, lui e te, è sempre stato così. Io sono stato sempre il terzo incomodo. Ogni grande amore ne ha uno. Un giorno ai tuoi figli racconterai che l’antagonista della tua storia d’amore si chiamava Jake, ma gli dirai anche che questo Jake non  era cattivo come tutti gli altri antagonisti  delle fiabe e per questo ha perdonato la principessa innamorata – mi rivelò mentre io mi aprii in un sorriso.

- Davvero? – gli chiesi stupita.

- Dovrei avercela con te perché ti sei innamorata? Non siamo noi a decidere chi amare purtroppo o per fortuna e non posso fartene una colpa se il tuo amore non è nato per me. Ti amo troppo per non volere la tua felicità – mi disse serio.

Jake mi stava perdonando, un perdono che non meritavo, ma che stavo ricevendo.

- Non so se mi merito il tuo perdono – gli dissi sincera.

- Forse hai ragione, non lo so, ma è così che doveva andare. La verità è che sono stato egoista perché ti ho voluta fare mia in modo sbagliato. Io sapevo che lui era innamorato di te e in fondo al cuore sapevo che anche tu lo eri di lui, ma entrambi avevate troppa paura di rovinare il vostro rapporto e io ho giocato sporco, perché ho usato questa paura per averti tutta per me. Io in primis ti ho tradita facendo questo e mi rendo conto che dal tradimento non può mai nascere nulla di buono, per questo oggi sto tornando sui miei passi. Vorrei che tu non trascorressi i giorni con lui, ma con me, ma ho capito che non posso rifugiarmi dietro alle illusioni perché so che l’amore che provi per lui è più forte, supera ogni cosa. Oggi sono consapevole che non sarai mai mia, che non lo sei mai stata a dire il vero, ma non sono triste perché tu continui a vivere in me in un modo tutto speciale e per questo sorriderò sempre – concluse lui mentre io mi buttai tra le sue braccia.

Restammo non so per quanto tempo a stringerci, poi il mio pensiero andò all’uomo che amavo.

- Ed Edward? – chiesi quando poi ci staccammo.

- Non chiedermelo. Con lui è un’altra storia. Non credo che riuscirò a perdonarlo, non adesso almeno. La ferita brucia ancora troppo. Forse un giorno ci riuscirò, ma quel giorno è ancora troppo lontano – mi spiegò.

Sperai con tutta me stessa che un giorno ci sarebbe riuscito davvero. Non meritavo il perdono tanto quanto non lo meritava Edward, ma se io lo stavo ricevendo anche lui doveva riceverlo.

- Adesso devo andare o rischio di perdere l’aereo – mi disse poco dopo.

- Dove vai? – gli domandai curiosa.

- A San Francisco. Quel lavoro non l’ho mai rifiutato. Certo mi aspettavo di partire con te, ma va bene lo stesso. Cambiare aria mi aiuterà, ma resteremo in contatto tranquilla – mi disse abbracciandomi e alzandosi.

- In bocca al lupo per tutto. Spero che anche tu troverai la persona giusta – gli dissi accompagnandolo alla porta.

- Lo spero anche io. Salutami tutti. Ci vediamo presto – mi salutò abbracciandomi e baciandomi una guancia, poi salì in macchina e sfrecciò via veloce.

Restai lì impalata per un po’, poi entrai dentro.

Jake mi aveva perdonato. Non lo meritavo, ma era così.

Ero certa di aver compromesso inesorabilmente il rapporto con lui perché nonostante il suo perdono non avremmo mai potuto avere il rapporto di prima, ma quel piccolo gesto mi bastava. Avere anche un rapporto meno confidenziale mi sarebbe bastato, l’importante era avere comunque un rapporto.

L’unica cosa che potevo sperare era che, un giorno, lui avrebbe potuto perdonare anche Edward.

Edward…l’avevo trascurato terribilmente quella settimana.

Dovevo parlare con lui. Era il tempo di prendere in mano la mia felicità e per quanto mi riguardava la mia felicità portava un solo nome: Edward Cullen.

Salii in quella camera che per anni era stata di Edward e bussai, ma non ricevetti risposta, così entrai senza farmi problemi.

Lo trovai sdraiato sul letto con le mani dietro la nuca, la testa rivolta al soffitto e gli occhi chiusi. Aveva l’i-pod alle orecchie il che mi fece capire il motivo della sua mancata risposta, semplicemente non aveva sentito il bussare della porta.

Silenziosamente mi richiusi la porta alle spalle e mi avvicinai al letto osservandolo attentamente.

Sembrava stesse dormendo, ma io sapevo che non era così, non aveva certo l’espressione rilassata che metteva su quando Morfeo lo cullava tra le sue braccia. Al contrario aveva un’espressione tesa e la cosa non mi piaceva per nulla soprattutto perché proprio in quel momento mi resi conto che in tutta quella settimana aveva pensato principalmente al mio dolore e poco al suo.

Anche lui soffriva, Jake era il suo migliore amico.

Mi avvicinai a lui e appoggiai delicatamente le mie labbra alle sue. Un tocco leggero, morbido, ma che bastò a fargli aprire gli occhi, quegli stessi occhi che li vidi fissarmi per poi sorridermi. Si, perché gli occhi di Edward erano capaci anche di sorridere.

Mi strattonò a sé e mi ritrovai praticamente su di lui e prima che mi rendessi conto di tutto il resto mi ritrovai le sue labbra premute di nuovo sulle mie, ma stavolta non c’era nessun bacio delicato, ma un bacio che sapeva di amore, di mancanza e di passione.

Quando ci staccammo lo guardai intensamente negli occhi e lui fece lo stesso con me e in quel momento, proprio in quell’esatto attimo in cui i nostri sguardi si incontrarono entrambi ci rendemmo conto di cosa davvero eravamo noi due.

Non eravamo certo amanti nati sotto una cattiva stella come avevamo sempre pensato, non eravamo neppure persone condannate ad essere solo amici, né gente troppo diversa l’uno dall’altra per costruire qualcosa. Noi eravamo solo due persone che si amavano incondizionatamente, due persone che non potevano fare a meno di farlo, perché eravamo due ragazzi che si erano conosciuti alla nascita, due ragazzi che il destino aveva voluto insieme e non c’era forza più grande del destino.

- Mi dispiace, amore, mi dispiace proprio tanto – gli dissi dopo qualche minuto di silenzio e dopo avergli tolto le cuffie dalle orecchie.

- Di cosa stai parlando? – mi domandò lui leggermente preoccupato.

- Del mio comportamento in questa settimana. Mi sono chiusa in me stessa allontanando gli altri, ma soprattutto te, tu che eri l’unica persona che davvero volevo vicino, ma tu ci sei stato sempre, silenzio e protettivo come solo tu sai essere – gli spiegai.

- Avevi bisogno di tempo per elaborare la cosa, ma soprattutto per riuscire a perdonare te stessa. Ti conosco e sapevo che quell’atteggiamento non era dovuto al fatto che volessi allontanarmi da te, ma semplicemente che volevi il tuo spazio, uno spazio che in quel momento era l’unica cosa che poteva aiutarti – mi disse lui sorridendomi.

- Ti amo Edward, ti amo come non avrei mai pensato di poter amare. Ti amo nei tuoi silenzi, nei tuoi sorrisi, nei tuoi gesti, nel tuo modo di farmi capire quanto io sia importante per te. Il rapporto che abbiamo noi due è qualcosa di inspiegabile. Potrei trascorrere tutta la mia vita a cercare di creare un altro legame come quello con te, ma so già che sarebbe inutile. Mi sono ostinata a voler portare avanti la felicità di un’altra persona tralasciando la mia, ma soprattutto la tua, poi qualcosa si è smosso. Mentre all’altare il prete mi chiedeva di dire “si” mi sono resa conto di ciò che stava davvero succedendo. In quel momento il prete non mi stava dicendo di dire “si lo voglio” a Jake, lui in quel momento mi stava chiedendo di scegliere tra te e lui consapevole che una scelta avrebbe portato al dover rinunciare all’altro ed allora ho capito tutto. Io non dovevo scegliere perché lo aveva già fatto il mio cuore e quello aveva scelto te, ti aveva scelto da quando i nostri occhi di bambini si erano incrociati, il mio cuore avrebbe scelto te sempre. Ti amo Edward, ti amo totalmente e incondizionatamente. Tu sei tutto ciò che voglio e tutto ciò che non pensavo di volere – conclusi il mio discorso mentre stringevo spasmodicamente la sua mano.

Lui non disse nulla, si limitò a sorridermi sghembo, poi si avvicinò a me e mi baciò a fior di labbra.

- Sai cosa dice sempre mia madre? Dice che il vero amore non ha bisogno di parole, ma vive di sguardi. Nel mio puoi leggere solo il grande e sconfinato amore che provo per te. Tu sei tutta la mia vita e dirti ti amo e una classificazione troppo limitata per farti capire quello che provo per te, ma ti amo, ti amo più di ogni altra cosa al mondo – mi rispose lui mentre io gli sorrisi e mi buttai addosso a lui baciandolo con vigore.

Mi strinsi a lui più forte che potei e in quel letto, quel letto che ci aveva visti bambini stringerci l’uno nelle braccia dell’altra, quel letto che ci aveva fatto compagnia mentre adolescenti guardavamo la tv, quello stesso letto che ci aveva visti complici in tutto e per tutto durante tutti gli anni della nostra crescita, proprio lì facemmo l’amore e solo quando lo sentii entrare dentro di me mi resi conto che era come se facessi l’amore per la prima volta in tutta la mia vita e scoprii quanto fosse bello farlo con la persona che si amava davvero.

Noi eravamo lì ad amarci senza più doverci nascondere, senza avere il timore che qualcuno ci scoprisse, ma soprattutto senza quel senso di colpa che ci attanagliava lo stomaco ogni volta che semplicemente ci sfioravamo.

Lì, su quel letto, Edward mi marchiò di un amore infinito, un amore che solo noi due insieme eravamo in grado di emanare e in quello stesso istante mi resi conto che in quella stanza c’era tutto il mio mondo, tutto ciò che mi serviva nella vita per essere felice e certo non avrei permesso che qualcuno me lo portasse via.

E mentre ci accoccolavamo l’uno tra le braccia dell’altra mi apparve una verità che fino ad allora non avevo tenuto in considerazione: io e lui eravamo finalmente insieme, tutto il resto non contava, tutto il resto l’avevo scordato.

 

 

…Adry91…

 

 

Risposte alle vostre recensioni:

 

- vittoriaKf: Non c’è che dire, hai proprio ragione. La verità è sempre la cosa migliore, anche se a volte è difficile da sopportare e da affrontare. Jake alla fine si è mostrato molto più comprensivo del previsto anche se difficilmente perdonerà Edward.

 

- Noemina90: Sono contenta che sei felice per Edward, in fondo l’importante è la sua felicità. Come avrai capito io sono una team Edward forever, quindi non ti stupire per quello che dico.

 

- LadySile: Concordo con te sul fatto che Bella doveva dire la verità a Jake molto tempo prima, ma com’è che si dice in questi casi? Meglio tardi che mai. Come vedi i due si sono finalmente messi insieme, adesso non ci resta che aspettare l’epilogo per vedere se davvero questi due riusciranno a stare insieme oppure no.

 

- ste87: Beh credo che la delusione in amore sia una cosa bruttissima, ma la delusione in amicizia è qualcosa che non si riesce a superare con facilità. Come vedi Jake ha diciamo perdonato Bella, ma non riesce a fare lo stesso con Edward, seppur i due hanno fatto lo stesso sbaglio. Ti assicuro che anche io ne ho avute di delusioni d’amicizia e si sta davvero da schifo. Avrei tanto voluto essere come Jake e riuscire a passarci sopra, ma purtroppo questo non fa parte del mio carattere, motivo per cui credo che ci sono cose che non è facile perdonare. Non mi sono trovata mai nella situazione di Jake, ma nonostante questo so cosa significare essere delusi da un’amicizia.

 

- ledyang: La tua recensione mi ha fatto morire dal ridere. Noto con piacere che sei molto dispiaciuta per il cane, davvero tanto, ma del resto io sono come te. Finalmente i due sono insieme. Resisteranno oppure no? Lo scopriremo nel prossimo capitolo che non sarà che un epilogo che segnerà la fine di questa storia.

 

- Stecullen94: Vedo con piacere che a nessuno è dispiaciuto per Jake e devo dire che nemmeno a me, diciamo che sono una Edward forever. Che ci vogliamo fare se questo qui ci ha conquistato tutte.

 

- vanderbit: In effetti Jake in questa storia è stato tradito da tutte le parti e in tutti i modi possibili. Tradito nell’amore come nell’amicizia e nonostante tutto è riuscito a “perdonare” in qualche modo Bella, ma l’ha fatto solo perché le vuole davvero bene e ha capito che il comportamento di Bella è stato qualcosa dovuto ad una forza superiore a lei stessa, qualcosa che lei non è riuscita a controllare. Come vedi no, Jake non è uscito dalla storia, anche in questo capitolo compare.

 

- hopelove: Sono contenta che la storia ti piaccia e spero di non averti deluso con questo capitolo.

 

- eliza1755: Come te anch’io sarei sprofondata per la vergogna. Credo che sarei scappata, ma non di città o di regione, sarei scappata proprio dal continente. Mi auguro di non trovarmi mai in una situazione del genere. Eccoti l’incontro tra Edward e Bella. Delusa? Spero si no.

 

- sayuri 88: Sono contentissima che la mia storia ti piace e spero che anche questo nuovo capitolo possa rientrare nei tuoi gusti. Beh diciamo che mi piacerebbe un casino intraprendere una carriera di scrittrice, ma questo resta solo un sogno. Ci vogliono grandi capacità di scrittura e di fantasia per scrivere e non credo di essere così brava, ma sarebbe un sogno poter scrivere anche solo un libro considerato che io adoro scrivere.

 

- elicullen: Sono molto felice di sapere che lo scorso capitolo è stato di tuo gradimento. Mi auguro che anche questo ed il prossimo, che poi sarà anche l’ultimo, possano piacerti.

 

 

 

Un grazie di tutto cuore a tutti voi che avete recensito, a quelli che hanno messo la mia storia tra i preferiti e nelle seguite. Un altro grazie di cuore anche a coloro che mi hanno inserita tra gli autori preferiti. Spero che anche questo capitolo sia di vostro gradimento e recensite. Un bacio.

 

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