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Autore: dubious3    29/10/2010    3 recensioni
La Quarta Guerra Mondiale Ninja è ormai iniziata e le grandi potenze stanno per scendere in campo. Ma basta il minimo intervento esterno per sconquassare la precaria bilancia dell'equilibrio.....(Nota:Spoiler fino al capitolo 510)
Genere: Avventura, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto Shippuden Renegade.'
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Cap. 17. La notte

 

Naruto e il suo Team stavano al chiosco di Ichiraku Ramen. I quattro ninja stavano passando un momento di allegria dimenticando per un attimo le vicissitudini degli ultimi giorni. L'atmosfera era resa divertente specie per il fatto che Naruto voleva a tutti i costi convincere Teuchi a dar loro il ramen gratis.

"Per favoooooooore, Teuchi". Supplicò il ninja biondo con i migliori occhioni dolci che poteva fare. "Non vorrai negare un piatto di gustoso ramen all'eroe di Konoha, nonché tuo più affezionato cliente, e al suo team".

"Te l'ho già detto Naruto". Rispose Teuchi spazientito. "Ti ringrazio per aver salvato Konoha e tutto il resto, e so che sei il mio migliore cliente, ma non posso fare mangiare gratis te e il tuo team tutte le volte. Considerato quanto spesso voi venite qui, mi mandereste in rovina il locale".

Naruto allora si grattò la testa e rispose mogio. "Allora dallo gratis solo a me!"

Sakura quindi diede all'Uzumaki un pugno dei suoi, che gettò a terra il poveretto tra le risate dei presenti.

"Cafone maleducato, come puoi approfittare del fatto che i tutti gli abitanti del cibo ti ammirino per non pagare il conto? Poi non hai nemmeno intenzione di estendere tale bonus ai tuoi compagni di squadra! Sei davvero incorreggibile, Naruto".

Naruto si rialzò toccandosi il punto in cui Sakura l'aveva colpito. Ma il lieve dolore era uulteriormente attutito dalla comicità della situazione: tutti stavano ridendo come pazzi.

"Allora facciamo così. Per oggi vi dimezzo il prezzo, va bene?" Propose Teuchi.

"Mi sembra una soluzione ragionevole". Commentò Kakashi.

"Va benone! Quindi non avrete problemi a pagarmi il conto, vero?" Chiese Naruto hai compagni.

I tre compagni di squadra diedero un'occhiataccia torbida al Jinchuriki, che venne scosso da un tremito. Poi però si rimisero a ridere con gusto, e di rimando coinvolsero anche Teuchi e Naruto.

"Fai davvero morire dal ridere!" Disse Sai, sfoderando un sorriso che stavolta era sincero.

"Ehi la, Naruto".

Tutto venne interrotto da Shikamaru e il suo team.

"Ciao ragazzi". Iniziò il genio pigro. "Ho sentito della battaglia con Madara. Mi hanno detto che sei stato fenomenale".

"Grazie. Ma non sono comunque riuscito a fermarlo una volta per tutte".

"Comunque per ora dimentichiamo per un attimo tutto questo". Si intromise Ino. "Noi stavamo organizzando una passeggiata con tutta Konoha 11. Volete venire con noi".

"Accettiamo di sicuro". Rispose Sakura, e tutto il team disse OK.

"Ma che stavate mangiando del ramen? Posso unirvi a voi?" Chiese Choji goloso.

"Serviti pure!" Rispose Naruto, e due iniziarono a mangiare avidamente.

"Pensi sempre al cibo, Choji". Commentò Ino.

"Mangiate pure, ragazzi". Commentò Shikamaru. "Perché non credo che ci ricapiterà un'altra volta una simile abbuffata". E al sentire quelle parole Teuchi abbassò la testa.

Il gruppetto di ragazzi aveva ormai finito di mangiare e il conto era stato pagato, quando andò ad incontrare il team 8 insieme al team Guy. Tutti erano presenti a parte Rock Lee, e stavano discutendo del più e del meno.

Dopo i saluti di inizio, i due gruppi si fusero insieme ed andarono a passeggiare per le vie di Konoha come un normale gruppo.

Le ragazze avevano persino adocchiato un negozio dove fare acquisti e comprare qualcosa.

"Le ragazze sono sempre fissate con i vestiti". Commentò Kiba.

"Stai zitto tu". Lo redarguì Ino.

"Io non..non vengo". si intromise Hinata. "Sinceramente non mi pare il caso, di comprare della roba da vestire con tutto quello che sta succedendo. Preferisco rimanere fuori".

Tenten rispose. "Be, forse non compreremo nulla, ma comunque dare un'occhiata non costa nulla, no? Magari possiamo vedere qualcosa per..."

Voleva dire la parola per "i tempi di pace" ma si fermò, perché sarebbe stato come evocare un'orribile spettro su tutti loro. Oltretutto, considerato quello che era sucesso negli ultimi momenti, avrebbe riaperto tante ferite.

L'ultima delle quali, la morte del loro maestro, era ancora nel sanguinante.

"Io comunque resto qua, non mi va comunque di guardare nulla". Concluse Hinata.

"Neanche io". Disse Sakura. Dopo che le due ragazze entrarono nel negozio, la Kunoichi da capelli rosa fece cenno alla Hyuga di avvicinarsi.

"Dobbiamo parlare".

Hinata diede il suo assenso, e le due si appartarono.

"Il discorso che ho fatto ho Naruto..............era falso. Quindi sappi che non ho intenzione di mettermi tra te e lui".

"Be". Rispose la kunoichi dai capelli blu imbarazzata. "Io comunque non ho ancora intenzione di parlare con Naruto-kun per ora. Con tutti i problemi che sta vivendo quel ragazzo, dargli ulteriori pressioni non sarebbe giusto".

"Ti invidio molto, Hinata. Tutti pensano che sei debole, invece sei una delle persone più forti che io conosca". E qui la voce della kunoichi dai capelii rosa si fece flebile. "Ti sei quasi fatta uccidere per salvare la persona che amavi, io invece non sono stata capace di mettere fine alla vita di Sasuke. Tu hai sempre cercato di aiutare Naruto, mentre io sono sempre e solo stata per lui una palla al piede. L'ho fatto soffrire così tanto e inutilmente........perché diavolo mi sono innamorata di quel bastardo....." E qui Sakura dovette trattenersi dal piangere.

"Oh Sakura, non devi abbatterti". Rispose Hinata cercando di consolare l'amica . "Penso che dovresti comunque confidarti con lui. Forse è ancora turbato da ciò che gli hai detto, e credo che questo vi libererebbe da un peso. Esprimere i propri sentimenti non è facile, ma non si può reprimerli in eterno".

Sakura guardò la Hyuga nei suoi bianchi occhi. "Grazie, sei una vera amica".

Intanto nel gruppetto dei maschi stavano anch'essi conversando tra loro.

"Neji, sai come sta Rock Lee?" Domandò Kiba all'amico a proposito del membro dell-ex team Guy, che era mancante.

"Male purtroppo. Tutti noi volevamo bene al nostro maestro, ma per Rock Lee era come un padre. Questa sua perdita lo ha scosso parecchio. Ho paura per lui, spero che non mediti la vendetta".

"Neji, mi spiace davvero. Capisco ciò che provi". Parlò Shikamaru, che anche lui aveva perso il maestro.

"Grazie, grazie di cuore, ma davvero non ce né bisogno. Guy ha sempre cercato di trasmetterci la sua grande voglia di vivere,e abbatterci sarebbe un insulto alla sua memoria. Voglio godere questi ultimi momenti di tranquillità con voi. Adesso non pensiamo a queste cose tristi".

Per il resto della serata non si parlò più cose spiacevoli, anzi tutti passarono delle ore allegre.

Il gruppo presto si sciolse e tutti decisero di tornare a casa.

Sakura però fece cenno all'Uzumaki di parlare con lui.

"Naruto, per quella cosa che ti ho detto..........io..........." Iniziò la ragazza.

"Non c'è bisogno che tu dica altro, Sakura. So che quello che hai fatto lo hai fatto per cercare di aiutarmi. Ma sono comunque intenzionato a far desistere Sasuke dai suoi propositi, e non è per solo per la promessa che ti ho fatto". Rispose Naruto.

E Sakura. "Ma......perché? Sai che non potrà tornare."

Naruto. "Perché............."

Naruto non riuscì a finire la frase che si trovò davanti, con grande sorpresa, l'Hokage in persona.

"Salve, Tsunade-sama, cosa ci fa lei qui?" Chiesero i due incuriositi.

"Naruto, credo che sia meglio che tu torni al monte Myoboku per un poco". Disse la donna. "Abbiamo ricevuto notizie di attacchi in alcuni villaggi periferici del Paese del Fuoco, e credo che non ci vorrà molto prima che............"

"Che attacchino Konoha. Mi spiace signorina, non posso accettare una richiesta simile. Sono stato già via quando hanno attaccato il villaggio e non voglio che ricapiti quello che è già successo". Rispose Naruto, mentre Sakura assunse un'espressione preoccupata.

"Naruto Uzumaki, la tua vita è ormai più importante di qualsiasi cosa, e non possiamo assolutamente permetterci che tu venga catturato. A qualsiasi costo! Oltretutto abbiamo qui molti altri ninja stranieri di grande potenza. Il tuo aiuto non ci serve". Urlò quasi l'Hokage.

"Non la pensava così quando mi ha chiamato a chiamare durante l'attacco di Pain. E nemmeno quando mi ha mandato ad Ame". Rispose Naruto gelido.

"E tu sei stato quasi sconfitto durante quell'attacco, e non eri comunque l'unico jinchuriki rimasto. Poi hai rischiato la vita sia ad Ame che sulla tartaruga gigante. Tutte le volte sei sfuggito alla cattura, ma ora l'Akatsuki ha un esercito dalla sua, e tuo padre". Ribatté Tsunade furiosa.

Sakura intanto stava zitta, osservando nervosa come quel botta e risposta stesse degenerando.

"Ed è proprio per i motivi che ha appena elencato che non posso lasciare il mio paese indifeso mentre un'organizzazione criminale sta preparandosi ad attaccarlo. E se lei fosse ancora decisa mandarmi fuori, sappi che tornerò a lottare anche a costo di essere considerato un traditore". Urlò Naruto.

"Naruto, stai esagerando". Si intromise Sakura, che vide con paura il fatto che Tsunade stesse concentrando il tuo chakra nel pugno.

"Ed io non ti lascerò essere catturato e ucciso da quei mostri, anche a costo di spezzarti le ossa e portarti al monte Myoboku a piedi". Rispose gelida Tsunade.

Naruto, sebbene fosse stupito dal fatto che Tsunade avesse reagito in questo modo, attivò il chakra della volpe e decise di prepararsi ad un eventuale battaglia.

Sakura però si mise tra i due amici e cercò di calmarli.

"Basta, siete tutti impazziti?". Urlò tra i due. "Se vi combattete, non farete che dare gioco facile all'Akatsuki. Tsunade-sama, lei ha sempre avuto fiducia in Naruto e lui non ha mai dato motivo di ritrattarla".

"Questo è vero, ma..." Rispose Tsunade, placandosi un poco.

"La prego cerchi di capire. Ha detto lei che ormai era inutile che io mi nasconda. E poi.." Continuò Naruto, interrompendo il suo flusso di chakra. "Lo ha appena detto lei che mio padre, per un motivo ho per un altro, sta dalla loro parte. Quindi, se anche se lei mi nascondesse a Myoboku, lì mi troverebbero comunque".

Tsunade incrociò le braccia e parlò con rinnovata calma. "Ma è proprio per questo che adesso ho paura. Tuo padre conosce Konoha molto bene, e anche se abbiamo architettato delle buone difese, sarà durissimo combatterlo. E poi, io non voglio che tu debba lottare contro Minato. Sarebbe orribile e ingiusto".

Naruto e Sakura si stupirono di quella trasformazione. La stoica e severa Yodaime Hokage stava rivelando sempre più incertezza e preoccupazione, nonché sincero attaccamento all'Uzumaki, e non solo come jinchuriki, il che diede al ragazzo una bella sensazione.

"Scusate, non sono più in me ultimamente. La tensione si fa sempre più grande. Naruto, puoi restare a Konoha".

Sakura emise un sospiro di sollievo per una scampato scontro.

"Ma ad una condizione". Continuò Tsunade.

E Naruto domandò curioso. "Quale sarebbe?"

Tsunade prese un piccolo respiro."Che tu venga a vivere nel palazzo dell'Hokage, a cominciare da stasera. Lì sarai protetto da molti dei migliori ninja di Konoha e vari stranieri".

L'Uzumaki non riusciva quasi a crederci dalla felicità. "Io entrerò nel palazzo! Il primo passo per diventare Hokage!"

Il giovane ninja biondo corse trafelato a fare i bagagli.

"Grazie, Sakura". Disse l'Hokage alla sua allieva. "Io e Naruto in quella situazione avremmo sicuramente fatto qualche sciocchezza".

"Si figuri. E poi non potevo permettere che due delle persone a me più care combattessero di nuovo. Non di nuovo". Finì così la kunoichi con una punta di amarezza, ma anche di soddisfazione per essere stata capace stavolta di essere riuscita a mettere pace.

"Sakura..." Tsunade cercò di parlare, ma venne interrotta bruscamente da un si parte da Naruto.

l'Hokage e il ninja biondo andarono verso la residenza e giunsero dentro il palazzo.

I due superarono le guardie e si incamminarono fino al terzo piano ove giusero ad una camera.

"Questa, Naruto, è la camera da letto degli ospiti". Disse Tsunade aprendo la porta.

Naruto strabuzzò di meraviglia nel vedere la sua nuova dimora: era una sala enorme tinta in colori pastello con molti suppellettili sontuosi.

"Uao!" Esclamò il ninja biondo. "Questo è meglio di quanto immaginassi!"

"La mia camera da letto è qui a fianco, mentre il bagno è all'altro lato. se hai bisogno di aiuto, chiedi". Continuò Tsunade. "Aaaa, Naruto, comunque, tu sai quello che è successo a Jiraiya quando mi ha spiato nuda, vero?" Domandò molto seria la donna.

"Si". Rispose l'Uzumaki.

La donna si avvicinò al ninja biondo e lo guardò dritto negli occhi con aria minacciosa. "Allora non pensarci nemmeno, chiaro?" Quindi Tsunade riacquistò la consueta aria distaccata. "Buona notte".

"Buona notte". Terminò così il ninja biondo, che corse a prepararsi, stupito di tutto ciò che aveva passato durante quella notte.

L'ultima notte di pace.

 

 

 

Angolo dell'autore: Io non sono per nulla bravo con le scene d'amore, quindi di romanticismo ce ne sarà davvero poco (o forse addirittura assente) Spero di essere anche riuscito a scrivere una prima parte presentabile (non sono capace di gestire l'intero Konoha 11 a lungo). Ringrazio come sempre chi segue la mi storia e sopratutto i miei recensori.

  
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