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Autore: Exentia_dream    29/10/2010    9 recensioni
Ed eccomi con una nuova ff.
Una Draco/Hermione. Non vorrei dire altro. Anzi, lo dico.
Hermione, dopo il diploma, si trasferisce in Francia, dove sposa indovinate chi?... Torna a Londra per la morte di suo padre e, qui, incontra indovinate chi?
Spero di avervi incuriosito. Nel caso, buona lettura.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 2: Addio papà...



Image and
video hosting by TinyPic Hermione POV
Sentivo ancora la pioggia battere contro i vetri della finestra. Guadai la sveglia: erano le 4.38.

Troppo presto per alzarmi, troppo tardi per provare a riaddormentarmi.
Non sapevo che fare... Henri non aveva ancora telefonato e questo mi preoccupava. Avevo provato a farlo io, ma il suo cellulare risulatava sempre staccato.
Continuai a girarmi e rigirarmi nel letto, tirando ogni volta la trapunta che scivolava, fino a che non cadde completamente sul pavimento.
Erano passati appena dieci minuti e la mia pazienza stava perdendo l'equilibrio.
Mi alzai dal letto e andai in cucina, per prepararmi un caffè.
Quando fu pronto, mi sedetti e lo sorseggiai lentamente: era amaro e lo preferivo così. Ad ogni sorso credevo di scaldarmi un pò, ma in verità stavo gelando.
Forse, sarebbe stato meglio se mi fossi tenuta impegnata in qualcosa... qualcosa di noioso, come disfare le valigie.
Tornai su e mi fermai all'apice delle scale. Guardai la porta di quella che una volta era stata la camera dei miei genitori. Camminai piano e l'aprii lentamente.
Era vero: era una reliquia. Sul letto sembrava esserci ancora l'impronta del corpo di papà.
Entrai e chiusi la porta dolcemente, poi mi diressi verso l'armadio e l'aprii.
Tutte le sue camicie, i suoi pantaloni erano ancora lì. Il suo profumo faceva bella mostra di sè sul comò.
Ne misi un pò sul polso e aspettai che sfumasse. Mi sembrò di averlo accanto, mi sembrò che fosse tornato.
Ne fui felice, ma allo stesso tempo mi sentii mancare: il vuoto che stava scavando la sua assenza non sarebbe stato facile da riempire nè per me, nè per mia madre.
Posai il profumo e aprìì il cassetto. Spostai l'intimo e presi una scatola di cartone.
La strinsi prima al petto, poi mi sedetti sulla poltrona a dondolo che papà amava tanto.
Aprii la scatola e cominciai a spostare alcuni fogli, alcune foto... poi la trovai: la corona della festa del papà. Quindi, la girai e trovai il bigliettino ancora spillato. Tornai con la mente a quel giorno...

-Steven, il pranzo è pronto.
-Arrivo.
-Dai, Hermione, nascondi la corona, prima che arrivi papà.
-Va bene.- spostai la sedia, facendo più rumore del dovuto: ero emozionata.
Vidi papà che prima entrò in cucina, poi si allontanò di nuovo. Mi ero impressionata?
-Allora?- chiese da un'altra stanza -Siete proprio sicure che il pranzo sia pronto?
-Sì, sì.- dissi io -Adesso puoi venire, papà.
Mamma gli fece l'occhiolino e sorrise. Ero convinta di aver fatto tutto per bene, senza che papà se ne fosse accorto. Lo guardai speranzosa.
Quando mi raggiunse, papà mi scompigliò i capelli. Spostò la sedia. -E questa che cos'è?- disse meravigliato.
-E' il regalo per la festa del papà.
-E' una corona.
Annuii felice.-Perchè tu sei il re del mio cuoricino.
Papà mi abbracciò forte.- E tu sei la mia principessa.
-C'è anche una letterina, papà. Non la leggi?
-No.
-E perchè?- chesi delusa.
-Devi leggerla tu.
-Va bene.- sorrisi ancor di più.- Però non so leggere molto bene. Ho sei anni, sono ancora piccola.
-Non importa.
-Allora, leggo?
-Sì.-
Guardai mamma: guardava mio padre e me con uno sguardo pieno di amore. Presi coraggio e fiato, in maniera teatrale. -19 Giugno 1991. Caro papà, ti regalo questa corona per la tua festa perchè tu sei il papà migliore del mondo. Ti voglio tanto bene, la tua Hermione.-
-Brava!- disse fiero. Mi baciò la testa e lo guardai: aveva gli occhi lucidi.

Mi emozionai come allora, rileggendo quelle poche righe. E anche io come papà mi ritrovai con gli occhi lucidi. Guardai ancora la corona, poi lasciai che per un pò le lacrime mi tenessero compagnia.
Sorrisi anche, ripensando a quanto ero ingenua da bambina...
Posai la corona nella scatola e sistemai tutto com'era prima che entrassi. Poi uscii e chiusi la porta.
Tornai in camera mia e guardai la sveglia: le 6, 22.
Mi rimisi a letto e mi sistemai su un lato. Chiusi per un pò gli occhi, poi presi il cellullare e provai a richiamare Henri.
Niente...
Sentii la porta della camera aprirsi e alzai il capo. -Mamma...
-Oh, sei già sveglia?
-Sì.
-Hermione, tra un pò vado via: devo sistemare le ultime cose per il funerale.
-Se vuoi, faccio io...
-No.
-Mamma?
-Sì?
-Oggi fa freddo.
-Lo so.- mi guardò e sorrise. -Sembri una bambina con i capelli così scompligliati.
-Beh, grazie. -dissi con voce fintamente offesa. La feci sorridere e mi sentii immediatamente meglio.
-Vado a fare una doccia.
-Ok.
Mi alzai dal letto e andai in cucina. Preparai dell'altro caffè, poi, presi dal mobile i croissant e i cereali e dal frigo il succo di frutta all'arancia e il latte.
Apparecchai la tavola e aspettai mamma.
-Hermione, io vad...- si fermò a guardare la colazione. -Cara, non dovevi.
-Sapevo che avresti fatto tardi, quindi ho... ti va di fare colazione insieme?
Si sedette e mi sorrise ancora. -Sei un'ottima figlia.
-Grazie.- riempii la tazza di latte e cereali e cominciai a mangiare. Mamma, invece addentò un croissant e bevve un pò di succo.
Si alzò e iniziò a sparecchiare. -E' tardi...
-Lascia, mamma. Pulisco io.
-Grazie ancora, cara.- afferrò il cappotto e uscì.
-Figurati.- dissi, senza che lei mi sentisse, ovviamente.
Mi alzai per sparecchiare, ma il telefono di casa cominciò a squillare, quindi risposi.
-Casa Granger?
-Sì, chi è?
-Sono Ginny Weasley.
-Gynny,- sorrisi -Sono Hermione... che piacere sentirti.
-Oh Dio, che figura! Sei davvero tu?
-In carne ed ossa.
-Ma quando sei tornata?
-Sono arrivata qui ieri sera, sul tardi.
-E non mi hai neanche avvisata?
-Beh, ho avuto da fare...
-Immagino.- ci fu un attimo di silenzio. -Herm, come stai?
-Che dirti? Sto male, ma mia madre sta cadendo a pezzi, quindi...
-Harry mi ha detto che oggi ci sarà il funerale.
-Sì.
-Ho chiamato perchè ho avuto i risultati dell'autopsia.
-E...?
-Sai che tuo padre era stato al pronto soccorso, no?
-Sì.
-I medici dissero che era in stato di ansia reattiva, invece...
-Invece...
-Dovreste sporgere denuncia.
-Non so.
-Herm, sei un ottimo avvocato: potresti vincere la causa.
-Non cambierebbe molto: nessuno mi ridarà mio padre, neanche dopo aver vinto la causa.
-Lo so, ma...
-Ci vuole una gran forza d'animo, Ginny e in questo momento non ne ho.
-Io ci sarò sempre, lo sai...
-Sì, grazie.
-Ora devo andare: Matt chiama.
-Come mai è da te?
-Oh, sai... Ron, Luna...
-Ah... Beh, dà un bacio al piccolo da parte mia.
-Ciao Herm.
-Ciao Ginny.
Andai in camera e cominciai a disfare la valigia. Poi, il cellulare iniziò a vibrare. -Henri.-, pensai immediatamente. Invece, la scritta mamma era impressa sul display. -Pronto?
-Hermione, sei pronta?
-Per...?
-Sono quasi le dieci cara...
-Oh.- dissi, poi mi ricordai che il funerale era stato anticipato alle 10,30, -Sì, sì sono prontissima. Tu dove sei?
-Dalla sarta.
-Bene. Io sono pronta, ti aspetto.- Corsi in bagno e feci una doccia veloce.
Mi vestii prettamente di nero e mi truccai leggermente. Sistemai i capelli in un semplice chignon, poi andai in cucina a bere un ultimo sorso di caffè.
In quel preciso istante, mamma rientrò e mi baciò una guancia. -Sei pronta davvero.
-Certo! Cosa credevi?
-Andiamo.- disse, mentre usciva sul pianerottolo di casa. -Guidi tu.
-Ovvio.
Salimmo in auto e allacciammo le cinture. -Sai dov'è il cimitero, vero?
-Sì.
-La messa sarà celebrata lì.
-Come voleva papà...
-Sì.
Arrivammo al cancello del cimitero, quindi parcheggiai l'auto e scesi.
Abbassai immediatamente gli occhiali per coprire le lacrime e mi avviai. Mamma camminava poco più avanti di me: poteva sembrare forte, ma non lo era e, più grave,non era totalmente lucida: quella parte di lei che non aveva accettato la morte di papà era ancora troppo presente.
Ma era anche normale: papà era morto da una settimana soltanto.
Arrivammo di fronte al fosso in cui sarebbe stata calata la tomba. C'erano già Harry, Lily e James Potter, Ginny, Ron e Luna.
Mi strinsero e mi baciarono tutti, tranne James. C'era sempre stato una sorta di imbarazzo tra noi.
Mi erano mancati immensamente tutti, ad eccezione di nessuno.
Il piccolo Matt si aggrappò ad un braccio. -E tu chi sei?
-Ciao piccolo...
-Lei è zia Hermione.- disse Ron, sorridendo. -Ben tornata.- mi disse, accarezzandomi una guancia.
Il parroco ci raggiunse pochi minuti dopo. -Salve signora Granger. Ciao Hermione.
-Salve padre.
-Cominciamo?- annuii, sistemandomi gli occhiali. Strinsi la mano di mia madre e Ginny mi cinse le spalle con un braccio.
Piansi per ogni singola parola che il prete pronunciò e per il senso di vuoto che sentivo dentro. Soprattutto, piansi perchè avrei rivisto mio padre solo in foto e non avrei potuto più abbracciarlo.
La messa fu breve, così due uomini calarono la bara di papà nel fosso. Presi un pò di terra con le mani e la gettai sulla bara, in segno di saluto.
Quando tutto finì, guardai per l'ultima volta la foto sulla tomba: era sempre così buffo e divertente.
Mamma si avviò all'auto con gli altri. Io ed Harry rimanemmo lì. Avrei voluto che al suo posto ci fosse stato mio marito, avrei voluto che avrebbe asciugato le mie lacrime e che mi avrebbe sostenuta... invece, c'era il mio migliore amico a farlo.
Mi abbracciò ancora e gli sorrisi. Poi, guardai il cielo: il sole splendeva e non c'erano nuvole.
Era proprio una giornata serena, tranquilla: la giornata in cui papà avrebbe desiderato sentirsi dire addio.




***
Angolo autrice:
Questo capitolo è davvero triste, a mio parere, ed è stato abbastanza difficile da scrivere.
Per quanto riguarda i genitori di Hermione, non credo che siano mai stati nominati nè che siano mai stati interpretati da qualcuno,quindi ho lasciato spazio all'immaginazione.
Da come avrete capito, Ron e Luna sono sposati e Matt è loro figlio, carino eh?
La morte del padre di Hermione: è un fatto realmente accaduto, a Roma.
Che altro dire?
Lo spoiler: chi sarà mai? Su, su... vediamo se avete capito...

Ringrazio infinitamente:
dramy96123 per la recensione. eccoti accontentata! Eh sì, Henri ed Hermione hanno alcuni problemini... seguendo la storia noterai che alcuni problemi sono davvero stupidi, altri, invece, sono davvero importanti.

Sono comunque abbastanza delusa: una storia senza recensioni, di solito, è una storia che non piace. Non so se la mia è tra queste, quindi vi prego di lasciare una recensione, anche se piccolissima... Ho bisogno del vostro parere per sapere se devo o no continuare questa ff.

Ringrazio, per aver inserito la mia storia tra le seguite:

Axel_Twilight_93

Books
excel sana

LyliRose
Nia Nya
path94
prettyvitto
tykisgirl.

Un gigantesco grazie a Sa Chan.
Un bacio a tutti/e e Buona Lettura.
   
 
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