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Autore: Mia Swatt    29/10/2010    4 recensioni
2O/O2/2O13 INIZIO REVISIONE STORIA.
[ PRIMA STORIA della Trilogia: L'amore in bilico. ]
Bella vive a Forks con suo padre, Charlie. È figlia unica fino a quando suo zio, fratello di suo padre, non annuncia una partenza imminente per l’Italia insieme alla moglie e chiede a loro di tenere la loro figlia, Elisabeth. Inizia il nuovo anno scolastico, l’ultimo, e l’attenzione della nuova arrivata punta subito su uno dei ragazzi più ambiti della scuola, Jason Cullen. Ma i Cullen hanno un segreto che custodiscono gelosamente. Intanto alla Forks High School arrivano due nuovi ragazzi: Edward e Alice Masen. Bella rimane quasi da subito folgorata dal ragazzo dagli occhi verdi, ma quest’ultimo sembra non ricambiare. Ma c’è qualcosa di strano nel modo in cui Edward guarda Bella. Odio o Amore? E cosa nascondono i nuovi arrivati?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Quinto Capitolo :  Lontani...

Pov. Bella

Era già arrivata la metà di Ottobre. La Primavera aveva lasciato il posto all’Autunno e l’aria diventava sempre più grigia e fredda.
Le cose con Edward non andavamo migliorando, anzi peggioravano! Non lo capivo, quel ragazzo diventava ogni giorno di più un enorme punto interrogativo.
Quella pazza di mia cugina, invece, aveva avuto la brillante idea di iscriverci alle selezioni per Cheerleader. Tutto questo perché? Per poter stare vicina a Jason! Certo che le cose tra di loro erano strane. Lui le lanciava spesso delle occhiate molto eloquenti e lei ricambiava con sorrisi timidi. Ma quando lei si faceva avanti, chiedendo ad esempio di andare a mangiare una pizza o andare al cinema, lui inventava sempre una marea di scuse ridicole, che stavano arrivando al capolinea.
Unica nota positiva? La gita in Francia! Europa! Parigi! Tre giorno nella città più romantica del mondo! Saremmo partiti il prossimo fine settimana, passando lì tutto il week end, dal Venerdì alla Domenica.
<< Bella? >> una voce mi riscosse riportandomi nell’incubo. Aveva indosso una stupidissima gonnellina a piega bianca e viola, con sopra un, altrettanto ridicolo, top dello stesso colore. Non mi dispiacevano quei colori, erano gli abiti, se così si possono chiamare, a risultarmi troppo stretti. E non solo nel vero senso della parola.
<< Io sto ancora cercando di capire come diavolo hai fatto a convincermi >> risposi a Lis.
<< Perché sono la tua dolce e bellissima cuginetta, che deve adattarsi alla nuova scuola per non risultare un’emarginata! E che, cosa più importante, deve accaparrarsi quel figaccione di Jason Cullen! >> quando iniziava a parlare non si fermava più, solo Alice la superava in questo << e anche perché… Io per te lo avrei fatto! Ti basta come motivazione? >>.
Abbassai la testa sconfortata. << Si Lis, mi basta >>
<< Bene! >> squittì tutta contenta.
<< Ragazze attenzione! >> Jessica era sempre molto teatrale. Era salita in piedi sulla cattedra, posta vicino al muro est della palestra, sventolando i suoi odiosissimi pom-pom, solo per attirare l’attenzione su di sé.
<< Oggi ci saranno le selezioni e vi ricordo che solo cinque ragazze verranno scelte! E di queste cinque, tre saranno titolari, e due riserve! >> fece una pausa programmata per creare suspense e poi concluse << Tutto chiaro? >> un boato si sollevò dando una risposta affermativa.
<< Benissimo! Allora diamoci sotto con la musica ragazze e fate del vostro meglio! >>

Erano passate due ore e ancora né io né Lis ci eravamo esibite. Meglio, per me, ma ciò significava che non potevo ancora tornarmene a casa.
<< Bella! >> una voce mi fece voltare.
Sulle gradinate che circondavano la palestra, una ragazza con capelli nerissimi e pelle molto chiara si sbracciava per farsi notare.
<< Ehi Alice! >> mi alzai e mi avvicinai un po’ << che ci fai qui? >>
<< Non potevo certo perdermi l’audizione della mia migliore amica come Cheerleader! >>
<< Alice non c’è nulla da festeggiare… anzi veramente vorrei scappare da questo posto! >> la sentii ridere.
<< E dai Bella, non sei tanto male a ballare! >> rispose con convinzione
<< Ok, non sarò tanto male però… >> un attimo! Ma lei cosa ne sapeva? << e tu come lo sai? >>
Fece un enorme sorriso e rispose sicura si sé << Io lo so! >>
<< Grazie Alice >> risposi e tornai a sedermi.
<< Ah Bella!? >> mi voltai verso di lei << Dimmi Alice >>
<< La divisa ti sta uno schianto! >> e mi strizzò l’occhio sedendosi.
Mentre tornavo al mio posto ripensai a come fosse vestita lei. Jeans scuri stretti, maglioncino a collo alto verde scuro e scarpe col tacco alto dello stesso colore. Vicino a lei vi era appoggiata una borsa più o meno grande verde e una trench bianco sporco, forse panna. Io ero uno schianto? Alice era sempre molto bella e curata, in ogni minimo dettaglio. Era davvero bellissima. In un certo senso poteva competere con Rosalie.
<< Mi sa che tocca a noi >> disse Lis alla mia destra. Fantastico! Ma non potevo scappare?
<< Isabella e Elisabeth Swan >> annunciò la voce stridula di Lauren << tocca a voi >>.
Mi alzai contro voglia, mentre una strana sensazione mi colpii. Qualcuno mi guardava. Che sciocca… Praticamente avevo gli occhi di tutti i presenti puntati addosso! Ma era una sensazione strana, diversa, quasi famigliare. Come quella volta in mensa.
Quando la musica partì mi lasciai andare. Il balletto lo avevamo provato mille volte a casa e ora come ora era fatta, quindi, come si dice, o la va o la spacca! Ci destreggiavamo bene sotto le note di Pon de replay di Rihanna, tra ruote, rovesciate e qualche mossa di bacino. Ok, gli anni di ginnastica ritmica delle elementari erano serviti a qualcosa!
Quando la canzone finì, ci fu un grande applauso e qualche fischio, da parte dei ragazzi della scuola e anche dei giocatori di Basket.
<< Oddio Bella guarda! Jason mi sta salutando! >>
<< Sono contenta per te Lis, ora possiamo uscire di qui? >> ovviamente non mi degnò di una sguardo.
<< Grazie! Grazie a tutti! Si, lo so, siamo stupende e bravissime! Yuppi! Viva noi! >> tutti risero e qualcuno le dava anche corda!
<< Lis! Ci togliamo da qui o no?! >> ero imbarazzata!
<< Swan credo che abbiamo capito >> disse Tanya << ora potete anche tornare a sedervi >> trascinai via Lis, che sbuffò.
<< Irina Smith >> proseguì Lauren << tocca a te >>.

<< Mamma mia quanto non le sopporto! >> disse Lis mentre si cambiava
<< Dai Lis, sai come sono fatte lei e Tanya… Sono anche più insopportabili di Jessica >>
<< Si ma che tr… >>
<< Lis! >> la interruppi bruscamente << modera le parole! >>
<< Perché? Quelle sono proprio zoccole! >>
<< Si, ma anche tu cavolo! Perché ti sei messa a fare quello show? >>
<< Perché era divertente! >> e mi fece una boccaccia.
<< Ragazze! >> entrò nello spogliatoio, sotto gli occhi di tutte le altre, Alice << siete state fantastiche! Oddio ma dove avete imparato a ballare così? Strepitose! Brave, brave, brave! >> e ci saltò al collo.
<< Grazie Alice! Le ho insegnato tutto io! >> disse mia cugina dandosi un pugnetto sulla spalla con aria altezzosa.
<< Ah si? >> presi la bottiglietta d’acqua che avevo nello zaino << sicura? >> chiesi nascondendola dietro la schiena
<< Sicurissima cugina! Sono un mito! Mi stimo! >>.
Senza pensarci due volte tolsi il tappo e la spruzzai da capo a piede!
<< Oddio! >> dissi ridendo << questa te la sei cercata! >>
<< Ah si? >> afferrò la sua e me la tirò dietro
<< No! Ok Lis, dai scherzavo! >> dissi scappando via
<< Vieni qui! >>
<< Alice salvami! >> e corsi dietro di lei
<< No! No, no i miei capelli! Lis sta ferma! >>.
Troppo tardi. Mia cugina la bagnò da capo a piede. Alice era immobile. Sembrava quasi non respirasse. << Bella… >> disse in un sussurro.
<< Si Alice? >>
<< Potresti, cortesemente, prestarmi la tua bottiglietta d’acqua? >>
<< Oh… ehm dai Ali scherzavo su! Non… non fare così… >> disse Lis indietreggiando << ti… si, ti ripago il parrucchiere, eh? Ti va? >>
<< ELISABETH SWAN VIENI SUBITO QUI! HAI ROVINATO IL MIO MAGLIONCINO DI GUCCI!>> sembrava perfino che ringhiasse!
Lis tirò un urlo e scappò fuori dallo spogliatoio.
<< Alice è acqua non te l’ho rovinato, si lava! >> cercava di calmarla mia cugina. Invano.
<< Fermati subito! >> ordinò il piccolo folletto inferocito.
Le lasciai fare. Finii di mettere le mie fidate converse nere, presi il giubbotto, lo zaino e le loro borse e mi apprestai ad uscire.
<< E così vuoi diventare una Cheerleader >>.
Quella voce. La sua voce. Mi colpii. Mi voltai a rallentatore, vedendolo appoggiato al muro, le braccia conserte e un piede piegato appoggiato al muro. Aveva una maglietta grigia, a maniche corte, un giubbotto di pelle nera, che teneva in mano, e un paio di jeans stretti. Era semplicemente incantevole.
<< Edward? >> chiesi titubante << cosa…cosa ci fai tu qui? >>
Si guardò in torno << Bhè è una palestra, mi sembra. Non posso entrarci? >> disse staccandosi dal muro e mettendosi davanti a me.
Il mio cuore sembrava scoppiasse nel petto. Succedeva tutte le volte che lo avevo vicino!
<< Si. C…certo. Puoi venire tutte le volte che vuoi >> mio Dio, ma cosa andavo blaterando?
<< Grazie >> disse in tono ironico << comunque non hai risposto alla mia domanda >>
<< Quale? >> chiesi sentendomi molto cretina.
Si avvicinò pericolosamente al mio viso. Eravamo a meno di una spanna di distanza, sentivo il suo respiro sul mio e avrei tanto voluto alzarmi un po’ in punta di piedi e baciarlo. Ma non lo feci. I suoi occhi verdi mi avevano stregata, rapita. Se il mondo fosse finito in quell’istante non me ne sarei accorta.
<< Ma tu ci sei o ci fai? >> chiese e si allontanò.
Io cosa? Ok, il bell’idillio fu spezzato. Quanto mi stava sui nervi!
Non risposi, presi e iniziai a camminare. Volevo andare via, lontano da quell’imbecille patentato!
<< Bella? >> solo in quel momento mi accorsi che mi aveva seguito << dai questa volta te la sei cercata! È stata la prima cosa che ti ho chiesto! >>
<< No >> risposi semplicemente senza nemmeno voltarmi.
<< No cosa? >>
<< No. È la risposta alla tua domanda >>.
<< E allora perché hai fatto questi stupidi provini? >>
<< Ma cosa te ne importa?! >> non mi accorsi che stavo urlando << Edward davvero lasciami in pace! Io non ti capisco! Mi tratti sempre di merda, sempre! Cosa te ne importa se voglio diventare una Cheerleader o se magari volessi farmi tutta la squadra di Basket?! Eh? Cosa importa a te? Fammi capire, perché io non capisco! Se mi va bene mi saluti e poi non mi degni nemmeno di uno sguardo! E poi… >> non mi fece finire.
Mi ritrovai con le spalle al muro. Le sue mani sulle mie spalle che mi tenevano ferma. La sua stretta era decisa, ma non faceva male. La testa bassa mi impediva di guardarlo in viso, anche se ero certa che tenesse gli occhi chiusi. Tutta la mia roba cadde a terra.
<< Smettila >> sibillò << tu non capisci. Tu non puoi capire. Sei solo una ragazzina! >> mi lasciò andare. Prese la borsa della sorella e andò via.
Io restai lì, inerme. Non riuscivo a respirare, non riuscivo a parlare né tanto meno a muovermi. Gli occhi mi pungevano, avevo un magona in gola e un masso enorme che mi pesava sul petto. Cosa avevo fatto? Cosa era successo? Perché si comportava così? Sei solo una ragazzina! Ecco come mi considerava, una stupida ragazzina che non meritava il suo rispetto o la sua amicizia. Senza accorgermene scivolai a terra, sfregato la schiena contro il muro. Non dovevo piangere, non dovevo! Eppure mi faceva male. Poi all’improvviso, qualcosa mi invase, una rivelazione a cui non avevo dato peso prima. I suoi occhi. Dentro vi era tanta tristezza e rabbia. Malinconia e colpa.
<< Bella? >> una voce femminile mi riportò in superficie.
<< Bella stai bene? >> un’altra voce << Bella? Ci stai facendo preoccupare, cos’è successo? >>
<< Cugina? Ehi Bella! >>.
Mi voltai verso di loro. Lis e Alice era in piedi davanti a me, nei loro visi leggevo preoccupazione e paura.
<< Bella è successo qualcosa? >> mi chiese Alice piegandosi sulla ginocchia per arrivare a guardami dritta negli occhi.
<< No >> ricaccia giù le lacrime e mi alzai << è tutto apposto, grazie >>
<< Sei sicura? >> insistette lei
<< Si Alice, davvero è tutto ok >> e le sorrisi.
<< D’accordo. Farò finta di crederti >>
<< Anche io >> parlò Lis.
<< Ragazze davvero! Sto bene! >>
<< Ok Bella! >> risposero all’unisono.
Le guardai un secondo. Ero fortunata ad avere amiche come loro.
<< Tieni la borsa Lis >> dissi passandogliela.
<< Grazie! >>
<< E  la mia? >> chiese Alice << uffa potevi prendermela! >>
<< A te niente! >> rispose Lis facendole una linguaccia.
<< Lis cara, tesoro… >> iniziò a parlare Alice << la doccia non ti è bastata? >> disse agitando la mia bottiglietta completamente vuota
<< Ehm… no, no mi è bastata grazie! >>
<< La tua borsa ce l’ha Edward >> dissi senza un minimo di emozione iniziando a camminare verso la macchina.
<< Edward? >> chiese Alice confusa << mio fratello? >>
<< Si, tuo fratello. Per caso ne hai altri? >> chiesi tagliente.
Alice arrestò abbassando il capo. << Ah capisco >>
Mi diedi della stupida. Cosa centrava lei? Ero arrabbiata si, ma non potevo prendermela con lei! Era la mia migliore amica. Era molto diversa dal fratello. Alice mi voleva bene, davvero.
<< Scusami Alice! Scusa davvero! Sono stata una sciocca, non volevo! >>
<< Tranquilla Bella >> disse sorridendomi, con aria triste << posso sapere, però, cos’è successo? >>
<< C…cosa? Cosa deve essere successo? >> non mi aspettavo quella domanda.
<< Ti abbiamo trovata quasi in lacrime, scossa… >> rispose lei << e adesso vengo a sapere che hai visto mio fratello. Cosa ha fatto? Cosa ti ha detto? Si è comportato male? Dimmelo. Lo aggiusto per le feste quando torno a casa! >> era seria!
<< Ed io l’aiuto! >> intervenne Lis.
Mi fecero ridere. << Ragazze! Calme, non è successo niente di diverso dal solito >> risposi cercando di non pensare.
<< Mi dispiace Alice >> intervenne Lis << ma tuo fratello è proprio uno stronzo! >>
<< LIS! >> urlai. Ma che le saltava in mente?
<< Cosa c’è? >> chiese innocentemente.
<< Tranquilla Bella >> rispose Alice calma << va bene. Lis è solo preoccupata per te, ti vuole bene, la capisco. Il carattere di Edward può sembrare incomprensibile. Risultando stronzo, come ha detto lei, ma non lo è. Ha solo un passato complicato. Scusami per lui se ti ha trattata male. Credimi, non era sua intenzione. Forse, prima o poi, capirai >>.
Mi abbracciò forte, diede due baci veloci a mia cugina e si avviò verso la sua Porsche gialla. Salì in auto e andò via.
Restai interdetta. Cosa voleva dire? Quale passato? Perché si comportava così? Ed io cosa diavolo centravo? Se continuavo così mi sarebbe venuto il mal di testa!
<< Andiamo anche noi cugina? >> annuii a Lis e ci avviammo verso casa.

Era mercoledì. Erano già passati due giorni dall’audizione e dalla “ conversazione “ che avevo avuto con Edward. Il martedì non si presentò a scuola ed io presi una decisione. Non me ne sarebbe più importato nulla di Edward Masen. Dovevo togliermelo dalla testa e tanti saluti. Io a lui non interessavo e non gli sarei mai importata qualcosa.
Era l’ora di Francese e la professoressa entrò seguita proprio da… Edward.
<< Scusi >> disse lui, per il ritardo.
<< Tranquillo, va a sederti >> rispose l’insegnate.
Prese posto vicino a me, come durante le ore di Biologia.
Non lo guardai, non lo salutai, non feci nulla. Mi accorsi del suo sguardo puntato su di me, ma non mi voltai. Passò così la lezione. Io immersa nei miei pensieri a prendere appunti assurdi e lui a fissarmi spiazzato.
Quando la campanella suonò raccolsi le mie cose e uscii dall’aula.
<< Bella… >> disse lui afferrandomi per un braccio << possiamo parlare? Io volevo chiederti scusa… >> non lo lascia finire.
<< E per cosa? Non devi scusarti di nulla Edward. Non c’è bisogno >>
<< Invece si. Io non avevo il diritto di trattarti così >>
<< Tranquillo, è tutto apposto. Inoltre non dovrai più preoccuparti di rispondermi male o altro >>
<< Perché? >> si affrettò a chiedere.
Mi liberai dalla sua stretta e quel distacco mi fece male. Tanto male.
<< Perché io non ti conosco e tu non conosci me. Non ci vedremo mai fuori da qui. Siamo semplicemente due compagni di scuola che condividono qualche lezione. Ci vediamo nei corridoio se non in mensa, un’ora e basta. Non siamo amici. E ho capito che non potremmo mai esserlo. Siamo troppo diversi, Edward. Io ho provato a farti sentire il benvenuto a creare un rapporto sincero con te, ma mi hai sempre rifiutata ed io sono stanca. Perciò ci rinuncio, lascio perdere, ok? Ho degli amici qui, ho mia cugina, c’è tua sorella che è diventata la mia migliore amica in breve tempo. Sono apposto così. Mi va bene così >>.
Sembrava volesse dire qualcosa, ma immediatamente richiuse le labbra. Si allontanò un po’ da me. Il suo sguardo era serio, il viso in una smorfia dura, il corpo rigido.
<< Si >> disse poco dopo << credo che tu abbia assolutamente ragione >>.
Il mio cuore si frantumò a quelle parole. Bella sei stupida! Cosa credevi ti dicesse? Che non poteva vivere senza di te? Dovevi aspettartelo.
<< Io e te non diventeremo mai amici. È molto meglio così. Per entrambi >>.
Mi superò velocemente e si allontanò. Io rimasi lì, ferma, a guardarlo uscire dall’edificio. Quando la porta si richiuse portando via Edward dalla mia visuale, mi sentii vuota. Iniziai a camminare come un robot, per raggiungere la mia prossima lezione. Cercavo di pensare a tutto, a tutto tranne che a Edward Anthony Masen.
Domani avremmo scoperto gli esiti del provino fatto per le Cheerleader, chissà, forse se mi avessero presa avrei potuto cominciare una nuova vita. Una vita diversa da quella che avevo trascorso fino ad ora.Ora c’era solo una cosa che dovevo assolutamente fare: togliermi dalla testa quel ragazzo che era arrivato nella mia stravolgendola. Quel ragazzo dagli occhi verdi come smeraldi, quel ragazzo che mi aveva rapito il cuore.


Ciao a tutti! Come vedete ho anticipato di due giorni la pubblicazione del capitolo e questo per ringraziare chi mi ha recensito! Vedo che l'interesse per la mia storia cresce di giorno in giorno e ve ne sono grata! A tutti un GRAZIE MILLE di cuore! Spero che anche questo Quinto Capitolo vi sia piaciuto!

Ho deciso di lanciarvi una proposta... Dato che non sto avendo molte recensioni e non riesco a capirne il motivo o se è normale o meno, avrei un'ideuzza... Se entro Domenica 31 Ottobre ricevero qualche recensione in più, vi farò il regalo di Halloween postando il nuovo capitolo (che è già bello e finito) entro Domenica sera, altrimenti... Dovrete aspettare settimana prossima! Cosa mi dite? Io faccio la mia parte postandovi un piccolo Spoiler, poi vedete voi.
Ci tengo a sottolineare che non obbligo nessuno! Mi sembrava un'idea divertente anche per vedere  cosa ne pensate voi, che idea vi siste fatti dei personaggi, se questa Bella e questo Edward vi piacciono, se il linguaggio vi va bene o meno (dato tra questo capitolo e il prossimo si trasformerà un pò) e cose di questo genere.
RISPONDO ALLE RECENSIONI:
pollin81 : Grazie per il troppo carino e per il brava pollin! Spero di aver accorciato un pò la tua attesa... E spero che anche questo nuovo capitolo ti sia piaciuto! Lo aspettavi migliore? Peggiore? Spero di averti soddisfatta! Aspetto altre tue recensioni! Un bacioooo
lilyanne89masen : Ahuahauahuahauah ciao tesoraaaa grazieeee!! Si Lis ne combina sempre di tutti i colori!! Grazie per i complimentiii un bacioneeee
annina_thebest : Grazie mille annina! Leggo che vorresti tanto capire come mai Edward si comporta così con Bella... Mmmm eh già, chissà perchè? Posso solo dirti che il suo comportamento non migliorerà molto presto, ma se sei curiosa di scoprire il motivo continua a seguirmi! Tu hai qualche ideuzza sul perchè? Se ti sei fatta quale idea dimmela, magari ci hai preso! :P Un bacioooo

SPOILER:
Un rumore mi fece voltare. Non capivo perché Alice stesse applaudendo.
Con eleganza inumana scese la scalinata, saltando giù dalla piccola ringhiera che divideva gli spalchi dal pavimento beige della palestra.
Si avvicinò piano a noi e solo quando ci raggiunse la smise di battere le mani. La guardavo confusa.
<< Brave >> disse fissando quelle due oche. Cosa voleva dire? Anche lei la pensava così? Anche per lei ero una persona insignificante? No, non poteva essere. Non poteva pensarla così
<< Grazie! >> risposero in coro.

Vi ricordo, per ultima cosa, la Pagina di Fb che abbiamo io e
lilyanne89masen! Se siete curiose fateci un salto!
Adesso vi saluto! Un bacione enorme a tutti! Kiss Kiss! B.
  
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