Quinto
Capitolo : Lontani...
Era già arrivata
la metà di Ottobre.
Le cose con Edward non andavamo migliorando, anzi
peggioravano! Non lo capivo, quel ragazzo diventava ogni giorno di
più un
enorme punto interrogativo.
Quella pazza di mia cugina, invece, aveva avuto la
brillante idea di iscriverci alle selezioni per Cheerleader. Tutto
questo
perché? Per poter stare vicina a Jason! Certo che le cose
tra di loro erano
strane. Lui le lanciava spesso delle occhiate molto eloquenti e lei
ricambiava
con sorrisi timidi. Ma quando lei si faceva avanti, chiedendo ad
esempio di
andare a mangiare una pizza o andare al cinema, lui inventava sempre
una marea
di scuse ridicole, che stavano arrivando al capolinea.
Unica nota positiva? La gita in Francia! Europa! Parigi!
Tre giorno nella città più romantica del mondo!
Saremmo partiti il prossimo
fine settimana, passando lì tutto il week end, dal
Venerdì alla Domenica.
<< Bella? >> una voce mi riscosse
riportandomi nell’incubo. Aveva indosso una stupidissima
gonnellina a piega bianca
e viola, con sopra un, altrettanto ridicolo, top dello stesso colore.
Non mi
dispiacevano quei colori, erano gli abiti, se così si
possono chiamare, a
risultarmi troppo stretti. E non solo nel vero senso della parola.
<< Io sto ancora cercando di capire come diavolo
hai fatto a convincermi >> risposi a Lis.
<< Perché sono la tua dolce e bellissima
cuginetta,
che deve adattarsi alla nuova scuola per non risultare
un’emarginata! E che,
cosa più importante, deve accaparrarsi quel figaccione di
Jason Cullen!
>> quando iniziava a parlare non si fermava
più, solo Alice la superava
in questo << e anche perché… Io per
te lo avrei fatto! Ti basta come
motivazione? >>.
Abbassai la testa sconfortata. << Si Lis, mi basta
>>
<< Bene! >> squittì tutta
contenta.
<< Ragazze attenzione! >> Jessica era
sempre
molto teatrale. Era salita in piedi sulla cattedra, posta vicino al
muro est
della palestra, sventolando i suoi odiosissimi pom-pom, solo per
attirare
l’attenzione su di sé.
<< Oggi ci saranno le selezioni e vi ricordo che
solo cinque ragazze verranno scelte! E di queste cinque, tre saranno
titolari,
e due riserve! >> fece una pausa programmata per creare
suspense e poi
concluse << Tutto chiaro? >> un boato si
sollevò dando una risposta
affermativa.
<< Benissimo! Allora diamoci sotto con la musica
ragazze e fate del vostro meglio! >>
<< Bella! >> una voce mi fece voltare.
Sulle gradinate che circondavano la palestra, una ragazza
con capelli nerissimi e pelle molto chiara si sbracciava per farsi
notare.
<< Ehi Alice! >> mi alzai e mi avvicinai un
po’ << che ci fai qui? >>
<< Non potevo certo perdermi l’audizione della
mia
migliore amica come Cheerleader! >>
<< Alice non c’è nulla da
festeggiare… anzi
veramente vorrei scappare da questo posto! >> la sentii
ridere.
<< E dai Bella, non sei tanto male a ballare!
>> rispose con convinzione
<< Ok, non sarò tanto male
però… >> un attimo!
Ma lei cosa ne sapeva? << e tu come lo sai?
>>
Fece un enorme sorriso e rispose sicura si sé
<< Io
lo so! >>
<< Grazie Alice >> risposi e tornai a
sedermi.
<< Ah Bella!? >> mi voltai verso di lei
<< Dimmi Alice >>
<< La divisa ti sta uno schianto! >> e mi
strizzò l’occhio sedendosi.
Mentre tornavo al mio posto ripensai a come fosse vestita
lei. Jeans scuri stretti, maglioncino a collo alto verde scuro e scarpe
col
tacco alto dello stesso colore. Vicino a lei vi era appoggiata una
borsa più o
meno grande verde e una trench bianco sporco, forse panna. Io ero uno
schianto?
Alice era sempre molto bella e curata, in ogni minimo dettaglio. Era
davvero
bellissima. In un certo senso poteva competere con Rosalie.
<< Mi sa che tocca a noi >> disse Lis alla
mia destra. Fantastico! Ma non potevo scappare?
<< Isabella e Elisabeth Swan >>
annunciò la
voce stridula di Lauren << tocca a voi >>.
Mi alzai contro voglia, mentre una strana sensazione mi
colpii. Qualcuno mi guardava. Che sciocca… Praticamente
avevo gli occhi di
tutti i presenti puntati addosso! Ma era una sensazione strana,
diversa, quasi
famigliare. Come quella volta in mensa.
Quando la musica partì mi lasciai andare. Il balletto lo
avevamo provato mille volte a casa e ora come ora era fatta, quindi,
come si
dice, o la va o la spacca! Ci destreggiavamo bene sotto le note di Pon
de
replay di Rihanna, tra ruote, rovesciate e qualche mossa di bacino. Ok,
gli
anni di ginnastica ritmica delle elementari erano serviti a qualcosa!
Quando la canzone finì, ci fu un grande applauso e
qualche fischio, da parte dei ragazzi della scuola e anche dei
giocatori di
Basket.
<< Oddio Bella guarda! Jason mi sta salutando!
>>
<< Sono contenta per te Lis, ora possiamo uscire di
qui? >> ovviamente non mi degnò di una sguardo.
<< Grazie! Grazie a tutti! Si, lo so, siamo
stupende e bravissime! Yuppi! Viva noi! >> tutti risero e
qualcuno le
dava anche corda!
<< Lis! Ci togliamo da qui o no?! >> ero
imbarazzata!
<< Swan credo che abbiamo capito >> disse
Tanya << ora potete anche tornare a sedervi
>> trascinai via Lis,
che sbuffò.
<< Irina Smith >> proseguì
Lauren <<
tocca a te >>.
<< Dai Lis, sai come sono fatte lei e Tanya…
Sono
anche più insopportabili di Jessica >>
<< Si ma che tr… >>
<< Lis! >> la interruppi bruscamente
<<
modera le parole! >>
<< Perché? Quelle sono proprio zoccole!
>>
<< Si, ma anche tu cavolo! Perché ti sei messa
a
fare quello show? >>
<< Perché era divertente! >> e
mi fece una
boccaccia.
<< Ragazze! >> entrò nello
spogliatoio, sotto
gli occhi di tutte le altre, Alice << siete state
fantastiche! Oddio ma
dove avete imparato a ballare così? Strepitose! Brave,
brave, brave! >> e
ci saltò al collo.
<< Grazie Alice! Le ho insegnato tutto io!
>>
disse mia cugina dandosi un pugnetto sulla spalla con aria altezzosa.
<< Ah si? >> presi la bottiglietta
d’acqua
che avevo nello zaino << sicura? >> chiesi
nascondendola dietro la
schiena
<< Sicurissima cugina! Sono un mito! Mi stimo!
>>.
Senza pensarci due volte tolsi il tappo e la spruzzai da
capo a piede!
<< Oddio! >> dissi ridendo <<
questa te
la sei cercata! >>
<< Ah si? >> afferrò la sua e me
la tirò
dietro
<< No! Ok Lis, dai scherzavo! >> dissi
scappando via
<< Vieni qui! >>
<< Alice salvami! >> e corsi dietro di lei
<< No! No, no i miei capelli! Lis sta ferma!
>>.
Troppo tardi. Mia cugina la bagnò da capo a piede. Alice
era immobile. Sembrava quasi non respirasse. <<
Bella… >> disse in
un sussurro.
<< Si Alice? >>
<< Potresti, cortesemente, prestarmi la tua bottiglietta
d’acqua? >>
<< Oh… ehm dai Ali scherzavo su!
Non… non fare
così… >> disse Lis indietreggiando
<< ti… si, ti ripago il
parrucchiere, eh? Ti va? >>
<< ELISABETH SWAN VIENI SUBITO QUI! HAI ROVINATO IL
MIO MAGLIONCINO DI GUCCI!>> sembrava perfino che
ringhiasse!
Lis tirò un urlo e scappò fuori dallo spogliatoio.
<< Alice è acqua non te l’ho
rovinato, si lava!
>> cercava di calmarla mia cugina. Invano.
<< Fermati subito! >> ordinò il
piccolo
folletto inferocito.
Le lasciai fare. Finii di mettere le mie fidate converse
nere, presi il giubbotto, lo zaino e le loro borse e mi apprestai ad
uscire.
<< E così vuoi diventare una Cheerleader
>>.
Quella voce. La sua voce. Mi colpii. Mi voltai a
rallentatore, vedendolo appoggiato al muro, le braccia conserte e un
piede
piegato appoggiato al muro. Aveva una maglietta grigia, a maniche
corte, un
giubbotto di pelle nera, che teneva in mano, e un paio di jeans
stretti. Era
semplicemente incantevole.
<< Edward? >> chiesi titubante
<<
cosa…cosa ci fai tu qui? >>
Si guardò in torno << Bhè
è una palestra, mi
sembra. Non posso entrarci? >> disse staccandosi dal muro
e mettendosi
davanti a me.
Il mio cuore sembrava scoppiasse nel petto. Succedeva
tutte le volte che lo avevo vicino!
<< Si. C…certo. Puoi venire tutte le volte che
vuoi
>> mio Dio, ma cosa andavo blaterando?
<< Grazie >> disse in tono ironico
<<
comunque non hai risposto alla mia domanda >>
<< Quale? >> chiesi sentendomi molto
cretina.
Si avvicinò pericolosamente al mio viso. Eravamo a meno
di una spanna di distanza, sentivo il suo respiro sul mio e avrei tanto
voluto
alzarmi un po’ in punta di piedi e baciarlo. Ma non lo feci.
I suoi occhi verdi
mi avevano stregata, rapita. Se il mondo fosse finito in
quell’istante non me
ne sarei accorta.
<< Ma tu ci sei o ci fai? >> chiese e si
allontanò.
Io cosa? Ok, il bell’idillio fu spezzato. Quanto mi stava
sui nervi!
Non risposi, presi e iniziai a camminare. Volevo andare
via, lontano da quell’imbecille patentato!
<< Bella? >> solo in quel momento mi
accorsi
che mi aveva seguito << dai questa volta te la sei
cercata! È stata la
prima cosa che ti ho chiesto! >>
<< No >> risposi semplicemente senza
nemmeno
voltarmi.
<< No cosa? >>
<< No. È la risposta alla tua domanda
>>.
<< E allora perché hai fatto questi stupidi
provini?
>>
<< Ma cosa te ne importa?! >> non mi
accorsi
che stavo urlando << Edward davvero lasciami in pace! Io
non ti capisco!
Mi tratti sempre di merda, sempre! Cosa te ne importa se voglio
diventare una
Cheerleader o se magari volessi farmi tutta la squadra di Basket?! Eh?
Cosa
importa a te? Fammi capire, perché io non capisco! Se mi va
bene mi saluti e
poi non mi degni nemmeno di uno sguardo! E poi…
>> non mi fece finire.
Mi ritrovai con le spalle al muro. Le sue mani sulle mie
spalle che mi tenevano ferma. La sua stretta era decisa, ma non faceva
male. La
testa bassa mi impediva di guardarlo in viso, anche se ero certa che
tenesse
gli occhi chiusi. Tutta la mia roba cadde a terra.
<< Smettila >> sibillò
<< tu non
capisci. Tu non puoi capire. Sei solo una ragazzina! >>
mi lasciò andare.
Prese la borsa della sorella e andò via.
Io restai lì, inerme. Non riuscivo a respirare, non
riuscivo a parlare né tanto meno a muovermi. Gli occhi mi
pungevano, avevo un
magona in gola e un masso enorme che mi pesava sul petto. Cosa avevo
fatto?
Cosa era successo? Perché si comportava così? Sei solo una ragazzina! Ecco come mi
considerava, una stupida
ragazzina che non meritava il suo rispetto o la sua amicizia. Senza
accorgermene scivolai a terra, sfregato la schiena contro il muro. Non
dovevo
piangere, non dovevo! Eppure mi faceva male. Poi
all’improvviso, qualcosa mi
invase, una rivelazione a cui non avevo dato peso prima. I suoi occhi.
Dentro
vi era tanta tristezza e rabbia. Malinconia e colpa.
<< Bella? >> una voce femminile mi
riportò in
superficie.
<< Bella stai bene? >> un’altra
voce <<
Bella? Ci stai facendo preoccupare, cos’è
successo? >>
<< Cugina? Ehi Bella! >>.
Mi voltai verso di loro. Lis e Alice era in piedi davanti
a me, nei loro visi leggevo preoccupazione e paura.
<< Bella è successo qualcosa? >>
mi chiese
Alice piegandosi sulla ginocchia per arrivare a guardami dritta negli
occhi.
<< No >> ricaccia giù le lacrime
e mi alzai
<< è tutto apposto, grazie >>
<< Sei sicura? >> insistette lei
<< Si Alice, davvero è tutto ok
>> e le
sorrisi.
<< D’accordo. Farò finta di crederti
>>
<< Anche io >> parlò Lis.
<< Ragazze davvero! Sto bene! >>
<< Ok Bella! >> risposero
all’unisono.
Le guardai un secondo. Ero fortunata ad avere amiche come
loro.
<< Tieni la borsa Lis >> dissi
passandogliela.
<< Grazie! >>
<< E la
mia?
>> chiese Alice << uffa potevi prendermela!
>>
<< A te niente! >> rispose Lis facendole
una
linguaccia.
<< Lis cara, tesoro… >>
iniziò a parlare
Alice << la doccia non ti è bastata?
>> disse agitando la mia bottiglietta
completamente vuota
<< Ehm… no, no mi è bastata grazie!
>>
<< La tua borsa ce l’ha Edward >>
dissi senza
un minimo di emozione iniziando a camminare verso la macchina.
<< Edward? >> chiese Alice confusa
<<
mio fratello? >>
<< Si, tuo fratello. Per caso ne hai altri?
>> chiesi tagliente.
Alice arrestò abbassando il capo. << Ah
capisco
>>
Mi diedi della stupida. Cosa centrava lei? Ero arrabbiata
si, ma non potevo prendermela con lei! Era la mia migliore amica. Era
molto
diversa dal fratello. Alice mi voleva bene, davvero.
<< Scusami Alice! Scusa davvero! Sono stata una
sciocca, non volevo! >>
<< Tranquilla Bella >> disse sorridendomi,
con aria triste << posso sapere, però,
cos’è successo? >>
<< C…cosa? Cosa deve essere successo?
>> non
mi aspettavo quella domanda.
<< Ti abbiamo trovata quasi in lacrime,
scossa…
>> rispose lei << e adesso vengo a sapere
che hai visto mio
fratello. Cosa ha fatto? Cosa ti ha detto? Si è comportato
male? Dimmelo. Lo
aggiusto per le feste quando torno a casa! >> era seria!
<< Ed io l’aiuto! >> intervenne
Lis.
Mi fecero ridere. << Ragazze! Calme, non è
successo
niente di diverso dal solito >> risposi cercando di non
pensare.
<< Mi dispiace Alice >> intervenne Lis
<< ma tuo fratello è proprio uno stronzo!
>>
<< LIS! >> urlai. Ma che le saltava in
mente?
<< Cosa c’è? >> chiese
innocentemente.
<< Tranquilla Bella >> rispose Alice calma
<< va bene. Lis è solo preoccupata per te, ti
vuole bene, la capisco. Il
carattere di Edward può sembrare incomprensibile. Risultando
stronzo, come ha
detto lei, ma non lo è. Ha solo un passato complicato.
Scusami per lui se ti ha
trattata male. Credimi, non era sua intenzione. Forse, prima o poi,
capirai
>>.
Mi abbracciò forte, diede due baci veloci a mia cugina e
si avviò verso la sua Porsche gialla. Salì in
auto e andò via.
Restai interdetta. Cosa voleva dire? Quale passato?
Perché si comportava così? Ed io cosa diavolo
centravo? Se continuavo così mi
sarebbe venuto il mal di testa!
<< Andiamo anche noi cugina? >> annuii a
Lis
e ci avviammo verso casa.
Era l’ora di Francese e la professoressa entrò
seguita
proprio da… Edward.
<< Scusi >> disse lui, per il ritardo.
<< Tranquillo, va a sederti >> rispose
l’insegnate.
Prese posto vicino a me, come durante le ore di Biologia.
Non lo guardai, non lo salutai, non feci nulla. Mi
accorsi del suo sguardo puntato su di me, ma non mi voltai.
Passò così la
lezione. Io immersa nei miei pensieri a prendere appunti assurdi e lui
a
fissarmi spiazzato.
Quando la campanella suonò raccolsi le mie cose e uscii
dall’aula.
<< Bella… >> disse lui
afferrandomi per un
braccio << possiamo parlare? Io volevo chiederti
scusa… >> non lo
lascia finire.
<< E per cosa? Non devi scusarti di nulla Edward.
Non c’è bisogno >>
<< Invece si. Io non avevo il diritto di trattarti
così >>
<< Tranquillo, è tutto apposto. Inoltre non
dovrai
più preoccuparti di rispondermi male o altro >>
<< Perché? >> si
affrettò a chiedere.
Mi liberai dalla sua stretta e quel distacco mi fece
male. Tanto male.
<< Perché io non ti conosco e tu non conosci
me.
Non ci vedremo mai fuori da qui. Siamo semplicemente due compagni di
scuola che
condividono qualche lezione. Ci vediamo nei corridoio se non in mensa,
un’ora e
basta. Non siamo amici. E ho capito che non potremmo mai esserlo. Siamo
troppo
diversi, Edward. Io ho provato a farti sentire il benvenuto a creare un
rapporto sincero con te, ma mi hai sempre rifiutata ed io sono stanca.
Perciò
ci rinuncio, lascio perdere, ok? Ho degli amici qui, ho mia cugina,
c’è tua
sorella che è diventata la mia migliore amica in breve
tempo. Sono apposto
così. Mi va bene così >>.
Sembrava volesse dire qualcosa, ma immediatamente
richiuse le labbra. Si allontanò un po’ da me. Il
suo sguardo era serio, il
viso in una smorfia dura, il corpo rigido.
<< Si >> disse poco dopo <<
credo che
tu abbia assolutamente ragione >>.
Il mio cuore si frantumò a quelle parole. Bella sei
stupida! Cosa credevi ti dicesse? Che non poteva vivere senza di te?
Dovevi
aspettartelo.
<< Io e te non diventeremo mai amici. È molto
meglio così. Per entrambi >>.
Mi superò velocemente e si allontanò. Io rimasi
lì,
ferma, a guardarlo uscire dall’edificio. Quando la porta si
richiuse portando
via Edward dalla mia visuale, mi sentii vuota. Iniziai a camminare come
un
robot, per raggiungere la mia prossima lezione. Cercavo di pensare a
tutto, a
tutto tranne che a Edward Anthony Masen.
Domani avremmo scoperto gli esiti del provino fatto per
le Cheerleader, chissà, forse se mi avessero presa avrei
potuto cominciare una
nuova vita. Una vita diversa da quella che avevo trascorso fino ad ora.Ora
c’era solo una cosa che dovevo assolutamente fare: togliermi
dalla
testa quel ragazzo che era arrivato nella mia stravolgendola. Quel
ragazzo
dagli occhi verdi come smeraldi, quel ragazzo che mi aveva rapito il
cuore.
Ciao a tutti! Come vedete ho anticipato di due giorni la pubblicazione del capitolo e questo per ringraziare chi mi ha recensito! Vedo che l'interesse per la mia storia cresce di giorno in giorno e ve ne sono grata! A tutti un GRAZIE MILLE di cuore! Spero che anche questo Quinto Capitolo vi sia piaciuto!
Ho deciso di lanciarvi una proposta... Dato che non sto avendo molte recensioni e non riesco a capirne il motivo o se è normale o meno, avrei un'ideuzza... Se entro Domenica 31 Ottobre ricevero qualche recensione in più, vi farò il regalo di Halloween postando il nuovo capitolo (che è già bello e finito) entro Domenica sera, altrimenti... Dovrete aspettare settimana prossima! Cosa mi dite? Io faccio la mia parte postandovi un piccolo Spoiler, poi vedete voi.
Ci tengo a sottolineare che non obbligo nessuno! Mi sembrava un'idea divertente anche per vedere cosa ne pensate voi, che idea vi siste fatti dei personaggi, se questa Bella e questo Edward vi piacciono, se il linguaggio vi va bene o meno (dato tra questo capitolo e il prossimo si trasformerà un pò) e cose di questo genere.
RISPONDO ALLE RECENSIONI:
pollin81 : Grazie per il troppo carino e per il brava pollin! Spero di aver accorciato un pò la tua attesa... E spero che anche questo nuovo capitolo ti sia piaciuto! Lo aspettavi migliore? Peggiore? Spero di averti soddisfatta! Aspetto altre tue recensioni! Un bacioooo
lilyanne89masen : Ahuahauahuahauah ciao tesoraaaa grazieeee!! Si Lis ne combina sempre di tutti i colori!! Grazie per i complimentiii un bacioneeee
annina_thebest : Grazie mille annina! Leggo che vorresti tanto capire come mai Edward si comporta così con Bella... Mmmm eh già, chissà perchè? Posso solo dirti che il suo comportamento non migliorerà molto presto, ma se sei curiosa di scoprire il motivo continua a seguirmi! Tu hai qualche ideuzza sul perchè? Se ti sei fatta quale idea dimmela, magari ci hai preso! :P Un bacioooo
SPOILER:
Un rumore mi fece voltare. Non capivo perché Alice stesse applaudendo.
Con eleganza inumana scese la scalinata, saltando giù dalla piccola ringhiera che divideva gli spalchi dal pavimento beige della palestra.
Si avvicinò piano a noi e solo quando ci raggiunse la smise di battere le mani. La guardavo confusa.
<< Brave >> disse fissando quelle due oche. Cosa voleva dire? Anche lei la pensava così? Anche per lei ero una persona insignificante? No, non poteva essere. Non poteva pensarla così
<< Grazie! >> risposero in coro.
Vi ricordo, per ultima cosa, la Pagina di Fb che abbiamo io e lilyanne89masen! Se siete curiose fateci un salto!
Adesso vi saluto! Un bacione enorme a tutti! Kiss Kiss! B.