Cap.29
- Pronto? – rispose Eileen, mentre reggeva un bicchierone di latte…
- Ciao Piccola… –
- Orlando!!! – l’umore della ragazza si alzò alle stelle, nel sentire la sua voce!
- Temevo di non trovarti a casa… è domenica mattina lì, giusto? –
- Si, si… ma sono rimasta a casa… non avevo molta voglia di uscire, e mi sono data alla lettura… ma tu piuttosto… non è notte fonda lì, adesso??? –
- Beh, in effetti sono quasi le 3… -
- Eh??? E cosa ci fai ancora in piedi a quest’ora?? Ti stai dando alle notti brade, lì a Los Angeles…?? – chiese ironicamente la ragazza.
- Beh… a dire il vero in questo albergo hanno fatto tipo una festa… sai, tutti quelli del film… adesso sono al telefono della reception… -
- Ah… in effetti sento della musica in lontananza… - esclamò la ragazza.
- Già… si stanno dando alla pazza gioia… il bello è che per le otto, ovvero tra qualche ora, abbiamo una conferenza stampa… pensa un po’ te… avrò delle occhiaie che mi arrivano alle scarpe… sempre ammesso che riescano a svegliarmi! – ridacchiò.
- Beh, dai… - ridacchiò Eileen. – non preoccuparti, sarai sempre bellissimo… -
- Oh! – sorrise lui. – Grazie… -
- Ero ironica, ovviamente… -
- Lo so… - ridacchiò lui.
Ci furono pochi secondi di silenzio.
- Come stai, Orlando? – chiese infine la ragazza, premurosa.
- Bene, bene… il fuso orario è sempre devastante, ma per il resto tutto bene… -
- E Keira sta bene…? – fece lei, provocatoria…
- Oh, benissimo… è uno schianto stasera, sai…? Ha su un vestitino… - fece lui, con tono malizioso.
- Ma sentilo te… - fece lei, simulando un moto di stizza, che servì solo a divertire l’attore.
- Andiamo… lo sai che scherzavo… cioè… magari è pure uno schianto ma… lo sai che io ho occhi sono per te… -
- Si, vabbé… - stralunò gli occhi la ragazza.
- La tua sfiducia nei miei riguardi mi ferisce immensamente, lo sai…? –
- A-ha. Immensamente… -
- Dai… seriamente. Non ce la facevo più a stare lì in mezzo… festa divertente, piena di gente simpatica ma… mi mancavi tu. –
La ragazza sorrise.
Orlando sapeva essere davvero tenero a volte…
Era sincero, spontaneo.
- Anche tu mi manchi, scemo… - disse la ragazza, arrossendo leggermente. Anche se lui non era lì, lo sentiva vicino… e non era ancora abituata a dirgli certe cose così apertamente.
Lui sorrise leggermente dall’altro lato della cornetta.
- Allora… torni venerdì? –
- Se tutto va bene, si… venerdì mattina dovrei essere lì… -
La musica aumentò improvvisamente di volume!
- Ehi, che diavolo succede lì? – rise la ragazza.
- E che ne so…??? Quei matti ne stanno facendo di tutti i colori… -
- Orlando…! Che fai lì? – Eileen sentì un’altra voce al telefono, chiaramente maschile.
- Orlando…? Ti stanno chiamando? – chiese Eileen.
- Si… è Johnny… - rise lui, mentre l’attore si avvicinava. Accortosi che stava a telefono, alzò tanto di braccia, chiedendo scusa per l’intrusione.
- Johnny Depp????? – chiese Eileen, alzando il volume della voce!
- Si… quello! – sorrise Orlando. Ricordava che Eileen gli aveva detto di quanto lo apprezzasse come attore sin dalle sue prime performance…– ci vuoi parlare…? –
- Cos… ma che gli dic… - nemmeno finì di dirlo, che Orlando aveva gia passato il telefono a Johnny.
- Pronto? – la voce disinvolta e piana di Johnny la paralizzò per qualche istante. - sei Eileen, vero? –
- S-si… e tu sei… - disse lei, balbettando…
- Johnny Depp, per servirti…! Allora tu sei la famosa Eileen… Orlando mi ha fatto una testa così su di te… ma che gli hai fatto??? – disse lui, ridacchiando un po’.
- Ehm… non lo so… - sorrise la ragazza. Non riusciva a credere di stare a parlare proprio con lui, che aveva adorato sin dalla sua interpretazione in “Edward mani di forbice”. Senza contare che.. Orlando sembrava aver gia detto in giro di lei…
- Comunque lo hai stregato, questo signorino…ormai tutto il cast è curioso di conoscerti… -
- Oddio… - ridacchiò imbarazzata e divertita la ragazza.
- Ma è vero che gli hai dato dello “spacciatore colombiano”??? – chiese lui, ridendo.
- Beh… si, è vero… - ridacchiò lei sempre più in imbarazzo… Orlando aveva davvero raccontato la cosa in giro!
- Grande… i miei complimenti! Ci voleva qualcuno che gli facesse abbassare la cresta… -
Sentì Orlando dirgli un sonoro “vaffa”, per poi strappargli la cornetta.
- Ma voi du… - cominciò Orlando, ma la voce di Johnny, suonò più forte da lontano:
- E’ stato un piacere conoscerti, Eileen! –
Eileen scosse la testa, divertita.
- Dicevo… - disse Orlando, sospirando… - ma voi due vi siete messi in combutta contro di me??? –
- Macché… e comunque, non è colpa mia se sei un soggetto così perfetto per questo genere di cose… -
- Uhm... - disse lui, con tono da vittima.
- Andiamo, scemone… lo sai che mi piace prenderti in giro… -
Lui sorrise.
- Gia… e il massimo del masochismo è che mi piace… -
Eileen sorrise.
- Senti… io adesso devo andare… saluto tutti e vado a letto, perché sono davvero distrutto…. –
- Ok… allora, ci sentiamo presto. –
- Ti chiamo appena posso… - disse lui.
- Va bene… buona notte… -
- Beh… ormai a momenti qui è mattino, comunque grazie amore… -
Eileen ebbe un balzo al cuore nel sentirsi chiamata “amore”…
- Ciao Orlando… -
- Ciao… - disse lui.