Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: pervertedsquirrel     01/11/2010    2 recensioni
Hermione è la perla più importante tra i mangiamorte di Voldemort, allevata per attuare il suo più grande piano. Ma quando il Signore Oscuro le assegna la sua più grande missione, essere amica col nemico giurato, Harry Potter, la ragazza non prevederà di innamorarsi perdutamente di lui. Tradotta dalla stupenda fanfic di perverted-squirrel. Traduttrice Giu1212hilary
Genere: Drammatico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Ginny, Harry/Hermione
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Natale alla Tana

 

Era stata una sfortuna che la neve stesse ancora cadendo pesantemente, anche dopo tre settimane. Piuttosto rifletteva l'umore di Hermione: invariato e malinconico. Sì, malinconico. Aveva finalmente trovato una parola adatta, neutrale e approssimata. Aveva escluso la depressione e il pessimismo, e persino l’apatia. Harry Potter non la rendeva apatica.

 

La "lezione sulle palla di neve" era sta praticata vigorosamente in quelle poche settimane e ogni volta Hermione si trovava sempre più in preda dell'ira. Ne aveva sempre abbastanza di Harry e Ginny. Harry e Ginny ... e il loro toccarsi. Andiamo, perché le coppie insistevano nel toccarsi l'un l'altra ogni singola volta che si trovavano a distanza di un piede? Non era abbastanza godersi la gomiteria di tanto in tanto? Dovevano per forza farlo in pubblico? Onestamente, c’erano almeno venti armadi delle scope in tutta Hogwarts, che non erano stati messi lì solo per lo stoccaggio e loro avrebbero fatto bene a trarne vantaggio!

 

Aveva fatto del suo meglio per non evitarlo del tutto, a parte quei sentimenti che provava nei suoi confronti. Ma, naturalmente, quella voce fastidiosa nella parte posteriore della sua testa le diceva che se avesse compiuto la missione sarebbe stata sopraffatta da un giudizio superiore. Così, dopo una battaglia interna piuttosto faticosa, si sforzò di essere sua amica, nonostante quello che le stava facendo. Ci volle un sacco di autocontrollo per non urlare la tensione che si stava creando tra loro. Ma, capì, che sarebbe finito tutto ... almeno. Andava sempre via dopo un po'.

 

Era il 20 dicembre, il giorno in cui sarebbero partiti per la Tana. Hermione stava finendo gli ultimi preparativi dei vestiti con un gesto della bacchetta, finendo per sistemarli nel baule, che si chiuse con uno scatto silenzioso. Sospirando, prese la maniglia e lasciò che le piccole ruote spuntassero, e le permettessero di tirare giù il baule per le scale della sala comune, dove tutti avevano deciso di incontrarsi prima di salire sul treno.

Si sedette sul divano e sistemò il baule vicino a lei, mentre fissava le fiamme con vago interesse. Non era ancora sicura di andare, ed era nervosa al pensiero di dover conoscere la famiglia Weasley. Hermione non si considerava una persona molto socievole; più che altro era un tipo, "Sarò-civile-con-te-finchè-non-ti-ucciderò". Essendo stata allevata con un accesso sociale limitato aveva molti disvantagi, visto che una persona normale ci avrebbe pensato due volte, specialmente quando sei allevata da Mangiamorte. Ma hey, era quella che era, e non poteva cambiarlo.

Chiusa nei suoi pensieri, non riuscì a sentire qualcuno che le si avvicinava. Solo quando la chiamarono, comprese la loro presenza. "Sei nervosa?"

Alzò lentamente la testa verso la voce familiare, "Un pò, non sono una persona molto sociale, non è niente di nuovo."

Harry annuì, "Beh sono sicuro che andrà tutto bene."

"Dillo al mio stomaco. Credo che fra poco rigurgiterò la colazione." disse, contorcendo la faccia per accentuare la situazione.

"Non ci sono delle pozioni per questo?" chiese, quasi divertito.

Lei strinse le labbra, "Sì, ma ce ne andremo presto e sono sicura di non avere tempo per una veloce scappatella in infermeria."

"La cosa non mi ha mai fermato"

"Sì, beh tu sei tu ed io sono pigra." Disse con un piccolo sorriso, "Preferisco sedermi qui in questo comodo divano, assorbendo il calore al posto di affrontare i corridoi surgelati."

"I corridoi possono essere surgelati, ma potremmo sempre correre." disse con voce cantilenante.

Lei alzò un sopracciglio verso di lui, "Non credo sia il modo migliore per vincere la pigrizia."


Si strinse nelle spalle, "Mai detto di essere calmo."

 

Lei sorrise e si voltò verso il fuoco, grata che la nausea stesse svanendo. Era meglio che la Tana ne valesse la pena, se aveva intenzione di averci a che fare.

 

Harry rimase in silenzio, ma lei poté sentire- non sapeva come- che stava per dire qualcosa. Si preparò per un altro commento intelligente, o anche per un rompighiaccio divertente, cercando di trovare una risposta a tutto ciò che pensava avrebbe detto. Ma i suoi tentativi e le sue chance di rompere il silenzio furono schiacciati da alcuni passi che si sentirono dalla scala di pietra dietro di loro. Entrambi si voltarono in fretta e videro Ron che li guardava con un sorriso da lupo.

 

"Allora, chi è pronto per andare sul treno?"

 

Hermione stava per dire che avrebbero dovuto aspettare Ginny quando lei rimbalzò dietro di Ron. Trovò nei loro tempismi più dispiacere che divertimento. Harry e Hermione annuirono dopo poco e loro quattro s’incamminarono verso la stazione di Hogsmeade.

 

Quando arrivarono, il treno si stava già riempiendo di studenti. La neve soffiava veloce sui loro volti ed Hermione sentì inumidire gli occhi e la respirazione restringersi. Chi ne godeva doveva avere una condizione medica o altrimenti sarebbe morto. Se ciò fosse vero, l'intera popolazione di studenti di Hogwarts che sarebbe tornata a casa avrebbe avuto una sorta di malattia contagiosa, visto che ognuno di loro era sorridente e si comportava come se ci fossero 80 gradi fuori.

 

Hermione salì sul treno mentre il vento aumentava ancora di più e prese un lungo respiro di aria pulita, quando sentì il soffio di un colpo di vento caldo sul viso. Nessuno sembrò notare la sua reazione e per questo ne fu riconoscente. L'ultima cosa di cui aveva bisogno era un altro sforzo di gruppo per cercare di convincerla che la neve fosse calda.

 

Infine trovarono un vano e ciascuno di loro prese un posto sui comodi banchi. Harry aveva deciso di sedersi vicino a Ginny e ad Hermione toccò sedersi accanto a Ron. Era strano non avere Harry vicino a lei, come era stato per le ultime settimane. Non riusciva a decidere se fosse una cosa buona o cattiva. Ma, mentre il braccio di Harry saliva per avvolgersi alla piccola vita di Ginny, decise. Era una cosa molto brutta. E la cosa peggiore era che si trovavano proprio di fronte a lei, così da poter avere un posto in prima fila per lo show “Harry e Ginny”. Perfetto. C'era solo un modo per fare andare via quella visione, almeno per un po'. Chiuse gli occhi. Era infantile, ma efficace. Se le avessero domandato, avrebbe detto di non aver dormito molto la notte precedente.

 

Le conversazioni che riusciva a intercettare erano piene di eccitazione e di Ron che urlava ad Harry e Ginny di prendersi una stanza. Hermione era grata che i suoi occhi fossero chiusi, altrimenti avrebbe fissato i due con rabbia precoce. Oh, quanto detestava i viaggi in treno.

 

La prossima cosa che seppe fu il momento in cui venne scossa nella coscienza da una mano forte. Aprì gli occhi pigramente e lasciò che la vista si adattasse alle condizioni di scarsa illuminazione del vano, le immagini sfocate si formarono lentamente. Lei inclinò la testa di lato per vedere Ron che la guardava con un sorriso. Trattenendo un gemito si alzò a sedere, e sbadigliò. Guardò per caso fuori dal finestrino per vedere il treno fermarsi davanti alla familiare piattaforma.

 

Hermione pensò che avrebbe visto quel posto ancora una volta e basta. Troppe famiglie, troppo per un piccolo stomaco. Ma, secondo le promettenti circostanze, calcolò che due volte non potevano essere così brutte. Dopo tutto, era il suo primo Natale lontano da un palazzo squallido, avrebbe dovuto essere felice per quel cambiamento di scenario.

Sentì una strana sensazione nella parte posteriore della testa e rimase ferma; qualcuno la stava osservando. Torcendo il collo di qualche centimetro, vide le scintillanti verdi orbite familiari entrare in contatto con lei che sentì lo stomaco torcersi. In verità, era piuttosto sorpresa di non dover essere insensibile a quella sensazione, ormai. Da quando lei e Draco aveva cominciato a… maturare ... c’era un piccolo indolenzimento nella parte inferiore, ogni volta che pensava a lui. Ma, dopo tempo, andava via, c’era abituata. Perché questo sentimento non era diverso? Cosa aveva lui che Draco non avesse già? Draco aveva già quelle caratteristiche da cattivo ragazzo, cosa che lui non poteva avere. Erano entrambi affascinanti, avevano occhi penetranti ... quindi cosa c’era in Harry di così dannatamente diverso?

Ci volle poco per sviare i suoi pensieri, quando il treno si fermò. Gli occhi di Hermione e di Harry si spostarono rapidamente per prendere i loro bauli e dirigersi verso la piattaforma. Hermione non sapeva chi cercare, dato l’unico incontro con la signora Weasley. Ma non fu difficile individuare i capelli rosso fuoco tra la folla, una volta che Ron e Ginny volarono verso la loro madre. Harry sorrise loro ed Hermione fissò con fascino come la donna anziana avvolgesse i suoi figli in un caldo abbraccio. La sua trance andò via, comunque, quando la donna la guardò sorridendo.

"Tu devi essere Hermione, è meraviglioso incontrarti, cara." Disse gentilmente, raggiungendola e dandole un abbraccio sciolto. Hermione rimase in stato di shock per un momento, ma fece del suo meglio per restituire l'abbraccio. Tirandosi indietro, Hermione sorrise all’anziana donna e indietreggiò di qualche metro. "Non posso dirti quanto fossi ansiosa di incontrarti, finalmente! Ron e Ginny mi hanno raccontato tante cose di te, e sono sicura che ti godrai la vacanza alla Tana."

 

"Non vedo l'ora." Disse Hermione, sincera.

La signora Weasley annuì e vide Harry. La donna lo stritolò con la forza del suo abbraccio, lasciando che una sola frase "Harry, caro!" uscisse dalle sue labbra. Hermione non sapeva se essere divertita o interessata. Ma, quando lo lasciò andare, Hermione emise un respiro e una piccola risatina che proveniva dalla gola.

 

Tutti si diressero in un angolo appartato sul retro della stazione mentre la signora Weasley recuperava un vecchio disco della sua borsa a maglia. Hermione guardò l'etichetta e vide"Celestina Warbeck: un calderone di caldo, forte amore" stampato in grassetto. Non aveva mai sentito parlare di quella cantante prima ed fu curiosa di sapere perché la signora Weasley aveva tirato fuori uno dei suoi dischi dalla borsa. Ma, le sue domande vennero messe a riposo quando Ron, Ginny ed Harry misero le mani sul disco. Hermione mise rapidamente la mano imitandoli e in pochi istanti sentì lo strappo familiare di una Passaporta nel suo stomaco.

 

In quello che sentì essere un secondo, tutti atterrarono ammassati ed Hermione sentì la neve iniziare a sciogliersi sul suo viso. Serrò la mascella mentre si alzava e spazzolava la neve dalla giacca e dai pantaloni. Guardò verso l'alto e fermò le mani quando vide un edificio che sembrava quasi si stesse ribaltando. L'unico modo che pensò la facesse stare in piedi era la magia. Era coperta di splendenti luci di Natale e corone di fiori, tutti appesi casualmente. Popcorn e quelli che sembravano essere vecchi stivali dipinta di verde, rosso e argento erano allineati sugli alberi. Sembrava ci fosse un pollaio a lato della casa, con molti oggetti strani sparsi per il prato, tutti ricoperti da una grande coperta di neve. Di fronte a tutto questo c’era un cartello sbilenco in cui si leggeva "La tana".

Gli altri stavano già entrando ed Hermione dovette correre per stare al passo con loro. Grata di non trovarsi più nella neve, entrò in fretta in casa e si trovò in cucina, dove pentole e padelle venivano autolavate nel lavandino. Niente di nuovo, ma certamente non aveva mai visto una cucina così ingombra. Era piccola e sembrava stesse per scoppiare per la quantità di disordine che c'era. Harry e Ron era spariti e le tre donne vennero lasciate in cucina da sole. La signora Weasley sorrise di nuovo e si girò verso Hermione. "La mia casa è la tua casa. Per favore, permetti a Ginny di mostrarti la sua stanza. La condividerete, se per te va bene?"

"Oh, certo" mentì Hermione.

La signora Weasley sorrise e lei seguì Ginny su una breve rampa di scale. Sembravano esserci tre camere su quel piano e Ginny la condusse alla prima porta. Quando entrò nella stanza si guardò intorno con interesse. Era una piccola stanza, abbastanza grande per il letto di Ginny e un materassino sul pavimento che pensò fosse suo. Premuta contro il muro c’era una scrivania posta davanti a una finestra e un piccolo armadio che sembrava stesse eruttando di vestiti. Le pareti erano dipinte di un vivace rosa, giallo e arancio in linea con i poster di band magiche popolari, e con ritagli di giornale da quello che Hermione pensò fosse la Settimana delle Streghe. Accanto al letto di Ginny c’era un piccolo tavolo coperto di fotografie e diversi pezzi di gioielleria che sembravano essere molto costosi.

 

Hermione pose il baule accanto al materasso, sul pavimento, e si rivolse a Ginny che si era seduta sul letto, e accarezzava uno dei suoi cuscini. "Dov'è il bagno?"

 

Ginny fece un cenno verso la porta, "Seconda porta a sinistra."

 

Hermione seguì le istruzioni ed entrò in un piccolo bagno, che conteneva vari oggetti sparsi in tutto il bancone e in qualunque spazio fosse in grado di contenere qualcosa. Hermione capì da quell’esempio che tutta la casa fosse così: piccola e disordinata. Non era mai stata claustrofobica, ma sentiva che queste erano cose che potevano sollevare il morale di ogni persona. Sospirando, sollevò il sedile della toilette e si sedette, nascondendo il viso tra le mani. Sarebbe stata una vacanza molto interessante. Condividere la camera con Ginny, essere in stretta vicinanza con Harry, quella dannata neve ... si preannunciava essere il Natale più deprimente della sua vita, e la festa non era ancora iniziata.

Un tocco della porta interruppe il silenzio ed Hermione gridò "Occupato!"

"Mamma vuole che ti dica che la cena sarà pronta in cinque minuti." La  voce di Ginny arrivò dall’altra parte della porta.

Hermione risciacquò velocemente la toilet e si lavò le mani, facendo cadere accidentalmente una bottiglia di pozione per capelli di Sleekeazy. La rimise prontamente a posto e uscì dal bagno, asciugandosi inconsciamente le mani sui pantaloni. Guardando in entrambe le direzioni lungo lo stretto corridoio, notò che Ginny non l’aveva aspettata come faceva di solito e sospirò. Almeno non era l’unica che considerava quella situazione imbarazzante.

Scese le scale a passo svelto ed entrò di nuovo in cucina per vedere tutti già seduti in una parte del tavolo. Prese posto vicino a Ron e sorrise a tutti educatamente. Non appena si aggiustò a sedere, il profumo del cibo entrò nelle narici e gemette dentro di sé, ricordando ciò che Harry aveva detto a proposito della cucina della signora Weasley. Il cibo galleggiò al centro del tavolo e l’acquolina in bocca si fece sentire quando apparvero purè di patate, pollo, piselli, carote, pane e marmellata, e insalata. Si sarebbe potuto sfamare un esercito!

Riempendo il piatto con un po' di tutto, cercò di controllarsi. Iniziando con il purè di patate, si sbracciò le mani e spalancò gli occhi quando il cibo toccò le papille gustative. Era diverso da qualsiasi cosa avesse mai mangiato. Harry aveva ragione, era ancora più buono del cibo di Hogwarts! Per caso alzò gli occhi e lo vide sorridere con un sguardo da "Te-l’-avevo-detto" sul volto.

 

"Fred e George arriveranno domani," La signora Weasley prese la parola. "Bill e Fleur fra una settimana e Charlie insieme a loro. L'intera famiglia… riuscite a ricordare l'ultima volta che è successo?"

 

"Il matrimonio?" chiese Ron.

"Sì, ma sarà stato più di un anno fa!" rifletté la signora Weasley.


Hermione guardò confusa Harry che le sussurrò, "Bill si è sposato l'anno scorso."

 

Hermione annuì comprendendo e si girò verso la signora Weasley, che parlava a Ron delle ultime scappatelle di Fred e George. Hermione ricordò che Harry le aveva raccontato che erano proprietari di un negozio di scherzi a Diagon Alley e ascoltò con attenzione la loro conversazione, ansiosa di sentire la descrizione di uno dei loro prodotti.

 

"Mi hanno detto che hanno inventato uno strano vischio per le vacanze e lo porteranno qui per provarlo.” Spiegò Ron.

La signora Weasley sembrò confusa, "E che cosa fa esattamente questo vischio?"

 

"Beh ... Fred mi ha detto che funziona come quello Babbano, ma poi George ha aggiunto che non ti consente di scappare fino a quando non dai un bacio. Ma, entrambi hanno detto che colpisce solo le persone che sono anime gemelle. Non so cosa significa ma sembra malvagio!" disse Ron con ampio sorriso sul volto.

 

"Un anima gemella è qualcuno che ti appartiene, Ron, come se foste destinati a stare l’uno con l'altro. Ricordi il discorso che la Cooman ci fece al sesto anno durante divinazione?" disse Harry, rispondendo alla domanda nascosta di Ron.

"Ah, sì ... cos’è che diceva? Credo stesse parlando di fare amicizia con i fantasmi ..."


Tutti risero a tavola, la signora Weasley inclusa. Ad Hermione invece piaceva l’invenzione di Fred e George, fin quando non ne fosse stata affetta, certo. Credeva che l’anima gemella non esistesse. Inoltre, non avrebbe mai permesso di trovarsi sotto una di quelle cose! Aveva una mente sveglia, lei.

 

"E’ così romantico!" esclamò Ginny, aggrappata al braccio di Harry.

Hermione fissò Ginny e sputò fuori, "E' una cosa inutile"


Ginny guardò Hermione sorpresa, poi provando fastidio. "Che cosa è inutile?"


"L’Anima gemella", disse semplicemente Hermione: "Non esiste".

 

Ascolta

Trascrizione fonetica

 

 

 

Il silenzio prese posto nella stanza ed Hermione non poté fare a meno di sentirsi a disagio. Poi, con grande sorpresa di tutti, Harry parlò: "Tu non credi alle anime gemelle?"

 

Hermione lo guardò con uno sguardo intorpidito, "No"

"Beh, e che dire del vero amore?" chiese con un sopracciglio alzato.


"Cos’è il vero amore?" chiese Hermione incredula.


Harry la guardò in modo strano, e il viso si ammorbidì. "Il vero amore è il riconoscimento del contrappunto dell’anima in un'altra."

 

Era al tappeto. Harry la fissò, senza anticipare una risposta, ma facendo sentire Hermione come se stesse scavando nella sua anima. Come poteva farlo con un semplice sguardo?

 

La signora Weasley guardò Harry con affetto, "E’ una cosa bellissima, Harry."

 

Lui le sorrise, rompendo quella connessione di sguardi. Hermione si scusò e si diresse in salotto, sentendo di dover svenire. Che diavolo ci faceva lì? Si stava trasformando in schifezza, è questo quello che stava facendo! Quel dannato pervertito stava pasticciando con le sue emozioni e la rendeva… non sapeva nemmeno come descriverlo! Tutto ciò che sapeva era che non le piaceva, neanche un po'.

 

Trascrizione fonetica

 

 

 

 

 

"Va tutto bene, cara?" la gentile voce della signora Weasley spuntò a fianco.

Hermione guardò negli occhi caldi della donna: "Sì, sto bene. Sotto pressione per il tempo, tutto qua."


"Beh, ti ho portato un po' di dolce. Torta di zucca condita con panna e cannella". Le porse il piatto ed Hermione sorrise ringraziandola.


"La cena è stata incredibile, signora Weasley, davvero. Harry aveva ragione quando mi ha detto che lei è la migliore cuoca che avesse mai incontrato."

 

La signora Weasley arrossì: "Ah, zitta cara, non è niente. Per favore, mangia la tua torta e cerca di stare meglio, va bene? E se hai bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa, non esitare a parlare."

Hermione annuì, "Non mancherò"

 

Le diede una pacca sulla spalla e si alzò, facendosi strada verso la cucina. Hermione guardò la torta e stava per prendere un morso quando sentì delle voci che veniva verso di lei. Decise che sarebbe stato meglio mangiarla in camera di Ginny, e salì le scale velocemente chiudendosi la porta alle spalle. Si avvicinò al letto di Ginny e si sedette sul materasso grassoccio, lasciando che gli occhi guardassero le immagini che aveva notato in precedenza.

 

Raccogliendo una cornice d'argento, vide Ginny e altre due ragazze del suo anno che salutavano dalle serre e sorridevano. Messa giù ne prese un’altra, questa volta in una cornice d'oro cablata, che mostrava Ginny, Harry e Ron. Sembravano d’età non superiore ai dodici anni e si trovavano fuori dell’Hogwarts Express. Notò che i vestiti di Harry sembravano di almeno cinque taglie più grandi e si chiese quanto fosse vagamente possibile per un ragazzo così giovane e così magro. Ginny sembrava così innocente, con i suoi lunghi mossi capelli rossi, la pelle pallida coperta di lentiggini, e le ginocchia nodose. Ron sembrava ancora lo stesso, leggermente più alto di Harry e troppo smilzo.

L’ultima cornice, una rosa tappezzata di cuori rossi era quella di Harry e Ginny sul divano della sala comune, con le braccia avvolte l’uno intorno all’altra, che sorridevano ampiamente. Hermione sentì una fitta d’ira nello stomaco e lanciò la foto in mezzo alla stanza, spaccando il vetro e rompendo l’intera cornice di legno. Respirando pesantemente, Hermione guardò la foto e si alzò per prenderla, mormorando "Repairo" sotto il respiro teso, per aggiustarla. La coppia nella fotografia la guardò con paura ed Hermione si accigliò contro di loro. Aveva dimenticato che alcune fotografie potevano sentire di essere scosse. Mise nuovamente la foto sul comodino e sospirò, passandosi le dita tra i capelli. Se solo ci fosse stata una risposta ai suoi problemi, sarebbe stato molto più facile.

Si guardò indietro e prese un morso della sua torta di zucca, assaporando il dolce sapore. Per il momento, la torta di zucca sarebbe stata la sua risposta. Tonnellate e tonnellate di torta di zucca. Trascrizione fonetica

Dite la verità, non vi aspettavate un capitolo così presto, no? XD Dopo aver letto i vostri commenti mi sono sbracciata e ho approfittato delle vacanze per terminare la traduzione di un altro capitolo. Herm735, eccoti qua il tuo bel capitolo appena sfornato, spero di non averti fatto aspettare troppo ;) patronustrip ti ringrazio! Alla prossima :) Enjoy!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: pervertedsquirrel