CAPITOLO 3
“Al muretto a mezzanotte…” quelle parole risuonavano nella testa di Chichi. A mezzanotte meno un quarto si alzò di nascosto e si vesti’: una giacca nera di lana,un jeans e una maglietta scollata. Mentre si infilava le scarpe (un paio di converse rosa…bellissime! Nb Fuscella) osservava il marito dormire profondamente. “Goku ti sto tradendo e mi dispiace…” gli disse piano. Usci’ di soppiatto dalla casa cercando di fare il meno rumore possibile. E se Goku si fosse svegliato nel cuore della notte, accorgendosi del letto vuoto? Erano problemi che non voleva porsi,ma che, purtroppo, continuavano a tartassarla. Arrivata al muretto non vide nessuno. “Perfetto!” si disse. “Vegeta è anche in ritardo…” A quel punto senti’ un rumore provenire da dietro un cespuglio. Allarmata si era già alzata dalla panchina, pronta a sferrare un bel calcio a chi avesse cercato di molestarla. Dai cespugli usci’ una figura minacciosa che si diresse verso di lei. “Stai lontano da me!” strillò “Vai via!” e cosi’ dicendo sferrò un bel calcio al povero malcapitato. “Ah!” urlò l’uomo, dolorante “Ma sei impazzita, donna?” Era Vegeta! “Oh, scusami…Oh, te lo giuro,Veggy, non volevo…fammi vedere…” sussurrò mortificata la ragazza. Si sedettero sulla panchina mentre lei gli asciugava con un fazzoletto (Vegeta aveva i fazzoletti in tasca! Roba da non credere! Nb Fuscella) il sangue che colava dal labbro tumefatto. “Credevo fossi un maniaco!” gli disse lei. “Ho la faccia da maniaco, secondo te?!” borbottò. Chichi lo guardò e si mise a ridere. “Più o meno…!” Vegeta allora le prese il mento fra le dita. “Chichi…io…ti ho già detto che ti amo…” La ragazza ,non sapendo cosa dire, annui’ “E stasera…” continuò lui “Ti ho chiesto di venire perché voglio portarti in un posto segreto, dove io vado per pensare…” Camminarono per circa dieci minuti e finalmente arrivarono di fronte ad una specie di casetta abbandonata, vicino alla spiaggia. “D’ora in poi, se vuoi, ci potremmo tornare anche insieme…” le disse. Chichi lo abbracciò e incominciò a baciarlo “Ti amo, Vegeta…” gli sussurrò all’orecchio sinistro. “Ed io ti desidero, Chichi…ti amo e ti desidero…”. Rimanendo abbracciati i due si buttarono sul letto e incominciarono a spogliarsi. Lui guardò il suo corpo perfetto, indugiando sul seno e poi sul suo dolce Segreto, accarezzandolo. Chichi era visibilmente eccitata. “Goku non mi ha mai fatto godere cosi’…” disse,ansimando. Il sayan sorrise.

Giacevano nudi,in quella casetta sperduta vicino al mare, felici come non lo erano mai stati. Chichi si sollevò e osservò Vegeta che si era appisolato, vinto dalla stanchezza. Coprendosi con il lenzuolo andò a cercare il cellulare nella tasca dei jeans. Guardò l’ora: le 7 :30!!!!!!!!! Era tardissimo! Goku si sarebbe svegliato di li’ a poco e probabilmente Bulma era già alzata. Corse a cercare il telefonino di Vegeta: tre chiamate di sua moglie. “Amore! Amore! Svegliati!!!” disse scuotendolo “Che c’è, non vedi che sto dormendo?” borbottò lui,assonnato. “Sono le sette e mezza e Bulma ti ha chiamato tre volte!” Vegeta balzò giù dal letto e tutti e due si vestirono in fretta e furia. “Ok,io dirò a Bulma che sono andato ad allenarmi e se ci sbrighiamo appena arriverai a casa Goku starà ancora dormendo…”

“Dove sei stato?” gli chiese Bulma con le mani ai fianchi. “Sono stato ad allenarmi,donna!”

“Dove sei stata?” stranamente Goku era sveglio a quell’ora. “Sono andata a fare la spesa…”