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Autore: virgily    01/11/2010    1 recensioni
“Un nuovo Jack lo squartatore sta terrorizzando l’intera nazione. Nessuno sa’ chi sia ma ovunque vada lascia il segno di bellissime donne morte. Tuttavia sembra che lo psicopatico serial killer abbia una preda precisa da eliminare, lo testimonia il fatto della presenza di scritte insanguinate su muri o pavimenti ritrovate assieme ai cadaveri delle donne uccise. La prima risale a due mesi fa con su scritto “questo e’ per te Juliet”; la seconda invece e’ di qualche settimana piu’ tardi dicente “sarai soltanto mia Juliet” e l’ultima invece appartiene al cadavere della donna ritrovata questa mattina alle cinque: “sto venendo a prenderti Juliet”. Si presume quindi che questa Juliet sia colei che quest’uomo brama piu’ di ogni altra cosa al mondo. Per il momento la polizia sta indagando ma ne Jack e ne Juliet sono stati trovati.”
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ronnie Radke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Silenzio, un secondo silenzio. Ma questo, sebbene fosse piu’ breve di quello precedente era carico di tante emozioni sovrapposte l’una sull’altra:da una parte c’era lo stupore di Amelie, del prete e dello scagnozzo; c’era la commozione di Maxwell, il quale finalmente aveva compreso il isgnificato dell’amore; c’erano Juliet e Ronnie, i quali anche se tacevano in realta’ sapevano bene a quante sdolcinatezze stessero pensado. Infine c’era la rabbia, l’ira che ribolliva nel sangue di Ryan, il cui cuore stava deventando sempre piu’ nero e lacerato come un carboncino. Provenne dal profondo della sua gola e si propago’ per l’intera navata: una risata di gusto, schizzofrenica e lunatica. Tutti i presenti, Georg compreso, lo fissarono straniti e preoccupati: il suo fido servitore sapeva bene che, sebbene si mostrasse cosi’ maniacalmente “allegro” in realta’ stava per scatenare una catastrofe.

-July-July... Sai bene che dopo una tua affermazione del genere dubito che ci sara’ un matrimonio vero?- domando’ sorridendole dolcemente, aggirandola cosi’ da poterle andare alle spalle, e poggiare il palmo sinistro sulla sua spalla mentre si portava la mano destra sulla cintura, sfilando abilmente il suo amato pugnale, quello con cui aveva “giocato” con tutte le sue giovani vittime, quelle con cui anche quella notte avrebbe giocato con qualcuno

-e se noi non ci sposiamo... capirai bene che sara’ molto difficile per me non ammazzarli tutti...- abbassando di qualche tono la voce comincio’ a sfiorare la sua candida e pallisa pelle con la punta del suo cultello, la quale scintillava sotto la malata luna che tutto guardava e tutto taceva. La moretta socchiuse gli occhi, quella lama fredda e tagliente solleticava la sua pelle e la intimoriva, sebbene fosse piu’ che sicura che non le avrebbe fatto nulla. Dal canto loro invece Ronnie e Max ne avevano approfittato per allentare i nodi alle mani, tuttavia avevano ancora stentato a liberarsi del tutto. Qualsiasi movimento brusco e il collo aquilino della sua compagna sarebbe stato troncato. I due si fissarono, capivano benissimo quello che stavano provando e sapevano che tutti e due avrebbero fatto di tutto per salvarle.

-se tu lo desideri io ti sposero’. E faro’ come ti ho promesso poco fa...- rispose a voce quasi strozzata la giovane sposa, tremando appena al contatto piu’ marcato di quel pugnaletto sulla sua guancia

-Oh piccola. E’ per questo che ti amo infinitamente. Sei cosi’ buona, altruista... Coraggiosa...- comincio’ il moretto leccandole appena la minuscola gocciolina purpurea che aveva cominciato a colarle sul viso, non era sua intenzione ferirla, ma subito dopo comprese che quel gesto poteva far innervosire parecchio lo spettatore geloso che fremeva dalla voglia di riscattarsi, di riprendersi la sua fidanzata e di fargliela pagare per tutto il dolore che le aveva recato

-ma la cosa che adoro di piu’: e’ la tua espressione ingenuamente spaventata che mi eccita da morire-  ridacchio’ facendo scivolare la sua mano tenebrosamente vogliosa e desiderosa sul seno.

E adesso era veramente troppo. Ronald aveva sopportato a malapena quella viscida lingua che raccoglieva il suo tiepido sangue, e di certo non sarebbe riuscito a trattenersi dopo quel gesto assolutamente molesto.

-porco...- la sua voce profonda e seria rieccheggio’ entrando come un sibilo fastidioso nell’orecchio del rapitore

-hai detto qualcosa moscerino?- domando’ quest’ultimo guardandolo beffardo, vederlo li inpiedi con le mani legate e lo sguardo ardente riusciva a dirvertilo parecchio, non immaginava che quello sciocco facesse sul serio

-si, che sei un viscido porco. Un vero uomo non si permetterebbe mai di toccare in questo modo volgare e indegno la sua amata...-

-o magari sei soltanto invidioso. Tu vorresti essere al mio posto, poterla guardare e godere del fatto che ogni tuo piccolo “tocco” la faccia fremere- un brivido percosse la schiena della moretta quando il ragazzo applico’ una forte pressione sul suo petto, facendola mugugnare appena. La sua vocetta tremlante e i suoi occhioni contornati di lacrime furono la goccia che fece traboccare in vaso: ringhiando allora sfilo’ definitivamente quel vecchio cordaccio putrido e si sgranchi’ le nocche e il collo, stavola faceva sul serio, stavolta lo avrebbe ammazzato per tanto affronto. Ryan rimase stupito, sebbene quel nodo era molto stretto il suo rivale era riuscito a disintegrarlo in quattro secondi, ma cio’ non lo scompose piu’ di tanto

-R-Ronnie... Non f-fare cazzate. Ti prego- singhiozzo’ appena la sposina abbassando di colpo il capo quando quella stessa mano che poco prima la stava palpando con tanta foga e presunzione adesso le aveva afferrato saldamente la chioma

-No piccola, saresti capace di perdere la tua dignita’ per me. Adesso tocca a me fare qualcosa per te... avanti Ryan, dimostrami che sei un uomo...- affermo’ spavando e orgoglioso di mostrasi nelle vesti dell’uomo che non ha paura di morire per amore. Il secondo non riusci’ a trattenere una risata, quel Radke appariva cosi’ patetico ai suoi occhi, tuttavia quel giorno si sentiva molto magnanimo; gli avrebbe dato una lezione, lo avrebbe fatto fuori... Cosi’ che Juliet fosse finalmente sua, sua e di nessun’altro

-Gerog porta le ragazze di sopra, di certo non sopporteranno il troppo sangue...- rispose lasciando la sua giovane moglie alle cure del suo seguace, che ben contento di rimanere chiuso con due bellissime e giovanissime fanciulle l’accolse tra le braccia assieme alla sua paurosa compagna. Amelie sapeva bene cosa sarebbe potuto succedere se sarebbe rimasta sola con lui. A invadere i suoi oscuri pensieri pero’, una voce... Un’angelica voce entro’ carezzevole e dolce nelle sue orecchie

-No! Tu con la mia Amelie non vai da nessuna parte...- 

  
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