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Autore: Beatrix Bonnie    03/11/2010    5 recensioni
-Seguito de La setta degli Eletti-L'oscuro nome di Reg, la foto di un bambino dai capelli rossi che sembra appartenere al passato, la sua bacchetta magica, la corrispondenza con una ragazza di nome Priscilla e degli strani incidenti che avvengono a Doolin. Che cosa collega tutto questo con un'organizzazione segreta di nome Extraiures e con l'oscuro passato di un professore del Trinity? Sarà la sete di vendetta di una sorella perduta nel tempo a dare finalmente la spiegazione agli assurdi fenomeni che sconvolgeranno il terzo anno di Mairead, Edmund e Laughlin.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Trinity College per Giovani Maghi e Streghe'
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CAPITOLO 11

La nuova battitrice






I problemi che affliggevano Mairead riguardavano il Quidditch: i gemelli Lucius e Nicolaj Connery avevano concluso i loro studi al Trinity, lasciando la squadra sprovvista di un battitore e di un cacciatore di ala. Il nuovo capitano era diventato il terzo fratello Connery, nonché portiere dei Raloi, Leonard, e sembrava assolutamente determinato a vincere il campionato scolastico quell'anno: già dalla prima sera aveva cominciato a tartassare i suoi giocatori con programmi per gli allenamenti, schemi tattici e nuove idee per la squadra.

Prima che arrivasse Edmund con le sue fissazioni per il mistero di Reg, Leonard aveva già organizzato una mini-riunione. «Ci mancano due giocatori, due ottimi giocatori» aveva detto. «Ma non siamo qui per piangerci addosso. Entro un paio di settimane ho intenzione di fare le selezioni».

Dopodiché era arrivato Edmund con le sue idee folli di Reg e Mairead si era persa il resto del discorso del capitano.

«Che cosa ha detto?» fu costretta a chiedere a Beatrix.

La ragazza scosse la testa. «Nulla di importante. Qualche parola sul fatto che ci vuole concentrati e pronti a vincere, che dobbiamo uguagliare la squadra dell'anno scorso, che avremmo vinto già allora se il torneo non fosse stato annullato e bla bla».

«Ma i gemelli che cosa fanno, ora?» chiese Mairead, incuriosita.

«Lucius è stato preso nelle riserve della squadra giovanile di Kenmare Kestrels» rispose Beatrix con un gran sorriso.

«Uau, davvero?» esclamò Mairead ammirata: il posto era meritatissimo da Lucius.

«E Nicolaj?» chiese ancora. Non le sembrava possibile che l'altro gemello, così preciso e ligio al dovere avesse tentato la carriera sportiva.

«Nicolaj sta studiando Leggi Magiche, per diventare giudice della Corte della Magia» rispose Beatrix, e sembrava sul punto di aggiungere altro, ma Seamus O'Sharey le chiese di passargli l'arrosto, così fu costretta ad interrompersi.

Mairead allora si voltò verso Milo Hook, seduto alla sua destra e gli chiese perché non fosse diventato lui il capitano della squadra di Quidditch, visto che era il membro più anziano.

Il ragazzo non rispose subito e per un attimo Mairead temette di essere stata indelicata. «In realtà Ballerinus me lo aveva proposto» disse infine Milo. «Ma io ho declinato l'offerta».

«Come mai?» domandò curiosa Mairead, che avrebbe fatto di tutto per diventare capitana della squadra.

Il ragazzo scosse le spalle e infine sorrise. «Mah, non faceva per me. Decidere gli allenamenti, fare pressione sui compagni, studiare per ore gli schemi tattici... a me piace giocare, non mi interessa il resto» spiegò Milo, bevendo un sorso di succo d'arancia. «E poi Leonard è molto più portato di me. Forse quest'anno riusciamo davvero a vincere».

Era vero, Leonard era un capitano nato. Ancora prima della fine di settembre aveva già prenotato il campo per scegliere i nuovi membri della squadra.

Un uggioso sabato mattina, i giocatori si ritrovarono negli spogliatoi, pronti per ricominciare con gli allenamenti per il campionato.

«Questo è l'anno buono, ragazzi» li incitò il capitano. «Ora andiamo là fuori e estraiamo da quella massa di incapaci due fuoriclasse degni di questa squadra!»

Mairead lanciò uno sguardo eloquente a Milo ed entrambi ridacchiarono: Leonard aveva la stoffa del capitano. Mairead era convinta che con quello sguardo affascinante, i capelli ricci che ricadevano davanti agli occhi e quella sua carica naturale l'avrebbero presto portato a diventare il prossimo Sean Troy.

In realtà trovare il nuovo Cacciatore non fu poi così difficile: già nelle prove di volo si era segnalato un ragazzo biondino del quarto anno, di nome Gordon Weaving, che poi nei tiri liberi riuscì a fare più punti di tutti gli altri.

Leonard allora gli si avvicinò soddisfatto e gli disse: «Non te la sei cavata affatto male, Weaving. Vediamo come sei messo con il volo in formazione».

La formazione fu un'impresa piuttosto difficoltosa: se nel volo libero Weaving era davvero bravo, quando si trattava di volare fianco a fianco con Mairead, stava troppo staccato e rischiava di perdersi o rimanere indietro.

«Senti» gli disse Milo, quando furono di nuovo a terra. «Il ruolo del Cacciatore di Ala può sembrare inutile, ma non è affatto così: siamo noi che teniamo unita la formazione, siamo noi che dobbiamo essere in perfetta sintonia con la nostra punta, noi che dobbiamo capire al volo ogni suo cenno, chiaro? Senza di noi la Punta non può fare niente; se noi teniamo male la formazione, la mischia va al diavolo».

Milo osservò Weaving di sottecchi, controllando se le sue parole avevano ottenuto l'effetto desiderato. Il ragazzo annuì.

Alla fine, anche se non era un gran che nelle mischie, Leonard scelse proprio Gordon Weaving, perché in tutte le altre prove della selezione si era rivelato sicuramente il migliore.

Più problematico invece fu trovare il giusto Battitore: tutti quelli che si presentavano non erano all'altezza della memoria di Lucius Connery.

Dopo un'ora di provini e una ventina di candidati scartati, Leonard sembrava sul punto di arrendersi, quando una voce femminile esclamò: «Ci provo io».

La ragazza che si era fatta avanti era minuta, forse del primo o del secondo anno: i suoi occhi determinati e beffardi ricordarono a Mairead la sua stessa entrata in squadra, due anni prima, con il capitano O'Shalley. Aveva una cascata di capelli rossi sulle spalle e la pelle talmente pallida da sembrare bianca.

Leonard rimase un attimo scioccato, ma alla fine si disse che peggio di come era andata finora non poteva accadere.

«Nome?»

«Era McKonnit, secondo anno» rispose la ragazzina, senza scomporsi troppo.

Seamus O'Sharey, l'altro Battitore, si avvicinò e le lanciò la sua mazza, che Era afferrò con naturalezza. «Sei sicura di voler tentare?» le domandò poco dopo, esitante e in tono leggermente derisorio. «Fare il Battitore non è un lavoro da femmine.»

La ragazzina lo fulminò con lo sguardo. Fece roteare la mazza, mentre con il piede premeva il gancio che teneva bloccato il Bolide nella sua scatola. Non appena fece scattare la serratura, la palla schizzò fuori indemoniata e cominciò a correre verso l'alto, per poi cambiare improvvisamente traiettoria e piombare nuovamente in basso. La ragazzina si posizionò con calma, attese che il Bolide arrivasse alla sua portata e poi tirò una mazzata di quelle capaci di staccare la testa ad una persona. La palla colpita con quella violenza centrò perfettamente l'anello centrale del campo da Quidditch.

Nessuno disse niente.

«Uau» commentò alla fine Leonard, allibito. «Sei dentro».


Nel frattempo anche i Nagard dovettero preoccuparsi di fare le selezioni per i giocatori che mancavano all'appello. Il nuovo Capitano, Mike O'Malley doveva procurarsi un Battitore e una nuova Punta, visto che Blake Finnegan, l'eterno avversario di Mairead, aveva finito il suo corso di studi al Trinity.

Fu Leonard ad avvisare i suoi compagni di squadra delle nuove entrate dei Nagard. «Il nuovo Battitore è Mark Hamil, un energumeno grande e grosso che vi consiglio di non sfidare troppo, data la dimensione dei suoi bicipiti» annunciò ai ragazzi.

Ma quello che premeva di più a Mairead era sapere chi sarebbe stato il suo avversario. «E la Punta?»

«O'Malley ha deciso di passare Lucy Patterson al ruolo di Punta e ha inserito il nuovo Cacciatore di Ala nella formazione, un certo Brandebelli del secondo anno» comunicò Leonard.

Era una scelta discutibile, ma aveva anche i suoi vantaggi: forse la Patterson non era eccellente nel ruolo di Punta, ma almeno era sufficientemente esperta con le mischie. Alcuni sostenevano che il meglio fosse far diventare i Cacciatori di Ala delle Punte, piuttosto che cercare ex novo dei fuoriclasse, altri preferivano trovare un giocatore che si assumesse in toto il ruolo. Infatti i Llapac preferirono sostituire Richard O'Connor, la Punta dell'anno scorso che aveva finito il sesto anno, con un nuovo giocatore, William Swift.

Questione di teorie.

L'unica cosa che rassicurava Mairead era il fatto che conosceva già il volo di Lucy Patterson e questo l'avrebbe aiutata ad affrontarla in mischia.

Nel frattempo si informò attraverso Laughlin su chi fosse quel Brandebelli.

Quando glielo chiese a colazione, fu Dominique a rispondere. «Cosimo? È un mio compagno dello stesso anno» spiegò, accennando con il capo ad un ragazzetto minuto dall'aria furba che sedeva qualche posto più in là.

«Che nome stupido» commentò Laughlin, imburrando con calma una fetta di pane.

Dominique scosse la testa. «Suo padre è l'ambasciatore italiano a Dubh Cliathan» disse in un sussurro, per non farsi sentire dal diretto interessato.

Mairead lo osservò a fondo e capì subito che quello era un avversario da cui era bene guardarsi: sembrava il tipico ragazzo che ottiene sempre quello che vuole, costi quel che costi.

«Ehi, quel gufo è per te?» domandò Dominique, indicando un grosso animale che volava verso di loro.

Mairead distolse gli occhi da Cosimo per voltarsi verso la direzione indicata da Dominique. Il gufo atterrò maldestramente sul suo grembo, appesantito dal pacco che portava legato alla zampa. La ragazza lo slegò, lasciando libero l'animale di volare verso la guferia per riprendersi dal viaggio.

«Chi te lo manda?» si incuriosì Laughlin, allungando il collo verso il pacco.

Mairead aprì la busta e riconobbe subito la grafia di Priscilla. In poche righe diceva di averle spedito un piccolo dono. La ragazza lo scartò con interesse e vi trovò dentro una piantina con strane foglie cicciotte, dentro un vaso decorato a fiori. Un foglietto attaccato alla ceramica recitava il vaso l'ho dipinto io, spero che ti piaccia!

«Che carina!» proruppe Mairead, intenerita dal pensiero gentile della sua amica.

«Che cosa?» si intromise Edmund, appena arrivato dalla sala comune dei Raloi.

«Priscilla mi ha mandato questa» spiegò Mairead, mostrando la piantina al ragazzo.

Non colse però la smorfia di Edmund perché era tutta intenta a controllare se la terra non avesse bisogno di acqua. «Corro a metterla sul mio comodino! Ci vediamo a lezione» esclamò soddisfatta, dopodiché uscì di corsa dalla Sala Mor.


Quella stessa notte Mairead sognò parecchie cose strane che non si ricordava, ma l'unico volto che le rimase nella mente fu quello di un ragazzino dai capelli rossi e le lentiggini.

In realtà lo sognò per parecchie notti, ma non sapeva attribuire un nome a quel faccino sorridente. Eppure era certa di averlo già visto, di conoscerlo quasi, come se appartenesse a qualcosa del suo passato. Era una sensazione strana, ma era convinta che quel ragazzetto avesse qualcosa a che fare con dei segreti che la riguardavano.

Chi sei?” gli urlava nel buio, circondata da quelli che parevano spettrali alberi di una foresta avvolta nell'oscurità.

Finalmente una notte lui le rispose. «Tu sai chi sono. Mi hai visto, in uno scatolone in soffitta».

E Mairead ricordò: la vecchia foto ingiallita dal tempo. Lo stesso ragazzino spensierato a cui era stata scattata ora popolava le sue notti.

Si svegliò di soprassalto.

Intorno a lei c'era solo il buio: doveva essere da poco passata la mezzanotte.

E un nome le affiorò sulle labbra.

«Reg».



Eccoci con il capitolo infrasettimanale: un po' di attenzione al caro vecchio Quidditch irlandese non guasta mai, soprattutto se si tratta di introdurre personaggi come Era McKonnit! Questa infatti è l'immagine che la rappresenta nell'atto di centrare il bolide. Spero che vi piacciano i sogni di Mairead... un po' inquietanti, ma almeno non egocentrici come quelli di un certo maghetto con la cicatrice! =)

Piccola nota sulla storia degli ambasciatori: l'idea mi è nata così... semplicemente volevo chiamare Cosimo un nuovo personaggio, quindi gli ho dato delle origini italiane. Dopodiché ho pensato che poteva benissimo essere il figlio dell'ambasciatore italiano a Dubh Cliathan. In effetti, con i veloci spostamenti del mondo magico, il signor Brandebelli potrebbe benissimo vivere in Italia e lavorare a Dubh Cliathan, ma ritengo che un ambasciatore, oltre a lavorare fisicamente nel luogo che gli è destinato, dovrebbe in qualche modo imparare a capire il paese, le tradizioni, insomma, viverci. Quindi ho deciso che gli ambasciatori vivono nel paese loro assegnato, evidentemente insieme alla famiglia. Per questo Cosimo, già che è in Irlanda e deve vivere a contatto con irlandesi, non avrebbe senso se andasse alla scuola magica italiana (di Prufazzano, nella futura ff che pubblicherò, scritta insieme a darllenwr!): tanto valeva fargli frequentare il Tirinity. Ok, lo so che non ve ne fregava niente, ma mi andava di spiegarvi la questione! =)

Alla prossima!

@ Julia Weasley: ahahahah! Davvero proprio tu ti sei chiesta perché Reg non era tra gli elenchi del Trinity? XD Come vedi, la corrispondenza continua, e sarà anche molto utile più avanti. In realtà, il futuro lavorativo di Edmund è ancora abbastanza nebuloso: avevo qualche ideuzza, ma sto ancora aspettando che ispirazione mi colga! Per chi sarà questo misterioso Reg, dovrete aspettare ancora a lungo (più o meno! XD) perché dal prossimo capitolo entra in scena un nuovo fattore misterioso! A presto!

@ darllenwr: per i nomi dei fratelli MacPassel ho voluto qualcosa di religioso, in generale, anche perché, come dici tu la religione dell'Irlanda del Nord è abbastanza particolare, in più qui si tratta di maghi. Diciamo comunque che i Nagard non hanno affatto tendenze inglesofile e Laughlin da questo punto di vista rappresenta l'eccezione. Quanto all'unicorno, volevo che fosse un po' diverso dal solito animale che popola le fiabe... insomma, è pur sempre un cavallo con un corno! XD Comunque, non ti preoccupare affatto se non riesci a recensire sempre. Anzi, direi che non saresti tu a doverti scusare, perché in quanto a ritardi è meglio che io faccia silenzio! =) A presto!

@ Earane: infiniti inchini alla mia correttrice di bozze personale! XD Come hanno fatto a sfuggirmi quegli errori? Bah, meno male che ci sei tu! Grazie! Comunque, la tua idea su Reg non è malvagia e poi non è poi così lontana dalla verità! Brava la mia investigatrice! Eoin Maleficium è uno dei miei personaggi preferiti, quindi farà sempre bella figura! Quanto a Mairead, al momento era troppo presa dal Quidditch, poi va detto a sua discolpa che la fine peggiore, durante le loro avventure, capita sempre a lei! Comunque vedrai che alla fine sarà la sua curiosità a smuovere la situazione. A presto!

@ ScudoDiTiglio: Laughlin vs Deamund è uno dei miei scontri preferiti! Però mi dispiace deluderti, niente schiopodi sparacoda: questi sono una prerogativa di Hogwarst! Sono felice, comunque, che mi dai la conferma di questo atteggiamento bizzarro dei cavalli... avevo paura che fosse un'idiozia! Anche io avevo sempre pensato ad Artimanzia come matematica, ma ho cercato di rileggerla sotto una luce più “magico-filosofica”. Mairead non era molto preoccupata dal mistero di Reg perché al momento era troppo presa dal Quidditch. A presto, e vedrai che andrà tutto bene agli esami!

@ MissyMary: la parte della scommessa mi è venuta così, scrivendo, in realtà però rileggendola mi ero accorta che era abbastanza simpatica e ho deciso di lasciarla. Non credo, comunque, che Edmund potrebbe mai fare qualcosa di veramente stupido, non di sua spontanea volontà, almeno! Anche io avevo sempre pensato ad Artimanzia come matematica, ma ho cercato di rileggerla sotto una luce più “magico-filosofica”. Mi spiace deluderti, ma Ailionora non sopporta Laughlin perché in un certo senso è gelosa di lui: lei vorrebbe tanto avere un titolo nobiliare, mentre le pare che Laughlin “spechi” il suo stando con i sasanacfiul. Alla prossima!




EDIT: procede anche per questa storia l'opera di sistemazione dei dialoghi! Ah, le immagini dei vari capitoli sono già nelle note dell'autrice vecchie... guardatele da lì! ^^

   
 
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