Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: angiebear_chan    03/11/2010    1 recensioni
questa è la storia di un angelo con un nome terribile per ogni creatura angelica odiata ed evitata dai suoi simili... anche per il suo lavoro... un giorno viene mandata negli inferi e lì...
Genere: Dark, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mattino dopo, svegliandosi, Salomè venne investita dai ricordi della sera precedente... non erano vividi poiché tutto l'alcol che li aveva accompagnati li aveva anche offuscati, ma si ricordava abbastanza cose da desiderare di scomparire...
-Oh merda...- disse seppellendo la testa sotto il cuscino... -si può sapere che diavolo mi salta in mente?!?-
in quel momento si rese conto che, tutt'intorno a lei, il mondo era sepolto nel più completo mutismo...
-Strano: di solito ci sono gli uccellini che mi svegliano... e poi non soffia nemmeno un alito di vento...-  disse alzandosi ed avvicinandosi alla finestra.
Improvvisamente sentì un urlo provenire dal piano inferiore...
-Signora Mendez!- disse correndo verso la porta e spalancandola -signora Mendez che succede?- urlò scendendo le scale... il suo istinto di mercenario le diceva che c'era qualcosa che non andava, qualcosa di terribilmente strano.
-Signora Mendez!- disse poi entrando in cucina che si rivelò essere desolatamente vuota... andò in salotto: vuoto... in biblioteca: vuota...
-Dannazione!- imprecò guardandosi intorno.
All'improvviso percepì una presenza alle sue spalle e si girò di scatto pronta a difendersi da qualsiasi attacco...
-Hey, calma calma sono io!- disse Lucifero comparendo da dietro il muro
-Hai sentito anche tu quell'urlo?- gli chiese Salomè
-Sì, certo che l'ho sentito... hai visto la signora Mendez?-
-No, la sto cercando ma sembra scomparsa nel nulla... -
-Merda... giuro che se me la ammazzano, chiunque siano, me la pagheranno cara! Quella donna fa la torta di mele più buona di tutto l'inferno!-
-Ti sembra il momento di parlare di torte di mele?!?-
-Perché no scusa? È mattina e io ho fame... voglio fare colazione e non carburo bene se non mi mangio almeno due fette di torta di mele...- disse lui stringendosi nelle spalle
In quel momento sentirono dei rumori provenire dall'esterno... uno dopo l'altro si precipitarono fuori ma, anche lì, nessuna traccia della signora Mendez...
-Hai idea di dove possa essere?- chiese Salomè
-Non lo so... proviamo ad andare nella serra...- disse Lucifero facendole cenno di seguirla...
Infatti, non appena aprì la porta della serra, Lucifero venne letteralmente travolto dalla signora Mendez che, strillando come un'aquila, gli saltò praticamente in braccio nonostante la mole mastodontica... anche in quella situazione Salomè non poté fare a meno di ammirare la sua atleticità...
-Oh signore! Signore! Finalmente è arrivato! Avevo tanta paura! Non voglio morire così giovane! Ma signore stia attento è una trappola!- disse abbracciandolo senza rendersi conto che, così facendo, rischiava in primo luogo di farlo morire stritolato e soffocato e che, in secondo luogo, gli impediva di muoversi per difendersi...
Anche in mezzo a quella confusione Salomè percepì un movimento alle sue spalle; si voltò e vide un soldato correrle incontro... allora estrasse il pugnale che portava fissato alla coscia con una cinghia e lo lanciò colpendo l'uomo dritto nel petto...
-Signora Mendez, quanti uomini erano?- chiese cercando di farsi sentire tra gli starnazzi della vecchia... -SIGNORA MENDEZ!- urlò ancora... la vecchia si zittì ma, invece che risponderle, si limitò a fissarla in malo modo con gli occhi ridotti a fessure...
-Signora Mendez, mia cara -intervenne Lucifero con voce suadente -Signora Mendez la prego, mi dica... quanti erano gli uomini che l'hanno rapita?-
-Solo uno...- rispose la donna guardandolo con  espressione adorante... -solo quello lì- continuò indicando il cadavere che giaceva tra i fiori della serra...
-Signora mia, la vedo molto agitata ed è più che naturale...- disse poi Lucifero carezzandole una spalla... -sa cosa sarebbe l'ideale per calmarsi un po' i nervi?-
-Cosa?- chiese la vecchia
-Cucinare! Cucinare è la cosa migliore per calmare i nervi! Come non lo sapeva? Soprattutto dolci... la torta di mele in particolare ha qualcosa, nel suo profumo, che calma le persone ancor più che una sana dormita...- disse lui con fare convinto
-Se lo dice lei... allora vado subito a preparare una bella torta- disse la signora annuendo e dirigendosi verso casa.
Lucifero ridacchiò come un bimbo soddisfatto.
-Ma non ti vergogni?- chiese Salomè scioccata
-E perché dovrei scusa? Dopotutto era me che cercavano di uccidere... me la merito una bella fetta di torta!-
Salomè scosse la testa e si volse a guardare il cadavere...
-E di lui che ne facciamo?- chiese
-Semplice: scopriamo il mittente e glielo rispediamo...- disse Lucifero avvicinandosi -ma prima dobbiamo scoprire se si tratta di un angelo o di un demone...-
-Non sapevo che subissi attentati anche da parte di demoni...- disse Salomè stupita
-Sì beh... sono parecchi quelli che mi portano rancore per la Cacciata...-
-La Cacciata dal Paradiso? Ma è colpa loro... se non si fossero schierati dalla tua parte e ti avessero lasciato annegare nel tuo brodo senza cercare di aiutarti a quest'ora sarebbero ancora angeli...-
-Grazie Salomè... vedo che il tuo istinto di aiutare gli altri è davvero sviluppato...- disse Lucifero sarcasticamente
-Beh? Che c'è? È la legge del più forte e io sono una che sopravvive!-
A quel punto Lucifero voltò il corpo dell'uomo mettendolo a pancia in giù, poi gli passò la mano fra le scapole premendo leggermente; tempo qualche secondo e le ali dell'uomo erano apparse: bianche... bianche come il latte...
-Beh, almeno non devo guardarmi anche dai miei simili per il momento- borbottò Lucifero -sei stata molto brava, ottimi riflessi- disse poi volgendosi verso Salomè e guardandola dal sotto in su essendo ancora accovacciato... all'improvviso sorrise maliziosamente...
Salomè si rese conto di essere in controluce e, in quella posizione, la camicia da notte che la signora Mendez le aveva messo la sera prima mentre lei era ancora in preda all'alcol, diventava quasi trasparente lasciando intravedere le forme del suo corpo...
-Ti conviene girarti se non vuoi che ti cavi gli occhi- gli disse minacciosamente
-Ma come? Eppure non sembravo dispiacerti ieri sera...-
-Ieri sera ero molto ma molto ubriaca... non conta!- disse Salomè arrossendo al ricordo
-Ah è così allora?- le ribatté lui alzandosi di scatto e imprigionandola fra le sue braccia spingendola contro un tavolo
-Mmmmh lasciami!- disse lei tentando inutilmente di divincolarsi: lui era più forte...
Lucifero allora le afferrò i capelli tenendole ferma la testa e premette le labbra su quelle di lei, la obbligò a dischiuderle, gliele morse delicatamente per poi accarezzarle con la lingua... con la bocca scese poi a sfiorarle il collo lasciandole scie di fuoco sulla pelle con la lingua e premendole le dita nei fianchi
Nell'impeto della passione spinse ancor più il bacino verso di lei schiacciandola completamente contro il bordo del tavolo...
-Mmmmmh- gemette lei passandogli le mani fra i capelli, gli conficcò le unghie nella nuca quando lui le sfiorò i seni con le labbra e  la lingua...
Lui fece un sorriso trionfante, sollevò la testa e le sussurrò all'orecchio:
-Di' un po'... sei ancora ubriaca per caso?- mordendole poi il lobo
-Evidentemente sì...- rispose lei
-Ah sì eh?- disse lui facendole un pizzicotto sulla schiena
-Ahi!-
-Ripetilo se ne hai il coraggio!-
-Sono ancora ubriaca...-
Lui le morse il collo
-Sono ancora ubriaca...-
Lui le morse la spalla e le abbassò la spallina della camicia da notte
-Sono ancora ubriaca...-
-Signore la sua torta è pronta!- disse la signore Mendez irrompendo nella serra... -signo...- si interruppe non appena li vide
-Ehm... grazie signora Mendez- disse lui sorridendole imbarazzato
Lei rimase sulla porta con le braccia incrociate guardandoli minacciosamente e ai due non restò altra scelta che risistemarsi e rientrare in casa
   
 
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