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Autore: Maharet    15/11/2005    7 recensioni
Marco c’era sempre stato. Per quanto si sforzasse di tornare indietro con la memoria nessuna tappa importante della sua vita era stata affrontata senza di lui. In ogni foto sbucavano i suoi occhi scuri, quei riccioli ribelli che era riuscito a domare soltanto tagliandoli quasi a zero, il sorriso enorme e contagioso con cui affrontava la vita. E poi c’era lei, Sara. La solita coda di cavallo legata stretta stretta dietro alla nuca, gli occhiali che le scivolavano sul naso e gli occhi sempre un po’ lucidi e sgranati. Soprattutto quando c’era Marco. Soprattutto PER Marco...E' la prima storia che scrivo dopo tanti anni di inattività, quindi qualche commentino mi farebbe piacere.
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sonno. Si sentiva come se avesse passato non una sola notte in bianco, ma almeno una decina. L’aria frizzante di febbraio era riuscita a gelarla ma non a sollevarla da quel fastidioso torpore. Entrò nel bar accennando un saluto generale con la mano, gli occhi fissi nel vuoto, e si lasciò cadere al solito tavolo esalando soltanto un debole ‘caffè…’. Martina, cameriera nonché sua carissima amica, a quella vista non riuscì a non scoppiare a ridere, guadagnandosi un occhiata mezza divertita e mezza implorante di Sara.

- Nottata agitata?

Sara sollevò appena la testa e parve svegliarsi improvvisamente alla vista del bombolone alla crema che Martina le stava sventolando sotto il naso.

- In questi casi si impone una colazione abbondante…e dato che stamattina non c’è ancora nessuno ti do la favolosa opportunità di raccontare alla tua cameriera preferita cos’è successo.

Sara scoppiò a ridere di fronte all’espressione seria dell’amica e le fece cenno di sedersi con lei, mentre addentava la pasta spargendo ovunque zucchero a velo.

Riacquistata una parvenza di decoro sollevò la tazza di caffè e ne bevve qualche sorso, tentando di decidere da che parte cominciare.

- Ho incontrato Marco…

Martina tornò di colpo seria e appoggiando i gomiti al tavolo si protese verso di lei, incoraggiandola a continuare. Sara continuò a fissare come ipnotizzata la tazza che teneva tra le mani per alcuni secondi, persa nei suoi pensieri.

- E’ diverso da come lo ricordavo. Non fisicamente intendo… ma mi ha stupito. E’ stato… - si interruppe, come a cercare le parole, e bevve un altro sorso di caffè – è stato strano…

- Non lo vedi da una vita pensavi di provare ancora le stesse sensazioni? Sei cresciuta tesoro, e anche se non posso dire di condividere i tuoi gusti c’è un’altra persona nella tua vita!

- Sto per lasciare Flavio..

Sara parlò in fretta, senza guardare in faccia l’amica. Si sentiva una stronza…Tutto si sarebbe aspettata tranne che Martina saltasse in piedi ululando e l’abbracciasse di slancio, facendole quasi rovesciare la tazza che teneva ancora in mano.

- Ma sei impazzita?

L’irritazione durò poco, giusto il tempo di verificare l’incolumità dei suoi nuovi (e costosissimi) pantaloni di pelle.

- E’ una notizia meravigliosa! Scusa ma, lasciatelo dire, temevo che non ti saresti più decisa!

Sara aprì la bocca per rispondere ma fu interrotta da una voce che avrebbe preferito sentire il più tardi possibile quel giorno.

- Decisa a fare cosa?

Martina si girò verso Flavio con aria irritata, poi (cosa che stupì parecchio il ragazzo) gli fece un gran sorriso e, salutando Sara con un buffetto sulla testa, tornò dietro al bancone.

- Se non sono strani tu non li frequenti vero?

Sara sbuffò internamente notando per l’ennesima volta la cafonaggine del suo (ormai ancora per poco) ragazzo, scosse la testa e si concentrò sulle parole migliori per una situazione del genere… cosa peraltro alquanto difficile con il tremendo mal di testa che si ritrovava. Optò per la soluzione più rapida ed indolore (almeno per lei, ma in quel momento essere sensibile era l’ultimo dei suoi pensieri).

- Fla credo sia meglio finirla qui.

La reazione del ragazzo fu alquanto comica, e solo l’intontimento le consentì di non scoppiargli a ridere in faccia. Iniziò ad aprire e chiudere la bocca, ma non riuscì ad emettere nemmeno un suono. Si stupì di come tutta la situazione la lasciasse quasi indifferente, e si chiese se l’avere rivisto Marco non le avesse semplicemente dato la spintarella di cui aveva bisogno per troncare quella relazione soffocante.

- Sara ti sembra che stia ridendo? Non sono scherzi da fare di prima mattina, soprattutto dopo avermi fatto svegliare all’alba per fare colazione insieme!

Sara poteva scorgere Martina, piegata in due dietro al bancone e scossa da un attacco di risa.

- Non mi pare di averti chiesto di fare colazione insieme!

- E allora mi spieghi perché diavolo…

Si interruppe, realizzando finalmente che la ragazza non stava affatto scherzando.

- E’ per quel tizio di ieri sera vero? Ci avrei giurato che non me la raccontavi giusta. Allora da quanto va avanti?

- Fla smettila non vedi che sei ridicolo? Credi davvero che abbia deciso di lasciarti in una notte? – Si passò una mano tra i capelli, tentando di rimanere calma – Se non fossi stato così occupato a ringhiare contro ogni ragazzo che mi rivolgeva la parola ti saresti reso conto che tra noi non funziona da un pezzo! Ormai ho deciso, non voglio più stare con te.

Flavio si alzò in piedi, rosso in viso, e le afferrò con poca delicatezza un polso:

- Ahi… lasciami mi fai male!

- E secondo te io non ho voce in capitolo? Non puoi decidere da sola di rompere con me!

- Oh, sì che può…

Martina era in piedi alle sue spalle, le braccia incrociate sul petto e sul volto un’espressione molto poco rassicurante.

- Per la precisione lo ha appena fatto, e ora, se non hai intenzione di ordinare, sei pregato di uscire di qui, prima che mi arrabbi sul serio.

Sara fissò con ammirazione l’amica, poi scrollò il braccio dalla presa di Flavio e ricominciò a sorseggiare il suo caffè come se il ragazzo non fosse più nella stanza. Quest’ultimo lanciò ad entrambe un’occhiata omicida ed uscì dal bar imprecando a mezza voce. Martina batté le mani con aria entusiasta:

- Muoviti, fila a casa a recuperare qualche ora di sonno, stasera per festeggiare ti porto a ballare. E non sognarti nemmeno di darmi buca!

Sara sorrise, più al pensiero del suo letto che a quello della serata a dire la verità. Ma Martina era senz’altro una compagnia migliore di quella che aveva avuto nell’ultimo anno e mezzo, e nemmeno a lei dispiaceva l’idea di potersi finalmente rimettere quella minigonna che le piaceva tanto…

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Bene bene...le risposte al sondaggio mi hanno fatto tirare un sospiro di sollievo, forse non sono poi così scontata come credevo! Vi piace la mia Martina? Vi dirò che andando avanti con la storia mi ci sto affezionando sempre di più, sarà perché ho messo molto di mio in questo personaggio. Ad esempio io sogno da anni che la mia best friend si decida a mollare quello stercoraro del fidanzato! Il giorno in cui mi verrà a dire che si è decisa probabilmente sarò talmente felice che la Martina di questo capitolo vi sembrerà algida al confronto! A proposito Elfie cara avresti mica una pozione orcovolante da prestarmi? E' a fin di bene giuro... Stavo divagando di nuovo... a proposito avete notato che il capitolo è un pò più lungo degli altri? Spero che apprezziate l'impegno :-D

Approfitto di questo spazio per avvisare che domani sarò a Milano per lavoro quindi non riuscirò ad aggiornare, ma conto di sfruttare appieno le quasi 4 ore di eurostar per procedere con la storia (ho già 3-4 capitoli pronti ma sono in fase decisamente creativa). Quindi per il prossimo capitolo dovrete aspettare giovedì.. (se qualcuna gentilmente si prostra in lacrime all'idea di aspettare a leggere il seguito del mio delirio è pregata di lasciare nome cognome e coordinate bancarie alla reception, provvederò a ricompensarla adeguatamente).

E ora un saluto speciale a quelle poche temerarie che mi seguono costantemente. Vi ringrazio tantissimo, i vostri commenti sono un vero toccasana per me!

- L-Fy: l'analista non sarebbe stata male, ma penso che per Sara sia stato molto più terapeutico mandare al diavolo quel decelebrato di Flavio. Io sono gelosa, e non mi dispiace che anche il mio uomo lo sia, ma non sopporto quando diventa un'ossessione e si passa la giornata a litigare per questo! Forse in questo capitolo sono stata un pò troppo dura con il povero Flavio (ma quando mai...), ma come ho già spiegato mi sono ispirata alla storia della mia migliore amica per descrivere quella di Sara, quindi sono un tantinello di parte...appena appena... Grazie per continuare a seguire e recensire, i tuoi commenti valgono doppio per me!! ;-)

- Naco: non preoccuparti, finché scovi i miei errori vuol dire che leggi con attenzione la mia storia, quindi sono contenta! Lo so che ogni tanto ci scappa qualche errorino, scrivo nei momenti e nei posti più assurdi (tipo in ufficio in pausa pranzo), non sempre ho il tempo di ricontrollare e approfitto volentieri delle tue segnalazioni! Da questo capitolo parte il corpo centrale della storia, che ho sviluppato per primo e con più calma. Fammi sapere se il tuo giudizio migliora, io ne sono sicuramente più soddisfatta rispetto alla prima parte! Per quanto riguarda il cellulare credo proprio che rimarrà un mistero ancora per un pò a chi appartenga la voce insonnolita che ha risposto a Sara.

- Sanzina89: sei quella che ci è andata più vicina nel rispondere al sondaggio, complimenti. Ammettilo che non mi credevi così crudele da farle lasciare Flavio così in fretta. In realtà da un certo punto di vista mi sono calata in Sara, anche io mi sono trovata a decidere di chiudere una storia di quasi tre anni pensandoci sopra meno di mezz'ora. Quando il vaso è pieno basta una goccia...e Marco era proprio la goccia che faceva al caso mio!

- Jessychan91: Sono contentissima che la storia continui a piacerti, ora dovrebbe iniziare la parte più divertente, vediamo un pò dove mi porta l'ispirazione! Un bacio!

 

   
 
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