Cap.
26
Il
banchetto d’inizio anno
Il banchetto
d’inizio anno fu la parte più straziante della
giornata. Rose entrò in Sala Grande trascinandosi un broncio
chilometrico. Per
carità, aveva passato una bellissima ora a chiacchierare con
il fratello e si
era divertita comunque molto a bisticciare con i suoi amici nello
scompartimento, ma la sola vista della Sala Grande le aveva fatto
congelare il
sorriso sulle labbra. Può una persona odiare tanto un luogo
fondamentale per
gli inizi della sua esistenza? Rose aveva ormai capito che era
tremendamente
possibile.
Prese
posto tra i due
gemelli Zabini, entrambi con due sorrisi identici stampati in viso; con
suo
sommo dispiacere, Scorpius era seduto proprio di fronte a lei,
impedendole la
visuale del volto innocente di Hugo.
Quell’anno
i primini erano diminuiti notevolmente. Solo una
quindicina di bambinetti spauriti entrò dal portone della
Sala Grande,
accompagnati come sempre dal professore di Erbologia, Neville Paciock.
Mentre frettolosi
raggiungevano il centro della Sala, Rose si era
già distratta. Guardava il tavolo di Grifondoro, dove Hugo
parlava
amichevolmente con Lydia Scamandro, ragazzina del secondo anno dalle
abitudini
strambe e grandi occhi azzurro scuro. Da quello che Rose
riuscì a capire grazie
alle sue strane e utilissime doti di osservazione labiale, Hugo si
stava
lamentando con la ragazzina di quanto ci mettesse tutti gli anni il
preside per
presentare i primini alla scuola e fare il suo solito discorso palloso.
Da come
Lydia annuiva, Rose capì che era più che
distratta. Non ebbe il tempo per
seguire il suo sguardo celeste, che vagava per la Sala in cerca
sicuramente di
una persona, poiché qualcuno le strattonò la
manica della divisa Serpeverde.
Rose
lanciò un’occhiata scocciata a Dempsey, che la
guardava con
il suo sorriso da simpatica canaglia che tanto faceva sospirare le
ragazze di
Hogwarts.
«Che
c’è Demp?» sbottò, mentre il
Capello concludeva il suo
pallosissimo canto d’inizio anno.
Neville Paciock
srotolò la pergamena in cui ogni anno venivano
puntualmente trascritti i nomi dei nuovi frequentanti, quindi si
schiarì la gola
e intonò con voce profonda il primo della lista.
Dopo qualche attimo
di attesa, Aymonore Celsa venne assegnata a
Tassorosso.
Solo dopo aver visto
la bambina dalle lunghe trecce brune
sgambettare tutta emozionata verso il tavolo che applaudiva cortese,
Rose si
degnò di voltarsi verso l’amico.
«Senti,
qui ci annoieremo di sicuro. Hera e Vincent sono
d’accorto, e Vin sta già parlando con Ludmilla.
Vogliamo andarci a fare una
bella passeggiata prima di mangiare. Sei dei nostri?»
Rose
inarcò un elegante sopracciglio, lanciando una fuggevole
occhiata al tavolo di Grifondoro. Hugo la stava guardando.
«Ma io
vorrei…» si bloccò giusto in tempo.
Dire che voleva
assistere allo Smistamento di Corinna non era proprio la cosa migliore.
Soprattutto se doveva fingere di odiare ogni componente della famiglia
Weasley.
«In
realtà non mi sento bene. Credo che sopporterò lo
Smistamento, graz» si bloccò di nuovo. I
Serpeverde non ringraziavano mai.
Tossicchiò,
mascherando la fine della frase, ma Dempsey non si
impedì di inarcare un sopracciglio.
«Dai Rose!
Qui ci annoiamo e basta, vieni con noi! Sarà molto
più
divertente!» s’intromise Hera
all’improvviso, bloccando Dempsey, che
sicuramente voleva farle notare il suo strano comportamento. Rose
scosse il
capo.
«Non mi
sento bene, Rea. Andate voi».
Ma evidentemente
Hera non era decisa a demordere. Mentre il
professor Paciock esclamava con voce tonante «Harrison,
Josh», Hera si alzò
frettolosamente, prese per un braccio Rose e, mentre Dempsey la
prendeva per
l’altro, scivolò lungo i muri e verso
l’uscita della Sala Grande.
Rose non
protestò solo perché avrebbe attirato
l’attenzione. Era
più che certa che sarebbero mancati solo pochi nomi a quello
di sua cugina, e
aveva visto la piccola Corinna lanciarle un paio di volte sguardi
ansiosi.
Uscirono di fretta
dal portone della Sala con i due gemelli che
ridacchiavano. Mollarono Rose poco distante, scambiandosi un cinque con
sorrisi
soddisfatti.
«Odio
quando mi costringete» sbottò Rose, che aveva
incrociato le
braccia al petto e ripensava all’espressione da cucciolo
bastonato della
cugina.
«E dai,
Rose! Cosa vuoi che succeda!» esclamò Hera,
sorridendo.
«Nessuno
si accorgerà di noi. Torneremo in tempo per mangiare
abbondantemente» annuì Dempsey.
«E
poi…»
«Puoi
sempre tornare dentro!»
«Forse sei
ancora in tempo»
«Per
vedere i tuoi fratellini sbracciarsi»
«E
accogliere a braccia aperte la loro sorellina».
«Camilla,
giusto?»
«Corinna»
sbottò Rose, sciogliendosi comunque davanti a quegli
sguardi felici. Quando Hera e Dempsey incominciavano a parlare come
un’unica
persone, era impossibile resister loro. Avevano sguardi così
felici e
determinati che sembravano davvero un unico Zabini.
Venti secondi dopo
li raggiunsero Vincent e Ludmilla Goyle,
accompagnati da un’Hel completamente immersa nei suoi
pensieri e, per finire
proprio in bellezza, Albus Scamandro.
Rose
spalancò gli occhi indignata quando vide uscire dal portone
della Sala Grande la zazzera disordinata del figlio minore degli
Scamandro. I
suoi amici sapevano bene che lo detestava, e allora perché
lo portavano con
loro?
Lanciò
uno sguardo ammonitore a Hera, che le sorrise con fare
rassicurante.
«Ci
siamo?» chiese Dempsey, ignorando lo scambio di sguardi tra
la
migliore amica e la sorella. Annuì, soddisfatto.
«Bene, andiamo».
Mentre abilmente
scivolavano fuori dal portone d’entrata, Rose
scoccò uno sguardo ad Hel, che sembrava quella meno
elettrizzata del gruppo.
«Come mai
non c’è Scorpius?» chiese, mentre
assisteva
all’esilarante balletto improvvisato che avevano allestito i
gemelli Zabini.
Saltellando e ridacchiando, si trascinarono dietro anche Ludmilla Goyle.
«Ha detto
che voleva vedere la sua sorellastra essere smistata.
Credo che sia l’unica della vostra famiglia a cui tenga
davvero» rispose Hel,
il suo solito tono sincero e semplice che riusciva sempre a far
tranquillizzare
gli animi più inquieti sovrastato dagli schiamazzi dei
compagni di Casa.
Rose si
sentì una pessima persona. Scorpius era rimasto, stava
guardando la sua cuginetta che si sedeva con le gambe tremanti sullo
sgabello a
tre gambe, la stava guardando mentre scompariva sotto il Capello e
veniva
assegnata alla sua Casa. Lui era rimasto, mentre Rose era stata
così
insensibile da abbandonare la sua cuginetta preferita nel momento
più
importante, fin’ora, della sua vita.
Mentre i gemelli la
trascinavano a ballare con loro sempre più
verso la Foresta Proibita (che in quegli anni non era più
così proibita), Rose
maledisse con tutto il suo cuore la sua vita piena di menzogne.
Capitolo
corto che non mi convince molto, voi che ne pensate? =)
Ringrazio
le persone che hanno aggiunto la mia ff tra le preferite, tra le
seguite e tra
le ricordate, non posso più ringraziarvi una ad una
perché state diventando
troppe =)
Inoltre,
ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo! Siete davvero magnifiche
=)
ashelia_96:
Di nuovo la prima,
sìì =) Oh, povera prof di
spagnolo, che ha fatto di male? Insomma, fa solo il suo lavoro... xD Ti
immagino propri a torturare quella povera persona, se è come
dici e il tuo
carattere assomiglia a quello di Rose deve essere proprio disperata la
donna...
=)
Ma
tornando alla storia. Sono contenta che tu abbia comunque continuato a
recensire dopo il mio ritardo catastrofico, questo vuol dire che o la
storia ti
piace davvero o sei una persona fedele (o vuoi avere più
punti nel programma
recensioni, dipende dai punti di vista xD). Sono contentissima! Per la
tua
sfida accettata... bene bene! Bisognerà aspettare molto per
poter avere uno Scorpius
meno odioso, ma intanto avrai tutto il tempo per detestarlo a dovere =)
Hugo
assomiglia molto a Ron, sì, ma per fortuna ha preso
qualcosina anche dalla
madre =) Sono contenta di averti fatto ridere, e non ti preoccupare,
anche io
la stragrande maggioranza delle volte penso male (nella mia nuova
scuola non
sono molto felici di questa cosa, ma va beh, si abitueranno =D) e no,
non ti
dirò cosa fece Fred in Egitto =P Ti farò rodere
dalla curiosità finché non
troverò un momento per raccontare questa storiella =) (ok,
dai, lo confesso, in
realtà ci sto pensando anch’io e sto cercando di
trovare qualcosa di
terribilmente imbarazzante, ma più mi sforzo, più
mi vengono in mente soltanto
cose stupide o sconce... -__- Ma non dirlo a nessuno! È un
segreto =P)
Bene,
dopo quest’ultima rivelazione, mentre so già che
mi manderai a cagare per
averti detto una cosa del genere e averti lasciato sulle spine per
niente (ma
non ti preoccupare, qualcosa di terribile l’avrà
fatto, e io lo
scorpriròòòòò
xD), non mi resta che aspettare una tua prossima recensione!
Un
bacio
JuliaSnape:
Ciaooo =) Sono contenta
che tu sia sempre pronta per leggere la mia storia e che mi abbia
perdonata per
il ritardo mostruoso, grazie mille =)
Per
il resto della tua recensione... beh... se ti dico che ho capito poco
di quello
che hai scritto? xD No perché ho capito che se i sempre del
parere che Rose e Hugo
sono insieme quindi si tengono forza a vicenda mentre Scorpius
è solo quindi
non ha nessuno e questa cosa ti fa pensare... Ma poi mi dici che sono
considerazioni che non c’entrano, quindi
cos’è che non ti è piaciuto del
capitolo? O_o Perché hai scritto che ti è
piaciuto a metà, quindi... perché? =D
Scusami,
magari è che sono rincoglionita io, ma non ho capito quello
che mi vuoi dire =)
Sono
comunque felice dei complimenti, e ti aspetto al prossimo capitolo!
Un
bacio
Ora,
ovviamente, vi lascio con lo Spoiler, sperando che qualche vecchio
lettore
riemerga dal mare oscuro di quelli che si sono arrabbiati per il mio
ritardo,
ma queste sono più che altro fantasie... =)
“«Vedi,
Roxy» incominciò Lysander, uno strano sguardo
inquietante che gli illuminava il viso.
«Il
cibo è tutto incantato» continuò Lorcan
per il fratello.
«In
realtà, la coscia di pollo che hai preso in mano
è un enorme
lombrico trasformato in coscia di pollo».”
Alla
prossima!
_ki_