Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: LaCla    04/11/2010    1 recensioni
chiarezza sul passato oscuro di Alice, nuovi personaggi e dei caratteri diversi. una bella più combattiva, più diretta, che vivrà le storie passate dei componenti di casa Cullen, in particolare la storia di alice lascerà tutti di stucco per il modo in cui verrà rivelata!
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Altro personaggio, Angela | Coppie: Bella/Edward
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ed eccomi qui, con L'ultimo capitolo di questa storia. è tristissimo pubblicarlo sapete? comunque, pero che questo poemetto fatto capitolo vi piaccia. visto che è l'ultimo, fatemi sapere cosa ve ne pare della mia storia, mi piacerebbe davvero moltissimo poter leggere i vostri pareri complessivi...
Aurevoir....


Ci dirigemmo tutti quanti in salotto, sorreggendo un’Angela tremante, che però si ostinava a restare ed a voler conoscere tutta la storia.

Una volta accomodati, Asher perse la parola e mantenendo quel suo tono di voce fluttuante iniziò il suo lungo discorso:
«Vi prego di sistemarvi abbastanza comodi, questo racconto non è dei più corti e tantomeno dei più piacevoli. Sono nato nella Francia del ‘600, sotto il dominio de Le Roi Soleil, il Re Sole. Ero uno dei fanciulletti nobili che abitavano le sue regge e fin da piccolo sono stato educato alle regole dell’etichetta e del Bon Ton. Quando all’età di vent’anni divenni l’oggetto delle attenzioni della regina, che mi trovava molto bello, il Re decise che la mia ora era giunta e senza troppi scrupoli mi fece gettare nella Senna. Non so come riuscii a restare in vita tanto a lungo, fatto sta che una vampira mi trovò esanime sulla riva e, dato che stavo morendo e non c’era altra soluzione, mi morse, trasformandomi in immortale. Purtroppo in quel periodo le superstizioni e le leggende erano considerare reali. Fu così che gli abitanti di un paese nel quale io e Joanna, così s chiamava la mia creatrice, risiedevamo diedero fuoco alla nostra dimora. Io ero a caccia in quel momento, sentii troppo tardi il fumo e le urla… non arrivai in tempo. Non corsi abbastanza in fretta…» gli occhi del vampiro divennero vacui e iniziarono a vagare in mondi antichi, trascinandoci con lui nei suoi ricordi. Un velo di tristezza li ricopriva, provava un rimorso, un senso di colpa terribile per quella perdita.
«Soffrivo tantissimo e lasciai che l’odio mi sopraffacesse. Uccisi tutti coloro che avevano partecipato all’assassinio della mia amata; uomini, donne, ragazzi e ragazze, tutti! Solo quando arrivai a due bambini mi fermai. Non ce la feci, non ero così mostro da uccidere anche quelle due creature! Corsi via disperato, non volevo più vivere, non volevo più uccidere nessuno. Fu in quel momento, dopo mesi e mesi di astinenza forzata e di errori che trovai la mia salvezza, fu allora che assaggiai il sangue animale e capii che poteva bastarmi. Ormai mi nutro solo di quello da secoli. Dopo molto allenamento potei stare a contatto con gli umani, ma era comunque una sofferenza… Un giorno, mentre passeggiavo per le vie di una piccola cittadella nello stato del Mississippi, negli Stati uniti, che per me erano una grande novità, era tutto molto più facile, nuova vita, nuova identità e poca burocrazia! » un sorriso alleggerì il suo viso angelico, ma prima di arrivare agli occhi si spense, riportando le labbra alla loro naturale inespressività.
«Tornando a noi, passeggiavo per la strada quando vidi lei, Alice, o meglio, Mary Alice Brandon. Una piccola ragazzina dei bassifondi, accusata di essere una pazza visionaria. Lei per me non aveva odore! Avevo sentito tanto parlare delle cantanti, ma non credevo esistessero, e tantomeno credevo di poter trovare la mia! La seguii nel manicomio, mi feci assumere per poterla proteggere e osservare. Eri fantastica sai? Pestifera fuori misura, ma meravigliosa. Eri come una figlia per me, non c’era attrazione, c’era solo un affetto immenso.»  Disse queste ultime parole guardando Alice e concedendosi la beatitudine di un sorriso, espressione di emozioni così rare per quel volto… quando riprese a parlare il suo tono era quasi più leggero, più ineffabile di prima.
«Passavamo giornate intere a giocare a carte, a scacchi, a morra cinese, ma vincevi sempre perché prevedevi tutte le mie mosse! Ti stavo aiutando a controllare le tue visioni, che altro non erano che un potere! Volevo aiutarti, facendoti sembrare normale al direttore. Riuscivo sempre a far ritardare la data della tua lobotomia, e saresti guarita benissimo, avresti fatto una vita magnifica se quel verme non ti avesse fiutata! Appena capii cosa voleva farti era tardi, non avevo altra scelta se non trasformarti! Quando James lo scoprì si infuriò e tentò di uccidermi, fallendo, ma riuscendo a distruggermi l’aspetto.» con un gesto involontario fece cadere la sua chioma dorata sulla parte sfregiata del viso, celando le cicatrici. Angela, che sedeva accanto a lui, con me accanto, ci stupì prendendo la ciocca dei capelli che era ricaduta sul viso e scostandola, incastrandola dietro l’orecchio di Asher, che pietrificato fissava l’umana che l’aveva privato del suo rifugio contro gli sguardi indiscreti. Chissà quanti ne aveva subiti nel corso dei secoli…
L’atmosfera si riempì di imbarazzo, tra Angela che aveva interrotto, arrossendo vistosamente, il contatto visivo con il biondo vampiro e che ora se ne stava rannicchiata sul divano tentando di evitare gli sguardi curiosi di tutta la mia famiglia, ed Asher, che sbigottito faticava a ricomporre la sua espressione.
Quando finalmente l’atmosfera si rilassò, la melodia creata dalla voce magica di Asher riempì nuovamente la sala.
«Quando mi accorsi che tu eri sparita e che quel verme probabilmente era ancora in circolazione l’ho seguito, sono secoli ormai che nascosto nell’ombra seguo i suoi movimenti, erano secoli che speravo ti avesse dimenticata, ma mi sbagliavo! Quando ho visto che si stava avvicinando nuovamente a te ho deciso che era tempo di regolare i conti in sospeso e di proteggerti un’ultima volta. Sul passato ho terminato la mia storia, ma sono disponibile ad ogni vostra domanda o richiesta di delucidazione.».
Con un movimento aggraziato si lasciò avvolgere dal soffice divano bianco, ed incrociando le mani in grembo attese la valanga di domande che sapeva sarebbero arrivate. Il primo a trovare il coraggio fu Jasper, il nostro soldato, che non si smentì, andando direttamente al lato tecnico della faccenda.
«Oltre ai miei più sentiti ringraziamenti per aver salvato me e la mia famiglia oggi e colei che mi ha restituito una ragione per vivere anni fa, chiariscimi qualche dubbio riguardo i tuoi poteri e le tue tecniche di battaglia, te ne prego. No sono riuscito a comprendere i tuoi poteri appieno.».
La risposta di Asher non tardò ad arrivare.
«Non ringraziarmi, non è necessario, l’ho fatto con quel poco di cuore che mi resta… Passiamo dunque alla domanda che mi hai posto, i miei poteri; Beh, che dire, sono in grado di manipolare con il tono di voce. Posso farti tremare di paura, fremere per il desiderio, posso sgretolarti la pelle perfino, non è un potere catalogabile, non è mentale, è molto simile alla tua empatia come metodica, ma a differenza del tuo potere, il mio può ferire fisicamente.»
Ora si spiegava il formicolio che provavo sulla mia pelle quando parlava, era veramente potente se nemmeno il mio scudo riusciva ad escluderlo totalmente.
Emmett in quell’istante si alzò e si mise di fronte al nuovo arrivato, con un sorriso sornione e gli occhi da bambino che non anticipavano mai nulla di buono.
Ed ecco il mio sospetto confermato dalle parole dell’orso scemo della famiglia!
«Non ci credo!! Fammi provare dai! Qualunque cosa!! Dai, dai, dai, ti prego!!! Asherino, non dirmi di no!!! ».
Quando arrivò al punto di chiamarlo “Asherino” e di fargli gli occhioni da cerbiatto abbandonato, provai un senso di imbarazzo al suo posto! Ma la dignità l’aveva persa durante la trasformazione?
Ed è meglio tralasciare i dettagli dell’espressione di Asher a quelle richieste, tra il perplesso e l’allucinato, raggiungendo l’apice con l’espressione schifata al suono del suo soprannome. Quando fece saettare i suoi occhi in cerca di un appiglio al quale aggrapparsi, trovò io miei, e quel momento di comprensione reciproca ci fece scoppiare in una sonora risata.
«Lo devo fare veramente?» chiese allora, singhiozzando ancora per il riso, a Carlisle e agli altri membri della nostra famiglia. Quando vide che tutti sorridevano ed alzavano le spalle annuendo (esclusa Rose, che se avesse potuto sprofondare l’avrebbe fatto), si voltò verso Emmett, che faceva il finto offeso per essere stato preso in giro, ed usò il suo potere. La scena che seguì fu comica oltre ogni dire!
Asher iniziò a parlare.
«Emmett, trema!», ed Emmett mutò espressione, trasformando i suo viso in qualcosa che non avevo mai visto su quei lineamenti, terrore!
«Emmett, ridi  e saltella per la stanza. Senza danneggiare nulla!». L’ultima aggiunta nell’ordine fu dettata dallo sguardo preoccupato di Esme, che poi si rilassò, e con tutti si godette lo spettacolo di Emmett, in versione Heidi che saltella tra i prati ridendo. Immaginate solo per un momento, un ippopotamo, con un tutù rosa che saltella qua e là ridendo, ora mettete Emmett al posto dell’ippopotamo e togliete il tutù; era uno scenario agghiacciante! Ricordava il cartone Disney “Fantasia”, per l’appunto la parte di ippopotami ed elefanti!
Quando finalmente Asher fece fermare un Emmett incredulo e per la prima volta in vita sua imbarazzato, ci concedemmo un attimo di quiete e serenità, doveroso dopo la giornata infernale che noi tutti avevamo passato.
Fu Edward stavolta ad interromperla con una domanda che aveva sfiorato anche me.
«Come fai ed essere così rapido nei movimenti? Faticavo io stesso a vederli!»
«Quando non riuscii a salvare Joanna iniziai ad allenarmi, a correre a più non posso, a combattere e a migliorare le mie tecniche. Ho sempre pensato che se fossi stato più veloce l’avrei salvata! Così con il tempo sono migliorato, ed ora sono molto veloce.».
Dopo altre domande di Carlisle, interessato dalla scelta di Asher sulla dieta, avvenuta in modo così simile al suo, e domande generali sui Volturi, con i quali non aveva mai avuto a che fare, sui licantropi, e di conseguenza un breve riassunto della mia vita, la nostra conversazione fu interrotta da un rumore di passi dal giardino.
Dalle vetrate del salotto vedemmo Nedas spuntare dagli alberi e guardare verso di noi. Ma non guardava tutti, guardava Edward, solo Edward, il quale si alzò senza proferire parola, e lo seguì nel bosco. Dopo un’ora circa un’altra nube violacea si alzò verso il cielo, facendomi fremere il cuore dal terrore e lanciando al famiglia nel panico!
Lo spuntare di Edward dal bosco anticipò di pochi nanosecondi la mia corsa disperata verso quella colonna di fumo, che ultimamente avevo visto troppo spesso!
Gli occhi neri di Edward dicevano molte cose, una tra queste era che ci stavamo per addentrare in un’altra storia, in un altro racconto, in un’altra epoca, ma altrettanto tenebrosa e drammatica.
Quando entrò non si sedette, guardò Asher, fece una domanda:
«Lo sapevi, c’eri, perché non hai fatto nulla?» ottenne la risposta di Asher;
«Lo sapevo? Oui, c’ero? Si, perché non ho fatto nulla? Perché sarebbe stato un inutile suicido ed avrei sacrificato la mia vita e la vostra per una vita ormai perduta.» e dopo di ché annuendo iniziò a parlare rapidamente.
«Poche domande, vi prego, ho promesso riservatezza a riguardo, e per me non è facile raccontarvi questa storia! Nedas, l’ho ucciso, si è fatto uccidere, non voleva più vivere su questa terra! Anni fa, Victoria lo incontrò in un locale, mentre era ancora umana, tentò di abbordarlo, ma lui la rifiutò perché stava per sposarsi con Lilith, la sua fidanzata fissa da ormai tre anni. Victoria offesa si addentrò ubriaca in vicoli che non avrebbe dovuto percorrere e fu trovata da James, che la trasformò.
Per vendetta andò poi a casa di Nedas e Lilith, uccise lentamente la ragazza sotto gli occhi increduli di Nedas, mentre James lo bloccava. Non lo trasformò subito, lo fece diventare il suo concubino prima, lo schiavizzò, lo portò quasi alla pazzia e si nutrì di lui. Quando lo trasformò l’odio e il veleno che aveva già assimilato diedero ai suoi occhi una colorazione diversa dal normale, che tutti avete notato. Ora si è vendicato di Victoria, ed ha voluto morire per tentare di ritrovare la sua amata. Fine della storia, e no, Victoria non è morta rapidamente, per niente!».
Il suo volto cinereo e i suoi occhi di pece erano spenti, e ne capivo il motivo.
Si era immedesimato in Nedas, aveva pensato a cosa sarebbe accaduto a lui se fossi morta quel giorno.
Ancora una volta l’amore aveva portato alla distruzione di un uomo, ad una vita di dolori e sconforti. Solo quando ti ritrovi davanti a verità così crudeli riesci a capire la fortuna che hai avuto, la fortuna del vivere un amore serenamente, la certezza di avere l’eternità da vivere insieme, al posto della certezza di vivere solo e con il vuoto della morte dell’amato nel petto.
La casa tacque per qualche minuto, scossa da quelle rivelazioni. Le coppie si guardavano afflitte, si tenevano per mano, si abbracciavano, come a voler rafforzare il loro legame, a tentare di rassicurarsi l’un l’altro. Anche io allungai una mano verso Edward, che la prese e se la portò alle labbra.
Alice si alzò dal divano nel quale era rannicchiata, accanto a Jasper, e si diresse verso Asher, che a sua volta si alzò.
«Ricordo il tuo volto, il resto è vuoto, oscurità, ma ricordo il tuo viso come se fosse un raggio di luce! Grazie…». E lo abbracciò, piangendo lacrime invisibili.
Asher ricambiò l’abbraccio, mormorando in francese parole dal suono dolce e dalla cadenza melodica, che seppur prive della magia del suo potere, risultavano altrettanto potenti e altrettanto magiche.

Poche ore più tardi ci stavamo salutando. Asher se ne voleva andare, per sempre. Diceva di non voler disturbare, di non sentirsi pronto per la luce, dopo essersi nascosto per così tanti anni nell’ombra. Nessuno di noi riuscì a convincerlo a restare.
Quando, dopo averci salutato uno ad uno, uscì dalla veranda, avviandosi verso il bosco, Angela sembrò ridestarsi da uno stato di catalessi, sembrò aver ricevuto una scossa e quando i suoi occhi inquadrarono la figura di Asher che iniziava ad affrontare il fitto bosco, urlò, correndo verso di lui…
«Aspetta! Aspetta, fermati!».
Quando il vampiro incredulo si fermò, ormai quasi totalmente nascosto dalla boscaglia, Angela lo raggiunse.
«Non prendermi per stupida, ma ti prego, resta! Non andartene via, non fuggire più, non voglio che tu ti nasconda nell’ombra, non ne hai motivo!».
Allungò una mano e prese nella sua quella del vampiro, che sempre più perplesso la guardava piangere lacrime silenziose.
«Ho molto da nascondere invece, non vedi?» il suo tono di voce cambiò, divenne burbero, e si scostò dal viso i capelli bruscamente. «Come fai a dire che non ho motivo di nascondermi? Come puoi permetterti di dirlo a me?». Urlò indicando le proprie cicatrici. Ma Angela non si fece impressionare, allungò l’altra mano verso il volto di Asher e la posò sulla metà sfregiata, seguendo le cicatrici e perdendosi osservando quella trama, che nella sua deformità risultava comunque bella, come la trama della pelle di Jasper. Forse era per questo che Alice e Jasper erano destinati ad amarsi, nel passato di Alice, un altro uomo dai capelli biondi l’aveva salvata, e per farlo era rimasto sfigurato. Ora Alice aveva ridonato la vita ad un vampiro sfregiato, con il suo amore. E la stessa cosa stava facendo ora Angela con Asher!
«Per me non ne hai bisogno, sei perfetto così.».
Forse fu in quel momento che si rese conto di ciò che aveva fatto e di ciò che aveva detto, difatti arrossì violentemente, e scostò le mani dal corpo del vampiro.
Ma ormai il danno era fatto, nel cuore di Asher si era riacceso un vecchio ardore, un’antica scintilla racchiusa tra muri di ghiaccio. Le prese il viso tra le sue mani, come se fosse stata una perla fragile e perfetta. Lo sguardo che si scambiarono in quell’attimo fu talmente intenso da far distogliere lo sguardo.
«Chi sei tu? Un Angelo? Je rêve de toi, jour et nuit, depuis des années *...».
E così, con un bacio, suggellarono quell’amore fulmineo, nato per caso, per una sventura e  destinato a durare nel tempo.
La vita ti offre moltissime occasioni, molti piaceri, molte sofferenze, dipende solo da te decidere a cosa dare importanza. Asher scelse l’amore alla vergogna, Nedas la morte al dolore, Jasper seguì Alice dimenticando la sofferenza, Rosalie grazie ad Emmett aveva sconfitto i suoi fantasmi, e così tanti altri, sparsi chissà dove, facevano le loro scelte, vivevano la loro vita.
Fatto sta, che le nostre avventure ora erano finite e che di decisioni e complicazioni ne avevamo avute abbastanza. Non c’erano più occhi malvagi ed invidiosi che ci guardavano dalla boscaglia, non c’erano più passati ignoti ed oscuri che celavano scheletri terrificanti. Ora che tutto era finito, ci restava solo una cosa da fare…
Vivere appieno la nostra immortalità con la persona che amiamo, godere di ogni istante come se fosse l’ultimo, trarre piacere dai piccoli gesti di ogni giorno e ricordarsi che non ha importanza se serve una vita di sofferenza per provare quell’attimo di felicità, l’importante è averlo vissuto e serbarne il ricordo per sempre.

  FINE
* io sogno te, giorno e notte, da anni ormai....

Recensioni

Austen95 [Contatta] Segnala violazione
 27/10/10, ore 21:39 - Capitolo 11: Darkness & Light
Asher  e gli altri personaggi li ho presi dalla saga di anita Blake, di Laurell K Hamilton. una saga molto bella, un po' cruenta magari, ma veramente bella. e tu, secondo me entri nel mio Pc e leggi i capitoli in anticipo, perchè non è possibile che ci prendi sempre con le previsioni!!! xD
bacioni
 marilenacappucci [Contatta] Segnala violazione
 27/10/10, ore 09:49 - Capitolo 11: Darkness & Light
laurant ignoralo, l'ho fatto andare via senza ritorno, l'ho sempre ritenuto inutile come personaggio xD
spero di aver chiarito cosa era accaduto ad Edward, che ha assistito ai ricordi di Nedas praticamente in diretta...
spero ti sia piaicuto il capitolo, baci
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: LaCla