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Autore: Stima    05/11/2010    1 recensioni
Purple inizia il suo pellegrinaggio per la regione del Kanto, ecco come tutto ha avuto inizio!
Nota: La storia, pur avendo vari riferimenti all'Anime e al Manga, è basata principalmente sulla saga dei videogiochi. Per comprendere appieno la parodia è quindi consigliabile conoscere, anche sommariamente, la serie videoludica.
Genere: Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Così eccomi qui. Ho fatto un veloce salto a casa per le ultime cose, sapete... andare in bagno, salutare e cose così.
Mia mamma si è anche offerta di risparmiare soldi da parte mia, mi basterà mandargliene un po' ogni volta che ne guadagno e lei li terrà per me. Non si sa mai, con tutti i ladri che ci sono in giro... ora che poi il Team Rocket è tornato sarebbe da sciocchi girare con montagne di soldi nello zaino.
Mi fa piacere soprattutto il fatto che, mio padre, non avesse ancora posato il giornale. Chissà se si è accorto che me ne stavo andando?
Comunque sia, mi basta un passo e entrerò nel mondo dei Pokemon: l'erba alta. Che qui è veramente alta eh, mica ciccioli. Un metro e mezzo circa di vegetazione, pare di essere in un sottobosco più che in un prato aperto.
Per arrivare a Smeraldopoli, però, ci devo entrare per forza, e o trovo una mietitrebbiatrice per ovviare il problema, o mi porto un Pokemon discretamente potente appresso. Attualmente, la prima opzione, sarebbe auspicabile, dato che la seconda non è attuabile a causa del fatto che con me ho solamente un Magikarp. Un Magikarp che non conosce nemmeno Azione...
E come li vado a catturare gli altri Pokemon? Facendogli pena? Vado a rubare della Pokeball agli altri allenatori? Non so, come pensa che io possa fare il Prof Oak?
Fortuna che, uno degli assistenti del prof Oak, mi ha dato 5 Pokeball in dotazione. Sai che sforzo: 1000£ ti vengono a costare. Taccagni. La cosa più curiosa è che questo assistente sia riuscito ad uscire dal suo letargo da NPC per consegnarmi un oggetto. Ancor più curioso è il fatto che, dopo avermi dato le ball, si sia ri-fissato su una frase. Solo a Biancavilla ci possono essere delle persone che entrano in loop.
Forza e coraggio. Allungo il primo passo nell'erba alta. Ok, nessuno Snubbull ha tentato di azzannarmi. Vado avanti. Nulla.
Se continua così Magikarp non mi servirà. Oddio, non che mi possa servire granché già di suo...
Son lanciato, mi faccio largo tra i fusti, sempre più veloce. Ehy, è semplice! In barba a chi mi diceva che l'erba alta è pericolosa. Che poi, pericolosa... in questa zona più che Rattata e Pidgey non si trovano... più o meno.
Ed eccolo. Il mio primo Pokemon selvatico! Per essere sinceri non lo avevo proprio visto: l'ho centrato con un calcione mentre camminavo. Insomma, mica è colpa mia: in mezzo a quest'erba ci potrei nascondere un'utilitaria!
Il Pokemon mi guarda. Non pare contento del modo in cui ci siamo incontrati. È un Sentret.
Se ne sta ritto sulla coda a fissarmi. Penso mi mangerebbe volentieri.
“Ehm... scusami Sentret, non l'ho fatto apposta...” E sfruttiamola questa abilità di dialogare coi Pokemon.
Continua a fissarmi. Fa qualche verso, ma non capisco. Vuoi vedere che funziona solo coi Magikarp la mia abilità? E che dono del cazzo. Vabbe, mi tocca lottare insomma. Poi non ho ben capito, ma dopo che il Pokemon è comparso l'erba è calata drasticamente di altezza arrivando a una ventina di cm di altezza così che lo possa vedere distintamente. Che diavolo di legge della natura è? Se son presenti uno o più Pokemon alla vista di un essere umano l'erba sparirà automaticamente?
Via, andiamo con la tattica che abbiamo adottato nel laboratorio.
Mi metto in posizione di lancio. Nella mia mente compaiono le immagini di qualche partita di baseball, mi focalizzo sul lanciatore, ripeto gli stessi movimenti. Lancio, e lancio forte. Quel poco di erba rimasta, dove passa la palla, si piega per lo spostamento d'aria.
“Vai, Magikarp!”
Sentret la vede arrivare, fa per spostarsi ma non è abbastanza veloce. Minchia che secca. Se possibile l'ho centrato con ancora più violenza di Larvitar. Sentret barcolla mentre Magikarp esce dalla ball.
“Ou.” il pesce si gira verso di me.
Lo guardo. “Si?”
“Eh, ti sembra cortesia quella di lanciarmi in battaglia senza nemmeno darmi un secondo di preavviso?” è seccato. Uff, ma possibile che debba sempre criticare? Che bestia fastidiosa.
Non ho mai sentito di allenatori che prima bussassero alle PokeBall. Secondo te come dovrei comportarmi?” Faccio il gesto di bussare nell'aria: “Knock Knock, 'Sì, chi è?', 'Sono io Magikarp, potresti uscire un secondo che dovresti combattere?'”
Mi guarda storto. “Lo faresti?”
La mia mano destra scatta automaticamente verso la fronte. “Era sarcasmo, Magikarp: sarcasmo!”
Continua a guardarmi storto. “Si, ma lo faresti quindi?”
Arceus, dammi la forza per non ucciderlo a pedate. “Lascia perdere, comunque ora dovresti lottare.”
“La fai facile tu. Io conosco solo lo Splash, e immagino tu sappia a cosa serva quella mossa. A niente. Quindi cosa faccio? Lo intrattengo?” Dice Magikarp sguazzando sul posto.
“E intrattienilo, che ti devo dire? Tanto una bella mazzata se l'è già presa.”
Intanto vedo Sentret che è rimasto a fissarci tutto il tempo. Scappare no, eh?
“Ma se non ti serve che io combatta, perché hai lanciato la mia Pokeball e non una Pokeball vuota qualsiasi?” chiede il mio Pokemon. Il mio Pokemon di una pignoleria esasperante, per precisare.
“è più pesante, gli faccio più male con una pokeball piena.”
Ma pesano uguali da vuote o da piene! Se variassero col peso come potrebbe qualcuno portarsi in tasca un Onix?” fastidioso. Sei estremamente fastidioso.
“Non dovevi intrattenerlo?”
“Vado” si gira verso Sentret “Ehy, la sai questa? Ci sono un Jolteon, un Vaporeon e un Flareon che vanno...”
Ah, ma bene: lo intrattiene pure con delle barzellette.
Tiro un sasso. Ricentro Sentret che, con questo colpo, cade a terra.
“Non essere così violento! A momenti lo lasci secco! E poi non mi hai fatto finire la barzelletta!” urla Magikarp
“Che peccato.” rispondo sarcastico. Vabbe, Magikarp i suoi punti esperienza se li è presi, può pure rientrare: “Vedi di tornare nella pokeball a fare quello che stavi facendo”
“La ristrutturazione del bagno?”
Guardo la Pokeball. Guardo Magikarp.
“Bagno?”
“Eh, pretenderai mica che ci teniamo i bisogni fino a che non ci chiamate fuori dalle sfere, vero? Sai che imbarazzo farla durante un match? Insomma, poi son d'obbligo in tutte le pokeball da anni ormai.”
Questa cosa mi sfuggiva. Sarei curioso di sapere dove va lo scarico, ma ho troppa paura, pensandoci bene.
“Come vuoi, metti pure a posto i sanitari: il tuo lavoro l'hai fatto”
“Va bene, alla prossima allora. È un piacere essere chiamato fuori per nulla.”
Bah, non fosse il mio Pokemon lo avrei già ucciso.
Prendo una sfera vuota che mi ha dato l'assistente dallo zaino. Prendo la mira e lancio.
Ora, chi vedesse la scena dall'esterno rimarrebbe sicuramente un po' perplesso nel vedere un ragazzo fissare una pallina. Da dieci centimetri di distanza, circa. Una pallina che si muove. E fermati, dannazione.
Attimi interminabili prima che la ball si fermi. E lo fa.
Evvai! Il mio primo Pokemon! Finalmente potrò combattere usando anche qualche attacco e smettendo di tramortire povere bestie a colpi di lanci da baseball.
Ma ecco che la ball ricomincia a muoversi. Mi pigli in giro, per caso?
Continua a muoversi, io continuo a fissarla.
“Bella seccatura eh?”
Mi giro verso dove arriva la voce: nessuno. Abbasso lo sguardo, affianco a me c'è Magicarp.
“E tu che ci fai fuori dalla ball?” pure uno di quei Pokemon ribelli mi doveva capitare. Hallelujah.
“Ero curioso, capo. Voglio proprio vedere come finisce.” ed anche lui comincia a fissare la ball, che continua a muoversi. No, aspetta, la ball non si muove più! Dannazione, ho perso il momento della mia prima cattura cattura per colpa sua. Avessi un Pidgeotto farei in modo che questo maledetto pesce venga assillato continuamente.
“Ma senti un po', tu non stavi ristrutturando il bagno?” Chiedo senza aspettarmi una risposta coerente.
“Ho appaltato il lavoro.”
Non ci credo.
“Come appaltato? E cosa sei, un comune?”
“Che battute scadenti capo, ho appaltato a una ditta esterna. Ho fatto una gara e ho trovato chi chiedeva di meno: semplice”
Continuo a guardarlo, sono abbastanza sicuro del fatto che, il mio sopracciglio sinistro, si stia muovendo un po' troppo.
“Ok, d'accordo: anche ammettendo che tu sia riuscito a fare una cosa del genere, quale sarebbe questa fantomatica ditta?”
Raccolgo la PokeBall con dentro il mio nuovo Pokemon e continuo a guardare Magikarp.
“Beh, non ce ne sono tante in effetti... quella che si è aggiudicata i lavori però è una società seria, mica robe di terza categoria.” E io sto pure ad ascoltarlo?
“Ok, ma in parole povere?” Stringi.
“Beh, la società è la SMB, leader nel settore idraulico. Guarda, dovrebbe essere dentro uno degli operai, nonché proprietario di un mezzo dell'azienda.”
Perché ho l'impressione che questa situazione diventerà ancora più assurda?
“Significa che sta dentro la Pokeball?”
“Certo, dove vuoi che stia?”
A volte mi chiedo quanto diavolo di spazio ci sia davvero dentro quelle sfere...
“Mah, guarda: per me non è una cosa così scontata... comunque me lo presenteresti? Son proprio curioso di vedere questo personaggio.”
Magikarp mi guarda felice come se non stesse aspettando altro: “Ma certo!”
Detto questo si avvicina a me e scompare nella sua pokeball. Passa circa un minuto quando vedo il fascio di luce uscire dalla sfera e Magikarp materializzarsi di nuovo davanti a me.
“Allora, ha detto che finisce un attimo di allacciare bene la tubazione del lavandino e arriva.”
Ah, si fa pure aspettare?
“Bene, aspettiamo: quanto ci metterà?” chiedo al pesce.
“Non so, conta che ha allacciato tutto il bagno nel tempo in cui sono entrato nella Pokeball prima.”
Credo che i miei occhi si siano dilatati fino a diventare due palle.
“Scusacome? Ma sei stato dentro solo pochi secondi...”
“Si, si è pure fatto un caffettino.” Pure.
Mentre parliamo sento che la sfera comincia a muoversi, veloce la sfilo dalla cintura e la appoggio a terra. La sfera si apre, solito fascio di luce bianca e solita sagoma.
Guardo quello che è appena uscito. Non ci posso credere. No, c'è un limite anche all'assurdo, per dio.
Davanti a me sta un ometto alto all'incirca un metro, con indosso una salopette, una maglia rossa, un paio di scarpe marroni e un berretto rosso con una grossa “M” stampata appena sopra la visiera. Sul volto spiccano un grosso naso tondo e un paio di folti baffi.
“Così è lei l'idraulico del mio Magikarp?”
“Sì, piacere: dal tuo sguardo intuisco che già mi conosci, vero ragazzino? Comunque non posso fermarmi a parlare: ho ancora un paio di sfere da allacciare e devo andare a recuperare Peach dal suo rapimento quotidiano. Arrivederci.” E dicendo così tira fuori dalla tasca uno strano fungo con un elica con l'effetto di cambiare tutina e cappello facendo comparire un casco con un'elica. Finita la trasformazione se ne va via volando.
“It'sa me, Maaaario!” Una frase migliore per il congedo no?
“Quindi la SMB sta per Super Mario Brothers, immagino...” mi giro verso Magikarp: “Perché sarebbero gli unici a fare tubature nelle Pokeball? E perché era così basso?” è una situazione troppo strana per non approfondire.
“Ha parlato la stanga.” Grazie. “Comunque è presto detto: prima di tutto non sono l'unica azienda ad offrire questo tipo di servizi, in realtà sono due aziende: la SMB e la DWA. Il problema, per le altre aziende, è riuscire ad arrivare alle Pokeball, ma loro, passando per le tubature, riescono ad entrare tranquillamente.”
Ma non è possibile!
“Sì, quindi vuoi dirmi che, oltre a lui e immagino suo fratello c'è qualcun altro di così strampalato da passare per dei tubi? E poi com'è possibile che una sfera poké sia allacciata alla rete fognaria? Non ha il minimo senso!”
Magikarp mi scocca un'occhiata di compassione come se stesse parlando con un bambino che non potrà mai capire. Che nervi. Come se i Magikarp fossero dotati di grosse doti intellettuali.
“Allora: la rete fognaria è connessa tramite le basi della distorsione spaziale del tuo zaino. Non è difficile, è lo stesso trucco che usano lui e Luigi da anni per passare nei tubi: fungono sostanzialmente da teletrasporto verso un ben definito canale di scolo. Comunque qualcun altro esiste, cioè le nemesi sue e di suo fratello: Wario e Waluigi, titolari della Double W Agency. Solo che hanno meno successo di loro.”
Ah, mi ero dimenticato delle loro nemesi... personaggi ancora più strambi.
“E perché, di grazia?”
Magikarp allarga le pinne come se stesse facendo spallucce. Non puoi riuscirci, bestia: non hai le spalle!
“Semplice: Wario e Waluigi son molto più costosi e si incastrano nelle tubature.”
“Come si incastrano?”
“Sì, uno è troppo grasso e si blocca nelle giunture, l'altro è troppo lungo e si incastra nelle curve.”
Non ho parole. No seriamente, tutto ciò non ha il minimo senso...
“Ma piantala e tornatene nella sfera, va”
“Ok capo!”
E non chiamarmi “Capo”, dannazione: sembra di essere in un qualche tipo di organizzazione mafiosa.
Richiamo Magikarp nella sfera e sospiro. È proprio un Pokemon particolare...
Tiro fuori la sfera del mio nuovo Pokemon e lo richiamo fuori: voglio proprio vedere che tipo è. Chissà com'è avere un Pokemon che non parla.
La sfera si apre, fascio di luce ed ecco Sentret. Mi guarda in maniera enigmatica dopo essere uscito dalla sfera.
“Tranquillo: ti ho chiamato fuori solo per conoscerti un po': io sono Purple e da oggi saremo compagni di viaggio” tento di essere il più amichevole possibile: “Ti va bene se ti chiamo semplicemente “Sentret”? Sai, non ho molta fantasia coi nomi...”
“Fa un po' quello che vuoi” risponde Sentret girandosi dall'altro lato: “Non me ne frega nulla”
Oh, no... pure questo parla, e pare pure scorbutico. Aspetta, parla? E perché mai parla?? Prima se ne era stato zitto!
“Ma anche tu parli??”
“Mhbeh? Qualcosa di strano? Insomma, pure tu parli ma non mi pare di averti fatto troppi problemi a riguardo.”
Perché nella mia vita devo trovare solo personaggi odiosi?
“Mi spiego meglio: prima, mentre lottavamo, non hai spiccicato una parola... Perché? Cioè, mi pare strano, pensavo non sapessi parlare...”
“Tutti i Pokemon sanno parlare, il fatto che voi umani siate ottusi e non li capiate è un discorso diverso. Comunque non parlavo perché non ne avevo voglia.”
Sì, volendo vedere questa cosa è una delle poche che abbia un senso, fino ad ora...
“Ottusi eh? Quindi significa che io sono meno ottuso degli altri se vi sento...” Finalmente sembra che io abbia una qualche qualità che mi faccia spiccare sopra agli altri!
“O, più semplicemente, hai un qualcosa di strano nel DNA: sei uno scherzo della natura, insomma”
Ma non mi smontare in questa maniera!
“Devo muovermi a conquistare qualche medaglia, sennò qui non me la cavo più in quanto a ubbidienza.”
“Sì, perché conquistare dei tocchi di ferro mi farà diventare più accondiscendente, eh?”
In effetti è sempre parsa pure a me come una gran boiata... Però insomma: le medaglie a qualcosa serviranno pure! Cioè.... pensandoci bene non è che abbiano tutto questo senso: alcune medaglie fanno in modo che si possano usare delle mosse all'esterno della lotta. Praticamente delle specie di patenti. Il bello è che non ti serve essere responsabile nell'uso delle suddette mosse: basta che ficchi di mazzate un capopalestra e puoi andare in giro a tagliare la gente in tutta sicurezza e legalità. È un mondo strano...
Comunque qui il problema è un altro: nella mia squadra è entrato un altro stramboide.
“Se ti chiedessi di lottare per me lo faresti?” Mi informo. Sia mai che lo butto in battaglia e finisco col avere un due contro zero al posto di un normale scontro di Pokémon.
“Certo che no” Ok, segnamocelo: Sentret è inutilizzabile.
“E c'è un motivo particolare o semplicemente non ti piaccio?” Informiamoci: se c'è un motivo posso riuscire a metterlo a posto.
“Semplicemente non sei alla mia altezza: io sono il Pokémon più potente che ci sia, è inammissibile che il mio allenatore sia una mezza calzetta.” è convinto. Fin troppo convinto.
Ora, mi sta bene il “mezza calzetta”, visto che fino ad ora è la cosa più gentile che mi abbiano mai detto, ma “il Pokémon più forte”... cioè, è un Sentret! Come può anche solo pensarlo??
“Ma sei sicuro? Cioè, non per sminuirti, ma sei un Sentret... vuoi dirmi che saresti più forte di un Dragonite?” Vediamo cosa mi risponde.
“Certo che sì: io i Dragonite me li mangerei a colazione” è senza speranza.
“Vabbe, comunque sia ora io sono il tuo allenatore, quindi vediamo di andare d'accordo, ok?”
“No” Risponde pronto il Pokémon.
“Perfetto, ci intendiamo al volo vedo.” Sdrammatizzo. Questo Pokémon mi manderà nei casini al più presto, lo sento.
Richiamo Sentret nella sfera: ho già abbastanza problemi di mio, è inutile aggiungerne altri tenendolo fuori. Ora la mia squadra è composta da due Pokémon. Due Pokémon inutili. Mi domando se, per vincere, debba cominciare ad usare Magikarp come una mazza...
Continuo la mia camminata nell'erba. Di Pokémon nemmeno l'ombra, meglio così. Per ora, la cosa che più mi preme, è arrivare a Smeraldopoli il più in fretta possibile. Mi hanno detto che lì c'è la palestra di Blue, palestra che è sempre e perennemente chiusa, però...
Cioè: per poterlo sfidare, Blue, pretende che si abbiano tutte le medaglie di Kanto. Tipico suo: spaccone fino alla fine.
Quindi, in sostanza, la palestra di Smeraldopoli è inutile anche solo guardarla, per ora.
Questo mi fa venire un certo dubbio.
Insomma, i Capipalestra dovranno pur mangiare, mantenersi, pagare le bollette et simili, giusto? Quindi, devono avere un introito sufficiente a soddisfare almeno i propri bisogni primari. Mi son sempre chiesto, questo introito, da dove venga.
Pensandoci bene, ci sono tre possibili fonti di guadagno per un Capopalestra, ossia:

Sponsor: Le palestre sono sponsorizzate da qualche ditta. Questa possibilità è degna di nota e spiega più o meno tutto, cioè più un Capopalestra è forte, più soldi riceve dallo sponsor per esporre il suo marchio o prestare la sua immagine. Il punto forte di questa teoria è proprio la vincita in denaro che si ottiene battendo il suddetto Capopalestra: più è forte, maggiore la vincita. Peccato che io non abbia mai sentito parlare di palestre sponsorizzate da una qualsiasi azienda. Che senso avrebbe dare soldi ai Capipalestra se poi il tuo nome non viene pubblicizzato? Insomma, è una soluzione assurda, la scarterei.

Razzia: I Capipalestra rubano soldi ai perdenti, come tutti gli allenatori. Personalmente ho sempre trovato che, questa prassi, sia molto barbara ma nel nostro mondo è una cosa normalissima. Anzi, se ti rifiuti di pagare una volta sconfitto, gli allenatori, riempiono di botte pure te. Da qui si capisce perché ci siano così tante bande criminali partendo dal Team Rocket e arrivando al Team Galassia... L'idea c'è, insomma: più un Capopalestra è forte, più vince. Più vince, più guadagna. Più guadagna, più perde nel caso di sconfitta. È matematico. Peccato che, questo, non spieghi come faccia Blue ad avere tutti quei soldi quando viene battuto. Insomma, se non accetta mai sfide se non da avversari molto forti, la sua quantità di vittorie deve essere minore di qualche altro Capopalestra, quindi dovrebbe avere meno soldi da dare quando viene sconfitto... invece è quello che ne da più, in quanto Capopalestra più forte. Questo ci porta direttamente alla terza ipotesi, scartando la seconda.

Stipendio: I Capipalestra hanno uno stipendio pagato dalla Lega Pokémon. Questo spiegherebbe tutto nel caso, lo stipendio, fosse proporzionale alla forza dell'allenatore: più è forte, più è pagato. Si capirebbe perché Brock, primo Capopalestra, dia portachiavi omaggio ai vincitori mentre Blue, in confronto, regali ville con piscina. Il problema, in questa cosa, è “Dove prende i soldi la Lega se le iscrizioni ad essa sono gratuite?”. Questo è un problema non da poco, e ci sono diverse possibilità anche qui.

Come nel caso delle palestre, la Lega, non ha sponsor. Ha però contratti televisivi che fanno entrare in cassa diverse quantità di soldi. Gli incontri ufficiali, specie i più importanti, sono trasmessi in tutta la regione grazie alla televisione. Tuttavia, dubito fortemente che bastino questi introiti a mantenere in piedi una baracca di certe dimensioni. Inseriamo quindi anche i soldi guadagnati dalle vincite dei Capipalestra e ipotizziamo che vadano tutte nelle casse della Lega mentre, le perdite, vengano pagate di tasca loro (anche se sempre in maniera proporzionale allo stipendio e alla disponibilità di denaro dei diversi Capipalestra). Abbiamo così un certo introito a favore della Lega: il costo è infatti pari a quello che già dovrebbero pagare ai Capipalestra, il guadagno totale, invece, è pari alle loro vincite. Se un Capopalestra non vince abbastanza... beh, viene tolto dal giro o gli viene fornita una squadra più potente. Un'altra ipotesi, se questi soldi non bastassero, è che la Lega abbia contatti con le varie associazioni criminali e che prenda soldi dalle loro azioni. Per quanto sia stato spesso tacitamente accettato da tutti, l'appoggio alla distruzione del Team Rocket da parte di Lance qualche anno fa, ha in parte attenuato e reso meno plausibile l'ipotesi. Insomma, Lance era il Campione al tempo (nonostante tre anni prima fosse stato battuto da Red e Blue, ma questa è un altra storia) e distruggere un'organizzazione che dava soldi ai suoi datori di lavoro sarebbe stato un azzardo.
Sinceramente non mi frega granché, ma ogni tanto mi piace fermarmi a pensare su come funziona il nostro mondo. Quello che capisco, ogni volta, è che siamo in un equilibrio poco chiaro e precario: incredibile che, ancora, non siamo caduti in una profonda crisi...
Pensando a tutto questo, nel frattempo, sono arrivato a Smeraldopoli. Una città piccina, il cui edificio più grosso e importante è la Casa Allenatore, dove sfidare un bel po' di gente parecchio forte. Una volta, al suo posto, sorgeva una Scuola ma visto che, all'età di 10 anni, i bimbi vengono buttati fuori di casa con un Pokémon, la scuola è stata chiusa e abbattuta per mancanza di iscritti. Siamo un paese profondamente ignorante. Si spiega così il successo del Tavolo Cardo.
Beh, è comunque una tappa del mio viaggio. Dalla palestra non ci passerò nemmeno, tanto Blue mi rifiuterà di sicuro, quindi tanto vale fare un giro al centro Pokémon e fare dare un occhiata a Sentret e Magikarp.
“Ehi, giovanotto” una voce. Sembra chiamarmi, mi guardo intorno ma non vedo nessuno.
“Dico a te, giovine: sono qui.” Abbasso lo sguardo e vedo un nonnino bassissimo appoggiato ad un bastone. Il nonno da l'impressione di doversi spezzare sotto il suo stesso peso da un momento all'altro. Ditemi che non sarò così da vecchio!
“Giovine, sei un allenatore vero? Bene: lascia che ti spieghi come catturare un Pokémon” e detto questo mi afferra una manica e mi trascina via.

  
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