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Autore: Beatrix Bonnie    06/11/2010    7 recensioni
-Seguito de La setta degli Eletti-L'oscuro nome di Reg, la foto di un bambino dai capelli rossi che sembra appartenere al passato, la sua bacchetta magica, la corrispondenza con una ragazza di nome Priscilla e degli strani incidenti che avvengono a Doolin. Che cosa collega tutto questo con un'organizzazione segreta di nome Extraiures e con l'oscuro passato di un professore del Trinity? Sarà la sete di vendetta di una sorella perduta nel tempo a dare finalmente la spiegazione agli assurdi fenomeni che sconvolgeranno il terzo anno di Mairead, Edmund e Laughlin.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il Trinity College per Giovani Maghi e Streghe'
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CAPITOLO 12

La scritta sul muro





Mairead sognò il piccolo Reg per molte notti ancora, ma alla fine ci fece quasi l'abitudine. Ogni volta che si coricava, si ritrovava in una foresta avvolta dal buio in compagnia del ragazzetto dai capelli rossi. Lui non parlava quasi mai: non faceva altro che guardarla fissa. Le uniche parole che gli uscivano dalla bocca erano: «Ti prego, aiutami».

A volte la sua richiesta d'aiuto si faceva così insistente che Mairead si svegliava di soprassalto, ancora a notte fonda.

Una tranquilla mattina di fine ottobre, Mairead e Edmund trovarono parecchio scompenso al tavolo dei Raloi: molti ragazzi erano accalcati intorno a Iulius McEwan, un loro compagno di classe, che aveva appoggiato sul tavolo quella che sembrava la prima pagina del Corriere del Mago.

«Che succede, Iulius?» domandò Edmund, cercando di spiare la notizia principale da sopra le spalle del ragazzo.

Iulius si voltò verso di lui con una faccia da funerale. «Qualcuno ha scritto delle minacce su un muro di Doolin» rispose, allungando la sua copia del giornale verso Edmund.

«Minacce contro chi?» chiese Mairead, anche se temeva di sapere già la risposta.

«Contro i Nati Inglesi» commentò Edmund in tono serio.

Mairead spiò la prima pagina del Corriere: una grossa foto era stata scattata al muro imbrattato con la scritta. Gli Extraiures vogliono la morte dei sasanachfiul.

L'occhio di Mairead fu attratto da uno specchietto che recitava: “Presto acciufferemo i responsabili” assicura Ophicurus Claiomh, Ministro della Difesa e capo della Sezione Auror. Mairead dubitava fortemente che avrebbero acciuffato presto i responsabili, visto che chiunque avesse ucciso sua madre era ancora a piede libero dopo anni.

Ma ciò che più preoccupava era che quelle stupide minacce non venivano dall'EIF. «Chi diavolo sono gli Extraiures?» chiese Mairead, scuotendo la testa ed esprimendo il dubbio di tutti quelli che avevano letto il giornale. Ma alla sua domanda nessuno poteva dare una risposta. Era la prima volta che compariva questo stano nome agli onori della cronaca.

«Credo che sia un neologismo latino» commentò Edmund in tono pensieroso.

«Neoloche?» chiese la voce di Laughlin alle sue spalle. Il Nagard aveva in mano una fetta di pane imburrato perché evidentemente aveva già finito la sua colazione.

«Neologismo, una parola nuova, inventata partendo dalla lingua latina» spiegò Edmund, come fosse la definizione di un vocabolario. «Extra, vuol dire fuori e iures è l'accusativo plurale di ius, diritto. Io lo tradurrei come “fuorilegge”, anche se sembra un significato un po' forzato».

Edmund si interruppe, sovrappensiero. «È come se chiunque avesse creato questa parola si fosse divertito a mischiare in modo maccheronico dei termini latini» commentò, più rivolto a se stesso che ai ragazzi che lo stavano ascoltando.

In effetti nessuno era riuscito a capire che cosa stesse blaterando Burke, con le sue elucubrazioni e teorie assurde.

«Potremmo chiedere al professor Saiminiu!» esclamò Edmund soddisfatto, alla fine del suo ragionamento.

Dopo una veloce colazione, i tre amici si recarono al secondo piano per la lezione di Magicologia Irlandese, tenuta appunto dal professor Saiminiu. Quando entrarono in classe, il mago era già in piedi dietro la cattedra, così i tre ragazzi corsero ad occupare gli ultimi posti rimasti liberi in prima fila.

«Riprendiamo l'argomento della scorsa settimana» disse il professore, con aria secca. Sembrava parecchio stizzito, come se fosse successo qualcosa che gli avesse rovinato la giornata.

«La magia degli antichi druidi celti, di cui abbiamo parlato ampiamente la scorsa volta, sopravvive ancora oggi, anche se può sembrare incredibile» spiegò il professore, dirigendosi verso la lavagna. Prese il gesso e scrisse un nome in irlandese: Lucht Siuil.

«Questi sono i cosiddetti nomadi irlandesi. Tra le comunità di Lucht Siuil, ne esistono anche alcune magiche, che sono molto più legate alle magie tradizionali di quanto non lo siano i maghi come noi».

Passò il resto della lezione a spiegare come le magie degli antichi druidi fossero sopravvissute in forme di rito nelle comunità magiche di Lucht Siuil.

Alla fine dell'ora, Edmund alzò la mano timidamente.

«Sì, Burke?» gli chiede il professore con poca gentilezza.

«Mi chiedevo, signore, se potesse spiegare l'etimologia della parola Extraiures».

Sembrò che una doccia fredda avesse investito in pieno il professore. Dopo un paio di secondi in cui il volto di Saiminiu divenne di pietra e i suoi occhi scuri fissarono il vuoto, finalmente il professore si degnò di rispondere. «Non sono affatto un gruppo di pazzi sanguinisti come li descrive il giornale» disse in tono piatto.

Mairead avrebbe voluto ribattere a quella affermazione, visto che cosa avevano scritto sul muro di Doolin, ma sembrava che il professore non fosse in grado di giudicare in modo oggettivo, come se anche lui fosse in qualche modo coinvolto in quella storia.

«Gli Extraiures... sono solo un gruppo studentesco che frequentava il Trinity qualche anno fa» disse infine il professor Saiminiu, quasi con un sussurro.

La classe pendeva dalle sue labbra, ma l'insegnante non aggiunse più nulla.

«La lezione è finita» concluse il mago, in tono sbrigativo. Dopodiché uscì dall'aula a grandi passi.

«Secondo voi che diavolo aveva?» domandò Edmund in un sussurro, accennando con il capo alla cattedra. Laughlin sollevò un sopracciglio e scosse la testa.

«Secondo me non aveva fatto colazione» commentò, mettendo il libro di Magicologia Irlandese nella borsa.

Mairead ignorò completamente l'intervento di Laughlin. «Non lo so che gli abbia preso...»

«Io credo che sia in qualche modo coinvolto con questa storia» annunciò Edmund, interrompendo a sua amica.

«Coinvolto?» gli fece eco Laughlin, incuriosito.

Edmund abbassò la voce e osservò gli altri due con serietà. «Be', è un po' strano Saiminiu: sempre vestito di nero, non lega molto con i colleghi, nessuno l'ha mai visto sorridere...»

«Questo non significa che sia un sanguinista, Ed. Tu vedi misteri dappertutto!» sbottò Laughlin, bloccando sul nascere qualsiasi teoria astrusa dell'amico.

«Però una cosa interessante l'ha detta» sussurrò Mairead, in tono complice. «Che gli Extraiures frequentavano il Trinity qualche anno fa. Forse Priscilla li conosce».

«Che c'entra Priscilla?» sbuffò Edmund. Mairead gli lanciò uno sguardo scioccato, come se fosse ovvio.

«Be', lei frequentava il Trinity qualche anno fa... potrebbe saperne qualcosa!» esclamò soddisfatta.

Non ci fu verso di persuadere Edmund che non c'era nulla di pericoloso in Priscilla, sebbene Mairead ci provò per tutta la giornata. Alla fine si arrese e lo lasciò alle sue convinzioni, ritirandosi in camera per scrivere la lettera da spedire alla sua amica di penna.

Priscilla le rispose dopo pochi giorni.

Cara Mairead,

certo che so qualcosa degli Extraiures. Era un gruppo studentesco che era molto in voga nei primi anni in cui ho frequentato il Trinity, poi si è spento. Comunque erano fanatici del sangue puro e terrorizzavano la scuola. Avevano anche un covo, una stanza segreta dove si riunivano. Forse potresti trovarla, non credo che nessuno vi sia più entrato da anni.

Per qualsiasi cosa chiedi pure,

con affetto

Priscilla

Mairead fece leggere la lettera anche ai suoi amici e ovviamente Edmund fu subito interessato alla storia del covo, dimenticandosi improvvisamente di tutti i suoi dubbi, difronte alla prospettiva di un nuovo mistero da svelare.

«Potremmo davvero cercare questo covo!» esclamò con gli occhi che brillavano. «Se lo trovassimo... potremmo scoprire un sacco di cose su questo gruppo di squilibrati!»

Da quel giorno cominciò a perlustrare il castello in ogni suo momento libero, pietra per pietra, stanza per stanza, alla ricerca di chissà quale indizio.

Mairead rimpianse di avergli fatto leggere quella lettera perché Edmund era capace come pochi altri di intestardirsi nella ricerca della soluzione di questioni misteriose. Perfino Dominique si accorse che Edmund sembrava strano in quei giorni: mangiava in cinque minuti, poi si catapultava fuori dalla Sala Mor e spariva per ore intere, senza che nessuno sapesse che fine faceva.

«Si può sapere che gli prende a Edmund?» domandò Domenique, un giorno a pranzo, vedendo che il ragazzo aveva infilato in borsa una fetta di pane e poi era scomparso. «

Non me ne parlare» sospirò Laughlin, scuotendo la testa.

Mairead cercò in tutti i modi di farlo ragionare, ma Edmund era troppo entusiasta di quella storia per lasciare perdere.

«Ma sì, vedrai che dopo qualche settimana di inutili ricerche gli passerà» le suggerì Laughlin, con maggiore diplomazia.

Per fortuna arrivò qualcos'altro a distrarre Mairead dall'ossessione di Edmund: la sera di Halloween Captatio lesse il risultato dell'estrazione per il calendario di Quidditch. Con grande sorpresa di tutti, il primo incontro sarebbe stato Nagard-Llapac, poi, dopo Natale, avrebbe avuto luogo la partita Llapac-Raloi e infine Raloi-Nagard.

Questo significava che Mairead avrebbe giocato solo dopo le vacanze: era un vantaggio perché avrebbero potuto allenarsi più a lungo e integrare i due nuovi giocatori, Gordon e Era; ma questo significava anche giocare sapendo già il risultato della prima partita e ciò poteva condizionarli o metterli sotto pressione.

Ma la notizia più scioccante la annunciò Leonard alla sua squadra. «La Allen non giocherà contro i Nagard» disse ai ragazzi, un giovedì pomeriggio al termine dell'allenamento.

«Che cosa?» esclamò Beatrix, scioccata.

Cecelia Allen era il capitano dei Llapac, nonché uno dei portieri migliori che la squadra blu avesse mai avuto. Era considerata all'unanimità dal pubblico maschile la più bella giocatrice di Quidditch. Era l'unica che sapeva arginare le disastrose perdite della sua squadra, ma se non avesse giocato, i Nagard avrebbero sicuramente vinto la partita con un grande vantaggio.

«È da giorni che la Allen è in infermeria per un'infezione» spiegò Leonard. «Non credo proprio che si riprenda in tempo per giocare sabato».

« È un disastro!» sbottò Milo, chiudendo con troppa foga l'anta del suo armadietto. «Date retta a me, i Nagard stravinceranno e noi dovremo sudare sette tuniche per recuperare il distacco».

Purtroppo le parole di Milo si rivelarono quasi profetiche. La partita che si tenne il sabato successivo, stranamente luminoso e soleggiato per essere ormai novembre inoltrato, vide in campo un sostituito assolutamente indegno della Allen e ciò portò i Nagard a una vittoria schiacciante: trecentonovanta contro sessanta, punti conquistati soprattutto grazie al nuovo giovane Cacciatore rosso, Cosimo Brandebelli.

Un disastro per i Raloi.



Oh, cielo! Chi sono gli Extraiures? Che avrà Saiminiu da nascondere? E che c'entra tutto questo con il resto, Priscilla e Reg? Muhahahaha! Lo so, sono cattivissima! XD

Comunque, questa è l'immagine del capitolo: la pagina del Corriere che riporta la notizia sulla scritta sul muro. Mi sono divertita tantissimo a farla perché ho tagliuzzato il Sole24 e ho fatto un bel collage. Ergo, non cercate di capire quello che c'è scritto, perché si tratta di banali notizie di finanza babbana! ;-)

Alla prossima!

@ Julia Weasley: no, non userei l'aggettivo “adorabile” per Era, però sono contenta che ti piaccia! XD Comunque, uno dei tre ragazzi di Mairead è azzeccato... quale sarà? Eh, la pianta, dici? Bella ipotesi, piuttosto suggestiva e non così malaccio come idea! XD Sono contenta comunque che ti piaccia l'idea degli ambasciatori (temevo commenti negativi!). Spero che i misteri di questo capitolo ti facciano fare nuove supposizioni, perché mi diverto un sacco a leggerle! Alla prossima!

@ Voldia: grazie per i complimenti! Lo so che Mark Hamill è l'attore di Luke, scherzi? Era il mio personaggio preferito da bambina, avevo una cotta assurda per lui! Così, nel momento in cui mi sono ritrovata a decidere il nome per questo battitore (pressoché personaggio secondario, in realtà) ho decido di fare un tributo alla grande trilogia di Star Wars. Complimenti per lo spirito d'osservazione! ;-) Per quel che riguarda la scuola italiana, Prufazzano è un paese magico di nostra invenzione che si trova proprio nel Sannio, vicino a Benevento e l'edificio è un enorme chiostro a due piani che al suo centro ospita proprio un noce! A presto!

@ darllenwr: il Quidditch avrà grande spazio in questo racconto... spero solo di non diventare noiosa! Però il prossimo capitolo vede protagonisti proprio i giocatori Llapac, in particolare la loro capitana (che in tuo onore ha il ruolo di portiere!) della quale ho anche fatto un disegno. Sono molto felice che ti piaccia la questione degli ambasciatori: era un modo originale di far rientrare nella storia anche personaggi stranieri, visto che l'Irlanda non è propriamente una terra di immigrazione (nel senso che non ci sono molti immigrati, anche se ci sono parecchi che emigrano dall'Irlanda!). Grazie anche per i complimenti sul disegno. A presto!

@ Earane: oh, cielo, grazie! Mi confondo sempre tra cercatori e cacciatori... non è la prima volta che mi capita di invertirli, però di solito me ne accorgo! Povero, Ed, è meglio che non senta affatto i commenti di Mairead su Leonard, chissà cosa penserebbe! Comunque, i sogni di Mairead sono cominciati proprio quella notte... in effetti coincidono con l'arrivo della pianta. Chissà cosa vorrà dire? XD A presto!




EDIT: procede anche per questa storia l'opera di sistemazione dei dialoghi! Ah, le immagini dei vari capitoli sono già nelle note dell'autrice vecchie... guardatele da lì! ^^

   
 
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