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Autore: Piuma e Pergamena    06/11/2010    5 recensioni
Questa è la mia prima fanfiction su Harry Potter, ed è attualmente in fase di correzone! Si svolge alla fine del sesto libro, ma la battaglia è stata più grande e, soprattutto, Voldemort ha vinto.
Hermione avrebbe preferito morire quella sera, insieme a tutti i suoi amici, ma qualcuno ha pensato che mantenerla in vita fosse peggio.
O forse, quel qualcuno, ha pensato qualcos'altro ma lei non se l'è mai chiesto.
Fino al primo anniversario della battaglia, quando per la prima volta il pregiudizio e la paura cominciano a cadere e la speranza a rinascere.
Ognuno fugge dalle proprie prigioni, ma l'importante è che fuggano assieme
Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astoria Greengrass, Daphne Greengrass, Famiglia Weasley, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'We have to fight for this love'
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Capitolo 2 corretto Solo quel giorno mi resi conto della sicurezza che mi aveva dato essere relegata in casa di Malfoy.
Lo avevo odiato ogni giorno di quell'anno, e per mesi avevo cercato un modo per fuggire, ma la mia magia involontaria non era abbastanza potente.
Ogni giorno lo avevo maledetto per avermi fatta prigioniera di quella gabbia dorata; ora invece, davanti a Malfoy Manor, mi resi conto che in quella casa non ero mai stata a contatto con qualche Mangiamorte, eccetto per le rare visite di Lucius.
Quel giorno per la prima volta sarei stata in mezzo a loro e a pochi passi dalla porta di quel castello in cui, molto probabilmente, sarei morta tra atroci sofferenze, mi resi conto che l'incantesimo che mi relegava a Villa Astoria mi aveva protetta da situazioni come queste.
Per quel giorno però l'incantesimo era stato modificato, ed io non potevo allontanarmi da Malfoy se non volevo che una Cruciatus si abbattesse su di me automaticamente, quindi se avevo sperato in una possibilità di fuga, potevo lasciar perdere.
Malfoy Manor era opprimente già dall'ingresso, un viale stretto da due altissime siepi laterali e , al fondo di esso, si stagliava un'imponente e maniero; mi sarebbe sembrata una meravigliosa villa abbandonata se solo non fossi stata terrorizzata da Chi viveva lì dentro.
Mi bloccai per un istante, le gambe che si rifiutavano di andare verso morte certa, abbassai gli occhi per un attimo ma quando li risollevai notai che Draco aveva proseguito, ma i era fermato ad una distanza tale da non causare la Cruciatus.
Mi dava la schiena, ma mi stava aspettando, il volto basso e le mani in tasca.
Lo raggiunsi con passi incerti, non avevo mai sentito le ginocchia così deboli, neanche in battaglia dove almeno avevo la mia bacchetta; quel giorno la mia intelligenza non sarebbe servita a nulla, con lo squadrone dei Mangiamorte al gran completo e Voldemort stesso a capotavola.
Quando Malfoy bussò lo sentii afferrarmi per il braccio e solo dopo mi resi conto che non mi stava costringendo ad entrare, quando non riuscii a fare il primo passo guardai intontita in basso, le mie gambe nude e calzate in semplici ballerine erano piegate sotto il mio peso e qualcos'altro mi reggeva in piedi.
Mi arrivò uno schiaffo che mi annebbiò definitivamente la vista, per poi rendermela finalmente lucida, da lontano un mezzosangue servo dei coniugi Malfoy mi guardava ad occhi sgranati, in un misto di pena e disperazione
-Maledizione Granger, fa quel che ti dico,non ti allontanare da me e sopratutto non ti azzardare a fare cavolate da Griffondoro- sbattei un paio di volte gli occhi,poi mi riscossi, non mi sarei fatta trascinare al patibolo.
Malfoy era già avanzato in quel lugubre corridoio di pietra nera, che studiavo in ogni minimo particolare nella speranza di incamerare informazioni per tentare un'ultima, disperata fuga, Draco d'altro canto sembrava molto teso, per quanto le emozioni non si vedevano spesso sul suo viso, le labbra erano strette in una linea ancora più sottile.
Un altro mezzosangue si avvicinò ad occhi bassi, notai che gli mancava un dito
-mio signore, vi attendono nella Sala da Ballo- Malfoy annuì
-grazie..- il mezzosangue alzò stupito il viso, mostrando uno sguardo sorpreso circondato da un occhio nero
-sparisci prima che ti faccia anche l'altro occhio- gli sibilò contro Draco, sembrava un pezzo di ghiaccio, ma era evidentemente teso come una corda di violino, e spesso quando a casa era così se la prendeva con me, non mi stupii quindi quando lo sentii afferrarmi per un braccio, ma la morsa ferrea presto si sciolse in una presa decisa, camminammo molto ma non disse più nulla, e io mi guardavo attorno, cercando di memorizzare quel labirinto di corridoi tutti uguali e di relegare la paura in un angolo della mia mente
-Draco...!-quando raggiungemmo un'altissima porta a due battenti qualcuno lo chiamò, riconobbi il tono di una madre senza vederlo, era freddo, calcolato, ma l'affetto e la preoccupazione che ne trasudava era evidente, quasi sorrisi, di cosa aveva paura, che avrei ucciso suo figlio? senza magia e nel tempo di una smaterializzazione? Narcissa si avvicinò lentamente , le braccia leggermente divaricate e composte, era indubbiamente una donna bellissima
-madre-disse lui serio prendendole le mani e baciandole lievemente,non vedevo il viso di Malfoy, ma le sue spalle sembrarono rilassarsi un minimo.
-Padre- disse Draco con un rispettoso cenno della testa ,il beneficio della presenza della madre era sparito
-Draco!sai che non voglio che bussi alla porta !questa è e rimarrà sempre casa tua!-rispose serio quello avvicinandosi con un impercettibile e forzato sorriso, solo io e l'altra donna vicina a noi probabilmente sapevamo quanto i rapporti tra i due Malfoy fossero in realtà lontani dall'immagine di famiglia Perfetta purosangue che volevano mostrare alla società.
-certo padre- rispose il ragazzo con altrettanta piattezza nel tono
-Dracucciooooooo!!!-una voce stridula crepò quella situazione ghiacciata facendomi salire un brivido lungo la schiena
-Dray! Campione della zia!non ascoltare questo vecchio burbero! ne parlavamo proprio prima! tuo padre non è ancora convinto del tuo trasferimento a Villa Astoria, ma credo che non abbia ancora accettato il fatto che tu stia crescendo, forse ha paura che tu prenda il suo posto a questa tavola?-chiese la pazza zia di Draco al cognato sorridendo, accennando all'enorme tavola che attraversava tutto l'enorme salone di fronte a noi.
-Cara Bellatrix....se mio figlio prendesse il mio posto a questa tavola non potrei esserne più fiero!-rispose quello sorridendo alla donna, Io d'altra parte non riuscivo a guardarli, quei due mi facevano venire nausea
-e in fondo se lo meriterebbe no??non pensate che se lo meriti ?-chiese rivolgendosi ai commensali presenti,da questi si levarono grida di giubilo,solo un uomo si limitò ad un piccolo gesto di assenso,appena lo riconobbi il terrore che già mi opprimeva mi gelò totalmente il sangue nelle vene, di nuovo mi senti in trappola, senza la possibilità di difendermi.
Sperai che, nella celebrazione dell'assasino di Silente, si fossero dimenticati di me ma Bellatrix poco dopo si voltò a guardarmi negli occhi
-Signori, soltanto io sento questo tanfo allucinante?-altre urla di assenso si alzarono dalla tavolata e l'attenzione fu completamente spostata su di me, mi sentii l'agnello sacrificale della celebrazione,  il tacchino del ringraziamento.
l'intrattenimento della festa.
Sostenni il suo sguardo folle cercando di nascondere il terrore che a malapena mi faceva respirare, se solo avessi avuto la mia bacchetta, se solo mi avessero dato la possibilità di uno scontro ad armi pari... lei continuò a fissarmi poi, con la sua vocina da bimba e reclinando leggermente la testa disse
-Crucio!-
Non avevo neanche sentito finire la frase che non vidi più nulla, neanche mi accorsi di essermi accasciata per terra: gli occhi mi bruciavano come se me li stessero cavando, le risate lontane dei presenti erano ovattate dal fischiare continuo delle mie orecchie che mi dolevano più di quando,da piccola,avevo fatto gli orecchioni; i denti erano martoriati dalle più profonde carie ,non riuscivo a respirare e sembrava di avere 2 persone sedute sullo sterno, la gabbia toracica non riusciva ad allargarsi per fare spazio ai polmoni;ogni muscolo del mio corpo era strappato fibra per fibra ,la mia pelle era massacrata da profondi tagli ; ogni osso mi veniva spezzato in più punti; unghie ,capelli e ciglia mi venivano strappate da agenti invisibili ; lo stomaco,tutti gli organi interni bruciavano come se avessi ingerito enormi dosi di acido; pure la bocca, tormentata dalle peggiori scottature,
non trovava sollievo dai grandi respiri che cercavo di fare, contorcendomi sul pavimento.
poi tutto finì.
-lo so zia! ma non me la distruggere...non sei mica l'unica che si vuole divertire! dovresti sentire gli urli che fa quando è costretta nel mio letto...per la pudica, frigida so-tutto-io, innamorata fedelmente del suo Weasley dover soddisfare le mie voglie...deve essere peggio di una Cruciatus!-disse ,per un attimo pensai di esser ancora stordita dalla maledizione: mai mi aveva costretta nel suo letto,mai lo aveva minimamente proposto, rimasi sdraiata per terra intontita e confusa, poi quando mi ripresi un minimo mi raggomitolai contro il muro, si erano già distratti da me.

Arrivò il cibo , servito da una dozzina di mezzosangue al servizio dei coniugi Malfoy: la maggior parte di loro mi lanciarono sguardi comprensivi e compassionevoli: io ero Hermione Jane Granger! L'amica e compagna di avventure Di Harry Potter ! Una delle streghe più attive nella lotta contro Voldemort, sin da quando avevo 11 anni; ero la strega più brillante che Hogwarts avesse mai avuto ma, sopratutto, una delle più grandi speranze di salvezza per il mondo magico.
E in quel momento la loro più grande salvezza era per terra, in ripresa da una maledizione Cruciatus e da quello che avevano sentito frequentemente violentata dal suo carceriere.
Ai loro sguardi cercai di darmi un contegno ,e cercai di rialzarmi
-hey hey a cuccia tu! pensi forse di sederti fra noi ?- mi chiese un Mangiamorte scagliandomi una fattura dolorosissima alle gambe che mi fece cadere di nuovo; fissai con astio Fenrir Grayback, il lupo mannaro al servizio di Voldemort
-insomma Fenrir! sempre il solito animale!-lo riprese ironico Dolohov dall'altra parte del tavolo -non puoi trattare in questo modo un ospite del calibro della Grenger! la regina dei Grifoni ,la giovane eroina del mondo magico! come avrebbe potuto San Potter fare tutte quelle cose meravigliose che ha fatto senza l'aiuto dell'intelligenza di questa ragazza??-continuò schernendomi; fece comparire dal nulla un enorme trono Rosso e Oro come i colori della mia casa, il semplice abito nero che Malfoy mi aveva mandato quella mattina venne trasfigurato in una malconcia versione della divisa Griffondoro ma, nello stemma che avevo sul petto ,non c'era un fiero grifone ma un insulso pollo arrosto, molto maturo, grazie tante;le ordinate onde dei miei capelli tornarono un ammasso di fili crespi e disordinati come erano al mio primo anno e i miei denti ricrebbero come allora,sulla mia testa una squallida corona di latta
-eccola!rendiamo onore alla regina dei polli!- continuò Rabastan Lestrange , tutti ridevano, mi lanciavano pezzettini di cibo , persino Voldemort rideva, mai lo avevo visto farlo,e a vedere le espressioni degli altri neanche loro erano abituati a tale ilarità, poi si bloccò di colpo fissandomi meglio occhi ,alzò la bacchetta puntandola verso di me
" ti prego uccidimi " pensai
-oh no, Hermione Granger, cara, non lo vuoi davvero ! dove è finito tutto il coraggio della nobile casata Griffondoro?- mi chiese esageratamente cordiale da far venire i brividi, ero stata stupida a credere di poter usare l'occlumanzia con lui, sapevo quanto fosse potente quella sua capacità, ma non immaginavo quanto, seppur fosse un anno che io usavo l'occlumazia quotidianamente, con Voldemort la mia fortezza era crollata immediatamente; si voltò verso Malfoy
-Draco, se preferisce morire vuol dire che stai facendo un ottimo lavoro con la tua ospite, continui a non deludermi- disse calmo, il biondo rimase rigido sulla sedia, ma notai che neanche il resto della famiglia scodinzolava per aver compiaciuto quel mostro
-grazie mio Signore, credo di fare solo quello che certe persone si meritano -disse abbassando leggermente il capo,Voldemort annuì soddisfatto, poi tornò a rivolgersi a me
-sono desolato signorina Granger, ma la morte è una via di fuga troppo facile per chi si è opposto al mio potere in quel modo, Crucio- Disse sibilando quelle parole cordiali in maniera inquietante; e di nuovo quell'insieme di sensazioni terribili che non saprei spiegare altrimenti di come ho già fatto, si dice che la Cruciatus sia indescrivibile ed effettivamente è così: mettete insieme tutti mi dolori più forti che avete mai provato e pensate che sono solo un leggero fastidio in confronto al dolore provocato dalla maledizione.
Di nuovo non so quanto durò la tortura ,ma Voldemort si distrasse all'arrivo del dolce, lasciandomi agonizzante sul pavimento
-Signore, credo che impossessarsi di Mielandia sia stata un ottima cosa - disse Macnair mangiando elegantemente un altro pezzo di quell'enorme torta a forma di marchio nero
-Quello  traditore del proprio sangue ha un certo talento - rispose quell essere spregevole come se nulla fosse
Quell' espressione
Traditore del proprio sangue
Loro
La mia famiglia magica adottiva 
Chiamati così perchè,pur essendo purosangue da moltissime generazioni, si erano opposti a Voldemort
Chissà se erano ancora vivi
-oh! la Mezzosangue vuole sapere che fine hanno fatto i suoi amici, vi prego, qualcuno le racconti cos'è successo a  tutti loro, non vorrei avere sulla coscienza la sua preoccupazione-esclamò Voldemort ridendo, tutti lo imitarono
-Sono...... tutti...... MORTI! - trillò allegra Bellatrix saltando in piedi
-Harry Potter è stato sconfitto dal Signore Oscuro- miagolò guardando con ammirazione l'essere accanto a lei, quello la ringraziò con un cenno del capo mentre tutti lo acclamarono con gioia,
-La Weasley... quell'insulsa balena ...l'ho uccisa io! donnaccia ...traditrice del suo sangue..."non toccare mia figlia!" mi ha urlato mentre lottavo con la Piccola Weasley....bè...non sono riuscita a uccidere quella stupida ragazzina...ma sua madre si!- altre urla di giubilo si alzarono dalla tavolata,Bellatrix accennava movimenti di inchini rivolti alla tavolata acclamante
-Remus Lupin è morto, mi ha attaccato quell idiota, voleva vendicarsi! diceva che gli avevo rovinato la vita! e io glie l'ho strappata quella vita!! a morsi!!!- urlò Grayback ridendo e ululando come un forsennato, imitato da tutti gli altri; una smorfia comparve nel volto del mio ex professore di pozioni,sarà stato contento!lui lo odiava!
-la stramba...la giovane Lovegood è ad Azkaban insieme al suo amichetto..Paciock...chissà magari i dissennatori lo porteranno allo stato dei sui-disse Barty Crouch Jr, uno dei Mangiamorte che aveva torturato,fino alla pazzia, i genitori del mio amico Neville.
Il mio cuore era in mille minuscoli pezzi,le lacrime avevano cominciato a scendere dai miei occhi ma loro non mi davano tregua
-I giovani Weasley...tutti scappati...traditori del proprio sangue e pure codardi, ma stai tranquilla cara, appena li troveremo faranno la fine dei loro genitori -continuò un altro Mangiamorte che però non conoscevo
-Arthur Weasley...mentecatto...l'ho ucciso...cercava di difendere il ministero...penoso...- disse lento e sprezzante Lucius Malfoy
l'unica speranza che avevo era che i giovani Weasley erano vivi,certo in pericolo, ma comunque vivi.
Da una mossa della bacchetta di Voldemort comparvero altri troni su cui vi erano degli ologrammi delle persone a me più care: Alla mia destra Harry con una grossa aureola,una targhetta sopra al trono con scritto "Harry Potter salvatore del mondo magico" , ma lui era morto, accasciato su quel trono dorato senza vita, mi ricordava tanto le immagini che vedevo nelle chiese babbane; Alla destra di Harry c'era Ron con due grosse orecchie da coniglio e una morbida coda dietro,vestito di stracci, come sua sorella che era alla mia sinistra, come avevo fatto a vedere le code se erano seduti?semplice: cercavano di scappare, di allontanarsi da quei troni maledetti.
Accanto a Ron e a Ginny  rispettivamente Neville e Luna,in preda al bacio del Dissennatore .
Ad un cenno di Voldemort tutti i servitori dei Mangiamorte presenti ,tutti mezzosangue, vennero fatti entrare in sala.
-Voi...creature insignificanti, guardate su chi avete riposto le vostre speranze! guardateli! Due dissennati, due straccioni e pure codardi, una serva ed un morto!-
Io cercavo di sparire nel trono, speravo mi inghiottisse e che tutto finisse.
Una cinquantina di persone stavano guardando le impersonificazione della loro libertà sconfitte e ridicolizzate; ma poi mi resi conto che vedermi così umiliata e senza speranza non li avrebbe certo aiutati, alzai così lo sguardo, fiera.
Gli sguardi che vidi mi rincuorarono,pochi si erano veramente arresi ,molti erano arrabbiati ,stanchi di tutte le torture fisiche e psicologiche che ricevevano ogni giorno; un flusso di magia ci  ,la fierezza riesplose in noi sotto forma di magia; la mia corona di latta diventò d'oro, come quella che comparve sulla testa di Ron, Ginny, Luna e Neville; I vestiti che ci coprivano diventarono bellissimi e noi sui troni d'oro brillante e rosso acceso eravamo nella nostra forma migliore sani,risoluti e vivi; ma sopratutto  pronti a dare battaglia.
Se le rabbia dei soprusi che subivamo ogni giorno sortiva quell'effetto,forse non tutto era ancora perduto

-Crucio!- urlò Voldemort: la stanza venne riempita dalle urla di 50 persone in preda al peggior dolore possibile; poi tutti gli altri sparirono, probabilmente mandati a casa dai vari padroni, io fui l'unica che fu lasciata a subire l'ira di Voldemort
-non provare mai più a fare una cosa del genere, puttana! o giuro che ti uccido a forza di Cruciatus!!-urlò arrabbiatissimo Lucius Malfoy raggiungendomi e tenendomi per i capelli
-su su Lucius - lo acquietò invece Voldemort - misera magia da bambini, magia guidata dai sentimenti! totalmente fallace, non è il caso di perdere il controllo così, alla fine non puoi stuzzicare un cucciolo senza aspettarti che ti morda! ma per quanto impegno possa metterci rimangono sempre piccoli mordicchi di cucciolo infastidito, non danneggiano, basta solo fargli capire chi è il padrone ...ora, come avevo precedentemente detto, devo proprio andare, un buon sovrano non ha molto tempo, neanche per festeggiare giorni come questo- disse alzandosi imitato da tutti
-Narcissa, Lucius...come al solito casa vostra è sempre luogo di gioia ,buon cibo e buona compagnia,vi ringrazio per l'ospitalità-disse prendendo le mani di Narcissa e baciandole come aveva fatto prima Draco
-è sempre un piacere ed un onore averla in casa nostra Signore!-dissero i coniugi inclinando leggermente la testa 
-Draco,caro ragazzo,nutro grandi speranze per te !goditi la tua nuova casa ..anche se...le tue compagnie chiamiamole...certo non sono fatti miei ma...spero che tu utilizzi ogni dovuta precauzione!- ci misi qualche secondo a capire che Voldemort si stesse riferendo ai presunti amplessi a cui ero costretta
Ok, le maledizioni avevano sortito il loro effetto e ora ero fuori di senno, perchè sentivo Voldemort parlare di contraccezione con Draco.
-signore non si preoccupi nessuno ha mai usato tanto detergente anti Babbano/mezzosangue quanto me...il mio sangue è puro come sempre!- disse serio e convinto
Io non sapevo di cosa stesse parlando, anche perchè ero io a preparargli il bagno e a mettere i saponi che arrivavano da Diagon Alley nei tubi della vasca da bagno.
Dopo essersi complimentato con quell'untuoso di Piton riguardo a questa pozione; Voldemort si congedò e dopo vari saluti, l'enorme salone si svuotò.

-Draco..- disse Lucius Malfoy a mo' di saluto guardando il figlio quasi schifato,lui restò impassibile
-Oh figlio mio!- Narcissa Malfoy approfittando dell assenza del marito corse fra le braccia del figlio ,ormai più alto di lei,che la strinse vigorosamente a se, era la prima volta che lo vedevo abbracciare qualcuno, abbassai gli occhi, cercando di estraniarmi e ringraziando di essere ancora viva
-sei stato fantastico, hai fatto benissimo non farti venire strani pensieri! Non considerare tuo padre! Sono orgogliosa di te!- Per quanto trovassi depravati gli insegnamenti che quella donna stava dando al figlio, vedere quell'abbraccio così sincero fu l'ennesima tortura di quel giorno: volevo i miei genitori, e al tempo stesso speravo con tutta me stessa che fossero ancora vivi, chissà se la guerra era arrivata fino all'Australia, chissà se li avevano trovati, d'altra parte se lo avessero fatto a quel pranzo me l'avrebbero fatto sapere...
Venni riscossa dai miei pensieri dal tono di voce di Draco che si era alzato leggermente ma abbastanza da rimbombare ora nel salone
-madre,come potete dire una cosa del genere! Io vi ho messi terribilmente in pericolo!-
-sono tua madre Draco! Darò la vita volentieri per te! E non guardarmi così lo so lo so " non sono  quello sfigato di Potter, IO!" -disse imitando la voce strascicata del figlio, quello sorrise alla vista della madre, e anche io avrei sorriso, se solo avessi ricordato come si faceva
-Narcissa !!-un urlo di Lucius congelò quel momento
-devo andare...ti supplico...resta come sei- e detto questo e dato un veloce bacio al figlio corse via
-Granger...con tutto quello che hai passato nelle ultime ore un oblivion avrebbe ripercussioni serie sulla tua psiche, non costringermi a farlo - e detto questo, senza guardarmi, mi prese per un braccio e ci materializzammo a casa.
  
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