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Autore: dubious3    07/11/2010    3 recensioni
La Quarta Guerra Mondiale Ninja è ormai iniziata e le grandi potenze stanno per scendere in campo. Ma basta il minimo intervento esterno per sconquassare la precaria bilancia dell'equilibrio.....(Nota:Spoiler fino al capitolo 510)
Genere: Avventura, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Naruto Shippuden Renegade.'
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Cap. 21. L'Assedio della Foglia. Parte 4.

 

Mentre intorno a loro avveniva l'Inferno, Naruto, Tsunade e Kakashi stavano lottando la battaglia più importante di tutte.

Quella da cui l'esito della guerra, e molto altro, dipendeva interamente.

Naruto infatti si stava misurando con il proprio padre.

Il padre di Naruto usava la Dislocazione Istantanea con vari e kunai e sigilli teletrasportandosi in vari punti, ma Naruto riusciva, grazie all'ausilio di due chakra, a ribattere ogni attacco a sorpresa.

Naruto però sapeva che, per far durare la durata della Modalità Eremita, doveva evocare Mà e Pà, e quindi riuscire ad allontanarsi dal padre per un poco.

IL ragazzo non appena comparve il genitore gli sferrò un calcio sul mento, che però venne evitato grazie alla Dislocazione Istantanea.

Lo Yodaime quindi gli si teletrasportò dietro cercando di colpirlo con calcio, ma il figlio parò questo colpo e cercò di creare un Rasenshuriken più grande che poteva.

Al vedere i progressi che aveva fatto il giovane Uzumaki, Minato ebbe un fortissimo moto di orgoglio.

Un moto che però non diede a vedere, perché purtroppo era costretto a confrontarsi il ragazzo non come un padre, ma come un nemico spietato.

Il giovane Naruto allora alzò la mano con un grosso Rasenshuriken e ruotò per colpire Minato, il quale, come da copione, si lo scansò.

Ma inaspettatamente il ragazzo lanciò il colpo per terra, distruggendo una zona discretamente vasta e tutti i kunai con i sigilli del padre.

Minato fece appena in tempo a spostarsi, e provò allora a teletrasportarsi dietro all'Uzumaki, ma l'immensa quantità di chakra che circondava il corpo del ragazzo lo aveva già deteriorato e reso inutilizzabile.

Naruto approfittò di questo momento di smarrimento del nemico per evocare un Rasengan e lanciarlo contro il padre, il quale riuscì sempre ad evitarlo, e quindi a colpirlo con un calcio laterale.

Minato stavolta non fu abbastanza veloce e venne sbalzato numerosissimi metri addietro e si schiantò contro vari edifici.

Naruto approfittò di questa situazione per evocare Mà e Pà, che si posizionarono sulla sua schiena.

"Non posso credere che tu debba combattere contro tuo padre, Naruto. Sarà una sfida difficilissima". Sentenziò Pà.

L'Uzumaki intanto osservò il luogo dove si era schiantato suo padre, e ripensò a ciò che aveva visto all'interno di se stesso mentre lottava con il Kyubi.

Si ricordò dell'incontro con i suoi genitori, del fatto di quanto lo avessero amato, e sopratutto del motivo per il quale il padre gli aveva sigillato il chakra del Kyubi dentro.

"Papà". Affermò il ragazzo. "Sarai fiero di me. Ti dimostrerò che ho imparato a controllare il chakra della Volpe".

 

 

 

Non molto distante da loro, Kakashi e Tsunade stavo lottando contro il secondo sgherro di Monzaemon.

Kakashi cercò di colpirlo di nuovo con un Mille Falchi, ma il nemico lo evitò facilmente e lo colpì con una gomitata devastante, che lo scagliò vari metri e lo fece schiantare contro vari palazzi.

Tsunade invece da dietro afferrò una enorme trave, resto di uno degli edifici distrutti, e la usò per colpire il nemico di lato.

Kenpachi quindi usò una lama di chakra e tagliò in due tale oggetto, quindi si lanciò rapidamente contro Tsunade e le bloccò le braccia.

L'uomo quindi con un gesto repentino usò le lame per segarle i muscoli di un braccio, quindi si preparò a spezzargli l'altro.

Kakashi però da dietro usò la magnificenza divina per attivare un buco proprio dove era uno degli arti del nemico, e Kenpachi dovette controbattere sparando un fulmine usando le dita di quello rimanente.

Quest'attimo di distrazione permise alla donna di liberarsi e di sferrare un calcio.

Kenpachi riuscì ad evitarlo per un soffio, ma venne dovette parare un attacco dal retro anche da un buldog evocato.

"A cuccia,cagnolino". Disse Kenpachi con un tono di voce sadico e bramoso di uccidere.

Il nukenin quindi si girò e trinciò la testa al ninken con un colpo secco della sua mano-lama, quindi Tsunade lo attaccò da dietro, ma egli evitò tutti i colpi.

"Diavolo, è velocissimo". Pensò la donna. "Cercare di colpire un nemico simile con un braccio solo è un impresa quasi disperata".

Anche Kakashi tornò sul campo di battaglia, sempre a Raikiri sguainato. Tsunade allora tentò di sferrare un calcio in alto, facendo così abbassare il nemico, quindi Kakashi tentò un attacco basso.

Monzaemon quindi bloccò il braccio del ninja copia, ma nel farlo non poté impedire che il Godaime lo colpisse in pieno con un pugno devastante che lo schiantasse a terra.

"Prendi questo, mostro!" Urlò la donna, mentre colpì il nemico con una forza al ventre disumana, tanto che creò un cratere.

Kenpachi rantolò e sputò sangue, ma inaspettatamente non mollò la presa sul ninja copia.

Lo shinobi traditore sorrise sadicamente gridando. "Inversione Elettrica".

In pochissimo tempo il corpo di Kakashi venne pervaso da una fortissima scarica elettrica, e l'energia del Taglio del Fulmine gli venne rivoltata contro e pervase tutto il suo corpo.

Kakashi si accasciò dal dolore, ma le sorprese non erano ancora finite.

Kenpachi infatti mosse l'altro braccio e sparò un fulmine che Tsunade fece appena in tempo ad evitare.

La donna però così dovette mollare la presa, e Kenpachi ne approfittò per infilzare il ninja ombra con una delle sue lame di chakra.

"Kakashi!" Gridò Tsunade disperata.

Il ninja copia iniziò a sputare e a tossire, e sentì la mano del nemico incendiargli il petto e bruciargli le interiora.

Per la seconda volta stava morendo, e non ci sarebbe stata nessuna tecnica speciale che lo avrebbe salvato dall'oblio.

Si sarebbe ricongiunto con suo padre, per sempre.

"Hai un ultimo desiderio prima che ti mandi all'altro mondo?" Disse Kenpachi al ninja copia gongolante.

"Sì". Rispose Kakashi. "Ucciderti e salvare il villaggio".

Kakashi quindi usò per ultima volta la sua Magnificenza Divina, stavolta solo su se stesso.

Tutto il corpo e la zona circostante vennero inglobati nella distorsione.

"Cazzo". Pensò Kenpachi, e dovette lasciare la presa per impedire di finire anche lui in un'altra dimensione.

Tsunade allora approfittò di questo momento per curarsi il braccio e ricucire i tendini distrutti.

"Bene Tsunade". Si rivolse Kenpachi alla donna. "Ora le cose sono molto cambiate dal nostro ultimo incontro. Questa volta sono io ad avere il coltello dalla parte del manico".

"Cosa diavolo stai blaterando? Io non ti ho mai visto. Rispondi". Chiese il Godaime al nemico, il quale in risposta gli tirò un calcio letale.

Tsunade riuscì ad usare la sua forza sovraumana per parare il colpo, e notò con terrore che gli occhi del nemico esprimevano sempre di più furia omicida e sadismo.

"Fidati, lo scoprirai presto. Sappi solo che ti ucciderò, e sarà lentamente, orribilmente e molto, molto dolorosamente".

Pronunciò così Kenpachi, quasi stesse pregustando il dolore della donna.

"Tu sei pazzo". Biascicò Tsunade, intimidita da un simile atteggiamento, ma sopratutto inquieta per le ultime frasi pronunciate dal nemico.

Il nemico il cui tono di voce gli ricordava sempre di più una persona, che però all'inizio non poteva credere che fosse lui.

Questi dubbi ora purtroppo si facevano sempre più assillanti.

"Non puoi....essere.....lui. é semplicemente.......impensabile".

Kenpachi rise, di una risata infernale e folle.

 

 

Fuori dall'ospedale intanto le lotta si faceva sempre più dura.

Sakura Haruno e il suo staff medico stavano facendo del loro meglio per curare tutti i feriti, ma essi aumentavano sempre di più e gli scontri si facevano sempre più feroci.

La giovane ninja faticava parecchio, ma cercava di rimettere in sesto tutti quelli che poteva.

Improvvisamente si sentì una breccia nell'ospedale ed avvenne una forte esplosione.

Fuori dalle mura si intravide un nemico particolare, probabilmente un comandante delle guardie.

Indossava una speciale armatura biancastra, con casco sulla testa a forma di teschio, ed aveva per bracciali degli arnesi simili a quelli che aveva Doku nella foresta della morte.

Il nuovo nemico squadrò lo staff medico membro per membro, il quale diede l'ordine di evacuazione dell'ospedale.

"Sakura Haruno, Karin, Ino Yamanaka". Disse con voce grave e metallica. "Ho l'ordine di catturavi".

"Karin, cerca di fuggire. Mi spiace, ma ci saresti solo di intralcio". Disse Shizune alla ragazza, la quale obbedì e scappò via, capendo di non poter restare a combattere.

"Be,provaci"Esclamò Ino, mentre cercò di usare la sua tecnica del Controllo Spirituale.

Prima che però qualunque mossa potesse avere effetto, questo nuovo lottare le si avvicinò velocemente e con un colpo secco la colpì su uno dei punti di pressioni del braccio, quindi si portò dietro di lei e la stese con un colpo alla nuca.

"Ino!" Gridò Shizune mentre lanciò alcuni spilli, che però vennero evitati velocemente.

"Dannazione, questo qua conosce bene il linguaggio del corpo, ed è pure molto veloce nonostante l'armatura. Dobbiamo agire con rapidità".

Shizune intanto si lanciò di lato ed iniziò a tirare una serie di spilli, ma il nemico li evitò tutti e sbattè le braccia una contro l'altra.

Si udì uno stridio fortissimo che ruppe i vetri e incapacitò per un attimo tutto lo staff medico presente. Il nemico intanto sembrava essersi moltiplicato, e ìil rumore sembrava perdurare.

Sakura provò a disperdere il genjutsu, ma non ci riuscì.

"Probabilmente dura finché continua lo stridio". Pensò la ragazza. "Devo bloccare il rumore".

Sakura allora concentrò una grande quantità di chakra nel tallone e sferrò un colpo di gran forza sul terreno.

Il nemico riuscì ad evitarlo, ma il fragore del colpo interruppe l'illusione permise a Shizune di lanciare altri spilli.

Il nemico allora alzò una sua mano, che aveva una specie di tubo-amplificatore sul palmo e sparò un getto d'aria abbastanza forte da deviare i colpi.

"Ti consiglio di andartene, lanciatrice di spilli. Non è te che voglio". Parlò l'uomo, che fece uno scarto laterale e cercò di colpire Sakura con un pugno.

Sakura parò il colpo, quindi il nemico mise la mano davanti a se e sparò un getto molto forte proprio sull'addome della ragazza.

Sakura rantolo per il forte colpo subito, quindi il nemico ne approfittò per girarsi e colpirla alla nuca, facendola svenire proprio come Ino.

"Maledetto, cosa vuoi fare con Sakura?" Chiese Shizune inferocita, che si gettò sul rivale senza alcuna precauzione.

il nemico non se lo fece dire due volte e la buttò a terra e la inchiodò con una presa al braccio.

"Te lo ripeto, il mio obbiettivo era quello di catturare i bersagli. Ora che devo trovare Karin, tu non mi interessi. Non gettare così al vento la tua vita". Disse laconico il nemico.

"Non ti permetterò di farlo!" Cercò di ribattere Shizune strattonandosi, ma venne inchiodata con ancora più forza.

"Non fare così. Lo sai che le forze dell'alleanza sono già arrivate, e c'è bisogno di un medico capace.". Continuò il nemico.

"Perché mi risparmi?" Si chieseil ninja medico, stranita da quella dimostrazione di pietà.

L'avversario non rispose, ma si allontanò con i corpi delle ragazze in spalla nella direzione in cui era fuggita Karin.

La donna si rialzò in piedi e cercò di fare il punto della situazione, improvvisamente comparve di fronte alla crepa nel muro una creatura ripugnante.

La creatura che un tempo era la jonin Anko.

"Anko, Anko, ti prego, reagisci!" Implorò Shizune cercando di far ricordare l'amico.

L'ex-jonin ebbe un moto di distensione, quasi come se si ricordasse della sua vita passata, ma fu solo un attimo, in quanto trasformò il suo braccio in un serpente e si preparò a colpire.

Shizune subito si mise distante, ma non fu necessario: l'ex jonin venne subito stesa a terra da un pugno fortissimo.

A bloccarlo era il capo dell'Alleanza, A.

"Cosa diavolo fai qui? Sbrigati. Abbiamo messo già in salvo i rifugiati, e temo che quest'essere si rimetterà presto". Ordinò il Raikage.

"Sia lodato il cielo". Esclamò il ninja medico, uscendo dal muro distrutto. "Mi ascolti A-sama, mi hanno detto che lei è il capo dell'Alleanza degli shinobi. La prego, Tsunade-sama e Naruto stanno combattendo contro Minato Namikaze. Inoltre sembra che il nemico stia cercando molti dei nostri ninja più forti, e ne ha già catturati parecchi. Deve cercarli"

"Vorrei poterlo fare, credimi". Disse il Raikage, e qui indicò alla donna qualcosa di abnorme.

Il terrificante serpente che aveva attaccato il palazzo si stava avvicinando, e stava eliminando i ninja sulla sua strada.

Anche Anko si riprese presto e quindi si mise davanti al Raikage in segno di sfida.

il capo del paese del fulmine mise il pugno davanti, che sfrigolava per via dell'armatura Raiton, quindi si rivolse a Shizune.

"Come vedi, i problemi sono tutt'altro che finiti. Questa battaglia è entrata nel vivo".

 

 

 

 

 

 

Angolo dell'autore: (ndfangirl assatanate armate di varie armi giapponesi: aaaargh! Dubious3 è diventato sessista come Kishimoto. E ha fatto anche uccidere Kakashi!

ndSakura:Non posso credere che anche tu mi odi! Che palle!

ndChuck Norris:devo intervenire? Sappi però che non mi piace colpire le fangirl.

ndme: (a Chuck) non c'é bisogno che nessuno faccia nulla. Sakura, senti lo so che ti ho fatto perdere.......

ndSakura: ed io mi sono stancata di essere sempre quella che fa brutte figure. Lo so che ho una forza mostruosa e tutto il resto, ma non riesco a vincere nemmeno con avversari normali! (Senza offesa per il mio nemico)" Poi un sacco di gente mi odia, dicendo che sono sempre debole. Così non mi aiuti.

ndme: Senti, io non ti odio e non mi pare di averti dipinto così male, e ti assicuro che questo è solo l'inizio. Farai delle altre belle figure (anche se credo che ci sarà una OOC) e comunque non penso che tu sia così male, davvero. E anche Karin, Ino e Tsunade avranno (forse) i loro momenti di gloria. Aspettate.

Le Fangirl si ritirano e mi danno un'altra chance.

ndSakura: grazie, forse).

Scherzi sempre a parte, ringrazio chi segue la mia storia. Se volte sentire l'opinione seria sul mio argomento Kishimoto sessista e sul personaggio Sakura, seguite una piccola analisi che farò nel mio angolo tra vari capitoli (tanto per dare una soddisfazione ad un malato terminale di fanboyismo come me).

  
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