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Autore: HopelessGirl    07/11/2010    16 recensioni
Fanfiction su un sentimento che Oscar tende a non mostrare mai nell'ambito ne del manga ne nell'anime.
Un sentimento che sinceramente invece penso abbia popolato, seppur in dose ristretta, i suoi giorni, almeno quelli in cui era consapevole del suo amore per Andrè.
Quest'ultimo vive un ruolo più spensierato e malizioso.
A voi il giudizio. Un bacio a tutte!
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La mano stringeva cauta il bicchiere di cristallo colmo di quel liquido vitreo che emanava un profumo delizioso, un profumo che alleviava con la sua agra dolcezza i suoi sensi rendendo così, meno opprimente la sensazione di irritazione che provava in quel momento. I suoi occhi impertinenti, fissi e completamente assoggettati all'immagine statuaria di un uomo a pochi passi da se, scrutavano con attenzione ogni minimo gesto, ogni più fugace espressione sui visi di quelle splendide e al tempo stesso invadenti dame che facevano salotto attorno a lui.


Avvertì una puerile risata seguita poi da molte altre, un caos di voci di tonalità diverse, ma comunque tutte fastidiose a suo gusto. Spostò solo per brevi istanti lo sguardo sul viso di ciascuna ragazza e provò una stretta al petto che si manifestò esternamente con un aumento della presa sul bicchiere. Sulla retta via per mandarlo i frantumi.


No. Non erano alla sua altezza. Il trucco decisamente troppo pesante sui loro tratti gentili, labbra rosse come fragole con quella parvenza maliziosa, occhi illuminati da una strana luce, da uno strano desiderio. Del resto Andrè era un soldato semplice e modesto, come può essere semplice e modesto un dio. Nella sua semplicità era davvero un uomo affascinante, con i capelli come uva nera, gli occhi del colore dello smeraldo più brillante e puro illuminati sempre da quella, fin troppo, genuina gentilezza verso il prossimo.


Che la gelosia avesse annebbiato anche la sua capacità di giudizio?


La bionda comandante arricciò le labbra assottigliando lo sguardo e portandosi il bicchiere alle labbra. Chiuse gli occhi definitivamente e assaporò il gusto di quel vino rosso impregnarle le labbra e scivolarle giù per la gola con una dolcezza innaturale.


-... vorrei mostrarvi il mio palazzo. Mio marito ama molto i cavalli come voi, e ne possiede molti, mi piacerebbe mostrarveli. Che ne dite? Pensate di poter tener compagnia ad una dama sola e annoiata?-


Quello stralcio di conversazione le giunse alle orecchie quasi distrattamente, si insinuò placido e calmo nella sua mente esplodendo poi all'altezza dello stomaco provocandole un calore, una rabbia... una gelosia mai provata. Non avrebbe sopportato oltre: era il momento di interrompere quella piacevole chiacchierata.


-Sarebbe meraviglioso madame intrattenervi, ma purtroppo i miei compiti e i miei impegni come soldato me lo impediscono.-


Sempre garbato e gentile il suo Andrè.

Posato il bicchiere su un tavolo li vicino si diresse senza troppi preamboli verso il folto gruppetto di dame. Fu accolta da un improvviso silenzio e degli sguardi insistenti che ignorò apertamente. Il suo sguardo di cristallo si perdeva in quello smeraldo di Andrè che al centro dell'allegra compagnia la inchiodava con il suo sorriso divertito. Era così maledettamente bravo a riconoscere in lei certe emozioni, si sentiva nuda d fronte ai suoi occhi. Quel pensiero le provocò on brivido caldo e piacevole.


-Scusate la mia intromissione, purtroppo sono costretto a rapire il vostro intrattenitore. Ci hanno richiamato in caserma per una questione urgente e non possiamo proprio rimanere.-


Comunicò Oscar con voce melliflua e un sorriso tranquillo e cordiale che brillò nello sguardo di tutte le dame presenti.






La mano della donna si infiltrò sinuosa sotto alla camicia di Andrè conquistando centimetro dopo centimetro la pelle dell'uomo e assaporando contro il palmo il calore del suo corpo. Sentì un dolce sospiro sgorgare dalle labbra del moro mentre la sua mano candida e affusolata continuava a percorrere con avidità quel petto scolpito.

Bastarono pochi attimi e entrambe le mani vagavano su quella pelle perfetta come a marchiarlo, segnarlo del suo tocco, alla continua ricerca di quei brividi di piacere che le si srotolavano sulla schiena e dai quali iniziava a diventare dipendente. La camicia di Andrè ricadeva ormai aperta a coprirgli solo le braccia, lasciando il petto nudo sotto lo sguardo acceso di Oscar.


-Confessa Grandier... lo fai apposta. Lo fai maledettamente apposta.-


Sentenziò il comandante con tono brusco e indispettito mentre inclinava il capo indietro permettendo alle labbra di Andrè di disegnare sul suo collo una languida fila di baci che si spinse decisamente in basso mentre affondando il viso nei capelli neri come la pece di lui, Oscar, si lasciava stordire da quel delizioso profumo di lui. Un gemito improvviso e intenso si librò nell'insignificante distanza fra i loro corpi, vibrando di un tono basso arrochito dall'emozione.


-Mi duole ammetterlo, ma a quanto pare mi hai smascherato.-


Sorrise lui contro la pelle di lei mentre risaliva dopo aver baciato quel seno perfetto. Oscar immerse una mano nei capelli neri di lui, constatando nell'insieme quell'incredibile morbidezza al tocco e quella straziante voglia di morire nei suoi baci per poi rinascere al tocco delle sue mani. Sensazione che nasceva ogni qualvolta facevano l'amore, ogni volta che vedeva riconfermarsi, vedeva crescere l'amore reciproco fatto di sguardi timidi e innocenti, altri più forti e intensi, sorrisi, carezze.


-Sei davvero perfido e... infimo.-


Gemette mentre la voce le si spezzava al termine della frase per la violenza del piacere che il tocco di Andrè le stava procurando mentre sentiva il basso ventre bruciarle dal desiderio, mentre sentiva il bisogno fisico di lui crescere a pari passo con la necessità di sentirgli gridare, gemere il suo nome nell'amplesso amoroso che di lì a poco, sapeva sarebbe stato inevitabile.


-... e tu un'inguaribile gelosona.-


Rise apertamente il moro strappandole un sorriso divertito mentre la stendeva sotto di se, allargandole maggiormente la camicia così da poter posare un dolce e tenero bacio sul suo ventre scrutandola nel frattempo. Oscar rise appena facendo brillare i suoi occhi, ora d'acqua liquida, di spensieratezza e amore. Andrè risalì lasciando aderire e reciproci petti nudi e avvicinando il viso a quello della bionda comandante. Oscar annegò una mano nei suoi capelli neri e avvicinò il suo viso assaporando il suo respiro soffiarle sul viso.


-Ricordati che sei mio. Solo mio.-


Si impossessò delle sue labbra improvvisamente non aspettando una risposta già scontata e risaputa da tempo, perchè lui era suo e lo era sempre stato, da ancora prima che lei se ne accorgesse.


















HopelessGirl's corner

Una One-shot, di 1000 parole giuste, nata durante un piacevole discorso con delle amiche con la mia medesima passione per Andrè molto tempo fa, in effetti mi scuso per eventuali errori di ogni tipo. Spero che basti per colmare un po' l'attesa del nuovo capitolo “L'odore del tempo” ma purtroppo ho avuto alcuni problemi di tempo e anche di “calamità naturali” che si sono abbattute improvvisamente nella mia città privandomi di elettricità, acqua e quant'altro per un arco molto breve di giorni ma comunque disastroso. Un bacio a tutti coloro che hanno commentato le mie vecchie Fanfiction e a tutti coloro che mi seguono, vi ringrazio di cuore.

  
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