Penultimo
capitolo! Il prossimo
sarà un piccolo epilogo, credo.
Non finirò mai di ringraziarvi, ragazze! *sparge amore per
tutto il fanDOM*
Questo capitolo è dedicato alla mia
Lilla e alla mia Stellina.
Ah! Il tour non è iniziato così tardi e
soprattutto non a Parigi.
Adesso i ringraziamenti:
Glitter Princess: Sono
contentissima che tu mi abbia
lasciato una recensione, ma davvero segui dal primo capitolo? Oh che
bello, e
poi sapere che ti piace è fantastico.
Ah, non preoccuparti, niente Rose! Grazie mille! Un bacio.
barbydowney: Perdonami se
ti ho lasciato senza scena lemon, ma tu davvero non puoi
immagine la fatica che faccio per scriverle. Mi ci sarebbero voluti
altri
quattro giorni come minimo. Ho lasciato spazio alla vostra
immaginazione così! Grazie
infinite, come sempre. Bacioni
CheNeSo_: Ma ciao! Che
bello ho trovato una persona pigra come me, non immagini
quanto io possa esserlo in certe cose!…comunque, ti
ringrazio tantissimo. La
tua recensione è stata splendida e supergradita. Sono
contenta di essere
riuscita a farti ridere, non immagini neanche quanto! E riguardo a Dom,
non sei
l’unica ad amarlo qui! <3
Se avrai voglia, lasciami pure un
commentino, sarei felice. Grazie ancora. Baci!
BJgirl: Si, hai
ragione è stupendo descriverli come una coppietta felice,
sono
così belli! *-*
Spero ti piacerà questo capito, fammi sapere. Un bacione
<3
MusicAddicted: Che bellezza! Sono
contenta che ti sia piaciuto! Vedrò di farti recapitare il
video che Matt ha
fatto a Dom, sisi! U.U Grazie mille! A presto <3
aleale00: Sono felice
che tu mi abbia fatto sapere cosa ne pensavi. Ti ringrazio
tantissimo! Baci
Lilla Wright: Oddio!
Amore finalmente ci siamo conosciute! Sono così contenta che
non puoi nemmeno immaginare! Sei una persona splendida.
Anche se dici di non aver potuto dare il meglio di te
nell’ultima recensione è
stata stupenda comunque, l’ho adorata come tutte le altre. In
particolare lo
sclero con quel mix di canzoni, che era superlativo! Direi che oltre a
fargli
il cartellone potremmo registrargli anche quella canzone lì.
Chissà come
sarebbero contenti! Beh, GRAZIE Di TUTTO, sei un’amica
fantastica. Ti amo <3
_DyingAtheist:
Ma salve a
te, dolcezza! Grazie per la bella recensione, spero ti
piacerà anche questo capitolo, sono contenta di sapere che
sei curiosa. Un
bacio
dolcettina: Uuuuh, Dommeh
attizza anche me! Grazie mille dei complimenti, baci.
Stellina: Amore mio.
Ripetitiva? Ma io adoro le tue recensioni! Non preoccuparti
comunque, si sistemerà anche quello che succederà
in questo capitolo, e già…perché
qualcosa succede. I love you. <3
Capitolo
10.
Pioggia.
Pioggia.
E ancora pioggia.
“Che
tempo del cazzo!” Disse Dominic a bassa voce, lamentandosi.
Stava parlando da solo, appoggiato al davanzale della finestra con una
sigaretta fumante tra le dita. Era mattina presto, saranno state le sei
e mezza
circa. Matt infatti dormiva ancora e il traffico non era del tutto
formato, non
c’erano ancora code infinite di macchine e persone che
correvano da una parte
all’altra della strada rischiando di farsi tirare sotto
solamente perché erano
in ritardo per il lavoro. Faceva freddo, come di consuetudine ormai. Ma
nonostante questo, Dom se ne stava tranquillo davanti alla finestra
spalancata,
vestendo solamente un paio di boxer e una maglietta intima leggera.
Aveva
dormito poco e niente quella notte. Sebbene avesse fatto l’amore
con Matthew fino a tardi e tutte le sue forze erano andate
a farsi benedire, non riuscì a chiudere occhio, anche se
senza un buon motivo.
Presentimenti, forse?
Chiuse le labbra intorno al filtro arancione della sigaretta.
Inspirò. Il fumo
gli invase la bocca, la gola, lo buttò fuori dalle narici,
lasciando che si
dissolvesse nell’aria umida di quella mattina, annoiata e
stanca, come lui.
Prese un’ultima boccata di fumo dalla sigaretta e poi la
spense, schiacciandola
nel posacenere che aveva appoggiato al davanzale. Si voltò
verso il letto. Un
piede di Matt sbucava da sotto i montoni di coperte e sul cuscino si
intravedevano i suoi capelli neri scompigliati. Si avvicinò
lentamente, ma non
fece in tempo a sedersi sul materasso che Matt gli si parò
davanti tipo film
dell’orrore, occhiaie e capelli davanti al viso.
“Chiudi quella cazzo di
finestra, per favore?! O vuoi farmi congelare?!”
Ringhiò con la voce ancora
rauca a causa del sonno e gli occhi mezzi socchiusi.
Il
biondo lo guardò con aria contrariata. “Non
possiamo cambiare un po’ l’aria?
C’è puzza qui dentro…” Disse
con tono pacato.
“Ma
io sto dormendo, Dom, se non te sei accorto! Ho freddo! Non
è colpa mia se tu
ti svegli alle cinque di mattina! Non devo soffrire io
perché tu senti puzza! O
sbaglio?!” Urlò isterico Matthew.
Dominic
fece un mezzo sorriso, si alzò e chiuse la finestra poi
tornò a sedersi,
facendo il tutto sotto lo sguardo omicida del cantante, che sembrava
veramente
un pazzo furioso.
“Comunque
sono le sei e mezza…” Commentò Dom
lanciando un’occhiata divertita all’amico
che era più irritato che mai.
“Ma chi se ne frega di che ore sono! Dio!”
Imprecò Matt mentre si riaccucciava
sotto le coperte calde. “Buonanotte!” Aggiunse
secco dopo essersi rimesso
comodo.
“Ma
scusa, adesso mi lasci qui sveglio ad annoiarmi tutto solo?”
Chiese Dom
avvicinandosi con il viso a quello del moro, che riaprì gli
occhi di scatto
facendo sobbalzare l’amico.
“Tu
vuoi veramente morire questa mattina.” Constatò
afferrando con un gesto
fulmineo la maglia di Dom. Lo tirò verso di sé,
ritrovandosi così occhi negli
occhi a pochi centimetri l’uno dall’altro.
“Lo
sai che odio essere svegliato presto, Dom.”
Continuò con il tono di sfida
precedente.
“Come
sei antipatico…” Rispose l’altro facendo
una smorfia.
Matt
gli lanciò un’occhiata di fuoco e in un attimo lo
atterrò sovrastandolo. “Sono
antipatico?!”
“E
già caro mio, sei intrattabile” Disse Dominic
tirandogli un pizzicotto alla
pelle bianca della pancia che fuoriusciva dalla t-shirt troppo larga
del
pigiama.
“Ma
avrei voluto vedere te a quest’ora del mattino se ti avessi
svegliato, come
saresti stato simpatico!” Si difese il chitarrista dopo aver
tirato uno
schiaffo alla mano con cui Dom l’aveva pizzicato.
“E
dai, non vorrai passare questi ultimi due giorni dormendo fino alle
undici!
Perdiamo solo prezioso tempo che potremmo impegnare facendo
altro...” Articolò
il biondo con un sorrisetto.
Matthew
si tranquillizzò per un attimo e ricambiò il
sorriso. “Tipo?” Chiese poi con
aria maliziosa.
“Umh…non
so…tipo…” Cominciò a dire
Dom mentre insinuava una mano sotto la maglietta del
moro accarezzandolo.
“…potremmo…”
Matt stava andando in estasi. La mano di Dominic scivolava su e
giù per la sua
schiena e quel sorriso sensuale che aveva stampato sulla faccia lo
stava
facendo impazzire. “Dio, Dom, abbiamo appena finito di
farlo…” Cercò di
lamentarsi pur sapendo che se avesse continuato non si sarebbe fatto
problemi
ad assecondarlo.
“E’
stato circa quattro ore fa…” Si
giustificò il batterista sollevando il viso
fino ad incontrare quello del moro sopra di lui. Gli leccò
un labbro, glielo
morse.
“Dom…”
Sussurrò contrariato Matt.
“…Dom,
cazzo…” Gemette, questa volta, sentendo il bacino
del biondo spingere contro il
suo.
Dominic
lo guardava soddisfatto, con ancora quel sorriso tentatore sul viso.
Poi
lo fece di nuovo, mosse il bacino sotto il suo. A quel punto Matt non
poté più
opporre resistenza, l’eccitazione scorreva nel suo corpo,
giù per la sua
schiena.
“Sei
uno stronzo…” Disse a bassa voce, mentre si
avvicinava per baciarlo.
Dom
ridacchiò sulle labbra di Matt e si fece trasportare da quel
bacio perfetto.
Poi
lo aiutò a sfilarsi la maglia, ormai diventata un inutile
ostacolo. Lasciò che
Matt facesse lo stesso con lui, mentre assaporava la carne che veniva
poco a
poco scoperta.
La
mano di Dom scese lentamente, attraversando il corpo di Matt, fino ai
suoi
boxer, dove l’eccitazione iniziava a farsi sentire.
Incominciò a massaggiare
quel rigonfiamento, prima piano poi sempre più veloce mentre
il moro lo baciava
appassionatamente, con foga.
Improvvisamente
Matt lo fermò. Non perché non gli piacesse, anzi,
proprio tutto il contrario,
solamente perché non vedeva l’ora di ricambiare il
trattamento, anche se in
modo diverso. Infatti, senza pensarci due volte abbassò i
boxer del biondo, e
aiutato da quest’ultimo sfilò anche i suoi.
Strusciò più volte il suo ventre
contro quello di Dom, tra un gemito soffocato e un altro. Piano
iniziò a
spingere con delicatezza e assecondato dai movimenti di Dominic, in
poco tempo,
entrò dentro di lui.
L’iniziale dolcezza fu presto sostituita da una naturale
aggressività che
prendeva possesso dei loro corpi ansimanti, sudati e vogliosi.
Matthew
sentiva Dom, lo vedeva, sussurrare il suo
nome, adorava vedere quelle labbra che si dischiudevano lasciando che
quella
parola, quel nome uscisse caldo e sensuale, quasi in un orgasmo. Lo
faceva
impazzire. Si, era pazzo, completamente pazzo di lui.
In seguito aumentò le spinte, sempre di più, e
sentì le unghie di Dom
conficcarsi nella sua schiena, lo graffiava ed era doloroso, ma
nonostante
questo lo trovava estremamente eccitante. Quando arrivarono
all’apice del
piacere, quasi nello stesso momento, le spinte diminuirono,
finché non si
trovarono accasciati uno sopra l’altro, ancora ansimanti.
Matt respirava pesantemente con la testa nell’incavo del
collo di Dominic, che
odorava di un profumo dolce, di miele, che faceva venire
un’irrefrenabile
voglia di leccarlo, di mangiarlo quasi. E Matthew non poté
resistere oltre. Lo
addentò, facendo scappare al biondo un grido soffocato di
piacere inaspettato
misto a dolore. Caldo lo leccò, lo morse e lo
baciò, fino a consumare quella
pelle liscia e profumata che pareva desiderarne ancora.
Dom
lo avvolse tra le sue braccia, lo strinse forte. “Pensa come
sarebbe se non ci
dovessimo nascondere…” Disse quasi in un sussurro.
“Un sogno, è solo un sogno, Dom.”
Rispose Matt.
“Un
sogno?”
“Tu sei un sogno” Disse leggero, avvicinando il
viso a quello del biondo che lo
guardava sorridente. “Uno stramaledetto, stupendo
sogno.” Ripeté posando le
labbra sulle sue e mantenendo lo sguardo fisso in quello di Dom,
azzurro nel
verde, cielo nella terra, ancora una volta.
*
Un mese dopo, tour bus.
“Matt!”
Gridò Chris, ormai isterico, per circa la decima volta in
pochi minuti. “Adesso
vengo dentro e ti uccido!”
Dominic
se ne stava comodamente sdraiato sul divanetto nero di pelle del bus,
vicino al
finestrino, e si godeva la scena in tranquillità e a debita
distanza.
Chris continuava a bussare a quella dannata porta del bagno da un tempo
indefinito.
Matthew
era lì dentro, perciò, da un tempo indefinito.
Probabilmente un’ora, ma nessuno
ne era davvero sicuro. Forse le ore erano due.
Dom accennò una leggera risata quando sentì la
voce di Matt provenire da dentro
lo stanzino e dire di nuovo quello che aveva avuto il coraggio di
rispondere
per troppo volte in quell’ultima mezz’ora.
“Un attimo, Chris!”
Il
bassista si voltò verso l’amico, lo
fulminò e poi tornò a battere contro la
porta. “Giuro che adesso la sfondo!”
Minacciò subito dopo.
Dom
riprese a ridere. “Ma cosa vuoi sfondare!” Disse
lanciandogli un’occhiata
divertita che fu immediatamente interrotta da quella estremamente
indiavolata
del diretto interessato.
“Quanto cazzo di tempo è che sta lì
dentro?!” Esordì Chris in un grido di
disperazione.
Dominic fece spallucce. “E che ne so, chiedilo a
lui!” Rispose. “Scusa, Chris,
ma non puoi andare a pisciare fuori?”
“Fuori!? Ma sei pazzo? Con tutte le macchine che
passano!” Replicò esterrefatto
il bassista.
“Certo, perché sono tutti lì ad
aspettare di vedere l’uccello di Christopher
Wolstenholme!” Esclamò il batterista facendo una
smorfia di compatimento.
E subito dopo quell’affermazione si alzò e si
sporse dal finestrino. “Ehi! Si,
dico a voi! Volete vedere l’uccello di Chris
Wolstenholme?” Cominciò ad urlare
a squarcia gola rivolto alle macchine che passavano in autostrada.
Erano
ormai quasi due ore che aspettavano nell’area di sosta
dell’autostrada, il bus
era andato in panne e attendevano che il carro attrezzi e
l’altro bus
arrivassero a prenderli per riuscire ad arrivare in tempo al concerto
di inizio
tour che si sarebbe svolto quella sera a Milano.
Le persone che passavano in macchina e vedevano Dominic affacciato al
finestrino, sbracciarsi come un dannato, indicarli e fargli segno di
seguirlo,
lo prendevano solamente per pazzo e forse, non avevano proprio
così torto.
Chris si precipitò verso Dom e lo tirò
all’interno del bus, sputando contro di
lui insulti di ogni tipo. Il biondo invece era in preda ad un attacco
di
ridarola, sembravano quasi degli spasmi epilettici.
“Che
cazzo ridi?! Ma ti pare il caso di urlarlo al mondo?!”
Gridò Chris afferrandolo
per la camicia attillata.
“Dai, Chris, qualsiasi persona normale non si farebbe
problemi a fare pipì in
autostrada! Soprattutto se te la stai facendo addosso perché
c’è qualcuno che
occupa il bagno del tuo
bus!” Disse ridacchiando ed enfatizzando l’ultima
frase, facendo sì che Matt
sentisse e che rispondesse per l’ennesima volta:
“Un attimo!”
Il
bassista a quel punto, dopo aver udito quella frase che ormai gli
usciva dalle
orecchie, ritornò davanti alla porta del bagno dove riprese
a picchiare più
forte che poteva. “Cazzo, Matt, quando esci ti
uccido!”
Finalmente la porta si aprì lentamente e la testa di Matt
sbucò. “Ho finito, se
vuoi puoi entrare…” Bisbigliò quasi per
paura che Chris lo uccidesse davvero.
“Muoviti!”
Gli gridò in faccia l’altro facendolo sgattaiolare
fuori di corsa.
Quando il bassista entrò si sentì un altro urlo.
“Che merda è?! Che puzza,
Cristo!”
Matt ridacchiò lanciando un’occhiata a Dom che
ancora rideva per conto suo.
Improvvisamente Chris uscì con un paio di pantaloni di Matt
tra indice e
pollice, reggendoli come se avessero la lebbra. “Ti prego,
dimmi che non sei
stato un’ora e mezza in bagno per fare questa minchiata!
Dimmi di no.” Disse
Chris implorando Matt.
Dom
si alzò ed andò in contro al bassista che gli
porse il pantaloni di Matt per
lasciare che vedesse come gli aveva conciati. Dom li prese in mano e li
stese
per poterli guardare meglio.
Erano
stati completamente ricoperti da uno spray argento, causa della puzza
in bagno,
e la parte finale era stata tagliuzzata fino a formare delle
striscioline
penzolanti.
Dominic squadrò quei pantaloni più e
più volte, poi passò lo sguardo sul
cantante che fissava i suoi amici sorridente e tutto orgoglioso, come
un bimbo
di quattro anni che dopo aver consegnato il suo disegno tra le mani dei
genitori aspetta il verdetto, convinto di aver appena dato vita ad
un’opera
d’arte. “Ma…ma sono stupendi!”
Disse Dom lasciando Chris di stucco.
“Ti piacciono?” Rispose orgoglioso il moro
avvicinandosi tutto contento ai due
amici.
Dom cambiò completamente espressione e lo guardò
di sbieco un attimo,
nonostante fosse divertito dalla situazione. “No.”
Aggiunse poi serio facendo
tornare il sorriso al bassista che credeva di essere rimasto
l’unico sano di
mente in quel bus, anche se consapevole di aver pure lui le sue piccole
pazzie.
Matt
ci rimase malissimo e impostò il broncio, lanciando
occhiatacce a tutti e due i
suoi compagni. “Sono belli…” Disse secco.
“Stai
scherzando, vero? Come cazzo si fa a conciare un paio di pantaloni
così?!
Costassero poco almeno!” Sbottò Chris.
Matt incrociò le braccia e fece una smorfia. “I
soldi non ci mancano.”
“Che cosa vuol dire? Non è un buon motivo per
conciare dei pantaloni in questo
modo!” Replicò di nuovo il bassista, innervosito.
“Ma
tu non dovevi pisciare?” Intervenne Dom vedendo che
l’aria che tirava non era
delle migliori. “Dai vai, prima che te la fai
addosso.”
“Ma-” Cercò di controbattere Chris.
“Ma
niente! Hai rotto le palle fino adesso ed ora stai zitto e vai in
bagno, che
non mi sembra il caso di fare un dramma per un fottutissimo paio di
pantaloni,
che oltretutto non sono nemmeno tuoi, sono di Matt e lui è
grande e vaccinato
ed è libero di fare quel cazzo che gli pare! Anzi, se li
vuole mettere stasera,
nessuno glielo impedirà! Ok?” Rispose Dom tutto
d’un fiato mettendo fine a
quella stupida ed inutile discussione, guadagnandosi
un’occhiata storta da
Chris e un sorrisone da Matt.
Il
bassista sbuffò e si rinchiuse, finalmente, in bagno.
Dom
posò i pantaloni sbrindellati su un tavolino e si mise al
fianco di Matt che si
era andato a sedere sul divanetto di pelle. Gli mise un braccio attorno
alle
spalle e gli schioccò un bacio sulla testa.
“Grazie” Disse Matt a bassa voce.
“Ma grazie per cosa? Sai che Chris quando tiene troppo la
pipì diventa
isterico.” Ridacchiò Dom. “Poi se scopre
pure che ha dovuto tenerla per due ore
perché tu hai occupato il bagno per personalizzare un paio
di pantaloni, è
ovvio che va fuori di testa.”
Il
moro scoppiò a ridere. “Quindi ho rischiato la
vita.” Constatò.
“Forse…”
Rispose l’altro divertito. “Beh, però un
piccolo premio me lo merito comunque.”
Matt si voltò verso di lui. “Un premio?
Tipo?” Chiese.
“A volte penso che tu sia ritardato…sai?”
Matt
sorrise. “Vuoi un bacio?” Domandò
avvicinandosi pericolosamente.
“Anche.”
Disse Dom leccandosi un labbro.
“Come
sei esigente…” Sussurrò il moro
mettendosi a cavalcioni sul batterista che
subito infilò le mani sotto alla sua maglietta.
“E’ un po’ che non ci
divertiamo…”
Dom
sorrise, poi affondò le labbra sul collo di Matt cominciando
a baciarlo, a
morderlo mentre le mani accarezzavano la sua schiena scarna. Lentamente
la
bocca salì verso il viso, dove si posò su quella
del moro che sembrava avere
una calamita per attirarlo verso di sé.
Erano
diversi giorni che non si concedevano un po’ di tempo, che
non si baciavano.
Avevano sempre tra i piedi Chris, Tom e i tecnici. Era diventata una
cosa un
po’ opprimente, anche se la maggior parte di loro era a
conoscenza della relazione
tra Matt e Dom.
Le
mani di Matt scesero sulla camicia del biondo e cominciarono a
slacciare i
bottoni, lentamente, mentre le loro lingue si intrecciavano.
Improvvisamente la porta del bagno si aprì e un urletto da
donnetta schizzinosa
rimbombò nel bus, facendo scattare in piedi Matt.
“Ragazzi! Per favore! Ok che
siete in astinenza, però non esagerate!” Si
lamentò Chris con una faccia
disgustata.
Dominic
sbuffò, si sistemò la camicia mezza sbottonata e
dopo aver fato l’occhiolino a
Matt, che lo guardava insoddisfatto, uscì
nell’area di
sosta raggiungendo così Tom. Si
accese una sigaretta e si sedette sul guardrail a chiacchierare con
l’amico.
Chris
fissava ancora esterrefatto il cantante che si era accomodato sul
divano e si
era messo a cazzeggiare con l’iPhone, senza degnare nemmeno
di uno sguardo il
bassista.
A
quel punto Chris, sentendosi escluso, si mise al fianco di Matt che gli
lanciò
un’occhiataccia di sbieco. “Che vuoi?”
Chiese cattivo.
“Ehi!
Volevo solo farti un po’ di compagni, scusami!”
Replicò Chris offeso.
“Basta
che non rompi…” Disse Matt storcendo la bocca.
“Cosa dovrei rompere?”
“I coglioni.”
“E
dai Matt, sei ancora arrabbiato?” Chiese Chris dandogli un
buffetto sulla
spalla.
“Si!
Oltre alla storia dei pantaloni, che sappi che non li
metterò stasera solo per
non far fare una figura di merda a Dom; anche
perché…” Iniziò a dire
interrompendosi di colpo.
“Perché?”
Lo incitò Chris. “Non dirmi perché vi
ho interrotto!”
Matt annuì. “Si, è proprio quello il
motivo, caro mio.” Rispose secco.
“Bells,
cerca di capire!” Disse Chris. “Se tu non
fossi…” Si bloccò sul nascere della
parola che stava per dire.
“Gay?”
Chiese Matt. “Non mi offendo se lo dici.” Aggiunse
ricambiando il timido
sorriso che si era disegnato sul viso del bassista, che subito dopo
riprese a
parlare più sicuro.
“…beh, se tu non fossi gay…e
io lo
fossi, ti piacerebbe vedere me e Dom sbaciucchiarci e fra un
po’ fare anche
sesso davanti a te?”
Matt
scosse la testa. “No, ascolta…Dom è mio, cambia
partner.” Disse, ingelosendosi
come una ragazzina.
“Non
fare il cretino, Matt! Sai cosa importa a me di Dom, in quel
senso…dico…”
Rispose Chris. “Comunque, visto che proprio non ti riesce di
pensare Dom con
me, pensa a…che so…Tom! Ti piacerebbe?”
Aggiunse dopo con un ghigno sul viso.
Matt
rimase in silenzio per qualche secondo. Probabilmente cercava di
immaginare
Chris e Tom insieme. Anzi, senza probabilmente. Dio
mio, che cosa orripilante. Pensò lasciando che la
sua
espressione tranquilla si tramutasse in una di disgusto, sotto lo
sguardo
divertito di Chris.
“Si,
forse mi darebbe fastidio, anzi, più che altro mi farebbe
schifo.” Sghignazzò.
“…però, cerca di capirmi, è
difficile stargli lontano.” Continuò sorridendo.
Chris
assunse un’espressione leggermente contrariata.
“Difficile? Io ce la faccio benissimo!”
Esclamò.
Matthew
alzò un sopracciglio. “Lo vuoi capire o no che
adesso per me è diverso?” Chiese
irritato.
“L’ho
capito benissimo, Matt.” Rispose Chris. “Sto solo
scherzando…è che, davvero,
faccio fatica a farci l’abitudine. Mi dispiace, vedrai che
fra un po’ di tempo
non sarà più così.” Si
scusò subito dopo. “…anzi, vi
farò i filmini se vorrete!”
Aggiunse ridacchiando.
Matt
scoppiò in una fragorosa risata. “No, quelli li
farà Tom! Tu invece…tu cosa
potresti fare?”
“Umh…se non posso riprendervi allora…mi
aggiungerò a voi e faremo una cosa a
tre!” Rispose serio, fin troppo.
“Stai
scherzando, vero?” Chiese Matt preoccupato per quel
cambiamento.
“No.”
“Chris?”
“Si che sto scherzando, scemo! Ti pare?” Disse il
bassista divertito.
“Ah
menomale, non si può mai sapere…”
Sospirò il cantante.
Mentre
i due amici stavano ridendo insieme come non facevano da tempo, la
porta del
bus si aprì di colpo. Entrarono Dominic e Tom completamente
agitati, attirando
l’attenzione dei due che smisero immediatamente di ridere,
volgendo la loro
attenzione ai nuovi arrivati.
Dom
si avvicinò a loro seguito da Tom.
“Matt…” Sussurrò il biondo
con la voce spezzata e un velo di preoccupazione
negli occhi.
Il
chitarrista si alzò di scatto parandosi di fronte a lui,
mentre Chris lanciava
occhiate a Tom cercando qualcosa, un cenno che gli facesse capire. Ma
Tom
aspettava fosse Dominic a rivelare il problema.
“Che
c’è, Dom?” Chiese Matt ormai invaso
dallo stesso sentimento che aveva preso
possesso dell’amico di fronte a lui.
“…E’
successo un casino…” Continuò il
batterista.
“Che
tipo di casino?”
“Cerca di capire, Matt”
Matthew
sgranò gli occhi. “Non dirmi
che…” Sussurrò con il cuore in gola.
Dom
annuì. Matt aveva capito, se lo sentiva.
“Chi
cazzo è stato?!” Sbottò il moro, con un
grido isterico, sbattendo a terra
l’iPhone che teneva ancora in mano, spaventando i compagni.
“Ha
appena chiamato la ragazza di Tom…”
Balbettò Dominic. “…su un
giornale…”
“Cosa?!” Urlò Matt. “Cosa
cazzo c’era su quel fottuto giornale? Cosa?!”
“Noi…”
Disse in un soffio Dom.
“E?”
“Un bacio.” Continuò. “Il
ristorante, la mia mano nella tua…Cristo, Matt!”
Gridò Dominic mettendosi le mani nei capelli.
“Merda!”
Chris e Tom si sentirono di troppo e uscirono, molto più
preoccupati di quello
che potevano apparire, lasciando i diretti interessati discutere da
soli.
Matt
si lasciò scivolare contro la parete del bus con la testa
fra le mani. Non
piangeva anche se avrebbe voluto farlo. Non aveva mai pensato, nemmeno
Dominic
l’aveva mai fatto, a cosa sarebbe potuto accadere se per caso
un fottutissimo
paparazzo fosse stato nel posto giusto al momento giusto.
Dom si sedette affianco a lui, gli passò un braccio dietro
le spalle e lo
strinse a sé.
“Cosa facciamo, Dom?” Chiese Matthew con voce
spezzata, lasciandosi coccolare dal
calore di Dominic.
“Non lo so…” Rispose il biondo in un
sussurro.
“Ma com’erano quelle foto? Si vedeva
bene?”
“Sono
andato a vederle su Internet…e si, si vedeva bene,
Matt.”
“Ma come cazzo hanno fatto!?” Urlò il
chitarrista. “Ormai lo saprà tutto il
mondo.”
“Appunto.” Disse Dominic.
“Appunto cosa?”
“Se lo sa tutto il mondo, tutti si staranno chiedendo se
è vero…” Rispose il
biondo dando un piccolo bacio sui capelli a Matt.
Rimasero in silenzio per qualche minuto, così, senza dire
niente, soli coi propri
pensieri, le proprie preoccupazioni.
“…tanto vale dargli la conferma.” Disse
Matt rompendo il silenzio e lasciando
di stucco Dom che non si aspettava prendesse quella decisione.
Allora, l’avrebbero
davvero rivelato al mondo, quel grande sentimento che li legava?